La mia personale top ten al contrario
Una delle cose che mi ha sempre affascinato sono le parafilie.
Viviamo in una società dove ancora si discute se sia giusto o meno dare diritti e dignità alle coppie omosessuali, e dove le coppie cosiddette interrazziali sono guardate con sospetto, mentre tutto attorno dilagano perversioni sessuali di ogni tipo, dalle più innocue a quelle più pericolose.
Nel corso degli anni, tra chat e lavoro, ne ho sentite di ogni tipo; escludendo per motivi professionali quelle che ho sentito dai miei pazienti, ecco la mia personale top ten delle peggiori perversioni in cui mi sono imbattuta.
10) Crossdresser (perché "travestito" suona male)
Vicino a casa mia c'era un locale dove facevano spettacoli di drag queen; ecco, io le drag queen le adoro, sono persone che sanno divertirsi e far divertire, senza prendersi troppo sul serio.
E ho imparato a rispettare anche le persone transessuali, dopo che per anni le mie credenze religiosi mi avevano impedito di comprendere la loro situazione.
Quello che invece non sopporto sono i travestiti: uomini che si vestono da donne, si comportano da donne, si truccano da donne e fanno sesso con altri uomini interpretando un ruolo femminile, ma al contempo si dichiarano convintamente eterosessuali, perché quando fanno una fellatio non sono veramente loro a farla ma la parte femminile che è in loro.
Questa sarebbe dissociazione, ma non funziona così. Dovreste ammettere di essere omosessuali, o al limite bisessuali.
9) Feticista dei piedi (sporchi)
Beh, molto classico no? In molti casi si tratta di persone estremamente raffinate che nutrono una fortissima attrazione per piedi e calzature. In altrettanti casi, il tizio (o la tizia) si dimostra più interessato/a ai calli, al sudore e alla sporcizia dei piedi più che ai piedi stessi.
Nella teoria Freudiana, il piede è il corrispondente femminile del pene. Questo dà da pensare, no?
8) Passivo-aggressivo
Una categoria abbastanza minoritaria, ma piuttosto variegata, tipicamente da chat.
Il soggetto si presenta educato e remissivo, tende a sminuirsi e si spertica in elogi e complimenti verso l'interlocutrice. Quando questa si dimostra infastidita, il soggetto cambia improvvisamente atteggiamento e inizia ad insultare fino a sfociare in minacce del tipo "sono un hacker, ora scopro dove abiti e vengo a stuprarti".
Se ignorato, il soggetto ritorna nella fase passiva e il ciclo riprende da capo.
Se istigato, il soggetto continua con le minacce e gli atteggiamenti sociopatici.
7) L'esibizionista
L'esibizionista quasi sempre ha come avatar un dettaglio del suo corpo diverso dai genitali. Raramente è una parte del viso, più spesso un pettorale, gli addominali o il sedere. Sfoggia tatuaggi nuovi fiammanti. Dice di lavorare come ballerino, spogliarellista, a volte come gigolò.
Offre i suoi servigi in webcam, si mostra gratuitamente per farti un favore e, se rifiutato, si difende facendo del sottile sarcasmo sull'eterosessualità dell'interlocutrice.
L'esibizionista non si accontenta delle attenzioni, vuole essere considerato un oggetto del desiderio, e pur rifiutando le attenzioni maschili, queste lo aiutano ad aumentare la sua autostima.
6) Uomini che amano le donne al punto da fingersi donne
Altro classico. L'uomo che si finge donna, nel 99% dei casi si presenta con un profilo da lesbica o bisessuale, al mero scopo di attaccare bottone con un altro profilo di donna e ottenere del sesso virtuale saffico. Nel 99% dei casi, questo sesso virtuale viene svolto tra due maschi che interpretano il ruolo di due femmine. Se entrambi sono consapevoli, questa usanza si chiama role-playing.
Esiste poi un 1% di uomini che si fingono donne e che usano profili di ragazze etero molto dettagliati; spesso questi uomini prendono come base l'amica del cuore, usano le sue fotografia, la sua storia, le sue emozioni e le sue esperienze, modificandole in modo da idealizzare questa figura di donna imperfetta.
5)Sindrome dell' "insultatemi perché ho il pene piccolo"
All'inizio ti si presentano educati, ma non timidi e men che meno sottomessi. Poi ti chiedono se possono farti una domanda un po' imbarazzante. La domanda è se 10-12 centimetri (ma in alcuni casi anche 7-8 cm.) sono troppo pochi. Spesso chi fa questo genere di domande si presenta con un avatar in cui espone tutti e quanti i 7-8 centimetri in questione.
Quando cerchi educatamente di rassicurarli del fatto che la lunghezza non è importante, tendono a buttarsi giù da soli raccontando storie di solitudine, rifiuto e derisione da parte di donne crudeli.
