RIGUARDO ME ( SEGUITO)

R I G U A R D O ME ( S E G U I T O )

A seguito delle mie prime esperienze saffiche in Francia fui tanto attratta dalla mia affascinante zia Mirta da non potere fare a meno di dedicarle innumerevoli ditalini. Circa 3 anni fa accolsi l'invito di una delle sue due figlie, Delia, per trascorrere una breve vacanza in Germania poiché subito dopo essersi diplomata in ragioneria, venne assunta da una nota società di assicurazioni tedesca a Dusseldorf; vi si trovò tanto bene che qualche anno dopo accese un mutuo per l'acquisto di un vecchio appartamento. Non appena scesi dal treno nella stazione di Dusseldorf, Delia mi si avvicinò euforica e a braccia aperte in quanto non ci vedevamo da più di sei anni. Mi portò a cena in un ristorante e dopo nel suo appartamento dove mi concessi una rilassante doccia. Il comodo e accogliente trilocale dove abitava era ben accessoriato con vista sul fume Reno e poco distante dal centro città; lo aveva fatto ristrutturare e ammobiliare in stile moderno senza spendere esorbitanti cifre. Mentre ricordavamo i lunghi periodi trascorsi insieme, ci accomodammo su un ampio divano sorseggiando anche del brandy.
“Noto che gli anni non lasciano alcuna traccia su di te; sei bella come prima e molto simile alla zia Mirta.”
“Edda mi lusinghi parecchio poiché mi guardi con gli occhi del cuore e non ti accorgi delle mie imperfezioni; ho appena 3 anni in più di te e sono già alquanto sciupata. Nonostante l'età, mia madre si mantiene ancora in ottima forma mentre io mi ritrovo con un po' di cellulite e le tette che mi stanno andando un po' giù.”
“In effetti, lei non ha neanche un grammo di cellulite e ha un fisico invidiabile.”
“Quando è stata l'ultima volta che l'hai vista ?”
“Appena due giorni fa poiché è venuta alla spiaggia con noi e dato che indossava un bel bikiny, attirava l'attenzione di molti.”
“E' sempre stata una gran bella donna dotata di un forte sex appeal.”
Entrambe indossavamo delle corte vestaglie e trovandoci sul divano in posizione contrapposta, non potei fare a meno di osservare le sue belle gambe.
“Puoi dire ciò che vuoi ma trovo che hai delle gambe stupende.”
“Edda, ti sbagli, avvicinati e osservami bene.”
A quel punto scostò la vestaglia altezza del decoltè e delle cosce.
“Noti come le tette mi stanno andando in basso, che ho della cellulite sulle cosce e che mi stanno apparendo alcune vene che prima non si vedevano ?”
Mi inginocchiai affianco a lei e poiché si era sollevata di parecchio la corta vestaglia, mi eccitai osservandole le tette e le cosce.
“Palpami le cosce e convinciti che non mento.”
Le palpai leggermente le gambe e le cosce ma l'effetto del brandy, a cui non ero abituata, fu tale da avvicinarmi maggiormente e di sollevarle ancor più la vestaglia. Somigliava molto alla zia Mirta. La osservai in dettaglio e volsi lo sguardo istintivamente anche verso i suoi piedi.
“Delia, ad esserti sincera, ti trovo stupenda; ti confesso che in una donna trovo interessante ed eccitante sia la cellulite che le tracce delle vene.”
Ero parecchio eccitata e con una mano le accarezzavo delicatamente una coscia mentre con l'altra un piede.
“Ricordi quel lontano passato quando giocavamo sulla riva del fiume e ad un tratto volevi che te li lavassi e dopo che te li baciassi ?”
“Mia cara Edda, ricordo con piacere e nostalgia i tanti giochi che facevamo durante quell'ormai lontanissima e spensierata età. Padrona e schiava era uno dei nostri giochi preferiti. Gioivo molto ordinandoti di assolvere anche ai tanti altri miei capricciosi desideri.”
