ERIKA PARTE 2

E R I K A PARTE 2
CAPITOLO 4
Lo sguardo di Dario si diresse casualmente verso la poltrona e notando che vi era
appoggiata una vestaglia bianca, disse :
“Quella vestaglia è molto simile ad una che ha mia madre.”
“Dario quella vestaglia è proprio sua; si è dimenticata di portarsela.”
“Scusa Erika ma non capisco, che intendi con < si è dimenticata di portarsela > ?”
“Mi accorgo che sei all'oscuro dei disturbi alla schiena della zia. Sappi che viene
frequentemente da me per farsela massaggiare e la scorsa notte l'ha dimenticata sulla
poltrona.”
“So dei suoi dolori e ricordo che stanotte verso l'una, mentre ero in salotto guardando
la televisione e grazie alla luce che essa emanava, l'ho vista attraverso il grande specchio
del corridoio dirigersi in punta di piedi verso la sua stanza; in effetti indossava soltanto gli
slip e teneva gli zoccoli in mano. Pensai che uscisse dal bagno ma accorgendosi che
guardavo la TV, si era tolta gli zoccoli per evitare rumori e non farsi vedere quasi nuda.”
“Non era andata i bagno ma era appena uscita da qui. Forse suppose che ti trovassi
nella tua stanza e quando si accorse di averla dimenticata non ritornò a riprenderla per non
disturbarmi; comunque neanch'io me ne accorsi giacché quando si alzò per andarsene, ero
in bagno. Sappi che una ventina di giorni fa mi chiese di farle un massaggio alla schiena
ed io le dissi che glielo avrei fatto con molto piacere nella mia stanza prima di
addormentarmi. Quando venne la aiutai a togliersi la vestaglia e la feci sdraiare sul letto;
per massaggiarla meglio le liberai i gancetti del reggiseno e spostai le bretelle. Visto che
dopo averla massaggiata per una decina di minuti provò del sollievo, continuai per circa
altri venti minuti. La sera successiva, proprio quando ebbi finito di studiare, mi bussò
alla porta. Le aprii e mi disse :
“Erika scusa; mi sento la schiena a pezzi, è molto chiederti di farmi un massaggio?”
“Assolutamente no zia. Ho appena finito di studiare e stavo togliendo i libri dal letto.
Intanto che li rimetto a posto e sistemo un po' la scrivania togliti la vestaglia e sdraiati sul
letto. Mi occuperò subito di te.”
Si distese sul letto con la testa rivolta verso la pediera e mi avvicinai a lei. Staccai i
gancetti del reggiseno e ne spostai le bretelle. Le massaggiai la schiena stando prima di
fianco al letto e poi mi spostai dal lato della pediera con la sua testa rivolta verso me.
“Va meglio zia?”
“Sì Erika, ma di poco. Potresti insistere sull'osso sacro e sui glutei come ieri ?”
“Certamente zia. Ti disturba se mi seggo a cavalcioni sulle tue gambe per agire con
più efficacia ?”
“Niente affatto Erika, mettiti comoda.”
Le abbassai gli slip mettendole i glutei a nudo, mi sedetti sulle sue gambe e iniziai a
massaggiarle lentamente quelle zone doloranti.
“Brava Erika, provo già un tenue sollievo. Se non ci fossi non saprei a chi rivolgermi.”
“Zia conta tranquillamente su di me, lo faccio con piacere e mi gratifica sapere che ti
procuro sollievo. Noto che ti mantieni in ottima forma ed hai uno splendido culo;
complimenti. Te lo guardo spesso da vestita ed è un vero piacere sia massaggiarlo che
vederlo al nudo.”
“Erika so che me lo guardi; ma questo culo che qualifichi splendido, è a pezzi.”
“Zia non preoccuparti e affidati a me; te lo rimetterò sù per bene.”
Dopo averla massaggiato a lungo mi dedicai al centro schiena e al collo. La
massaggiavo alzandomi e abbassandomi facendo fulcro sulle ginocchia. Mi spostavo
lentamente in avanti e indietro ma a poco a poco, mi eccitai perché con quei movimenti la
mia figa le lambiva inevitabilmente le cosce e il culo. Le massaggiai le zone laterali della
schiena e non potei resistere al piacere di sfiorarle la zona laterale delle tette più volte con
le dita. Ad un certo punto interruppi il massaggio e mi distesi affianco a lei.
“Zia continuerò fra qualche minuto perché sono un po' stanca.”
Lei si girò di fianco verso me e appoggiò il gomito sul materasso per sostenersi la testa
con la palma della mano. La bretella del suo reggiseno era libera e il peso della tetta le
fece scivolare una parte della coppa del reggiseno. Mi guardò compiaciuta e disse :
“Erika riposati, per stasera hai fatto fin troppo e mi sento parecchio meglio; hai le mani
d'oro, sei bravissima.”
“Zia cerco di fare del mio meglio ma continuerò con piacere fra poco.”
“Erika sei un gioiello e sono orgogliosa di averti come nipote.”
“Zia anch'io sono fiera di essere tua nipote per tanti motivi. Poco fa mentre ti sei girata
per distenderti sul fianco, la coppa del reggiseno ti è scivolata fin sotto il capezzolo e ti
confesso che mi affascina ammirare per la prima volta la tua tetta quasi per intero.”
“Non mi sono accorta che fosse scivolata. Ho notato che molte volte ti soffermi a
guardarmi le tette con la coda dell'occhio. Suppongo che ti attirino perché ti ho allattato.
Sapevi che ti ho allattato più di mia sorella in quanto lei aveva poco latte mentre io ne
avevo ancora parecchio ?”
“Sì zia, infatti la mamma mi ha sempre detto che ti sono tanto legata proprio per questo
motivo. Spesso ho pensato che la quarta misura del mio seno si debba al tuo latte in
quanto la mamma porta appena la terza misura mentre tu una generosa quinta.”
“Sei diventata una donna ben proporzionata. Anch'io vorrei credere che allattandoti
ho contribuito a farti sviluppare un seno tanto bello. Ti assicuro che la mia abbondante
quinta misura è troppo ingombrante e preferirei un seno più piccolo.”
“Zia sei una bella donna e sono sicura che molte donne ti invidiano. Forse non sbagli
al supporre che il tuo seno mi attira tanto per avermi allattato ma ti confesso che oltre
questo possibile motivo, guardo istintivamente i seni delle donne e quanto più generosa e
profonda è la loro scollatura, più le contemplo. In questo momento provo un particolare
piacere stando vicinissima alla tua tetta quasi scoperta e contemplando la tua ampia areola
nonché il tuo pronunciato capezzolo dal quale ho attinto tanto latte.”
“Mi gratifica notare che la guardi con insistenza e piacere.”
“La trovo perfetta e le sue sinuose curve mi affascinano. Mi sono accorta che anche tu
spesso mi guardi le tette con molta discrezione.”
“E' vero Erika mi piace guardarle e guardo anch'io con insistenza tante belle donne che
entrano nel mio negozio in quanto sono molto sensibile alla bellezza femminile. Non ti
guardo soltanto le tette ma pensavo che non te ne fossi accorta. Ammiro la tua bellezza e
ad esserti sincera sono timida; sappi che poco fa mi sono eccitata ancora di più quando le
tue dita sono scivolate più volte lungo le mie tette.”
“Scusa zia, mi sono eccitata anch'io e il desiderio di sfiorarti le tette con le dita è stato
troppo forte. In realtà ho interrotto il massaggio non tanto per la stanchezza ma per
l'eccitazione .”
“Erika apprezzo la tua sincerità. Non hai nulla da scusarti giacché in certe circostanze
è normale eccitarsi e visto che siamo tra donne non trovo nulla di male a guardarci e
palparci le tette o qualcos'altro. Ricorda che ancor prima di essere zia e nipote, siamo
donne. Ho intuito con piacere che eri eccitata quando hai iniziato a sfiorarmi timidamente
le tette e ad esserti sincera speravo che oltre a continuare, mi avresti fatto assumere la
posizione supina e massaggiarle a tuo gradimento.”
“Zia forse ho ereditato da te anche la sensibilità e la timidezza, infatti mi eccito
facilmente ma non mi ero accorta della tua eccitazione. Ero tentata di continuare a
palparle ed accarezzarle per bene ma non volendo osare a tanto mi sono frenata.”
“Erika ti confesso che come donna, mi è piaciuto eccitarti e adesso che lo sai, spingiti
liberamente anche oltre se desideri. Dopo tante esperienze avute con parecchie clienti nel
mio negozio, ho cominciato a provare piacere sentendomi accarezzare, palpare e succhiare
le tette. Se lo permetto a loro, a maggior ragione e con mio maggior piacere, lo
permetterò a te ogni qualvolta lo desideri.”
“Zia la verità è che sei buonissima ed è questo il motivo per cui parecchie clienti ti
mettono le mani addosso. Ti ringrazio per concedermi il piacere di toccarti le tette e di
massaggiarti liberamente dappertutto. Visto che ti sei eccitata ancor di più mentre ti ho
sfioravo le tette, significa che eri già eccitata. Ma quando hai cominciato ad eccitarti ?”
“Dal momento in cui hai cominciato a sfiorarmi le cosce ed il culo con la figa. Ho
intuito che indossavi soltanto questa vistosa baby-doll che spostandosi mi ha fatto provare
il morboso piacere di sentire la tua figa umida e i tuoi peli strisciare sulle mie carni. Non
so come ringraziarti per quest'efficace massaggio e per l'eccitazione che
inconsapevolmente mi hai procurato.”
“Zia non voglio essere ringraziata. Stare distesa affianco a te sapendoci eccitate, è
molto più di una ricompensa per me. Mi gratifica molto averti eccitata. Ti sei eccitata
anche ieri col mio primo massaggio ?”
“Sì e anche parecchio quando la tua vestaglia mi sfiorava il viso giacché ti eri piegata
parecchio per arrivare a massaggiarmi i glutei. La tua figa quasi mi sfiorava il viso e mi
inebriava anche il suo odore. Anch'io provo un particolare piacere stando quasi nuda
davanti a te e specialmente sapere che sotto questa fine baby-doll non indossi nulla.”
“Zia anch'io ero molto eccitata e adesso provo la tua stessa emozionante eccitazione.
Poco fa non ti ho risollevato gli slip né riagganciato il reggiseno per continuare a
contemplare i peli che ti fuoriescono dagli slip e il tuo grosso capezzolo.”
“Erika in realtà ieri ero troppo tentata di sollevarti la vestaglia e leccarti le cosce e la
figa ma non ho voluto osare proprio come hai fatto tu poco fa con le mie tette. Comunque
questa generosa baby-doll che indossi mi piace molto in quanto mi permette di apprezzare
abbastanza le tue forme nonché la fine schiava che porti sulla caviglia.”
“Zia puoi osare a tutto in quanto mi procureresti soltanto piacere. Questa baby-doll è
un regalo di Evelyn, una mia intima amica e sono contenta che ti piaccia tanto.”
“Grazie Erika per permettermi di accarezzarti intimamente a mio piacimento. Visto
che poco fa continuavi a guardami con piacere, non ho risistemato né gli slip né il
reggiseno per il piacere di lasciarteli vedere.”
“Zia te ne ringrazio; è un vero piacere intravedere i tuoi peli che sono un bellissimo
ornamento per la tua figa. Mentre ti massaggiavo il culo ho visto che i peli ti arrivano
addirittura fino al solco dei glutei. Anch'io mi mantengo folta di peli, ma a differenza di
te, i miei non raggiungono lo sfintere.”
“Erika mi accorgo che ci accomunano tanti gusti. Ritaglio appena i peli del pube e
quelli che mi circondano la figa ma non gli altri in quanto da sola non arrivo a depilarli
bene.”
“Anch'io li ritaglio per mantenerli ad una lunghezza adeguata e gli conferisco lo stesso
leggero taglio rettangolare come quelli del pube mia madre. Ambedue a casa stiamo quasi
sempre appena vestite o con la sola biancheria intima e spesso anche nude. Lei mi ha
suggerito di non depilarmi il pube in quanto i peli incrementano il fascino della figa.
Tuttavia quando i peli del perineo e del solco dei glutei le si allungano, mi chiede di
depilarli per mantenere quelle zone libere. Mi ha gratificato constatare che ha ragione in
quanto tutti gli uomini e donne con cui sono andata a letto hanno apprezzato molto la mia
figa folta di peli. Ti suggerirei di lasciare i tuoi peli così per come sono ma se vuoi sono
disponibile a depilarli come faccio con mia madre.”
“Sì, mia sorella ha ragione, i peli incrementano di molto il fascino della figa ma visto
che secondo te, così mi rendono di più, non li toccherò. Comunque mia sorella ha un
corpo più snello e sensuale del mio.”
“Zia siete entrambe buonissime e anche se la vostra corporatura è alquanto diversa
chiunque vorrebbe scoparvi. Fidati di me, in quanto dopo aver visto tante donne nude, ti
assicuro che quei peli ti stanno molto bene e ad esserti sincera mi ricordano quelli di
Evelyn che tra l'altro ha una corporatura simile alla tua. Suppongo che hai già percepito
la mia bisessualità.”
“Sì Erika, ad esserti sincera nutrivo qualche dubbio riguardo il tuo orientamento
sessuale ma stasera ho constatato con gioia e soddisfazione la tua forte inclinazione al
lesbismo. Mi attira anche la fine schiava che ti adorna sensualmente la caviglia e intuisco
che simboleggi la tua morbosa e totale apertura al piacere.”
“Zia mi gratifica sapere che ti piaccia anche la mia schiava. E' stata Evelyn a
regalarmela e ad agganciarmela alla caviglia. Piace molto anche a me in quanto, come hai
appena detto, esprime tacitamente il mio spudorato e voluttuoso invito al piacere ad ambo
i sessi.”
“Indubbiamente è un fine ornamento molto consono con te. Dalle tue parole intuisco
che hai avuto molte esperienze.”
“Sì zia, tante, e da tempo sento il bisogno di averne anche con te. Ho scopato con
molti uomini e ad esserti sincera li preferisco maturi in quanto, grazie alla loro esperienza,
sono stati quelli che più mi hanno soddisfatto e da cui ho imparato tanto riguardo l'arte
amatoria. Sono rimasta anche molto entusiasta dai rapporti saffici giacché noi donne
conosciamo tanto bene le nostre zone erogene che sappiamo esattamente dove, quando e
come stimolarci.”
“Erika concordo pienamente con te. Soltanto una donna conosce alla perfezione le
zone erogene e le esigenze di un' altra donna; le stimola tanto bene da procurarle orgasmi
a raffica meglio di come possa farlo il più esperto degli uomini anche perché i loro tempi
sono diversi dai nostri. Ad esserti sincera anch'io sento il bisogno di condividere
un'esperienza saffica con te. Ho iniziato casualmente ad avere un debole per le donne
quando ho aperto il negozio di abbigliamento. Parecchie clienti mi chiedono consigli sia
per i capi di abbigliamento che per la biancheria intima. Ciò mi costringe forzatamente ad
osservarle dettagliatamente e anche toccarle. Alcune mi chiamano addirittura dal
camerino di prova per essere controllate e tante volte le aiuto a spogliarsi per provare altri
capi. La mia sensibilità è tale che quando le aiuto, mi eccito non appena le sfioro con le
dita. In particolare due mie clienti per convincersi all'acquisto di un determinato modello,
nonostante si osservino allo specchio, ogni volta mi chiedono di indossare quel capo per
vedere come sta su di me; siccome conosco le loro abitudini, non appena si recano nel
camerino di prova, appongo il cartellino di assenza momentanea sulla porta del negozio e
le raggiungo. Loro mi aiutano a spogliarmi affinché io stessa indossi i capi di biancheria
intima che hanno scelto. Col susseguirsi di queste vicende mio sono accorta di provare
parecchio piacere stando nuda davanti a loro, ad essere toccata e toccare inevitabilmente
anche i loro corpi nudi; è stato così che a poco a poco e senza rendermene conto sono
diventata lesbica. Ho sempre fatto le corna a mio marito con chi ho voluto perché il suo
cazzo non mi è stato mai sufficiente. Spesso qualche rappresentante mi invita a pranzo e
poi mi porta in albergo a scopare ma a volte mi eccito tanto da non riuscire ad attendere
molto e quindi scopiamo addirittura sul divano di fronte ai camerini.”