4)Maiale al macello
Mi sono imbattuta in un solo uomo con questa mania, qualche anno fa, in una chat: l'uomo diceva di gestire un agriturismo, e il suo sogno erotico era quello di ospitare a cena un gruppo di ragazze giovani e sadiche, che a fine cena l'avrebbero legato per i piedi, appeso e squartato, come un maiale. Quest'uomo mi chiedeva come mi sarei comportata io in una simile occasione, come sarei stata vestita e che genere di linguaggio avrei usato. Lui, mi aveva specificato, sarebbe stato completamente nudo.
3) Lo spettatore di lotta nel fango
Altro soggetto più unico che raro, questo personaggio l'ho incontrato nella stessa chat di cui sopra.
La domanda ricorrente di questo personaggio era "mia mamma è alta 1,40 e pesa 36 kg, se ti rubasse il parcheggio in un supermarket la picchieresti?"
La discussione verteva poi tutta attorno all'insospettabile e brutale forza di questa fantomatica mini-madre.
2) Il maniaco tossico di Scream
E' quello che immancabilmente, dopo essersi presentato (e avendo quindi esaurito gli argomenti di cui discutere) ti chiede "come sei vestita?". A me piace immaginarlo ansimante mente con una mano digita e con l'altra si slaccia la patta dei jeans. Sarò esagerata?
1) Once you go black, you never come back
E al primo posto c'è una parafilia che è tanto maschile quanto femminile: quella del sesso interraziale, donna bianca con uomo nero.
Maschile, perché il cuckold ci insegna che molti uomini riescono a raggiungere un'erezione solo vedendo le loro mogli fare sesso con uomini di colore, e ovviamente femminile perché la leggendaria virilità dell'uomo nero bla bla.
In realtà non esistono differenze sostanziali tra persone bianche e persone di colore, e nella larga parte dei casi chi trova intrigante questo tipo di rapporti è mosso da pensieri prettamente razzisti: l'uomo nero selvaggio e incivile che possiede la bella e pura damigella bianca.
Stereotipato, stupido e offensivo.
Viviamo in una società dove ancora si discute se sia giusto o meno dare diritti e dignità alle coppie omosessuali, e dove le coppie cosiddette interrazziali sono guardate con sospetto, mentre tutto attorno dilagano perversioni sessuali di ogni tipo, dalle più innocue a quelle più pericolose.
Nel corso degli anni, tra chat e lavoro, ne ho sentite di ogni tipo; escludendo per motivi professionali quelle che ho sentito dai miei pazienti, ecco la mia personale top ten delle peggiori perversioni in cui mi sono imbattuta.
10) Crossdresser (perché "travestito" suona male)
Vicino a casa mia c'era un locale dove facevano spettacoli di drag queen; ecco, io le drag queen le adoro, sono persone che sanno divertirsi e far divertire, senza prendersi troppo sul serio.
E ho imparato a rispettare anche le persone transessuali, dopo che per anni le mie credenze religiosi mi avevano impedito di comprendere la loro situazione.
Quello che invece non sopporto sono i travestiti: uomini che si vestono da donne, si comportano da donne, si truccano da donne e fanno sesso con altri uomini interpretando un ruolo femminile, ma al contempo si dichiarano convintamente eterosessuali, perché quando fanno una fellatio non sono veramente loro a farla ma la parte femminile che è in loro.
Questa sarebbe dissociazione, ma non funziona così. Dovreste ammettere di essere omosessuali, o al limite bisessuali.
9) Feticista dei piedi (sporchi)
Beh, molto classico no? In molti casi si tratta di persone estremamente raffinate che nutrono una fortissima attrazione per piedi e calzature. In altrettanti casi, il tizio (o la tizia) si dimostra più interessato/a ai calli, al sudore e alla sporcizia dei piedi più che ai piedi stessi.
Nella teoria Freudiana, il piede è il corrispondente femminile del pene. Questo dà da pensare, no?
8) Passivo-aggressivo
Una categoria abbastanza minoritaria, ma piuttosto variegata, tipicamente da chat.
Il soggetto si presenta educato e remissivo, tende a sminuirsi e si spertica in elogi e complimenti verso l'interlocutrice. Quando questa si dimostra infastidita, il soggetto cambia improvvisamente atteggiamento e inizia ad insultare fino a sfociare in minacce del tipo "sono un hacker, ora scopro dove abiti e vengo a stuprarti".
Se ignorato, il soggetto ritorna nella fase passiva e il ciclo riprende da capo.
Se istigato, il soggetto continua con le minacce e gli atteggiamenti sociopatici.
7) L'esibizionista
L'esibizionista quasi sempre ha come avatar un dettaglio del suo corpo diverso dai genitali. Raramente è una parte del viso, più spesso un pettorale, gli addominali o il sedere. Sfoggia tatuaggi nuovi fiammanti. Dice di lavorare come ballerino, spogliarellista, a volte come gigolò.