“Ed io mi divertivo e ti obbedivo in tutto. Vorrei tanto che me lo lasciassi fare almeno una sola volta in quanto li trovo stupendi.”
“Volentieri Edda; curo molto i miei piedi in quanto li considero la mia parte più sensibile. Leccameli come allora poiché questa pratica tuttora mi diletta moltissimo.”
Dopo averli odorati, accarezzati, baciati e succhiati in ogni loro parte, ero talmente eccitata che non potei reprimermi dal piacere di accarezzarle la coscia e di baciarla con ardore. Quando volsi lo sguardo verso i suoi occhi, notai che erano socchiusi.
“Delia, scusami per essermi spinta a tanto ma non ho potuto resistere al tuo fascino. Io non volevo ….”
“Edda non devi scusarti affatto in quanto ho gradito moltissimo questo tuo tenero bacio.”
Dopo qualche istante di titubanza, mi scrutò fissamente negli occhi.
“Edda, scusa la mia indiscrezione ma anche tu sei lesbica ?”
Sfuggii momentaneamente al suo sguardo ma le sue brevi parole < anche tu >, mi spinsero a fissarla nuovamente negli occhi.
“Sì Delia, lo sono. Scusa ma cosa intendi dire con < anche tu > ?”
Rimasi alquanto perplessa dal bagliore che scorsi nei suoi occhi; mi sorrise teneramente e mi accarezzò dolcemente il viso.
“Semplicemente che sono bisessuale. Nonostante gli uomini non mi sono mai mancati, molti anni fa ho avuto il mio primo rapporto sessuale lesbico con una nostra comune amica e da allora ho iniziato ad avere anche rapporti saffici poiché quando si assapora a pieno il corpo di un'altra donna, in seguito risulta molto difficile privarsi di sperimentare nuovamente un tale inebriante piacere.”
“Concordo pienamente col tuo punto di vista poiché le sensazioni che si provano scopando con una donna sono di gran lunga diverse rispetto a quelle che si provano con gli uomini. E comunque ero completamente all'oscuro delle tue vicende. Potrei sapere a chi ti riferisci ? Chi è costei che anch'io conosco ma che ignoro essere lesbica ?”
“Clarissa !”
“Clarissa ? La nostra parrucchiera ?”
“Sì, proprio lei.”
“Non lo avrei mai immaginato.”
“Perché sei troppo timida e lei eccessivamente riservata.”
“Quasi due anni fa si è trasferita a Lecce.”
“Ne sono al corrente poiché ci sentiamo spesso per telefono.”
A quel punto Delia si alzò, mi prese per le mani e ci ritrovammo faccia a faccia. Lasciò scivolare lentamente e sensualmente le labbra lungo il mio collo, le orecchie, le guance ed infine le accostò alle mie. Mi baciò appassionatamente e non potei evitare di rispondere al suo bacio con tutto il mio ardore. Ci accomodammo nuovamente sul divano rimanendo fortemente abbracciate.
“Edda, sono sempre stata tentata di stringerti fra le mie braccia e farti mia ma non ne ho mai avuto il coraggio.”
“Ad esserti sincera anch'io ho provato lo stesso desiderio e non immagini quanti ditalini ho dedicato sia a te che alla zia Mirta.”
“Edda sei proprio un amore di cugina e purtroppo mi rincresce dirti che mia madre è decisamente eterosessuale. Comunque vorrei sapere parecchio riguardo i tuoi rapporti saffici.”
A quel punto le raccontai tutto iniziando dalla mia vacanza in Francia dove conobbi Odette e Inaya. A sua volta, Delia mi parlò della sua intima amicizia con Clarissa, dei loro incontri segreti a casa di Clarissa e inoltre dell'amicizia che aveva stretto con due lesbiche tedesche poco dopo essersi trasferita a Dusseldorf.
“Potrei conoscere le tue amiche ?”