“Fai bene zia, molto bene. Non bisogna mai perdere l'occasione per farsi una bella
scopata sia con un maschio che con una femmina. Mia madre è molto riservata ma so che
anche lei ha parecchi amici intimi.”
“Erika lo so. Noi due abbiamo parlato spesso delle nostre esperienze extraconiugali
con altri uomini ma per pudore non ho mai voluto confessarle di essere lesbica. Sai per
caso se anche lei è lesbica ?”
“Zia sinceramente non lo so in quanto, per il tuo stesso motivo, non ho mai osato
chiederglielo. Lei è troppo riservata. Visto che sei anche lesbica ignoro se ho ereditato la
mia tendenza al lesbismo da te o da lei, sempre che lo sia, oppure è nella mia natura essere
lesbica. Non so cosa pensare.”
“Erika hai perfettamente ragione, mia sorella è troppo riservata e non ho mai percepito
nulla riguardo una sua eventuale bisessualità. Riguardo la tua tendenza sinceramente non
so cosa dirti in quanto la sessualità è molto strana. Come ti ripeto io ho coperto
casualmente quella mia; potevo anche essere lesbica da molto tempo ma lo ignoravo del
tutto, come ignoro che il lesbismo possa anche essere ereditario. Ignoro se, avendoti
allattata assieme a mia sorella, sia stato il mio stesso latte a trasmetterti, oltre l'alimento,
anche qualcos'altro di mio che io stessa ignoravo essere in me. Comunque Erika,
tralasciamo queste congetture e dato che abbiamo manifestato apertamente la nostra
tendenza sessuale, reputo opportuno che sin da ora mi chiami semplicemente Lidia.”
“Lidia hai pienamente ragione e stavo proprio per dirtelo. Nonostante il nostro vincolo
parentale provo già molto disagio a chiamarti zia.”
“Ok Erika e d'ora in poi scoperemo liberamente. Già mi assale la voglia di toglierti la
baby-doll per scoprire, contemplare e assaporare ogni zona del tuo splendido corpo.”
“Lidia anch'io ho la stessa impellente voglia, quindi togliamoci a vicenda questi pochi
ed ingombranti indumenti. Ieri ti aspettavo con la vestaglia ed indossavo anche slip e
reggiseno in quanto mi avevi avvertita che saresti venuta ma stasera indosso soltanto la
baby-doll perché stavo studiando e sinceramente non ti aspettavo. Ad esserti sincera me
la stavo togliendo nel momento in cui hai bussato alla porta perché stavo andando a
dormire; pensavo mettermi slip, reggiseno e vestaglia per riceverti un po' vestita ma per
non farti attendere alla porta, ho preferito annodare soltanto i laccetti della baby-doll.”
“Erika hai fatto benissimo a ricevermi con questa fine baby-doll che ti sta benissimo in
quanto ti copre appena le cosce e grazie all'ampia e generosa scollatura fa risaltare quasi
la totalità delle tue belle tette. Deve essere comodissima in quanto, essendo
completamente aperta sul davanti, si chiude annodando leggermente questi quattro laccetti
e si apre tirando appena dalle loro estremità. Poco fa mentre toglievi i libri dal letto e
sistemavi la scrivania ti muovevi in modo tale che ho potuto intravedere con piacere parte
del tuo culo e della figa più volte proprio grazie alle ridotte dimensioni di questa baby-doll.
Evelyn ha senz'altro un ottimo gusto e ha fatto bene a regalartela.”
“Lidia anche a me piace molto in quanto essendo abbastanza corta mi permette di
avere sempre la figa a portata di mano ed inoltre, essendo priva di maniche, posso
togliermela in tre secondi ed accedere rapidamente sia alle tette che alla figa. In effetti
Evelyn è molto raffinata anche nei gusti.”
“Dormi nuda vero?”
“Sì Lidia. Ho l'abitudine di accarezzarmi la figa e concedermi l'ultimo ditalino della
giornata anche con l'aiuto di un dildo. Spesso la stanchezza predomina e mi addormento
addirittura con la mano e il dildo sulla figa ma spesso anche dentro. Il ditalino mi aiuta a
conciliare meglio il sonno, diminuire le tensioni e migliorare sia l'umore che il benessere
psicologico e fisico. Generalmente quando studio sul letto indosso soltanto questa baby-doll
ma tante volte preferisco non indossarla in quanto spesso mi capita di eccitarmi
improvvisamente e per continuare a concentrarmi devo forzatamente interrompere di
studiare e concedermi almeno un ditalino.”
“Anch'io ho la stessa abitudine e un ditalino prima di addormentarmi mi rilassa molto
anche con tuo zio affianco. Lui si rende conto che anche quando finiamo di scopare provo
ancora il bisogno di continuare a godere in quanto sono molto calda e passionale. Mentre
mi accarezzo il clitoride lui si adopera a stimolare le mie zone erogene per contribuire ad
appagare al meglio le mie eccessive voglie. Hai preso troppo da me; la nostra sensibilità e
i continui desideri sono tali che le fighe ci prudono quasi incessantemente. Anch'io ho un
dildo e lo uso molto.”
“Lo zio lo sa ?”
“E' stato un suo regalo. Da qualche anno a questa parte mi scopa di meno in quanto ha
qualche difficoltà a raggiungere l'erezione e sborrare più di una volta mentre io ho ancora
bisogno del suo cazzo in pieno tiro, infatti di rado raggiungo i quattro orgasmi come
prima. Ha un cazzo di tutto rispetto che ho sempre mantenuto attivo. Ho sempre avuto
bisogno di essere scopata con frequenza e lui riusciva a soddisfarmi e sborrare per bene
anche quattro volte nell'arco delle ventiquattro ore. Forse ho abusato troppo del suo
cazzo.”
“Lidia non devi assolutamente fartene una colpa in quanto hai pieno diritto di essere
scopata ogni volta che ne hai di bisogno ed è suo dovere appagare le tue voglie. Hai mai
provato a stimolargli la prostata ? In base alle mie esperienze agli uomini piace e
reagiscono bene a questo stimolo.”
“Me lo ha suggerito anche mia sorella e dopo avergliela stimolato leggermente col dito
mi sono accorta che reagiva molto meglio sodomizzandolo senza tanta delicatezza.
Quando ha visto come mi stimolavo la figa col dildo mi ha chiesto timidamente di usarlo
anche su di lui. Inizialmente la sua richiesta mi ha lasciato alquanto perplessa ma dopo ho
capito che ne aveva proprio di bisogno. Dapprima glielo facevo assaporare
mettendoglielo delicatamente in bocca e dopo, per stare più comoda ho preso l'abitudine
di inserirlo nella cintura che mi allacciavo ai fianchi per sodomizzarlo con insistenza e
fermezza.”
“Come reagiva ?”
“Bene Erika, infatti dopo un po' raggiungeva forti erezioni che approfittavo per farmi
scopare nuovamente. Sappi che tuo zio è un rispettabile galantuomo ma a letto è un
autentico porco.”
“Lidia sei veramente brava ma non pensavo che lui avesse anche certi desideri.”
“Erika, anche se non lo ammettono, alla maggior parte degli uomini piace essere
sodomizzati giacché in fondo sono dei porcellini nonché un pò finocchi e il cazzo li attira
parecchio.”
“E' vero; l'ho constatato dopo parecchie esperienze. Vorrei farti vedere il mio dildo
che, da come ho capito, deve essere simile al tuo in quanto si può anche inserire in una
cintura da legare ai fianchi.”
“Sono proprio curiosa di vederlo; il mio è nero con grosse venature e lungo circa venti
centimetri.”
“Lidia abbiamo troppi gusti in comune che ci fanno più che affini.”
“Non dirmi che anche il tuo è nero.”
“In realtà nel cassetto del comodino ne ho due per averli sempre a portata di mano.
Uno color carne lungo venti centimetri senza palle che uso per la figa e uno nero più
grosso e più lungo, circondato da nervature alquanto pronunciate e munito di due grosse
palle, che uso per la bocca. Penso comprarne un terzo più piccolo anche per il culo.”
“Erika sei proprio una vera ed adorabile porcellina. Mi hai incuriosito troppo, per
favore, apri quel cassetto e prendili subito.”
“Sì Lidia, li prendo subito ma sappi che da un momento all'altro ti toglierò gli slip in
quanto ho troppa voglia di stringerti a me, leccarti tutta, strofinare ardentemente la mia
figa contro la tua e tanto altro.”
“Erika anch'io sono molto eccitata e ansiosa di toglierti la baby-doll per s**tenare la
mia irrefrenabile passione. Ho un urgente bisogno di vederti completamente nuda e
rendere il mio doveroso e morboso omaggio alla tua figa.”
“Grazie Lidia, i nostri morbosi sogni stanno per avverarsi; non ci porremo alcun limite
in quanto i nostri reciproci desideri di scoparci, ci hanno tormentato a lungo.”
Tirai fuori dal cassetto i due falli ed iniziammo a scopare ardentemente esaudendo
pienamente i nostri desideri in tante posizioni. Rimanemmo sul letto l'una affianco
all'altra esauste e soddisfatte. Qualche minuto dopo mi disse :
“Erika mi complimento con te, scopi con molta abilità e talmente bene che ho perso il
conto degli orgasmi che mi hai fatto raggiungere. Poche donne mi hanno fatto godere
tanto. E' stato veramente bello sfregare la mia figa contro la tua.”
“Lidia anche tu scopi molto bene; la tua figa è veramente squisita ed il tuo clitoride mi
ha fatto impazzire. Ti ho scopato con tutto il mio ardore di donna ed è bene che d'ora in
poi scopiamo con frequenza.”
“Certamente Erika e vorrei accoglierti anche nel mio letto.”
“Lidia sei buonissima e scoperò con te dove vuoi anche sul pavimento se lo desideri e
a qualsiasi ora.”
“Erika sei un gioiello ma visto che mi trovi tanto rassomigliante ad Evelyn, vorrei che
mi parlassi un po' di lei prima di andarmene a dormire.”
Aprii il cassetto del comodino, presi un photoalbum e glielo porsi.
“Lidia queste prime foto mi ritraggono alla spiaggia con lei e le altre ce le hanno
s**ttato nel corso di alcune orgie.”
Mentre Lidia sfogliava lentamente il photoalbum tornò inevitabilmente ad eccitarsi
portandosi subito le dita sul clitoride per accarezzarlo.
“Evelyn è veramente un bel pezzo di donna; la trovo buonissima e mi piacerebbe tanto
scoparla. Queste foto dell'orgia mi eccitano troppo specialmente questa che ti ritrae con
un cazzo in culo e uno nella figa.” mi disse.
“Lidia ce ne sono parecchie altre; ne troverai una in cui mi trovo nella stessa posizione
e allo stesso tempo lecco la figa ad una donna e con le mani sego due cazzi.”
“Sì Erika, la vedo chiaramente. E' bello vederti alle prese con una figa e quattro cazzi
contemporaneamente. Adesso capisco il motivo per cui scopi come un'autentica ed
abilissima veterana. Ti destreggi veramente bene e mi complimento con te. Sono
veramente orgogliosa di averti come nipote e adesso anche come amante.”
“Grazie Lidia, anch'io sono orgogliosa di te. Verso la fine del photoalbum troverai
alcune foto che mi ritraggono distesa al centro di un gigantesco letto mentre sono
circondata da gruppo di uomini e donne che mi leccano, succhiano e baciano dappertutto.
Mi soddisfa molto che queste foto ti eccitino tanto da ispirarti un ditalino ma intanto che
le guardi, togliti le dita dalla figa e sfoglia il photoalbum comodamente con ambo le mani.
Mi occuperò io di accarezzarti la figa e succhiarti a dovere e come meriti il clitoride che
noto essersi nuovamente irrigidito.”
“Sì Erika, accomodati pure e torna ad occuparti della mia figa a tuo piacimento intanto
che mi diletto a contemplare queste affascinanti foto.”
Dopo averle procurato ben due orgasmi, ambedue rimanemmo esauste e mi distesi
affianco a lei. Non appena Lidia si riprese un po', mi chiese di parlarle di Evelyn.
“Evelyn è una bella e fine cinquantenne di Liverpool. A radice del fallimento del suo
matrimonio, stava entrando in depressione ma riuscì a trovare subito le forze per reagire.
Per dare un drastico cambio alla sua vita, si disfece di tutto ciò che le ricordava l'ex-marito;
per recuperare denaro vendette tutti i suoi oggetti preziosi e si trasferì a Belfast.
Viste le difficoltà a trovare lavoro iniziò a prostituirsi per le strade periferiche della città e
circa un anno dopo si diede a fare la puttana di alto borgo. Nel giro di sette anni
accumulò tanto denaro che le permise dare un'altra svolta fondamentale alla sua vita; si
trasferì quindi a Dublino dove acquistò una piccola ma elegante boutique già bene avviata
in prossimità del centro della città ed un comodo appartamento trilocale ubicato al primo
piano della stessa palazzina. Fu proprio nella sua boutique dove la conobbi e la sua
affabilità fu tale che diventai subito sua cliente e dopo anche amica. Grazie alla sua
comprensione e alla sua tenerezza mi ripresi da una brutta esperienza che avevo avuto una
sera mentre partecipavo ad una festa con dei miei coetanei; ero talmente presa
dall'inarrestabile voglia di essere sverginata che nonostante fossi ubriaca scelsi due bei
ragazzi che non conoscevo affatto e li convinsi a rinchiuderci in bagno per scopare. Dopo
essere stata sverginata mi accorsi di non aver provato alcun piacere e quindi chiesi all'altro
di sodomizzarmi. Mi ritrovai quindi con un cazzo in culo e l'altro nella figa senza provare
alcun piacere anzi provavo molto dolore in quanto continuavo a sanguinare per le
lacerazioni alla figa e al culo. Li incolpai e rimproverai per la loro inesperienza; siccome
quei ragazzi compresero di avermi delusa e fatto parecchio male si scusarono e si
allontanarono di corsa angosciati e spaventati. Subito dopo pensai che la colpa era
soltanto mia in quanto sicuramente ero ancora impreparata a scopare e forse anche frigida.
Non feci neanche una parola di ciò con mia madre e qualche giorno dopo mi recai presso
la boutique di Evelyn per comprare una gonna. Siccome Evelyn già mi conosceva
abbastanza bene e notò delle stranezze in me, chiuse subito il negozio e mi invitò a salire
a casa sua. Mi fece rilassare e mi indusse a esporle il motivo della mia angoscia; si
mostrò molto comprensiva e mi ascoltò pazientemente cercando di rasserenarmi e
consolarmi dandomi alcuni buoni consigli. Mi raccontò le molteplici vicissitudini della
sua vita e infine, senza rendercene conto, finimmo abbracciate sul suo letto dove oltre a
scoprire e gustare i piaceri saffici, mi accorsi di non essere affatto frigida in quanto risposi
con tutto il mio ardore di donna, ai suoi veementi stimoli. La traumatica esperienza avuta
con quei due ragazzi mi aveva spinto a schifare il sesso ma grazie a lei capii che il sesso è
bello e che il piacere fa bene anche se ottenuto tra le braccia di un'altra donna . Fu così
che diventammo amanti.”
“Erika mi fa piacere che Evelyn ti abbia aiutato a risolvere il problema nel migliore dei
modi facendoti altresì capire che una donna può amare teneramente un'altra donna e
sviluppare la capacità di prendere una più idonea e migliore iniziativa in campo sessuale
rispetto a quella di un uomo. Secondo me Evelyn è una donna molto affidabile e piena di
risorse; hai fatto bene a diventare sua amante. Sarei molto lieta di conoscerla per
ringraziarla personalmente per esserti stata tanto vicina ed averti aiutato tanto.”
