E dopo ...3
La voce di Alessandro era come cambiata : "Pulisci meglio, Monica, so che sai fare di meglio!" Mi impegnavo come potevo, per cercare di non deluderlo e, dopo qualche minuto, terminai l'operazione. Ero ancora seduta nel divano , quando lui si allontanò e , voltandosi indietro mi disse " Puoi rivestirti, la serata è finita. Ti riaccompagno a casa." Ci stavamo rivestendo, lui abbastanza velocemente, come di solito fanno gli uomini dopo che hanno scopato, e ripensavo come ero arrivata a questo punto: il primo incontro al bar e tutto il resto. Nel frattempo Alessandro era già vestito e mi disse di raggiungerlo giù, all'ingresso. Terminai anch'io di rivestirmi, quando mi parve di scorgere una sagoma che mi osservava dalla finestra che dava sulla terrazza: ma forse tutto il sesso che avevo fatto mi aveva fatto turbata, e immaginavo "le cose". Mi incamminai, un po' dolorante per via soprattutto della scopata e della sodomizzazione, e scesi al piano inferiore. All'ingresso trovai ad attendermi i due camerieri che ci avevano servito la cena, e uno dei due mi disse che Alessandro mi aspettava fuori , in giardino: mi muovevo un po' a fatica e ,mentre uscivo, sentii o mi parve di sentire la voce di uno dei due che diceva all'altro "l'ha proprio conciata proprio bene eh?" e l'altro che diceva "lo vedrai meglio nel video". La cosa mi sconvolgeva, ma pensai di essermela sognata: fu a quel punto che vidi Alex e ,come sempre mi aprì lo sportello dell'auto e così mi accomodai. Fu lui a rompere il ghiaccio e mi disse " Tutto bene Monica? Sei rimasta contenta? " E io " Sì, ti ringrazio , ho trascorso una piacevole serata" Lui mise in moto e prese poi imboccò la strada per la città. Durante il tragitto a un certo punto mi disse " Non raccontare niente a Marco, è meglio così: gli dirai che ti ho portato a pranzo e che hai accettato la proposta di lavoro. A proposito, lunedì mattina puntuale, mi raccomando." Io : "Non ti preoccupare, non gli dirò niente, e lunedì sarò puntuale. " Avrei voluto chiedere altre cose, ma poi non forse l'avrei irritato. Come sempre sbaglio con gli uomini, credo di conoscerli ma non è così. Arrivati in piazza Garibaldi accostò l'auto e spense il motore, poi scese per primo e mi aprì lo sportello: una volta scesa ,si avvicinò e mi diede due bacini sulle guance e mi disse: "Vai a riposarti. Ci vediamo lunedì" Gli feci un cenno di saluto con la mano e mi incamminai, lentamente e dolorante verso casa. Aprii la porta di casa e buttai con forza lo zainetto sul divano, e quando fui in camera da letto inizia a spogliarmi. Avrei voluto farmi una doccia, ma era notte fonda, l'orologio segnava le tre meno un quando mi ricordai della busta, e dato che ormai era di fatto mattina, decisi di aprirla. Una volta aperta svuotai il contenuto e vidi una lettera e cominciai a leggerla " Cara Monica, intanto grazie dei bei momenti che mi hai fatto trascorrere (e non solo a me): mi dispiace del modo in cui ci siamo conosciuti, però ringrazia Marco per questo, ma forse anche tu saresti potuta venirmi a chiedere un favore e anch'io te ne avrei poi chiesto uno, e tu sai quale. Come vedrai c'è una chiavetta usb , guarda il contenuto: sei venuta bene. La lettera bruciale, buttala via, distruggila. La chiavetta la terrei, magari nascosta, però dammi retta , non buttarla e non far vedere niente a Marco. Baci, Gianni. La chiavetta conteneva dei video, e l'ultimo era il più interessante: l'ultimo video era quello dell'ultimo incontro, e mostrava quattro persone a viso coperto, con delle mascherine, di quelle che si usano nei club per scambisti, mentre io avevo la benda e il signor Gianni era l'unico a volto scoperto. L'incontro del pomeriggio era stato filmato tutto, almeno la parte dove io venivo scopata ,sodomizzata e usata. Riguardai per ore il filmato, cercavo di scoprire chi fossero le due donne, e più riguardavo il video, più mi convincevo che " queste due le conosco, le ho già viste da qualche parte". Con questi pensieri decisi che era ora di riposare davvero, e spento il pc mi addormentai. La mattina quando mi alzai era , per le mie abitudini, tardi e così cercai di recuperare tempo, con una doccia veloce e abiti comodi come una bella gonna di colore verde chiaro e una maglietta bianca e scarpe da tennis. Andai veloce al mercato a fare spesa, seppure andare di sabato mattina alle otto, vuol dire che "ci vorrà più tempo del solito". Non avevo fatto colazione ,ma volevo fare la spesa e portarla a casa, per poi prendermi la giornata per pensare e rilassarmi. Verso le 9 e mezza ero di nuovo a casa, misi la spesa in frigo e a posto, e pensai a me stessa: colazione, e anche se titubante mi recai al solito bar. Stavo per entrare quando vidi due coppie che facevano colazione.
fine 3 parte
fine 3 parte
2 years ago