Offre i suoi servigi in webcam, si mostra gratuitamente per farti un favore e, se rifiutato, si difende facendo del sottile sarcasmo sull'eterosessualità dell'interlocutrice.
L'esibizionista non si accontenta delle attenzioni, vuole essere considerato un oggetto del desiderio, e pur rifiutando le attenzioni maschili, queste lo aiutano ad aumentare la sua autostima.
6) Uomini che amano le donne al punto da fingersi donne
Altro classico. L'uomo che si finge donna, nel 99% dei casi si presenta con un profilo da lesbica o bisessuale, al mero scopo di attaccare bottone con un altro profilo di donna e ottenere del sesso virtuale saffico. Nel 99% dei casi, questo sesso virtuale viene svolto tra due maschi che interpretano il ruolo di due femmine. Se entrambi sono consapevoli, questa usanza si chiama role-playing.
Esiste poi un 1% di uomini che si fingono donne e che usano profili di ragazze etero molto dettagliati; spesso questi uomini prendono come base l'amica del cuore, usano le sue fotografia, la sua storia, le sue emozioni e le sue esperienze, modificandole in modo da idealizzare questa figura di donna imperfetta.
5)Sindrome dell' "insultatemi perché ho il pene piccolo"
All'inizio ti si presentano educati, ma non timidi e men che meno sottomessi. Poi ti chiedono se possono farti una domanda un po' imbarazzante. La domanda è se 10-12 centimetri (ma in alcuni casi anche 7-8 cm.) sono troppo pochi. Spesso chi fa questo genere di domande si presenta con un avatar in cui espone tutti e quanti i 7-8 centimetri in questione.
Quando cerchi educatamente di rassicurarli del fatto che la lunghezza non è importante, tendono a buttarsi giù da soli raccontando storie di solitudine, rifiuto e derisione da parte di donne crudeli.
4)Maiale al macello
Mi sono imbattuta in un solo uomo con questa mania, qualche anno fa, in una chat: l'uomo diceva di gestire un agriturismo, e il suo sogno erotico era quello di ospitare a cena un gruppo di ragazze giovani e sadiche, che a fine cena l'avrebbero legato per i piedi, appeso e squartato, come un maiale. Quest'uomo mi chiedeva come mi sarei comportata io in una simile occasione, come sarei stata vestita e che genere di linguaggio avrei usato. Lui, mi aveva specificato, sarebbe stato completamente nudo.
3) Lo spettatore di lotta nel fango
Altro soggetto più unico che raro, questo personaggio l'ho incontrato nella stessa chat di cui sopra.
La domanda ricorrente di questo personaggio era "mia mamma è alta 1,40 e pesa 36 kg, se ti rubasse il parcheggio in un supermarket la picchieresti?"
La discussione verteva poi tutta attorno all'insospettabile e brutale forza di questa fantomatica mini-madre.
2) Il maniaco tossico di Scream
E' quello che immancabilmente, dopo essersi presentato (e avendo quindi esaurito gli argomenti di cui discutere) ti chiede "come sei vestita?". A me piace immaginarlo ansimante mente con una mano digita e con l'altra si slaccia la patta dei jeans. Sarò esagerata?
1) Once you go black, you never come back
E al primo posto c'è una parafilia che è tanto maschile quanto femminile: quella del sesso interraziale, donna bianca con uomo nero.
Maschile, perché il cuckold ci insegna che molti uomini riescono a raggiungere un'erezione solo vedendo le loro mogli fare sesso con uomini di colore, e ovviamente femminile perché la leggendaria virilità dell'uomo nero bla bla.
In realtà non esistono differenze sostanziali tra persone bianche e persone di colore, e nella larga parte dei casi chi trova intrigante questo tipo di rapporti è mosso da pensieri prettamente razzisti: l'uomo nero selvaggio e incivile che possiede la bella e pura damigella bianca.
Stereotipato, stupido e offensivo.
10 years ago
Dal 2012 scrivo racconti erotici ed in questi sei anni ne ho sentite di tutti i colori...una categoria schifosa è quella della coprofilia, vista sia in ambito maschile che femminile e l'altra è quella, soprattutto da confessioni femminili del sesso fatto con animali. A questo punto che dire ? Innanzitutto lasciate in pace cani, gatti, cavalli ed animali vari.....è sufficiente già la vostra bestialità a qualificarvi, e poi da modesto cronista delle vostre vicende di vita e di amore e di sesso posso dirvi solo una cosa:
nella vita vita l'amore ed il sesso sono molto meno complicati e molto più interessanti di come li vivete voi, uomini, donne, gay LGBT etc, da veri poveri mentecatti e disgraziati. Buona notte, madame, spero di non averla annoiata ma credo tra noi ci possa essere notevole consenso sulla classificazione che ha fatto lei.
ma sorge spontanea una domanda: tu che gente frequenti?
scherzo, grazie