“Se vi conosceste non esitereste molto a cadere l'una fra le braccia dell'altra per sfogare
la vostra passione. Ho sempre avuto difficoltà a staccare la mia febbrile lingua dal suo
inebriante e pronunciato clitoride.”
“Erika mi stai già facendo venire l'acquolina in bocca. Mi fa veramente piacere che
Evelyn ti abbia fatto scoprire la sublimità dei rapporti saffici in un modo tanto naturale e
tenero.”
“In realtà grazie a lei ho imparato molto in quanto mi ha fatto conoscere parecchie
persone che mi hanno trattato benissimo e fatto sentire pienamente femmina. Nonostante
l'ottimo ricavato proveniente dalla boutique, Evelyn si concede frequentemente a uomini e
donne molto facoltosi facendosi pagare profumatamente, specialmente quando circa una
volta al mese, non apre la boutique al sabato giacché organizza un'orgia che si protrae per
l'intero week-end nella sua accogliente e riservatissima villa di campagna a Maynooth, un
paesino poco distante da Dublino. Evelyn solitamente non invita più di venti ultra
quarantenni anche in coppia cui richiede tassativamente che si presentino con abiti da
cerimonia. Per tali eventi fa un'abbondante scorta di viveri e bevande analcoliche in
modo che nessun invitato abbia bisogno di uscire dalla villa durante l'intero week-end.
Evelyn sceglie soltanto persone distinte e fin troppo riservate per evitarsi brutte sorprese.
Solitamente si inizia il venerdì verso le dieci di sera per finire quasi all'alba del lunedì. A
qualsiasi ora del giorno o della notte chiacchieriamo, balliamo, cuciniamo, dormiamo in
qualsiasi posto e scopiamo liberamente in coppia o in gruppo con chi vogliamo. Sono
persone molto educate, quasi tutti bisessuali e mentalmente molto aperte, infatti alcuni
portano anche qualche stretto familiare con cui scopano liberamente. Prima di farmi
partecipare a queste orgie Evelyn mi presentò ad alcuni dei suoi più facoltosi e raffinati
clienti, uomini, donne e coppie affinché imparassi a scopare per bene; è da sottolineare
che Evelyn esigeva sempre a tutti di pagarmi più che lautamente prima di avere un
qualsiasi tipo di rapporto con me. Evelyn mi ha sempre consigliato di non sottovalutarmi
e di farmi pagare sempre cospicuamente a meno che da parte mia non ci fosse un
particolare interesse, piacere o del sentimento.
Il primo uomo a cui mi presentò per un amplesso completo fu un suo fidatissimo
cliente, Ferguson; distinto architetto sessantenne divorziato che abitava da solo in una
lussuosa villetta. Evelyn approfittò il giorno di chiusura settimanale della boutique per
fissare un appuntamento con Ferguson, nella sua villetta alle ore 16:00. Quel giorno
pranzai a casa sua e siccome Evelyn percepì che quell'imminente incontro mi stava
procurando una certa tensione, subito dopo pranzo mi propose di farci una passeggiata
presso un piccolo centro commerciale poco distante per farmi distrarre allo stesso tempo
rilassare prima di recarci da Ferguson. Mentre passeggiavamo lungo uno dei corridoi del
centro commerciale Evelyn si fermò a salutare un signore elegantemente vestito che
usciva da un bar in compagnia di una coppia. Quel signore ci si avvicinò subito
salutandoci con un riverente baciamano.
CAPITOLO 5
“Buon pomeriggio Evelyn, è un vero piacere incontrarti, ti presento la mia socia ed un
nostro cliente da Dusseldorf.” le disse.
Ci presentammo molto cortesemente e scambiammo solo alcune parole in quanto loro
si stavano recando al negozio di antiquariato per concludere una vendita. Fu così che
inaspettatamente, conobbi Ferguson, il quale si congedò dicendoci :
“Evelyn mi complimento con te per aver assunto una commessa tanto attraente. Erika
è stato un vero piacere conoscerla; verrò a trovarvi al negozio quanto prima per scambiare
quattro chiacchiere.” ci disse cortesemente prima di andarsene.
La raffinatezza, il fisico e la sua eleganza mi fecero subito un'ottima impressione.
Rimasi affascinata al guardarlo in quanto era poco più alto di me e i lineamenti molto fini;
portava i capelli fin sotto la nuca ed ogni suo movimento era gradevolmente armonioso.
“Ferguson ha un negozio di antiquario nelle vicinanze ma non ci sono mai andata.
Come ti è sembrato ?” mi chiese Evelyn.
“ Mi ha ispirato parecchia fiducia e mi ha fatto un'ottima impressione sia per la
tenerezza con cui mi ha guardava che per la sua prestanza.” le risposi.
“Veste sempre in modo informale ma quando lavora è elegantissimo. E' molto discreto
e riservato, infatti ha fatto credere che sei la mia commessa e non ha fatto alcun
riferimento al nostro imminente appuntamento.”
“Vero Evelyn ed è piaciuta anche a me la forma in cui ci ha presentate ma nutro ancora
parecchia incertezza e timore in me come femmina.”
“Stai tranquilla, andrà tutto bene.” mi disse. Continuammo a passeggiare ancora un po'
e alle 16:00 in punto ci presentammo alla sua villetta e ci accolse molto gentilmente
salutandoci con un riverente baciamano. Vestiva un paio di pantaloncini, camicia ed
infradito. In quelle condizioni potei apprezzare le sue belle gambe e parte del torace,
alquanto scultoreo, privo di grassi e di peluria; mi piacque subito. Ci fece accomodare
sull'ampio divano del lussuoso salotto arredato in raffinato stile vittoriano e ci pregò di
metterci a nostro agio. Si accomodò su una delle poltrone antistanti a noi e accavallò
subito le gambe con grazia ed eleganza. Ci offrì pasticcini freschi e thè freddo già
disposti sul tavolino in nostra attesa. Evelyn mi presentò nel migliore dei modi e gli riferì
dettagliatamente la mia prima e deludente esperienza. Dopo averla ascoltata con molta
attenzione, Ferguson le disse :
“Evelyn, per telefono mi avevi accennato soltanto che saresti venuta con una bella
ragazza ma quando questo pomeriggio ci siamo incontrati al centro commerciale, mi sono
accorto che è una preziosa gemma e mi rattrista sapere che sia stata sverginata con tanta
freddezza e per giunta in un luogo tanto squallido. Non so come ringraziarti per avermela
presentata.”
Evelyn proseguì dicendogli :
“Ferguson, sappi che a radice della forte delusione provata con quei due inesperti
ragazzi, Erika ha sofferto parecchio e quando me ne ha parlato ho intuito che stava
entrando in una fase fortemente depressiva; mi ha confessato di ritenersi frigida e
addirittura repulsiva al cazzo. Data la sua fragilità emozionale, la consolai e
istintivamente la condussi sul mio letto per consolarla alquanto diversamente
coccolandola e lasciandole assaporare leggermente i piaceri saffici. Mi accorsi che furono
sufficienti pochi e sottili stimoli per procurarle il primo orgasmo; dopo di che, iniziò a
rispondermi con molto ardore. Durante il nostro lungo amplesso raggiungemmo parecchi
orgasmi ed Erika si convinse di non essere affatto frigida. Visto che il giorno dopo, poco
prima della chiusura serale, mi venne a trovare alla boutique, la invitai a cenare a casa
mia. Non appena entrammo a casa, fu lei stessa a condurmi nella stanza da letto dove ci
concedemmo immediatamente un lungo amplesso. Notando la sua gioia di aver scoperto
la lesbica che si nascondeva in lei, le assicurai che le avrei presentato alcune delle mie
migliori clienti per accertarsi pienamente riguardo la sua inclinazione saffica.”
Evelyn si rivolse quindi a me dicendo:
“Erika come ti avevo detto, Ferguson oltre ad essere un galantuomo è un mio carissimo
cliente di vecchia data; spero che non ci sia rimasta male per questa mia premessa.”
“Ferguson mi ha fatto un'ottima impressione dal primo momento e ho notato che ti ha
ascoltato attentamente, senza distrarsi o interromperti dimostrando galanteria ed interesse.
E' doveroso metterlo a conoscenza di tutto.” le risposi.
Ferguson mi guardò con molta tenerezza e con un sorriso mi disse :
“Signorina Erika è molto gentile e la ringrazio per permettere ad Evelyn di espormi la
sua brutta vicenda. Volete intanto gustare una sigaretta L&M originale americana ?”
Accettammo di buon gusto e Ferguson si alzò per porgerci le sigarette e farcele
accendere. Evelyn aspirò soddisfatta la prima boccata di fumo e proseguì dicendo :
“Ferguson, eccelli fra tutti i miei clienti per signorilità e tatto. Mi fido troppo di te e
non posso darmi il lusso di sbagliare rischiando con qualche altro mio cliente giacché la
posta in gioco è molto alta e decisiva per Erika. Ritengo che per la sua stabilità
emozionale sia salutare che in lei si riattivi il desiderio di farsi scopare a dovere da un
uomo e dimentichi la delusione subita con quei ragazzi. Mi rivolgo a te, come
primissima opzione, in quanto oltre a ritenerti un perfetto galantuomo, conosco bene le
tue eccellenti abilità erotiche che ho sperimentato tante volte. Grazie alla tua esperienza,
hai sempre appagato egregiamente le mie voglie ed esigenze di femmina ogni qualvolta
siamo stati a letto assieme; ciò mi spinge a qualificarti un eccezionale e veterano amatore.
So che hai fatto godere tutte le donne con cui hai scopato e che il tuo cazzo ha sempre
sfoggiato un'invidiabile virilità senza fare mai cilecca. Ti affido Erika con molta
speranza; sono certa che con te imparerà molto ed acquisterà la sicurezza in se stessa di
cui ha bisogno in modo che quando decida di portarsi a letto un uomo sappia rispondergli
come la migliore delle femmine trattandogli eccellentemente il cazzo nonché gustarlo in
modo da trarne il massimo piacere.” gli disse Evelyn.
“Evelyn apprezzo molto questo tuo nobile gesto e ti ringrazio per il concetto che hai di
me; mi gratifica molto constatare che affidi Erika proprio a me con tanta speranza ed
ottimismo scartando a priori i tuoi numerosi clienti che selezioni scrupolosamente.”
“Ferguson sei troppo dolce e meriti godertela pienamente così come lei merita andare a
letto con un uomo come te. Mi fido ciecamente di te.” le disse Evelyn.
“Evelyn, ti ringrazio ancora per la fiducia e stai pur tranquilla che farò del mio meglio
per non deludervi.”
Subito dopo Evelyn si rivolse a me con un tenero sorriso :
“Erika fidati. Con Ferguson sarà tutto molto diverso; fra le sue braccia sperimenterai
l'emozione di essere trattata da vera regina. Quando lo ritieni opportuno lasciati condurre
da Ferguson nella sua accogliente camera da letto che posso assicurarti essere
comodissima in quanto vi ho scopato e dormito placidamente tante volte. L'arredamento
in stile vittoriano contribuirà a farti fare un tuffo in un'epoca antica e sentire i dolci brividi
che provavano una volta le dame quando si incontravano coi loro amanti. Ritengo
opportuno lasciarvi soli e rimarrò ad attendervi qui in salotto mentre fate i vostri comodi
senza alcuna premura; mi distrarrò con qualche interessante libro. Vi auguro di cuore
un'ottima scopata.”
“Sono sicura che Ferguson mi tratterà benissimo ma gradirei molto la tua presenza ed
eventualmente anche la tua partecipazione al nostro amplesso.” le dissi.
“Evelyn concordo pienamente con Erika; oltre ad essere certo che ti piacerebbe
accompagnarci, prevedo che avrò anche il bisogno di affondare spesso il mio cazzo nella
tua dolce ed accogliente figa.” aggiunse Ferguson.
“Ok miei cari, visto che avete lo stesso desiderio, vi accontenterò con piacere. Erika
sarà una vera gioia guardarti e leccarti mentre Ferguson ti scopa a dovere. Sì Ferguson
anch'io ho il piacere di coricarmi ancora sul tuo letto e accogliere con molto piacere il tuo
splendido e veterano cazzo nella mia figa ogni qualvolta lo desidererai.”
“Grazie Evelyn, sei molto gentile. Stai pur certa che avrò le forze per dedicarmi anche
te in quanto la tua figa è una delle mie preferite.”
In quel momento squillò il telefono e Ferguson, scusandosi con noi, rispose alla
telefonata che fu brevissima in quanto gli udimmo dire, con molto garbo, che era
impegnato in qualcosa di troppo importante. Al termine della telefonata ci disse che era la
sua socia per informargli che un collezionista, venuto dalla Francia, si trovava nel suo
negozio di antiquariato per acquistare un quadro molto raro di William Hogarth.
“Ferguson, visto che si tratta di una vendita molto importante, è opportuno che ti rechi
al negozio e postergare quest'incontro a domani.”
“Evelyn sei molto gentile. Ti ricordo che quando ho aperto il negozio di antiquariato
ho scelto come socia una signora con un'esperienza ventennale nel settore. Ti garantisco
che quando un collezionista si sposta da Lione a Dublino per acquistare un quadro
introvabile non bada né a tempo né a spese. Ho detto alla mia socia di fissargli un
appuntamento per domani verso metà mattina; sono sicuro che lei saprà proporle anche
l'acquisto di qualche altro quadro di valore. Quel signore che vi ho presentato alla porta
del ristorante è un collezionista tedesco e infine l'ho affidato alla mia esperta socia per non
mancare a questo nostro importante incontro. In questo momento è soltanto Erika ad
avere la priorità, non gli affari. Trovo imperativo dedicarmi a lei in quanto mi sento
obbligato come uomo a rimediare l'imperdonabile errore commesso da quei ragazzi nei
suoi confronti sverginandola senza la minima delicatezza. Concordo pienamente con te,
Erika ha un impellente bisogno di riacquistare fiducia in se stessa e tornare a volgere il
suo interesse e desiderio verso l'eterosessualità. Hai fatto bene a farle scoprire il piacere
saffico, in quanto, nella sfera della sessualità bisogna essere abbastanza versatili ma è
salutare che si inclini nuovamente verso l'eterosessualità giacché come femmina deve
provare un istintivo e magnetico interesse nei confronti del sesso opposto.”
“Ferguson so che ti adopererai al massimo per aiutarla senza alcun risparmio di forze.”
“In effetti Evelyn, scoperò la signorina Erika veementemente con tutte le mie forze
fino a farla godere pienamente.” le disse Ferguson e poi rivolgendosi a me disse :
“Erika voglio ringraziarla ancora una volta per concedermi il piacere e l'onore di
scopare una bellissima ragazza come lei. Trovo le sue tette e le cosce letteralmente
stupende e impazzisco al solo contemplarle.”
“Ferguson dato che fra poco mi concederò a lei vorrei che ci dessimo del tu.” gli dissi.
“Certamente e con molto piacere. Comunque Erika reputo onesto da parte mia
confessarti la mia bisessualità.” disse Ferguson.
“Ferguson apprezzo moltissimo la tua onesta; sappi che Evelyn mi aveva già accennato
che hai scoperto questa tua ulteriore inclinazione grazie a lei durante la prima orgia che ha
organizzato nella sua villa a Maynooth. Mi ha detto che voi due avete iniziato la serata
scopando davanti a tutti i presenti e che dopo un uomo ti si è avvicinato e oltre a
congratularsi con te per averla scopato tanto bene, si è anche inginocchiato senza esitare,
per sbocchinarti il cazzo.”
“Sì Erika è successo proprio così ma nel corso di quell'orgia non fu l'unico a
sbocchinarmi in quanto lo fecero anche altri uomini e donne che non conoscevo affatto.
Scoprii così la mia omosessualità. Poco tempo dopo iniziai a frequentare anche
transessuali perché trovavo in loro il fascino della donna misto a quello del cazzo che mi
era piaciuto tanto.”
Rimasi a guardarlo e ascoltarlo con interesse e desiderio.