“Mia cara Edda, te le presenterò molto volentieri domani sera in quanto solitamente il sabato sera ceniamo insieme e trascorriamo la nottata a scopare. Sono certa che fra voi sboccerà anche del sentimento in quanto entrambe sono molto belle, pulite, riservate ed educate. Vedrai che non ti pentirai assolutamente di conoscerle poiché sono certa che anche tu piacerai molto a loro e che saranno entusiaste di allargare il nostro intimo e ristretto gruppetto di amicizie particolari.”
“Stando a ciò che dici, non vedo l'ora di conoscerle.”
“Fidati Edda; le conosco troppo bene e so dei loro gusti. Domani sera, ci faremo una deliziosa cenetta e poi ci abbandoneremo ad un'orgia tanto elettrizzante che non ti sarà facile dimenticare neanche l'inizio della tua breve vacanza in questa pittoresca città.”
Eravamo talmente eccitate che non potemmo evitare di baciarci nuovamente per assaporare lussuriosamente le nostre febbrili lingue.
“Dai Edda, andiamo subito a letto; é da anni che nutro una voglia matta di scoparti.”
“Anch'io Delia, anch'io ho sempre voluto scopare sia con te che con tua madre ma dato che non voglio perdere dell'altro tempo, vorrei che ci sdraiassimo subito su questo tappeto per lasciarmi sbattere a tuo completo piacimento. Per favore non farmi aspettare ancora; sappi che d'ora in poi sarò la tua incondizionata serva tuttofare e puttana.”
Ci adagiammo quindi sull'ampio e morbido tappeto dove sfogammo le voglie che ormai da troppi anni avevamo represso. Mentre scopavamo spesso socchiudevo gli occhi immaginando di scopare anche con mia zia Mirta data la loro somiglianza. Per non dilungarmi molto, non descriverò la nostra mirabile scopata poiché assumemmo le più svariate posizioni e ci procurammo parecchi orgasmi; di seguito ci concedemmo una rilassante doccia e infine andammo a letto dove ci addormentammo pienamente soddisfatte. Al mattino seguente ci svegliammo e ci concedemmo un'altra sublime scopata raggiungendo raffiche di orgasmi. In serata conobbi le sue amiche e grazie a Delia che ci faceva da interprete, ci comprendemmo abbastanza bene anche se in seguito ci comprendemmo ancora meglio adoperando l'affascinante e semplicissimo linguaggio internazionale del sesso che va ben aldilà di qualsiasi altro idioma che l'uomo abbia mai ideato. Nei giorni che seguirono ci tornammo ad incontrare per dedicarci ad ulteriori orgie anche se io e Delia ormai scopavamo non meno di tre volte al giorno in quanto approfittammo che lei era in ferie. Nonostante Delia si prodigò parecchio facendomi da cicerone in quell'affascinante territorio, concludo che trascorsi quell'indimenticabile vacanza essenzialmente all'insegna dei miei irrinunciabili piaceri saffici.
Published by eddaedda
1 year ago
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roby133 1 year ago
Sei una fantastica lesbica ed una bravissima scrittrice, sai portare chi legge alla fine senza perdersi, e pensare di essere in mezzo a voi e di raggiungere un orgasmo fantastico con voi.....e se c'è un uomo che ha avuto questa fortuna deve farvi un monumento....... sogni così  è difficile che si avverino  ciao bacioni...
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eddaedda
eddaedda Publisher 1 year ago
to ellpope : Ti ringrazio per aver gradito tanto questo mio post. Lascio a te immaginare gli scenari e i modi in cui sono stata sottomessa e sodomizzata poiché se avessi descritto ognuno dei nostri incontri con lusso di dettagli, avrei sicuramente raddoppiato il numero delle pagine.  Se è vero che "scrivere è magia" articolando perfettamente sia i dialoghi che il susseguirsi delle vicende, è pur vero che non bisogna essere né lunghi né noiosi.
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ellpope
ellpope 1 year ago
Brava Edda.. è sempre molto bello scoprire quanto sei porca e schiava, la tua adorazione per il piedi esce sempre fuori e mi eccita moltissimo.

Mi piacerebbe leggere qualche dettaglio in più di come ti hanno sottomessa le amiche di Delia.  :wink:
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