ACQUA
mitologia, fantasia, mistico e terreno si fondono in una splendida immagine
acqua fonte di vita e di purezza
una sacra fonte
una polla sorgiva di acqua pura, fresca, magica
la superficie rossa dai riflessi del tramonto leggermente increspata dal vento
ero sceso per un ripido sentiero costeggiante il bosco per abbeverami, accaldato, alla fonte in fondo alla valle
conosco questi boschi da anni e vengo spesso ad imergermi nella sua aurea di sacralità già nota dai tempi antichi
gli alberi maestosi, il sole che fa capolino fra i rami creando giochi di luce affascinanti
il rumore dello stornire delle foglie, i fruscii di una vita che si nasconde al tuo passaggio
un luogo suggestivo, dove la natura nasconde i suoi misteri
assaporavo già la pura freschezza dissetante quando vidi una giovane donna in piedi ai margini dell' acqua
guardava lontano, assorta in volto
alta, capelli neri mossi dalla brezza estiva, la pelle eburnea riverbera il sole calante
senza guardarsi intorno avanza lentamente sino a sfiorare la superficie dell' acqua
vi entra lentamente con fare regale
fluidamente si sfila la lunga tunica bianca di cui è vestita rimanendo nuda sotto i raggi del sole
si immerge ed a contatto con il fresco liquido un sorriso le compare in volto
la purezza dei suoi gesti affascinò il mio sguardo
continuai ad ammirarla mentre felice giocava con l' acqua
era nel suo elemento
spruzzi e zampilli la circondavano
piccole onde delineavano i suoi movimenti
ero immobilizzato, in preda ad un'estasi profonda ammirando la perfezione del suo corpo giovanile
un'aurea di sensualità e di grazia pervadeva la sua figura
il suo corpo sembrava evanescente
si confondeva sempre più con gli iridiscenti riflessi dell' acqua al tramonto
il suo corpo lentamente mutava fondendosi con le increspature del liquido che la circondava
sempre più, sempre di più, diventandone un tutt' uno
rimasero sull' acqua solo cerchi concentrici come quelli di un sasso gettato
mi avvicinai attonito
un sogno, un' allucinazione aveva preso il sopravvento sui miei sensi
girai lo sguardo e vidi la bianca tunica posata su un sasso
tremante la raccolsi
la portai al volto
profumava di sandalo
mi inchinai alla fonte e ne bevvi un lungo sorso
acqua fonte di vita e di purezza
una sacra fonte
una polla sorgiva di acqua pura, fresca, magica
la superficie rossa dai riflessi del tramonto leggermente increspata dal vento
ero sceso per un ripido sentiero costeggiante il bosco per abbeverami, accaldato, alla fonte in fondo alla valle
conosco questi boschi da anni e vengo spesso ad imergermi nella sua aurea di sacralità già nota dai tempi antichi
gli alberi maestosi, il sole che fa capolino fra i rami creando giochi di luce affascinanti
il rumore dello stornire delle foglie, i fruscii di una vita che si nasconde al tuo passaggio
un luogo suggestivo, dove la natura nasconde i suoi misteri
assaporavo già la pura freschezza dissetante quando vidi una giovane donna in piedi ai margini dell' acqua
guardava lontano, assorta in volto
alta, capelli neri mossi dalla brezza estiva, la pelle eburnea riverbera il sole calante
senza guardarsi intorno avanza lentamente sino a sfiorare la superficie dell' acqua
vi entra lentamente con fare regale
fluidamente si sfila la lunga tunica bianca di cui è vestita rimanendo nuda sotto i raggi del sole
si immerge ed a contatto con il fresco liquido un sorriso le compare in volto
la purezza dei suoi gesti affascinò il mio sguardo
continuai ad ammirarla mentre felice giocava con l' acqua
era nel suo elemento
spruzzi e zampilli la circondavano
piccole onde delineavano i suoi movimenti
ero immobilizzato, in preda ad un'estasi profonda ammirando la perfezione del suo corpo giovanile
un'aurea di sensualità e di grazia pervadeva la sua figura
il suo corpo sembrava evanescente
si confondeva sempre più con gli iridiscenti riflessi dell' acqua al tramonto
il suo corpo lentamente mutava fondendosi con le increspature del liquido che la circondava
sempre più, sempre di più, diventandone un tutt' uno
rimasero sull' acqua solo cerchi concentrici come quelli di un sasso gettato
mi avvicinai attonito
un sogno, un' allucinazione aveva preso il sopravvento sui miei sensi
girai lo sguardo e vidi la bianca tunica posata su un sasso
tremante la raccolsi
la portai al volto
profumava di sandalo
mi inchinai alla fonte e ne bevvi un lungo sorso
7 years ago