“Ferguson, sei un vero galantuomo e ti ringrazio molto per esserti preso a cuore il mio
caso nonché per l'onestà di confessarmi la tua bisessualità ignaro che Evelyn me lo avesse
già accennato. Ho constatato che hai contemplato più i miei occhi che il resto del mio
corpo. Dai, andiamo subito nella tua stanza da letto. Sarò fiera di coricarmi con un
veterano come te che conosce l'arte di soddisfare donne, gay e transessuali.”
Indossavo un'aderente minigonna ed ero seduta sulla comoda poltrona con le gambe
accavallate ma in quel momento cambiai posizione allargando le cosce in modo da
lasciargli intravedere anche una parte del mio perizoma. Il suo voluttuoso sguardo
penetrò all'interno delle mie cosce ubriaco di curiosità e piacere. Rimase a guardarlo
alcuni istanti ed Evelyn mi accarezzò morbosamente una coscia; dopo con la mano me la
separò un po' dall'altra coscia in modo da stimolare Ferguson ancora di più. A quel punto
allargai spudoratamente un po' più le cosce per offrirgli una migliore visione ed Evelyn mi
liberò due bottoni della camicia per mostrargli anche parte delle tette.
“Come ti sembra Ferguson adesso che puoi vederla meglio ?” le chiese Evelyn.
“Evelyn ha gambe e tette tanto splendide da riuscire ad eccitare chiunque. Non vedo
l'ora di portarla a letto per leccarla in ogni millimetro, unirmi a lei e farla godere al
massimo.” le disse Ferguson che, guardandomi colmo di desiderio, si allargò le gambe
per accarezzarsi la pacca dei pantaloncini. Poi volgendosi a me, disse:
“Erika ti ringrazio per allargarti le gambe; ti stai già eccitando o mi sbaglio?”
“Sì, mi sto già eccitando e mi fa piacere vedere come ti passi la mano sulla pacca dei
pantaloncini.” gli risposi.
“Erika è un buon segno; intuisco che nonostante la tua delusione nutri ancora
dell'interesse per il cazzo. Scusa la mia indiscrezione se ti chiedo di accennarmi qualcosa
riguardo il tuo autoerotismo prima di imbatterti con quei ragazzi.”
“Ferguson sei troppo galantuomo e non trovo affatto indiscreta la domanda. Ho
iniziato a masturbarmi con molta frequenza appena undicenne in quanto il cazzo mi
ossessionava troppo; quando grazie ad Evelyn ho scoperto di essere lesbica, ho continuato
a masturbarmi pensando alla sua figa. Nonostante i frequenti rapporti sessuali che
intrattengo con Evelyn, quando sono per strada spoglio con gli occhi tante donne che mi
piacciono e quando rientro a casa mi sditalino immaginando di scoparle.”
“Erika lo sospettavo e ti ringrazio per la troppa sincerità.” disse Ferguson.
Evelyn smise di accarezzarmi le cosce e mi disse :
“Erika rilassati, Ferguson ti convertirà in una donna nuova e sicura di te. Alziamoci
subito ed andiamo nella sua camera da letto perché anch'io mi sto eccitando parecchio e
non desidero altro che vedervi all'opera.”
“Scusa Evelyn ma prima di alzarvi vorrei che mi concedeste il piacere di rendervi il
mio doveroso omaggio baciando i vostri splendidi e curatissimi piedi che tanto mi
attirano.” disse contemplando estasiato e con una palese ossessione i nostri piedi.
“Erika ti accorgi della sua signorilità ?” mi disse Evelyn.
“Sì Evelyn, mi emoziona e commuove moltissimo questo suo gentilissimo gesto colmo
di massimo rispetto ma non mi reputo degna di tanta squisita raffinatezza da parte sua.”
le dissi lasciando t****lare il mio compiacimento.
“Erika sei perfettamente degna anche di molte altre attenzioni. Ferguson vorrei che
iniziassi prima da Erika.” disse Evelyn soddisfatta.
Distesi i piedi morbosamente nella sua direzione e gli dissi :
“Ferguson la tua richiesta mi onora troppo ed incrementa la fiducia che mi hai ispirato
dal momento in cui ti ho visto. Siccome non oso assolutamente negarti questo piacere,
inginocchiati pure ai miei piedi e procedi come più ti gradisci.”
Ferguson smise di accarezzarsi la pacca dei pantaloncini e si fece scivolare gli infradito
dai piedi. Si alzò lentamente dalla poltrona e si inginocchiò con molta grazia ai miei
piedi; mi tolse delicatamente i sandali e iniziò a baciare e leccare ogni parte dei miei piedi
con una veemenza tale che non potei fare a meno di socchiudere gli occhi. In quel
momento le labbra di Evelyn si appoggiarono sulle mie e ci baciammo a lungo
appassionatamente. Dopo Ferguson incominciò ad accarezzarmi i piedi in quanto si diede
a baciare e leccare quelli di Evelyn.
“Evelyn, avevi proprio ragione riguardo la sua galanteria; non immaginavo che
omaggiasse tanto veementemente i nostri piedi.” le dissi.
“Erika fra poco ti entusiasmerà anche la sua qualità di eccellente amatore.”
Quando Ferguson si alzò, mi disse :
“Erika concedimi il piacere di portarti nella stanza da letto sulle braccia.”
“Ferguson credo che questo gesto sia il massimo della tua galanteria. Prendimi sulle
tue forti braccia e portami dove vuoi. Fai con me ciò che vuoi e considerami tua sin da
adesso.”
Ferguson mi sollevò sulle braccia ed io mi abbracciai al suo collo. Quando ci
trovammo davanti la porta della sua camera da letto, Evelyn fece qualche passo avanti per
aprirne la porta. Non appena entrati Ferguson mi poggiò a terra e abbracciandomi
teneramente mi baciò appassionatamente. Notai che Evelyn, visibilmente emozionata,
socchiuse leggermente le persiane dell'ampia finestra e dopo si avvicinò a noi. Ferguson
mi tolse la camicia e la minigonna lasciandomi addosso solo il perizoma ed i sandali;
dopo aver fatto qualche passo indietro per guardami meglio, Evelyn gli tolse la camicia e i
pantaloncini lasciandogli addosso soltanto l'angusto string di colore rosso. Evelyn si
spogliò e si accomodò sul divanetto a due posti; divaricò le gambe e mentre iniziò ad
accarezzarsi il clitoride, mi disse :
“Erika quando lo ritieni opportuno toglili lo string senza pudore come farebbe qualsiasi
femmina al tuo posto.”
Rimasi in piedi e Ferguson si inginocchiò ai miei piedi. Iniziò a baciarmi e leccarmi
nuovamente i piedi con molta voluttuosità e lentamente si spinse verso le caviglie, le
gambe, le cosce per dedicarsi infine ai miei glutei coperti appena dalla sottile fascetta
triangolare. Mi leccò la schiena, il collo e infine si dedicò a lungo sulle mie tette. Leccò
millimetricamente tutto il mio corpo in modo a dir poco egregio. Dopo mi appoggiò
delicatamente le mani sul culo e dopo averlo accarezzato mi spinse contro di se. Gioivo
intimorita avvertendo la vibrazione del suo cazzo contro la mia figa ma allo stesso tempo
mi piaceva fare strisciare fra di loro i nostri peli pubici che fuoriuscivano molto
sensualmente dai nostri ridottissimi indumenti intimi. Evelyn notò la mia titubanza e mi
si avvicinò; mi fece inginocchiare ai piedi di Ferguson e spinse delicatamente il mio volto
fino a pochi centimetri dallo string di Ferguson; accarezzò teneramente lo string e mi
disse :
“Erika questo piccolo strato di stoffa sostiene un cazzo che ha fatto godere molti
uomini e donne ma dato che in questo momento è tuo, ricavane il massimo piacere senza
esitare. Accarezzalo dolcemente senza timore come sto facendolo e fallo irrigidire fin
quando si colmerà inevitabilmente di piacere e voglia di te. Godi ogni istante del suo
risveglio.”
Evelyn mi prese la mano e la appoggiò sulla fascia anteriore dello string; quando mi
decisi ad accarezzare lentamente ogni parte di quel piccolo string, Evelyn tornò ad
accomodarsi sul divanetto, divaricò le cosce e continuò a masturbarsi gemendo di piacere.
Trovai quello string elegante e molto sexy in quanto il sottile filo elastico posteriore gli
lasciava i glutei completamente scoperti e si collegava alla fascia anteriore dello string
mediante una piccola chiusura a strappo ubicata all'altezza del perineo. Gli palpai e leccai
morbosamente i glutei e dopo essermi girata, appoggiai morbosamente le labbra sulla
fascia di stoffa triangolare che accoglieva a mala pena lo scroto ed il flaccido cazzo
leccandola teneramente. Spostai il filo per accarezzargli e palpargli il perineo e lo
sfintere, dapprima delicatamente ma dopo alquanto energicamente. I suoi gemiti mi
invogliarono ad introdurre spudoratamente la falangetta del mio dito medio all'interno
dello sfintere e proprio in quel momento Ferguson si inarcò ed emise un piacevole gemito.
“Brava Erika, mi è piaciuto molto questo tuo gesto e sinceramente non me l'aspettavo.”
mi disse Evelyn intanto che continuava ad accarezzarsi estasiata il clitoride.
“Vero Evelyn, neanch'io me l'aspettavo.” replicò Ferguson e poi mi disse :
“Erika mi stai procurando parecchio piacere e noto che il tuo interesse per il cazzo si
sta ravvivando. Non mi aspettavo che mi leccassi tanto intensamente lo string e i glutei.
Per favore continua così e quando vuoi toglimi pure lo string.”
“Ferguson in realtà trovo questo string troppo sensuale ed invitante; è eccitante
ammirare questo pronunciato ciuffetto rettangolare di peli che fuoriesce tanto
sensualmente da questo eccitante string; fra poco lo toglierò con i denti.”
“Brava Erika, ti stai dimostrando una vera femmina affamata di cazzo. Sei
decisamente a buon punto. Lasciati andare ancora e continua spudoratamente a fare ciò
che più desideri.”
Accostai le labbra su quel ciuffetto rettangolare di peli e dato che alcuni mi rimasero
tra i denti, li ingoiai.
“Erika, vedendoti ingoiare quei peli ti stai dimostrando una vera porca. Continua così;
mi ecciti ad ogni istante sempre più.” mi disse Evelyn.
“Evelyn mi fa piacere eccitarti. Sappi che prima mi facevo tanti ditalini immaginando
massaggiare un cazzo completamente flaccido in ogni sua parte e farlo reagire lentamente.”
“Brava Erika, brava; adesso non hai più bisogno di immaginarlo in quanto te lo ritrovi
davanti.” mi disse Ferguson.”
Mi alzai istintivamente ed abbracciai Ferguson per scambiarci un lungo ed
appassionato bacio intanto che ci accarezzavamo spalle e glutei mantenendoci a
strettissimo contatto. Mi inginocchiai nuovamente facendo scorrere il naso lungo quel
piccolo rettangolo di stoffa che gli copriva il cazzo e i coglioni per odorarlo. Lo
contemplai teneramente. A quel punto Evelyn si alzò dal divanetto e si inginocchiò
affianco a me. Continuai a leccare la fascia dello string e quando staccai la chiusura a
strappo del filo all'altezza del perineo mi ritrovai con i suoi coglioni sulle labbra; il cazzo
era ormai libero e venne giù colpendomi dolcemente sulla fronte. Mi scostai
istintivamente un po' all'indietro per ammirarlo nella sua totalità e non potei fare a meno
di ingoiare immediatamente quell'eccitante scroto. Mi rivolsi subito ad Evelyn :
“Erika avevi ragione, è proprio un bel cazzo e mi ispira parecchia tenerezza vederlo
moscio e completamente ricoperto da questo morbido prepuzio. Mi affascina il suo
penzolante e perfettamente depilato scroto nonché il sensuale e preciso taglio rettangolare
dei peli pubici. Noto con piacere che è anche profumato.”
“Goditelo Erika, è tutto tuo.” mi disse Evelyn.
“Complimenti Ferguson, hai un corpo talmente morbido, liscio e curato che sembra
quello di una donna e il taglio rettangolare dei peli pubici è troppo sensuale, infatti quando
sei rimasto soltanto con lo string mi sono eccitata molto e ho contemplato morbosamente
quel ciuffetto rettangolare di peli neri che fuoriusciva dallo string rosso. Il contrasto tra il
rosso e il nero è molto sensuale.” gli dissi.
“Anch'io mi accorgo delle sembianze femminili ma ne ho sempre ignorato il motivo.
Ho sempre avuto pochi peli sul corpo e poca barba; le uniche parti abbastanza pelose sono
il capo e il pube. Siccome quelli del pube rasentano quasi l'ombelico me li depilo
conferendogli una forma rettangolare. Mi fa piacere che questo taglio di peli che lascio
sporgere ben oltre lo string, ti ecciti tanto. Anche a me eccitano molto i peli del tuo pube
che hanno lo stesso eccitante taglio rettangolare del mio e ti fuoriescono sensualmente dal
perizoma.” mi disse Ferguson.
“Ferguson mi piace mostrare una parte dei miei peli ed anche il loro contrasto col
colore bianco del mio piccolo perizoma. E' vero il taglio rettangolare dei nostri peli e la
loro lunghezza sono pressoché uguali. Quando poco fa ci siamo baciati, se non fosse stata
per la protuberanza del tuo cazzo e delle palle mi sembrava di baciare una donna in
quanto hai una lingua molto morbida. Noto con piacere che il cazzo emana un'inebriante
e seducente flagranza femminile.”
“Vi spruzzo essenza J'adore di Crhistian Dior.”
“Complimenti per il gusto che hai anche nella scelta di questo seducente string che
lascia pochissimo all'immaginazione ed è comodissimo in quanto permette di accarezzare,
baciare e leccare la totalità dei tuoi glutei nonché dilettarsi guardando l'ampio ciuffo dei
peli pubici.” gli dissi.
“Erika oltre a molte paia di string ho anche un vasto assortimento di comodissimi abiti
e sandali femminili che indosso nei miei frequenti incontri con gay e transessuali. Tra
l'altro ancheggio coi tacchi alti e mi trucco come una donna.” mi disse.
“Ferguson mi concederesti il piacere di indossare un sensuale abito da donna ?” gli
chiesi emozionata.
“Certamente Erika, non ne mancherà l'occasione. Ti farò scegliere l'abito che più
gradisci e sono certo che la prossima volta che verrai qui stenterai a riconoscermi.” disse.
“Ferguson sei veramente gentile; ti ringrazio a priori per accontentarmi. Sarà una gioia
vederti donna.” gli dissi visibilmente emozionata.
Di seguito mi inginocchiai ai suoi piedi e gli accarezzai il cazzo dolcemente; aprii
l'estremità del prepuzio e gli leccai il glande. Subito dopo spalancai la bocca e lo ingoiai
avidamente. Mi diedi a massaggiarlo con la lingua e coi denti provando una
morbosissima emozione man mano che le vibrazioni di quel cazzo mi premevano l'interno
della bocca fino a deformarmi le guance. Quando la cappella iniziò a premermi l'ugola fui
costretta a tossire ma lo trattenni sempre in bocca. Evelyn stava in piedi accanto a me
guardandomi soddisfatta e mi accarezzava le spalle. Ad un certo punto Ferguson iniziò ad
inarcarsi per il piacere che gli procuravo e nonostante Evelyn lo sorreggesse e lui stesso si
sorreggesse sulle mie spalle Evelyn ci propose di sdraiarci sul letto per stare più comodi.
Dopo esserci coricati mi accostai nuovamente sul suo cazzo e continuai a sbocchinarlo.
Evelyn si diede a leccarmi per bene piedi, gambe e cosce; spostò la fascetta interdentale
del mio perizoma per leccarmi il culo e con la sua febbrile lingua mi massaggiò
magistralmente anche lo sfintere facendomi inebriare di piacere. Continuai a sbocchinare
il cazzo di Ferguson e dopo lo offrii ad Evelyn affinché lo gustasse anche lei.
“Evelyn avvicinati e assapora anche tu questo pulitissimo cazzone; sembra pietrificato
ed è veramente squisito.” le dissi.
