Così lo sapete anche voi
Può darsi che a qualcuno non gliene freghi una mazza, e se così fossi può anche smettere di leggere e continuare a pensare ai casi suoi, ma per coloro che mi hanno scritto in pvt o via mail, è giusto che sappiano che cosa mi è successo. Se 5 lutti vi possono bastare, e intendo nell'arco di 5 mesi, ebbene in realtà sono stati 6. E una di queste persone, mio suocero, l'avevo in casa da circa due anni, da quando mia suocera è deceduta, e io ho detto in accordo con Marco , a mio suocero che se voleva poteva stare a casa con noi, e poi decidere se andare in un'ospizio o a vivere per conto proprio. Senonché i giorni passano e lui, viene inoculato, per tre volte. Ciò gli ha provocato un abbassamento delle difese immunitarie, rendendolo più debole. Per la cronaca è andato via a quasi 92 anni . Il vaccino l'ha reso più debole, con il risultato di tre o 4 cadute, per fortuna senza fratture; gli ha tolto il senso del gusto, con il risultato che anche il caffè non sapeva più di niente, e quasi ogni cosa era insapore. Per il resto ci ha pensato la sanità pubblica: intorno all'8 dicembre viene ricoverato, dopo che ho chiamato il 118: aritmia cardiaca, e poi polmonite con versamento pleurico. Il meglio avviene però alcuni giorni dopo, quando scopriamo che si è fratturato l'omero e ha una spalla slogata. Secondo i medici , i quasi 40 kg di mio suocero, avrebbero scavalcato la sponda del letto e sarebbero rovinati a terra. Peccato che non avesse segni di caduta nel corpo, intendendo il viso o il braccio : chi cade tende a proteggere il viso, e lo fa con il braccio. Risultato: offese personali, con frasi tipo "portatelo a casa, tanto è l'ultimo Natale che trascorrerà con voi; i posti letto servono per le persone giovani; lei è la nuora, e per la legge non mi rappresenta niente; le piaghe da decubito? tanto morirà prima; se lo lasciate qui , noi non possiamo garantirvi che lo seguiremo, dato che abbiamo tanti altri pazienti. " Risultato? Dimesso il 16 e riportato a casa in stato, di fatto, quasi catatonico. Parlo, mi riferisco, a una persona che faceva i cruciverba e giocava a scacchi: Il braccio immobilizzato da un tutore gli impediva di scrivere, e lui che non prendeva farmaci, si è visto propinare antibiotico , farmaco per la pressione e la prostata: ho letto il bugiardino, e tra gli effetti collaterali erano presenti stati d'ansia, visioni e roba simile. Sta di fatto che è entrato in uno stato di catalessi, al punto che non rispondeva più e non reagiva, e ho richiamato il 118: gli hanno fatto una flebo per reidratarlo, dato che l'ospedale lo ha dimesso sì con l'elenco dei farmaci da prendere, ma senza nessun indicazione particolare; per dire che gli hanno lasciato il tutore sopra una maglia di pile, eppure gli avevo lasciato almeno 4 magliette /canottiere di cotone; o peggio ancora gli hanno lasciato attaccati alla pelle gli attacchi per l'ecg. Non avendo ricevuto indicazioni particolari , non sapevamo cosa fare: per giunta l'oss e la badante, erano digiune in materia: con l'omero rotto, appena lo spostavano gridava di dolore. Sta di fatto che, ad agosto se ne sono andati due miei amici, e ci legava il fatto che lei mi ha presentato a fine anni 70 Marco, mentre lui era il migliore amico sia mio che della mia amica: ho solo saputo dopo che , il mio amico era cotto di me, ma ormai ero con Marco, allora come oggi. Il punto è stato che non sapevo, né saprei come gestire una persona malata terminale , che soffre, che ti chiama ogni due minuti e che vorresti aiutare ma non sai come. Da dire che prima del 9 dicembre usava un deambulatore; che andava in bagno da sola; che mangiava da sola, cioè senza aiuto, a parte il lasciargli le cose a tiro, cioè pane, acqua, vino . Ma per il resto era autonoma. Lì, nell'ospedale maledetto, l'hanno sedato, non si sono informati se avesse o meno mangiato, se ne sono sbattuti i coglioni. Come hanno fatto con mia suocera un anno e mezzo prima: tornata a casa coni segni di contenimento sul corpo e , anche lei come lui, in stato catatonico. Come poi mi hanno confermato anche all'hospice, spesso i malati vengono dimessi perché , dovendo morire pochi giorni dopo, preferiscono che l'ospedale non abbia da dover contabilizzare un numero di decessi elevato: meglio che muoiano a casa, così al massimo da noi semmai esce, ed è una dimissione e non un decesso. Bastardi! Sta di fatto che ho trascorso un mese pressoché sveglia, con il lavoro dalle 6 alle 15, e poi dover pensare a mio suocero. Dal 29 al 2 è stato all'hospice, dove è deceduto, ma almeno non ha sofferto. Certo era sedato, ma io a casa non ero in condizioni di monitorarlo e accudirlo come sarebbe stato necessario. Per la cronaca, a metà novembre avevo inviato a chi dovere il proseguo dei racconti che stavo scrivendo, precisando che non mi piacevano. Appena possibile li riscriverò meglio. Che dire? Che il vaccino mi ha reso più debole, si sono gonfiati i linfonodi, a differenza di mio suocero e di alcuni miei clienti over ho mantenuto il senso del gusto e dell'olfatto, ma non sono ancora in forma. Semmai sono incazzata perché non ho ricevuto aiuto dalla sanità. La pratica di mio suocero per l'accompagnamento, l'ho presentata a metà settembre: a metà ottobre ho portato la documentazione richiesta perché, causa covid non venivano effettuate le visite domiciliari (riprese da poche settimane). Ebbene, il 21 di dicembre si è riunita la commissione che, in via provvisoria ha accettato la domanda: comunicazione che ho ricevuto, via r/ar venerdì scorso (con persona già deceduta). Questo per dire come funzionano le cose: aggiungo che chi mi ha contattata in merito alla domanda di accompagnamento il 21 dicembre, si è detta sorpresa perché mio suocero era un malato terminale, e la domanda doveva essere accolta subito, e non dopo tre mesi. Può una persona non incazzarsi? In tutto questo ambaradan , Marco si è dato da fare, mie cognate un cazzo. Pazienza. Vado avanti, cercherò di riprendermi e spero che , almeno il lavoro mi aiuti. Voi, almeno alcuni, mi siete stati vicini e vi ringrazio pubblicamente. Se volete , in pvt e anche qui nel sito, ci sarò ancora. Abbiate cura di voi, io mi arrangerò come posso. Monica
2 years ago