“Grazie Erika, sei molto gentile. Lo conosco bene e so che se lo lava con eccessiva
frequenza adoperando detergente intimo. In effetti ho bisogno di slinguarlo un po'.
Comunque mi complimento con te per avergli procurato una così forte erezione. Brava,
lo stai facendo veramente bene.” mi disse Evelyn.
Mentre Evelyn godeva sbocchinandogli il cazzo, gli succhiavo delicatamente le palle
ed infine le ingoiai. Dopo un po' Ferguson sentì il bisogno di distendermi affianco a lui e
togliendomi il perizoma si diede a succhiarmi la figa ardentemente senza fermarsi
neanche un istante. Evelyn cambiò di posizione appoggiando la figa sul mio volto
affinché gliela leccassi. Ferguson iniziò a leccarmi e succhiarmi freneticamente le tette
facendomi eccitare ancora di più.
“Erika sono pronto ad affondare il mio cazzo nella tua splendida figa non appena tu me
lo chieda.” mi disse eccitatissimo.
“Anch'io mi sento pronta ad accoglierlo ma gradirei che prima lo schiaffassi nella figa
di Evelyn in modo che io possa accogliere il tuo cazzo unto dai suoi umori. Renditi conto
che è troppo eccitata ed anche la sua figa ha un impellente bisogno del tuo cazzo.”
“Erika sei molto gentile; in effetti anch'io ho bisogno di essere scopata. Comunque
Ferguson, prima di scoparmi la figa ho bisogno che mi inculi un po' come al solito.”
“Evelyn conosco bene i tuoi gusti ed è inutile che me lo chieda.”
“Dai Ferguson, lascia che mi metta alla pecorina e sfondami energicamente il culo
come hai sempre fatto.”
Non appena si misero in posizione presi due cuscini, vi appoggiai la testa e mi piazzai
proprio sotto la figa di Evelyn per leccargliela; avevo divaricato le gambe ed anche messo
un cuscino sotto il mio culo in modo che, mentre Ferguson la inculava, lei potesse
leccarmi comodamente la figa.
Mentre Ferguson stava puntando il cazzo contro il buco del culo di Evelyn, mi presi la
libertà di prenderlo in mano per succhiarlo brevemente e lubrificarlo con la saliva. Infine
glielo introdussi nel culo ed Evelyn iniziò subito a gemere per il piacere misto a dolore
che quel cazzone aveva appena iniziato a procurarle.
“Evelyn sei proprio sicura che Erika è repellente al cazzo ?”
“Me lo chiedi perché ti ha tolto il cazzo dalla mano e lei stessa me lo ha schiaffato in
culo dopo avertelo succhiato un po' e lubrificato per bene con la saliva ?”
“Sì Evelyn, proprio per questo motivo.”
“In realtà questo suo morboso gesto ha stupito anche me. Credo che di questo passo,
Erika diventerà più porca di noi. Erika hai fatto benissimo e sei stata bravissima a
lubrificarlo prima di introdurmelo delicatamente in culo. Continua pure così; stai facendo
ottimi passi avanti.”
“Mi fa piacere che ad ambedue vi sia piaciuta questa mia istintiva iniziativa.
Comunque continua a stantuffarla col tuo superbo cazzo in quanto godo molto vedendo te
come la inculi e anche vedere lei come risponde agli impetuosi assalti del tuo cazzo. Per
favore dopo inculami anche allo stesso modo.” gli dissi.
“Ti scoperò come desideri. Sappi comunque che in qualsiasi momento puoi tirare fuori
il cazzo per lubrificarlo e rimetterglielo in culo.”
“Grazie Ferguson, sei realmente molto gentile. Mi piace molto il tuo cazzo e noto che
ha un'invidiabile resistenza in quanto finora ha mantenuto una formidabile erezione. Il
solo pensiero di sapere che fra poco mi scoperai mi fa sentire orgogliosa ed onorata di
averti conosciuto. Sei veramente un galantuomo e per ciò che ho constatato finora, sei
anche un ottimo amatore proprio come dice Evelyn. Mi hai fatto eccitare molto
baciandomi e leccandomi tutta ma specialmente quando mi hai leccato la figa; lo hai fatto
in un modo tanto sublime che ho raggiunto ben tre orgasmi in brevissimo tempo.”
Ferguson rimase molto compiaciuto dalle mie parole e continuò ad inculare Evelyn
senza sosta fin quando lei gli chiese di scoparle un po' la figa prima di dedicarsi a scopare
me. Evelyn si sdraiò sul letto di spalle e divaricò le gambe affinché Ferguson la scopasse
comodamente. Io mi spostai ed appoggiai la figa sul volto di Evelyn in modo che me la
lavorasse per bene. Trovandomi praticamente faccia a faccia con Ferguson non potemmo
fare a meno di scambiarci lunghi ed appassionati baci. Mi accorsi che Evelyn stava
godendo come una forsennata in quanto chiese varie volte a Ferguson di scoparla con più
forza. Lui, da buon galantuomo, la obbedì ma dopo un po' le disse :
“Evelyn, ricorda che devo scopare anche Erika ma se continuo così, da un momento
all'altro finirò sborrando nella tua figa.”
Non appena udii quelle parole, gli dissi :
“Ferguson, in questo momento non pensare a me ma continua a scopare Evelyn in
modo da appagare le sue voglie; è troppo eccitata e non reputo giusto lasciarla in queste
condizioni. E' opportuno che non ti fermi e se ti viene di sborrare, fallo pure senza
indugiare. Evelyn in questo momento non è in grado di coordinare le sue idee in quanto
oltre a sditalinarsi freneticamente, mi sta anche leccando la figa come una forsennata. In
questo momento ha solo bisogno che il tuo cazzo la scopi a dovere e senza sosta.”
“Erika in realtà siamo tutti e tre troppo eccitati. Sei molto nobile e ti obbedirò con
piacere.” mi disse Ferguson.
Ferguson continuò con i suoi validissimi assalti ed Evelyn gli rispondeva con lo stesso
impeto sollevando le cosce in modo da non distaccarsi la figa dal cazzo di Ferguson che
ad un certo punto non poté evitare di sborrare emettendo un lungo e forte urlo di piacere.
Quando mi sollevai per distaccarmi la figa dalla bocca di Evelyn, anche lei continuò ad
emettere una serie di lunghi gemiti di piacere. Ferguson cadde sfinito in avanti per
l'eccessiva stanchezza e inchinandomi verso di lui lo trattenni morbosamente tra le mie
braccia. Si sdraiò esausto accanto ad Evelyn e dopo essermi avvicinata al suo cazzo per
pulirgli la cappella con la lingua, feci lo stesso con la figa di Evelyn, che allargai in modo
da estrarre quanta più sborra ed umori mi fu possibile. Rimanemmo sdraiati sul letto e
poco dopo Evelyn, guardandomi teneramente, disse :
“Erika siamo venuti da Ferguson per riattivare il tuo interesse verso il cazzo ma tu lo
hai invogliato a scoparmi fino a sborrare. Perché lo hai fatto ?”
“Evelyn eri troppo eccitata e soltanto Ferguson poteva placare la necessità di cazzo che
avevi. Avevi anche troppo bisogno di sentire scorrere la sua sborra nella tua figa. Per
questo motivo gli ho chiesto di continuare a scoparti con la foga che desideravi. Ciò che
importa è che Ferguson sia riuscito ad appagare pienamente le tue voglie.”
“Erika sei molto nobile e ti ringrazio per aver compreso l'impellente bisogno che avevo
di essere scopata. Non dimenticherò questo tuo altruista e generoso gesto. Sei proprio un
amore e mi fa piacere averti visto manipolare il cazzo di Ferguson in modo impeccabile e
degno dell'autentica femmina che hai dimostrato di essere.”
Le accarezzai la guancia ed istintivamente ci baciammo appassionatamente.
“Ferguson dovremo ritornare quanto prima affinché Erika scopi esclusivamente con te
in modo da sbloccarla del tutto.” gli disse Evelyn.
“Sì Evelyn, tornate quando volete. Comunque ho notato che Erika ha reagito molto
bene e ad esserti sincero sono rimasto molto soddisfatto dal modo in cui si è presa cura
del mio cazzo. Ha fatto molti passi in avanti.”
“Ferguson anche tu mi hai trattata benissimo stimolandomi impeccabilmente. Mi hai
leccata tutta e tanto bene da farmi raggiungere parecchi orgasmi. Sono rimasta entusiasta
di te, delle tue ardenti qualità amatorie e del tuo cazzo. La prossima volta sarò felice di
concedermi totalmente a te. Grazie a te provo nuovamente la voglia del cazzo.”
“Erika sono lieto di ascoltare queste tue parole. Ho provato molto piacere assaporando
ogni parte del tuo splendido corpo carico di piacere. Che ne dite di concederci un
rilassante bagno nella vasca ?” ci chiese Ferguson.
“Certamente Ferguson, credo tutti e tre ne abbiamo proprio bisogno.” risposi subito.
Ci alzammo e ci accomodammo nell'ampia vasca da bagno adiacente alla stanza da
letto. Dopo esserci lavati morbosamente a vicenda ci asciugammo e tornammo a
distenderci sull'ampio letto.
“Ferguson ho un piccolo languorino allo stomaco e avrei bisogno di qualche delizioso
pasticcino che Demi è solita acquistare.” gli disse Evelyn.
“Ne troverai un vassoio sul tavolo in cucina.” le rispose.
Mi alzai subito offrendomi di andare in cucina a prenderli e portarli a letto. Subito
dopo rientrai nella stanza da letto con un vassoio contenente pasticcini e caffè freddo che
trovai nel frigo.
“Grazie Erika, avevo proprio bisogno di una tazza di caffè; non ho voluto chiedertelo
per non abusare della tua gentilezza.” disse Ferguson.
“Ferguson, sei un vero galantuomo e sono io a doverti ringraziare molto.” gli replicai.
Mi inchinai verso di lui e appoggiai le mie labbra alle sue per scambiarci un tenero e
appassionato bacio. Mi sdraiai quindi sul letto in mezzo a loro e ci gustammo parecchi
prelibati pasticcini e caffè. Dopo Ferguson allungò il braccio per aprire il cassetto del
comodino ed estrasse un pacchetto di sigarette.
“Volete gustare una sigaretta L&M originale americana ?” ci chiese.
Accettammo con piacere e subito dopo Evelyn gli chiese :
“Scusa Ferguson, è stato per caso Soren a dartele ?”
“Sì Evelyn; stamattina mentre ero al rifornimento di benzina, Soren passando con la
macchina mi ha visto e si è fermato appena due minuti per salutarmi in quanto aveva
premura. Mi ha detto di essere rientrato tre giorni fa dagli USA e che sarebbe venuto a
trovarmi quanto prima. Mi regalò quattro pacchetti di queste sigarette che aveva in
macchina ed andò via. Volevo dirtelo quando siete arrivate ma visto che hai iniziato
subito a parlarmi di Erika, non ho voluto interromperti anche perché la sua vicenda mi ha
interessato da subito.”
“Ferguson grazie per il tuo interesse nei miei confronti.” gli dissi.
“Erika oltre a considerarlo un mio dovere è stato un piacevolissimo incontro. Ti piace
questa sigaretta ?” mi chiese Ferguson.
“Sì; è un po' forte ma ha un aroma e un gusto particolare.”
“Erika le L$M sono la mia marca preferita ma già che sono di tuo gusto ti darò i tre
pacchetti interi che ho e terrò questo già aperto per me.” mi disse compiaciuto.
“Ferguson sei proprio un amore; ne hai pochi, quindi ne accetterò soltanto uno per non
lasciarti sfornito.”
“Erika, non preoccuparti; ho parecchi amici che si recano spesso in America e si
ricordano sempre di portarmeli. Non sono un fumatore incallito ma sto cercando di
togliermi il vizio in quanto è molto nocivo e non voglio che influisca negativamente anche
nelle mie prestazioni sessuali.” replicò Ferguson.
“Ferguson ho notato che il tuo cazzo ha risposto egregiamente ai miei stimoli reagendo
rapidamente. Ostenti indubbiamente un cazzo da favola e mi ispira molta tenerezza
vederlo anche flaccido come in questo momento; ho provato un indescrivibile piacere
sentendomelo irrigidire lentamente in bocca.”
“Il merito è tutto tuo in quanto il tuo fascino non mi è assolutamente indifferente ed
inoltre hai saputo stimolarlo con invidiabile abilità, foga, morbosità e veemenza.”
CAPITOLO 6
Non potei fare a meno di continuare ad accarezzargli delicatamente il cazzo con la
mano e scappellarlo per tornare baciare e leccare morbosamente quel roseo glande. Di
seguito avvicinai le mie labbra alle sue e ci tornammo a baciare appassionatamente.
Evelyn ci guardava soddisfatta e dopo aver aspirato una lunga boccata di fumo, disse :
“Mi piace contemplarvi e constatare che fra voi stia sbocciando l'amicizia. Comunque
Ferguson risparmiati quei pochi pacchetti di sigarette in quando provvederò io stessa a
darne un'intera stecca ad Erika. Sappi che Soren me ne ha portato tre stecche e ancora
non le ho aperte.”
“Evelyn ti ringrazio ma ne accetterò un solo pacchetto.” le dissi
“Per ne non è un problema dartene una stecca intera ma sarà come tu vuoi.” mi disse
Evelyn.
“Evelyn da parte mia questo incontro con Ferguson è stato piacevolissimo; spero che
tra noi sbocci una lunga amicizia. Ti sono grata per avermelo fatto conoscere.”
“Evelyn condivido pienamente le parole di Erika ed anch'io ti ringrazio per avermela
presentata. La trovo semplicemente adorabile.” le disse Ferguson.
Poi rivolgendosi a me, disse:
“Erika, l'amicizia tra noi due è già sbocciata e ciò mi rallegra e colma di orgoglio.”
Guardandolo teneramente negli occhi, gli dissi:
“Grazie Ferguson sono fiera e lieta di esserti amica ma lo sarei ancora di più se
esistesse anche la possibilità di venirti a trovare in qualsiasi momento come se fossimo
amanti.”
“Erika mi stai procurando un'inaspettata gioia. Puoi rimanere in questa casa quanto
vorrai e troverai in me l'uomo che cerchi al momento di un tuo qualsiasi bisogno.” mi
disse emozionato.
Ci abbracciammo e baciammo appassionatamente. Dopo si rivolse ad Evelyn.
“Evelyn, oggi mi hai procurato una grande gioia e te sarò sempre molto riconoscente.
Ritengo opportuno che continui a prenderti cura di Erika presentandola ad uomini e donne
che reputi idonei in modo che impari sempre più a districarsi brillantemente nell'ambito
della sfera sessuale.”
“Miei cari, sono molto lieta e soddisfatta. Dai vostri sguardi mi ero accorta che fra voi
vi era forte attrazione e mi fa piacere che tutto sia andato a buon fine. Comunque stai pur
tranquillo che continuerò ad istruire Erika.” replicò Evelyn.
“Evelyn, in effetti Ferguson mi ha attirato sin dal momento in cui ci siamo incontrati
casualmente al centro commerciale. Mi guardava dolcemente con gli occhi del cuore ed
ho ricambiato subito la sua tenerezza.”
“Erika non appena ti ho visto mi sono sentito accarezzare da un caldo e confortante
raggio di sole. E' bene che non ti privi di nessuna esperienza sessuale giacché essendo
tanto calda e sensibile è evidente che un solo uomo difficilmente riesca ad appagare
completamente le voglie di una donna da letto come te. Quando eravate sul divano e mi
sono inginocchiato ai vostri piedi per ossequiarveli ho avvertito subito delle vibrazioni
attraverso i tuoi piedi intuendo che avresti goduto ancor di più se vi avessi versato anche
la mia sborra.”
“Ferguson non ti sbagli affatto. La figa mi prude con molta frequenza e avevo iniziato
a godere proprio mentre mi baciavi i piedi stimolandone egregiamente ogni loro punto
erogeno. Comunque vorrei vivere molte esperienze anche con la tua partecipazione in
quanto sono certa che continuerò ad imparare molto da te. Vorrei vedere come succhi il
cazzo ad un altro uomo e poi unirmi a te per succhiarglielo assieme; prendergli il cazzo e
schiaffartelo in culo nonché prendere il tuo cazzo e schiaffarlo nel suo culo. Mi
piacerebbe vederti all'opera sia da attivo che da passivo ed anche accogliere i vostri cazzi
nella figa e nel culo sia separatamente che contemporaneamente.”
“Erika, casualmente dopo domani sera mi verrà a trovare, Alan, uno dei miei intimi
amici con cui intrattengo rapporti sessuali mediamente due volte a settimana e lo ricevo
sempre in abiti femminili e ben truccato. Dato che ti interessa partecipare a questo
incontro posso parlargli di te. Viene assieme alla moglie Deysi che gode osservandoci
all'opera e interviene attivamente anche con noi. Quando Alan si trova nei paraggi, passa
sempre da qui e se mi trovo a casa gli offro un caffè e dopo qualche chiacchiera finiamo
inevitabilmente per ritirarci in camera da letto a scopare; a volte ha solo il tempo per una
sveltina ma altre volte ci soffermiamo più a lungo. E' brava gente, Alan ha
cinquantaquattro anni e Deysi quarantasei. Sono sicuro che ti piaceranno, specialmente
Deysi..” mi disse Ferguson.
“Certamente Ferguson, parlagliene pure. Mi piacerebbe tanto assistere al vostro
incontro e anche partecipare attivamente. Come sono messi ?”
“Il cazzo di Alan è un po' più piccolo del mio ma abbastanza resistente e Deysi è un bel
pezzo di donna. Sono sicuro che ti piaceranno sia come persone che come amatori.”
“Pensi che gradiranno la mia presenza ?”
“Sicuramente anche perché si sono già prenotati per la prossima orgia che Evelyn sta
organizzando nella sua villa a Maynooth.” mi disse Ferguson e poi Evelyn aggiunse :
“Erika sono sicura che ti piaceranno. Ferguson mi aveva parlato di loro e quando mi
vennero a trovare al negozio mi mostrarono le analisi cliniche che richiedo
tassativamente. Li informai che solitamente non accetto più di venti partecipanti e
siccome questo mese, contando me e Soren, siamo già in ventiquattro li ho segnati per il
prossimo. Deysi scelse comunque due bei abiti e dopo mi chiamò dal camerino di prova
per avere il mio parere. Dato che l'abito la rendeva molto elegante e la misura era perfetta
rimasi nel camerino per aiutarla con l'altro abito. Quando la vidi in biancheria intima
rimasi affascinata dalle sue tette ma nonostante mi fossi fermata un attimo a contemplarla,
la aiutai ad indossare l'altro abito la cui profonda scollatura lasciava prorompere ancor più
sensualmente le sue tette. Accorgendosi che non riuscivo a distogliere lo sguardo dalle
sue tette mi disse : < Va bene Evelyn, li acquisterò entrambi e questo lo indosserò il
giorno in cui verremo nella tua villa a Maynooth. Evelyn, dato che non riesci a scostare
lo sguardo dalle mie tette, accomodati pure senza esitare >. La ringraziai e mi diedi
subito a palpargliele. Mi eccitai al punto che non potei frenarmi dal piacere di toglierle il
vestito ed il reggiseno per omaggiare a dovere le sue splendide tette dopo di che mi
inginocchiai ed appoggiando le labbra sul suo sensuale slip le baciai teneramente il suo
sensuale ciuffetto di peli neri che fuoriusciva dallo slip. Non appena mi alzai le dissi che
avrei avuto il piacere di toglierle lo slip per omaggiarle la figa quanto prima. La aiutai a
rivestire e quando uscimmo dal camerino di prova disse al marito : < Alan compila
l'assegno per pagare ad Evelyn la nostra partecipazione all'orgia di questo stesso mese;
Evelyn mi ha appena detto che farà un'eccezione e che questo mese a i partecipanti
saremo ventisei >.
“Evelyn, se Deysi ti è piaciuta tanto significa che è veramente buona.” le dissi.
“Erika ti garantisco che è buonissima. Ha un culo ed un paio di tette da favola. Stai
pur certa che ti piacerà e che ne rimarrai più che soddisfatta.” mi disse Evelyn.
Dopo mi rivolsi a Ferguson e gli dissi :
“Fammi sapere cosa ti diranno Alan e Deysi, rimarrò in attesa di una tua telefonata. Dì
un po', oltre a truccarti ti smalti anche le unghia ?” gli chiesi.
“Erika faccio un trucco completo al viso includendo ciglia finte, unghie di mani e piedi
smaltati, ed indosso collana, orecchini, schiava alla caviglia e sandali molto aperti con
tacchi a spillo da 12 centimetri. Come vedi porto anche i capelli un po' lunghi” mi disse.
“L'idea di vederti vestito da donna mi eccita moltissimo.”
“Erika da molto tempo giro in casa sempre con ciabatte da donna e minigonna o
addirittura soltanto con string e perizoma; ho un discreto assortimento di indumenti
femminili.” aggiunse.
“Non lo avrei mai immaginato e mi eccita molto saperlo. Visto che ti è piaciuto molto
essere sodomizzato col fallo di gomma, vorrei sapere quale ruolo gradisci di più, attivo o
passivo ?”
“Ambedue e anche quello del guardone; mi piace segarmi il cazzo mentre osservo altri
scopare.”
“Mi soddisfa notare che fra di voi si sta instaurando una certa confidenza. Erika lascia
che ti baci con passione e mi congratuli con te per essere entrata in questa casa da invitata
e ne uscirai come sua intima amica intima e per giunta predisposta a realizzare qualsiasi
esperienza assieme a lui.” mi disse Evelyn.
Dopo esserci scambiate un lungo bacio, le dissi :
“Evelyn sono felice di essere diventata amica intima di un uomo tanto interessante e
versatile come Ferguson. Devo tutto a te Evelyn, devo tutto a te.”
Ferguson si rivolse ad Evelyn :
“Evelyn, anch'io devo tutto a te. Comunque passando ad altro, sono del parere che
dovresti riflettere parecchio riguardo Soren in quanto ogni qualvolta ci incontriamo mi
parla di te perché ti ama profondamente e mi rattrista sapervi soltanto intimi amici. Mi è
sembrato strano che stamattina non mi abbia accennato che fosse già venuto a trovarti.
Evelyn scusa se ho fatto rifermento a Soren senza sapere se Erika lo conosce.”
“Non hai di che scusarti. Erika non lo conosce ma parla pure tranquillamente.”
“Grazie Evelyn. Erika, sappi che circa venticinque anni fa durante l'inaugurazione
pubblica di uno dei teatri di questa città, fra i tanti presenti vi era anche Soren, un
ingegnere edile danese appena laureato e di passaggio per Dublino. Notai che fu l'unico
ad osservare accuratamente la struttura di cui ne ero molto orgoglioso e a un certo punto
mi si avvicinò e portandomi discretamente in disparte mi fece notare una pericolosa
carenza strutturale in uno dei padiglioni. Rendendomi conto che Soren non si sbagliava
affatto, mi congedai dalle alte autorità comunali presenti alla cerimonia e mi recai subito
in ufficio chiedendo cortesemente a Soren di accompagnarmi. Controllammo
dettagliatamente i progetti di ogni particolare e dopo un'intera notte di lavoro avevamo già
tutto pronto per apportare le modifiche pertinenti. Ottenni subito l'autorizzazione
comunale per apportare più sicurezza alla struttura. Soren aveva salvato il teatro da un
sicuro crollo parziale e me da una sicura rovina; lo assunsi nella mia azienda offrendogli il
triplo dello stipendio che percepiva in Danimarca. Si dimostrò tanto brillante che tre anni
dopo gli proposi di essere mio socio richiedendogli soltanto un minimo contributo
economico. Due anni dopo, stanco dei miei ventotto anni di lavoro in progettazione edile,
volli dedicarmi in pieno all'antiquariato. Soren volle rilevare l'azienda e acquistò la mia
quota pagandomi con un cospicuo assegno circolare. Da tempo accarezzava l'idea di
insediarsi anche in America e per questo motivo venti giorni fa si recò a Los Angeles.”
“Grazie per quest'informazione Ferguson. Evelyn immagino l'orgoglio che provi a
sentirti tanto amata da un uomo tanto interessante come Soren.”
“Sì Erika e nonostante ne sia troppo onorata mi sento indegna del suo sproporzionato
amore. Comunque Ferguson, riallacciandomi al tuo discorso, posso assicurarti che
stamattina Soren non ti ha detto nulla perché era troppo in ritardo all'appuntamento delle
8:30 col suo capocantiere.”
“Infatti è ciò che mi ha detto. Scusa Evelyn, ma come fai a saperlo ?”
“Perché lo stesso pomeriggio in cui è arrivato in città, anziché andare a casa sua, venne
a trovarmi alla boutique per consegnarmi alcuni regali che aveva acquistato a Los
Angeles. Data la sua stanchezza gli porsi le chiavi affinché salisse a casa mia a riposarsi e
smaltire anche le troppe ore di fuso orario. Soltanto stamattina è uscito da casa per
andare in ufficio dopo tanti giorni di assenza.”
“Evelyn hai fatto bene ad ospitarlo durante questi giorni. Posso assicurarti che è molto
stressante instaurare una filiale dell'azienda negli USA.”
“Ferguson non si tratta soltanto di ospitarlo per qualche giorno. Il problema è che
Soren ha con se le chiavi di casa mia ed è fermamente deciso a convivere con me; a casa
mia o a casa sua. Mi ha regalato questa collana d'oro e due anelli d'oro chiedendomi di
sposarlo. Prima di pranzo mi ha telefonato per avvertirmi che stasera rimarrà in ufficio
fino a tardi in quanto domattina andrà a controllare dei lavori a Bray. Capisci il mio
problema ?”
“Scusa Evelyn, non posso capire né risolvere un problema inesistente.”
Dopo queste parole, Ferguson ammutolì pensieroso ed io approfittai per dirle :
“Evelyn devi ammettere che questa collana è bellissima e si abbina fin troppo bene al
tuo bracciale d'oro giacché il loro taglio è molto simile. Soren è stato troppo preciso a
ricordare il taglio del tuo bracciale.”
“Erika non è stato proprio così in quanto Soren ha acquistato anelli, collana, bracciale
ed orecchini contemporaneamente nello stesso negozio.”
“Non avevo fatto caso agli orecchini; ti stanno benissimo. Immagino che avrà speso
una bella cifra. Complimenti Evelyn.” le dissi.
“Scommetto che ti ha portato anche dell'altro.” le disse Ferguson.
“Sì, una pregiata valigia per il viaggio di nozze.”
“Spero tanto che accetti sposarlo.” le disse Ferguson.
“Ferguson non posso e non lo ritengo giusto.”
“E' troppa indiscrezione chiedertene il motivo ?”
“La tua domanda non è indiscreta ma la mia risposta potrebbe esserlo.”
“Evelyn non usare l'indiscrezione come scudo. Lo ami ?”
“Sì e anche troppo ma non lo merito affatto. Soren non è mai stato sposato e preferisco
stargli vicina solo come amante.”
“Vi siete trovati bene in questi giorni a casa ?”
“Sì Ferguson; spesso mettevo il cartellino di assenza momentanea sulla porta della
boutique e salivo a casa per sapere se aveva bisogno di qualcosa. Tante volte lo trovavo
addormentato sul letto e mi soffermavo soddisfatta a guardarlo. E' rimasto tre giorni
rinchiuso a casa senza avere la minima voglia di uscire. L'ho accudito in tutto ed abbiamo
scopato con molta frequenza.”
“Posso assicurarti che molte donne gli stanno dietro ma a quanto pare lui ha occhi solo
per te.”
“Ferguson secondo me fa male a non frequentarle e scegliere quella più idonea a lui.
Da quando ho iniziato ad organizzare le lunghe orgie nei week-end a Maynooth, lui è stato
sempre presente e sono stata sempre io ad indurlo a scopare altre donne.”
“E dopo averle scopato tornava sempre da te che lo aspettavi e lo accoglievi con un
bacio appassionato. Quando eri intenta a scopare con un uomo, una donna o con un
gruppo misto, si soffermava soddisfatto osservando come godevi e come facevi godere gli
altri.”
“Sì Ferrguson è vero, infatti anch'io mi eccito molto mentre mi vede scopare con
chiunque e mi piace vedere come si sega il cazzo seduto comodamente su una poltrona a
poca distanza da me. Mi piace quando mi si avvicina facendosi spazio fra gli altri solo
per mettermi il cazzo in bocca qualche secondo e poi si torna ad accomodare sulla
poltrona per continuare a segarsi. Mi eccita anche quando qualche donna gli passa
davanti e dopo essersi soffermata a guardarlo mentre si sega, si inchina e inizia a
sbocchinargli il cazzo davanti i miei occhi.”
“Evelyn non puoi negare che fra di voi esiste una perfetta intesa sessuale che è uno dei
capisaldi fondamentali in un rapporto matrimoniale.” le disse Ferguson.
“Ferguson è vero ma nonostante tutto mi sento indegna di sposarlo; serbo ancora molti
indelebili segni del mio matrimonio fallito.”
“Evelyn il tuo ex-marito era un cafone che ti ha rovinata in soli tre anni. Dimenticalo
definitivamente.”
“Ferguson non posso sposare Soren. Nonostante la boutique mi procura degli ottimi
introiti, tuttora faccio la puttana anche per finire di pagare il mutuo per la mia villa a
Maynooth. Per parecchio tempo, costretta dalla necessità, mi sono fatta scopare da tanti
balordi per poche sterline battendo marciapiedi e strade di campagna. Sono diventata
lesbica e con parecchi clienti pratico addirittura il masochismo. Ritieni giusto che Soren
sposi una puttana che vanta un vasto curriculum come il mio ? Ti accorgi quanto sono
pienamente vocata al puttanesimo ?”
“Evelyn ti stimo molto. Noto in te classe e raffinatezza tali da attirare e lusingare
chiunque. Dopo aver concesso il divorzio a mia moglie che si invaghì di un famoso
pittore dieci anni più giovane di lei e con cui si trasferì a Stevenage in Inghilterra, mi diedi
infruttuosamente alla ricerca di un'altra donna. Un venerdì pomeriggio Soren mi invitò a
trascorrere la serata con lui in un club fuori città, riservato a soli soci e presso il quale era
iscritto. Appena entrammo rimasi subito colpito dalla gentilezza ed affabilità di camerieri
e cameriere intenti a servire la distinta clientela nonché dalle ampie sale arredate in stile
vittoriano; anche se Soren non mi aveva informato di nulla, intuii subito che quel club non
era altro che un lussuosissimo bordello in grande stile in cui le numerose puttane
indossavano eleganti e vistosi abiti da sera in antico stile Vittoriano. Entrare in quel club
era come tuffarsi in un nostalgico passato, in un'epoca che non tornerà. Soren mi fece
capire che una di quelle affascinanti puttane mi avrebbe aiutato a sotterrare
definitivamente il ricordo della mia ex-moglie, infatti la puttana che scelsi di scopare mi
procurò un piacere che non avevo mai sperimentato con mia moglie. Grazie a Soren
avevo scoperto quel sontuoso e faraonico bordello e mi ci iscrissi quella stessa sera.
Soren mi confessò che a causa dell'ingiustificata delusione sentimentale procuratagli dalla
fidanzata, si era promesso di non tornare a fidanzarsi mai più. Fu quello il motivo che lo
spinse a frequentare bordelli e sfogare i suoi istinti soltanto con puttane. Quando un suo
amico lo informò che anche tu facevi la puttana, si fece accompagnare alla tua boutique
per conoscerti e mi confessò che si innamorò di te appena ti vide.”
“Sì Ferguson, ricordo bene quel pomeriggio; Soren mi piacque subito e mi assalì la
voglia di distendermi sul pavimento per farmi scopare immediatamente nonostante la
presenza del suo amico che tra l'altro è tuttora un mio assiduo cliente. Dal suo sguardo
capii che gli piacqui e che aveva una voglia matta di me. Per fargli capire che anch'io
avevo voglia di scopare al più presto con lui, telefonai proprio davanti a lui, ad un cliente
per disdire l'appuntamento che avevamo quella stessa sera dicendo : < Jerry mi dispiace
ma proprio questo pomeriggio mi sono venute le mie cose. Per placare la tua voglia ti
propongo di venire stasera alla boutique all'orario di chiusura; chiuderò il negozio e ti farò
un bel pompino qui stesso. Altrimenti stanotte scopa tua moglie immaginando che scopi
me >. Soren ascoltò la mia breve conversazione e sorridendo molto compiaciuto mi invitò
a cena quella stessa sera in un ristorante. Dopo cena fecimo una lunga passeggiata a
piedi e dopo mi portò a casa sua; scopammo fino a notte inoltrata. Si comportò da vero
galantuomo e mi ricondusse a casa alle prime luci dell'alba. Divenne mio assiduo cliente
e dopo alcuni mesi mi convinse a comprare un terreno in una tranquilla campagna a
Maynooth per costruirvi una sontuosa villa dove organizzare anche delle lunghe orgie.
Lui stesso si incaricò di progettarla e costruirla offrendosi altresì come garante del mio
mutuo presso la banca di cui era cliente.”
“E quando organizzasti la prima orgia Soren mi chiese di parteciparvi.” disse
Ferguson.
“In effetti fu allora che ebbi il piacere di conoscerti. Soren mi chiese di scopare davanti
a tutti prima con te e dopo con lui.” aggiunse Evelyn.
“Evelyn, serbo un ottimo ricordo di quella serata; eravamo ancora tutti vestiti e con le
coppe in mano brindando all'incontro e all'inizio di quella lunghissima orgia, quando
Soren informò ai partecipanti che noi due stavamo avvicinandoci al gigantesco letto per
inaugurare la serata scopando inizialmente noi due da soli.”
“Soren voleva che in quell'ampio salone si piazzasse un gigantesco letto. Ebbe l'idea
di unire saldamente una trentina di comodi pouf rettangolari circondati da pouf circolari.
Impiegammo un intero pomeriggio per collegare saldamente un pouf all'altro ed infine
ottenemmo un mastodontico e comodissimo letto.” specificò Evelyn.
“Ricordo che quella nostra scopata fu talmente splendida che ancora mi echeggia nelle
orecchie quel clamoroso applauso che tutti i presenti ci fecero quando conficcai il cazzo
nella tua accogliente figa nonché il secondo, più lungo e clamoroso, quando affondandoti
il cazzo nel culo, lanciasti un prolungato e forte urlo di morboso piacere misto a dolore.”
“Sì Ferguson, mi inculavi lentamente ma ero talmente eccitata che urlando ti chiedevo
insistentemente di incularmi più spietatamente. Capivo che ti chiedevo troppo ma mi
obbedisti senza esitare fino al punto che quando sborrasti crollasti sfinito addosso a me.
Nonostante quella spietata inculata continuavo ad ansimare tanto che Soren fu costretto ad
avvicinarsi e dopo avermi girato mi conficcò il suo cazzo nella figa scopandomi
barbaramente e al massimo delle sue forze fin quando mi sborrò dentro. Anche lui mi
crollò addosso sfinito e rimanemmo sdraiati alcuni minuti in quanto ci mancavano le forze
per alzarci. Quando cercai di alzarmi caddi sul letto perché avvertii forti bruciori al culo
e alla figa. Dopo essermi ripresa un po' mi aiutasti ad alzare e mi facesti accomodare su
una delle comode poltrone vicino al bar che avevamo allestito in fondo alla sala. Una
delle partecipanti ci si avvicinò con due bicchieri di succo d'arancia freddo per farci
riprendere; dopo averne bevuto alcuni sorsi divaricai un po' più le gambe e appoggiai il
bicchiere freddo sulla figa per rinfrescarla ma dopo poco quella signora mi spostò la mano
e mi massaggiò lentamente la figa con la lingua.” disse Evelyn.
“Evelyn grazie a lei ti riprendesti un pò e dopo lei si avvicinò al mio cazzo per
leccarmelo; appena si allontanò vennero altri partecipanti a leccarti la figa e quando cercai
di allontanare con la mano un uomo che mi si era inginocchiato davanti, pronto a leccarmi
il cazzo, tu mi proibisti di respingerlo.” aggiunse Ferguson e rivolgendosi a me, disse:
“Erika fu quello il mio primo approccio all'omosessualità che feci per non contrastare
il volere Evelyn che non desiderava affatto perdere clienti in virtù della cospicua cifra che
richiede ad ogni partecipante a quelle lunghe orgie.”
“Quindi acconsentisti per non farle perdere quel cliente ?” gli chiesi.
“Si Erika, fu proprio quello il motivo. Ad esserti sincero, nonostante fosse una persona
a modo, inizialmente mi fece schifo; mi accarezzò e baciò le palle e dopo essersi
complimentato con me per aver scopato Evelyn tanto bene si dedicò a sbocchinarmi
delicatamente il cazzo.”
“Perché dici che inizialmente ti fece schifo ?” gli chiesi.
“Perché era la prima volta che un uomo mi sbocchinava il cazzo; chiusi comunque gli
occhi ed immaginai che fosse una donna a sbocchinarmi ma a poco a poco constatai che la
mia repulsione si stava convertendo in un piacevole accoglimento. Notai che la flaccidità
del mio cazzo, abbastanza stanco e provato, riusciva anche a soddisfarlo. Continuò a
sbocchinarmi il cazzo abilmente con una veemenza che non mi dispiacque affatto. Mi
meravigliai che il cazzo, seppur lentamente, cominciò a reagire fino a raggiungere una
forte erezione. Lui preferì fermarsi per non farmi sborrare; si alzò e dopo che mi ebbe
ringraziato per avergli permesso di sbocchinarmi il cazzo, anch'io mi sentii in dovere di
ringraziarlo per avermelo sbocchinato tanto bene ed averlo fatto raddrizzare nuovamente.
Lui guardò con molta soddisfazione il mio cazzo ben eretto e mi disse < sono lieto di
essere riuscito a farle indurire nuovamente il suo vigoroso cazzo nonostante la sua
stanchezza >” mi rispose.
Dopo Evelyn aggiunse:
“Ferguson è giusto che Erika sappia cosa accadde dopo.” gli disse Evelyn.
“Ferguson per favore prosegui, sono curiosa, non tenermi in ansia.” gli dissi.
“Sì, è bene che lo sappi. Evelyn rimase sulla poltrona e venne circondata da parecchi
presenti. Manteneva le cosce e le braccia spalancate in modo da permettere a chiunque lo
desiderasse di inginocchiarsi a leccarle la figa e altre parti del suo corpo. Nel frattempo
rimasi in piedi a sorseggiare lentamente un succo d'arancia freddo e mentre altri uomini e
donne mi circondarono per commentare quella scopata, altri si turnavano per
sbocchinarmi un po' il cazzo. Quando ebbi bisogno di andare in bagno, una coppia mi
accompagnò ed appena entrammo nell'ampia stanza da bagno, si impossessarono del mio
cazzo e mi fecero orinare. Di seguito si spogliarono e mi condussero sotto la doccia per
lavarmi. Confesso di non essere mai stato insaponato e sciacquato tanto morbosamente.
Uscimmo dal quel faraonico bagno coperti soltanto da accappatoi e ci accomodammo su
un ampio divano; subito dopo la signora accostò le labbra sul cazzo del marito e mi fece
cenno di avvicinarmi per sbocchinare quel cazzo assieme a lei. Accolsi il suo gentile
invito e quando il marito raggiunse una considerevole erezione lei si mise alla pecorina
sull'ampio divano ed io mi avvicinai subito al marito; gli presi delicatamente il cazzo e
dopo averglielo lubrificato un po' con la lingua lo puntai diritto nello sfintere di sua
moglie. Quando mi accomodai sul lato opposto del divano sua moglie chinò il capo ed
iniziò a sbocchinarmi il cazzo. Dopo svariate e profonde incursioni nel culo di sua
moglie, suo marito si staccò da lei e mi chiese se gradissi incularmela. Visto che accettai
di buon gusto il suo invito, lui rimase in piedi ad osservarci. Intanto che il mio cazzo
sprofondava sempre più in quell'accogliente culo, lui mi venne alle spalle e senza
avvisarmi mi afferrò per le anche e in un batter d'occhio mi conficcò il cazzo in culo con
prepotenza. Emisi un forte grido ma subito dopo divaricai istintivamente le cosce in
modo che mi inculasse più comodamente.”
“Ti piacque?” gli chiesi.
“In un primo momento provai un forte dolore ma poi il piacere di essere stantuffato
abilmente da quel bel cazzo prevalse ed inaspettatamente iniziai a godere. Fu senz'altro
una piacevole esperienza mediante la quale scoprii la mia omosessualità.” mi rispose.
“Ferguson è stata indubbiamente un'esperienza molto eccitante e mi fa piacere che ne
sii rimasto pienamente soddisfatto. Come ho detto poco fa, mi piacerebbe vederti alle
prese con un cazzo e spompinarlo assieme a te.” gli dissi.
“Grazie Erika, mi fa piacere che accetti la mia versatilità sessuale. Avremo occasioni
di sbocchinare assieme anche più di un cazzo e mi piacerebbe che tu stessa me li
indirizzassi nel culo.” mi disse.
“L'idea già mi eccita.” gli dissi e rivolgendomi ad Evelyn, le dissi:
“Evelyn, mi piacerebbe assistere ad una di delle orgie.”
“Erika la prossima sarà fra due settimane ed ho pensato di presentarti ai partecipanti
come invitata speciale. Nei prossimi giorni mi consegneranno un abito da sera ed un paio
di sandali molto aperti con alti tacchi da 15 centimetri a spillo che ho ordinato
esclusivamente per te.” mi disse.
“Evelyn non so come ringraziarti. Me lo puoi descrivere?” le chiesi.
“Si tratta di un lungo abito azzurro in seta. Ti coprirà appena le caviglie per mettere in
risalto i tuoi bei piedi; ha lunghi spacchi laterali, frontale e posteriore che mostreranno la
quasi totalità delle cosce ad ogni tuo movimento. L'ampia scollatura farà spiccare le tue
belle tette ed sul retro avrai la schiena completamente scoperta.” mi disse.
“Evelyn deve essere veramente bello ed eccitante. Non vedo l'ora di indossarlo.”
replicai.
“Ti starà molto bene e sarai bellissima; procurerai senz'altro parecchia invidia a molte
donne. Contatterò la mia parrucchiera per farti una sensualissima acconciatura simile a
quella delle antiche donzelle greche. Esigerò una bella cifra a chi desideri un qualsiasi
tipo di rapporto con te. Incamererai parecchi quattrini.” aggiunse soddisfatta.
“Non so come ringraziarti per quest'eccellente idea. Sarò molta lieta di compartire
quei quattrini con te.” replicai.
“Erika ti ringrazio ma preferisco che li tenga tutti per te.”
Appoggiai le mie labbra alle sue e le nostre lingue si intrecciarono morbosamente.
Dopo le dissi spontaneamente :
“Evelyn sarei felice se ti decidessi a sposare Soren.”
“Ok, alla fine siete riusciti a convincermi; sì lo sposerò presto.” rispose con gli occhi
luccicanti di gioia.
“Auguri Evelyn, mi congratulo di cuore per esserti finalmente decisa.” disse Ferguson.
Appoggiai istintivamente la mano sul cazzo di Ferguson e mentre gli accarezzavo
teneramente il morbido e lungo prepuzio ci scambiammo un lungo bacio appassionato.
Siccome notai che alle mie carezze il cazzo iniziò a vibrargli lentamente fra le mie mani,
gli dissi :
“Ferguson scusami tanto ma dato che la figa mi sta tornando a prudere e che avverto
vibrare, seppur timidamente il tuo cazzo, ti andrebbe di cambiare di posizione in modo da
farci comodamente un bel 69 e intanto che mi leccherai e succhierai la figa cercherò di
fare il possibile per farti raddrizzare nuovamente il cazzo ?”
“Certamente Erika, sono a tua completa disposizione.” mi rispose.
Mentre ci succhiavamo a vicenda Evelyn aprì un cassetto del comò e ne estrasse un
grosso dildo che si legò subito alla cintura. Si accomodò nuovamente sul letto e dopo
essersi posizionata alle spalle di Ferguson, iniziò a massaggiargli lo sfintere con le dita per
infine puntargli il dildo in culo. Intuendo la sua intensione, staccai per un momento le
labbra dal cazzo di Ferguson e afferrando quel dildo lo lubrificai con la saliva e subito
dopo tornai a posizionarglielo contro lo sfintere. Evelyn con appena due decise spinte
glielo conficcò ferocemente tutto dentro. Ferguson emise un forte urlo di dolore misto a
piacere e quando riuscì a parlare a tratti, disse :
“Evelyn per favore non fermarti e sodomizzami spietatamente; ne ho troppo bisogno.”
“Sì porcellino mio, conosco bene le tue necessità; anch'io provo molto piacere a
sfondarti il culo con questo grosso dildo. Sei la mia puttana preferita ma non smettere di
leccare la figa di Erika perché le arde troppo.” gli disse Evelyn eccitatissima.
“Sì Evelyn, sono la tua puttana.” replicò Ferguson.
Mentre Evelyn continuava ad incularlo senza tregua io mi alternavo a sbocchinarlo e a
mordergli le palle. Ad un tratto Evelyn gli staccò il dildo dal culo e mi disse :
“Erika per favore alzati, allacciati questo dildo ai fianchi e incula questa puttana come
ho fatto io.”
Io la obbedì ed iniziai a sodomizzarlo. Ferguson continuava a gemere di piacere e
siccome mi eccitavo sempre più dovetti fermarmi. Mi liberai del dildo e distendendomi
sul letto allargai le cosce e gli dissi:
“Ferguson scusa se interrompo ma non ce la faccio più; il tuo cazzo è già abbastanza
duro ed io sono troppo eccitata e bisognosa di sentire la forza della tua virilità nella mia
figa. Per favore accomodati pure e scopami senza perdere tempo.”
Ferguson mi introdusse dolcemente il cazzo nella figa e cominciò a scoparmi
delicatamente. Evelyn guardandoci soddisfatta ed eccitata si diede a sditalinarsi e dopo
un po' si avvicinò a me porgendomi la figa. Col cazzo di Ferguson nella figa e la lingua
nella dolce figa di Evelyn godevo tantissimo. Dopo Evelyn, allacciandosi il dildo alla
cintura, si diede nuovamente ad inculare Ferguson con ferocia ed i suoi assalti si
ripercossero, attraverso Ferguson, anche su di me. Evelyn si staccò poi da Ferguson e mi
si avvicinò per leccarmi le tette e baciarmi viso e collo. Gemevo molto dall'eccessivo
piacere che provavo e chiesi a Ferguson di scoparmi sempre con più tenacia. Il cazzo di
Ferguson mi entrava ed usciva dalla figa con tanta forza e armoniosa velocità che
guardandolo ebbi paura per lui in quanto, nonostante fosse parecchio rosso in viso,
continuava a scoparmi come un forsennato senza risparmiarsi minimamente. Ebbi un
susseguirsi di orgasmi ma ad certo punto Ferguson si inarcò e con gli ultimi assalti mi
sborrò nella figa crollandomi addosso esausto. Il cuore gli batteva eccessivamente e
quando ebbe le forze di parlare, mi chiese con un fil di voce :
“Ti è piaciuto, hai goduto abbastanza ?”
“Sì Ferguson, sei stato bravissimo e sono rimasta più che soddisfatta; hai appagato
egregiamente le mie voglie. Purtroppo ero troppo eccitata e non mi sono accorta di aver
abusato troppo delle tue forze. Non ti sei risparmiato affatto e per accontentarmi tanto
adesso ti ritrovi esausto e senza più energie.”
“Non preoccuparti assolutamente per le mie condizioni fisiche. Era di primordiale
importanza farti godere a sazietà in quanto oltre a meritartelo ne hai pieno diritto. Era
mio dovere farti risvegliare la voglia di cazzo a qualsiasi costo anche a scapito di me
stesso. Spero che abbi constatato il piacere con cui ti ho elargito tutte le mie forze. Trovo
doveroso ringraziarti per avermi sodomizzato tanto bene. Brava, lo hai fatto benissimo.”
Ci baciammo appassionatamente a lungo. La stanchezza di quella scopata ci fece
rimanere tutti e tre in silenzio per qualche minuto. Dopo Evelyn si alzò e disse:
“Ferguson ti ringrazio molto per essere riuscito a sbloccare sessualmente Erika.
Purtroppo devo andarmene giacché fra un'ora ho un appuntamento con un mio cliente le
cui esigenze sono tanto particolari che per esaudirle a pieno ho contattato una mia amica
affinché mi assista. Erika vuoi che ti porti a casa tua prima di andare a prendere la mia
amica ?”
“Evelyn ti ringrazio ma preferisco rimanere. Non mi sento di lasciarlo solo in quanto è
sfinito e senza forze; poco fa mi sono spaventata vedendo il suo volto rosso e con le vene
sporgenti dovuto all'eccessivo impeto con cui il suo cazzo entrava ed usciva dalla mia
figa. Gli preparerò qualcosa affinché si riprenda.”
“Brava Erika, prenditi cura di lui e rimanigli accanto finché non si sarà ripreso del
tutto. Oltre a rimanere molto soddisfatta osservando i validissimi e ininterrotti assalti del
suo cazzo nella tua figa, cercando di farti godere a dovere, ho notato con piacere anche
l'impeccabile modo con cui la tua figa rispondeva al suo cazzo. Erika sei stata veramente
brava e tu, Ferguson, ti sei comportato più che egregiamente grazie alle formidabili
prestazioni del tuo superbo cazzo che ha stantuffato maestosamente dapprima la mia figa
e dopo si è impalato in quella di Erika riuscendo a scoparla grandiosamente. Ad essere
sincera mi sento la figa distrutta ma appagata.”
“Evelyn, è indubbio il cazzo di Ferguson si è esibito con una magistrale doppietta e
anch'io mi sento la figa distrutta a causa delle sue prepotenti e piacevolissime incursioni.”
“Vi ringrazio entrambe e mi soddisfa avervi fatto godere tanto. Comunque Erika, non
appena possibile vorrei che ci facessimo un'altra bella scopata.” disse Ferguson.
“La prossima volta voglio che mi sfondi il culo come hai fatto con Evelyn ma adesso
pensa a riposarti. Andrò in cucina in cerca di uova e succo d'arancia affinché ti riprenda.”
“Va bene Erika, troverai tutto l'occorrente ma prepara qualcosa anche per te in quanto
anche tu sei sfinita.” mi disse soddisfatto.
“Evelyn posso preparare qualcosa anche per te prima di andartene ?” le chiesi.
“Grazie Erika; sono talmente abituata alle maratone da letto che mi riprendo anche con
una semplice tazza di thé freddo.” mi disse.
Dopo che ebbe sorseggiato lentamente il thé ci congedammo con lungo e appassionato
bacio. Preparai uova bollite e spremute d'arancia che consumai a letto con Ferguson. Mi
addormentai placidamente tra le sue braccia e visto che quando al mattino mi svegliai non
me lo trovai affianco, lo chiamai. Qualche istante dopo una donna entrò nella stanza da
letto e si avvicinò subito alle finestre, già parzialmente aperte, per sollevarne le serrande.
“Buon giorno signorina Erika, sono le dieci e mi auguro che abbia dormito e riposato
bene. Sono lieta di conoscerla, mi chiamo Demi e vengo qui a giorni alterni, alle otto, per
le pulizie.”
“Buon giorno signora Demi anch'io sono lieta di conoscerla; scusi ma avevo chiamato
Ferguson, sa per caso dove si trova ?” le chiesi alquanto imbarazzata dopo essermi
coperta un po' col cuscino giacché ero nuda e con le gambe spalancate.
“Subito dopo il mio arrivo é andato al negozio e mi ha suggerito di non svegliarla.
Sono a sua completa disposizione per qualsiasi cosa.” mi disse educatamente e dopo
essersi avvicinata alla sponda del letto, mi coprì delicatamente con il lenzuolo.
“La ringrazio molto per la sua disponibilità e per avermi coperta gentilmente col
lenzuolo che purtroppo non avevo a portata di mano. Mi vergogno per non aver nulla
addosso e per tal motivo le chiedo di volermi scusare. Non oso pensare quale brutta idea
si sia appena fatta di me.”
Visto il mio imbarazzo Demi mi si avvicinò ancora di più e disse :
“Signorina Erika, la prego di non pensare assolutamente a nulla di ciò e di rilassarsi.
So che é molto legata ad Evelyn che mi ha parlato molto di lei raccontandomi anche la
sua brutta esperienza con quei ragazzi. Dato che era tanto preoccupata per il suo stato
emozionale, io stessa le ho suggerito di affidarla a Ferguson in quanto, conoscendolo tanto
bene, ero sicura che sarebbe riuscito a farle risvegliare nuovamente il desiderio verso il
sesso opposto senza rinunciare al piacere saffico che ha provato per la prima volta fra le
sue braccia. Non si imbarazzi assolutamente con me riguardo la sua nudità in quanto da
vestita non avrebbe potuto fare la femmina con Ferguson. Essendo anch'io bisessuale,
provo molto piacere nel contemplare la nudità di una donna specialmente quando è tanto
bella e buona come lei.” mi disse teneramente.
“A questo punto mi sento di dover ringraziare anche lei per il suggerimento che ha dato
ad Evelyn. Demi, mi fa veramente piacere saperla anche lesbica e poter parlare
liberamente con lei. Possiamo darci del tu ?”
“Certamente Erika e non devi assolutamente ringraziarmi, anzi, sono lieta di aver
contribuito ad aiutarti. Sappi che mi sono permessa di lavare a mano i tuoi pochi
indumenti che ho trovavo per terra ma con questa temperatura non tarderanno ad
asciugare. Dato che quando sono arrivata dormivi placidamente ho spento il
condizionatore d'aria affinché non ti raffreddassi e aperto un po' le finestre per lasciare
entrare aria fresca. Troverai la stanza da bagno sistemata e la vasca già pronta coi sali
aromatizzati. La colazione è anche pronta e se vuoi posso servirtela a letto adesso oppure
dopo che abbi finito di lavarti. Sarò lieta di assisterti in tutto ciò che mi è possibile.” mi
disse guardandomi compiaciuta.
“Demi sei molto gentile ma prima della colazione preferisco lavarmi.”
“Ok Erika, nel frattempo sistemerò il letto e cambierò le lenzuola in quanto vi ho
notato con piacere parecchie tracce di sborra e di umori. Sapevo che Ferguson avrebbe
fatto del suo meglio per aiutarla.”
“In effetti mi ha trattato benissimo e nonostante so che ancora ho molto da imparare,
mi sento già molto diversa.”
Dopo essermi lavata indossai un accappatoio e mi distesi nuovamente sul letto in
quanto mi sentivo ancora alquanto stanca. Demi rientrò nella stanza portandomi vassoio
con uova sode, prosciutto, yogurt, arancia, mandorle e thé.
“Grazie Demi, vorrei condividere quest'abbondante colazione con te.”
“L'ho già fatta ma ti accompagnerò con una tazza di thé.”
Dopo essersi servita il thé si accomodò sulla poltrona ed iniziò a sorseggiarlo
lentamente. Demi è una bella donna, leggermente più alta di me, capelli neri ed un seno
consono alla sua corporatura media. Mi attirarono subito le sue belle gambe e quando si
accomodò elegantemente sulla poltrona, le accavallò lasciando che il vestito le scoprisse
inevitabilmente buona parte delle cosce. Lessi soddisfazione nei suoi occhi quando le
contemplai fissamente le cosce per qualche istante. Cercai di ricompormi e le dissi :
“Evelyn non mi aveva parlato di te ma adesso ricordo che ieri ha pronunciato il tuo
nome in quanto era desiderosa dei pasticcini che sei solita acquistare.”
“Parecchi anni fa Ferguson ebbe bisogno di una persona che badasse a questa casa ed
Evelyn gentilmente gli parlò di me. Questo lavoro mi tiene impegnata tutto il giorno in
quanto lo svolgo a tempo parziale presso tre appartamenti nonché nella villa di Evelyn a
Maynooth. Quando Evelyn tiene i suoi particolari ricevimenti mensili durante i fine
settimana, impiego quasi due giorni per sistemare tutta la villa, fare le scorte alimentari e
preparare i pasti in modo che al bisogno vengano appena scaldati nei forni microonde.”
“Demi sei veramente brava e mi congratulo per la tua efficienza.”
“Erika faccio quel che posso. So che Ferguson ti ha scopato per bene nonostante
avesse già scopato Evelyn e che sei rimasta qui perché eri preoccupata per le sue
condizioni fisiche. ”
“Sì Demi, Ferguson è stato grandioso. Si è prodigato a farci godere abbastanza ma si
é stancato troppo. Nonostante tutto verso le cinque mi sono svegliata perché mi sentivo
leccare le tette e manipolare il clitoride; mi eccitai immediatamente e lo lasciai fare.
Dopo un po' mi diedi a sbocchinargli il cazzo e quando raggiunse una forte erezione
cambiammo di posizione e cominciò scoparmi la figa. Dopo mi misi alla pecorina e gli
chiesi di stantuffarmi impetuosamente il culo. Scopammo fino alle prime luci dell'alba e
poi ci addormentammo nuovamente. Ti confesso che sono rimasta molto soddisfatta ma il
culo continua a bruciarmi e ho la sensazione di avere ancora il suo cazzo dentro me.”
“Erika é normale. Ferguson ha un cazzo abbastanza grosso e la sua incessante inculata
ti ha lacerato un po' il retto, infatti sul lenzuolo c'erano tracce di sangue. Anch'io ho
provato molto dolore e bruciore la prima volta che mi hanno inculata ma dopo mi è
passato tutto. Mi piace essere scopata nella figa ma godo molto anche nel culo. Fra poco
ti spalmerò della pomata per alleviarti il dolore. E' consigliabile che nei prossimi giorni
non ti faccia inculare. Vedrai che dopo alcune inculate il retto si allargherà e non si
lacererà più. Credo che era importantissimo farti apprezzare nuovamente il gusto per il
cazzo.”
“Sì Demi, in quello Ferguson c'é riuscito perfettamente. Scusa Demi, come fai ad
essere tanto informata ?”
“Perché Evelyn me ne ha parlato ieri sera mentre eravamo in macchina quando è
venuta a prendermi a casa. Aveva un appuntamento con un suo cliente particolarmente
esigente e siccome non sarebbe riuscita a soddisfarlo da sola, mi ha chiesto di aiutarla. E'
un cliente tanto insaziabile che ci ha trattenute in albergo fino all'una di notte e quando lo
abbiamo lasciato eravamo sfinite.”
“In effetti ricordo che Evelyn ci disse che in virtù di un suo particolare appuntamento,
aveva bisogno dell'aiuto di una sua amica senza però farne il nome.”
“Ero io. Si tratta di un sadico che gode soltanto se viene massacrato di botte.
L'abbiamo picchiato tanto crudelmente che avevamo le mani indolenzite. Gli abbiamo
segato il cazzo brutalmente a vicenda e infine gli ho conficcato un grosso dildo in culo e
dopo averlo sodomizzato spietatamente é riuscito a sborrare; subito dopo Evelyn gli ha
sferrato un fortissimo calcio ed è finito per terra. Dopo essersi rialzato mi si stava
avvicinando ma Evelyn lo trattenne, indietreggiai di qualche passo e gli sferrai un forte
calcio centrandogli in pieno le palle con l'avampiede. Accusò tanto dolore che si rotolò
per terra; subito dopo gli appoggiai il piede sulla bocca e nonostante il dolore mi leccò
delicatamente il piede con cui gli avevo assestato quel forte calcio. Quei tipi non scopano
ma vogliono essere picchiati per bene. Assisto spesso Evelyn anche con delle donne che
le richiedono trattamenti alquanto particolari.”
“Complimenti Demi, sei veramente brava e ti trovo molto interessante. Potrei sapere
come vi siete conosciute ?”
“Erika ci siamo conosciute molte anni fa in quanto ambedue battevamo lo stesso
marciapiede in una strada a Belfast. Visto che spesso facevamo dei numeri assieme per
alcuni clienti, diventammo amiche e ci mantenemmo sempre in contatto. Mi trasferii qui
a Dublino un anno dopo di lei, acquistai un appartamento e mi dedicai a lavorare nelle
pulizie. Mi piace fare questo lavoro ma spesso faccio anche la puttana per mettere un po'
di soldi da parte ma anche quando ho bisogno di fare qualche acquisto importante. Spesso
Evelyn mi chiama per assisterla con qualche cliente e quando mi trovo nella sua casa di
Maynooth, in occasione dei suoi lunghi ricevimenti, accudisco in base alla mia
disponibilità, parecchi uomini e donne che desiderano scopare consci che sono l'addetta
alle pulizie e alla cucina.”
“Scopi anche con Ferguson ?”
“Sì Erika, fra di noi c'é una buona intesa in tutto e ogni tanto scopiamo.”
“Demi mi piaci molto, sei buonissima; veramente un bel pezzo di figa e le tue cosce mi
affascinano.”
“Erika quando mi sono accomodata sulla poltrona ho notato che le guardavi
compiaciuta. E' stano che ti piacciano tanto in quanto ho 56 anni e due figli. Le
allargherò di più affinché veda chiaramente i segni della cellulite e delle vene.”
Detto ciò si sollevò leggermente dalla poltrona per tirarsi un pò sù il vestito e allargare
le cosce.
“Demi ti ringrazio per offrirmi una migliore visione delle tue cosce e lasciarmi
intravedere anche le tue mutandine. Ti confermo che le trovo affascinanti; sarei
orgogliosa di aggiungermi ai tanti che hanno goduto con te. Complimenti, ti trovo
buonissima e appetitosissima.” le dissi portandomi subito le dita sul clitoride.
“Erika sei molto gentile e ti ringrazio per accarezzarti il clitoride mentre mi guardi.
Comunque fra noi due sei tu quella veramente buona e bella. Quando stamattina sono
entrata in questa stanza dormivi placidamente con la mano sulla figa e l'ho trovata
veramente bella . Ho pensato che durante il sonno ti eri fatta istintivamente un ditalino.
Mi sono eccitata tanto che non ho potuto esimermi dal piacere di avvicinarmi a te e
scostandoti delicatamente la mano dalla figa, ti ho baciato teneramente prima i peli del
pube e poi ho passato leggermente la lingua sulla tua figa per timore di svegliarti.”
“Ti ringrazio di cuore per questo tuo fugace ma gentilissimo gesto verso me. Tante
volte succede che mi sveglio presa dall'eccitazione e per riaddormentarmi sono costretta a
farmi un ditalino. Nonostante tutto prima di alzarmi ho sempre bisogno di un ditalino.”
“Erika l'unica giustificazione é che sei troppo calda ed hai bisogno di placare le tue
voglie. Comunque ho notato che non appena ti ho appoggiato le labbra sulla figa hai
emesso un lieve e dolce gemito di piacere senza svegliarti. Ciò significa che sei molto
sensibile.”
“In effetti Demi, sono molto sensibile. Avresti potuto svegliarmi e continuare a
leccarmi la figa.”
“Ferguson mi aveva detto che eri stanchissima e sinceramente non ho voluto osare a
tanto.”
“Demi con me puoi tranquillamente osare a tutto e sarei molto lieta se ti distendessi
affianco a me, accedessimo mutuamente alle nostre fighe e farci una bella scopata.”
“Erika considera che sei lesbica da poco tempo. Essendo sono molto amica di Evelyn
non vorrei rovinare il suo operato in quanto ignoro il modo in cui ti ha iniziato e trattato.”
“Demi, perché privarci del piacere di scopare ?”
Demi dopo qualche istante si alzò alquanto titubante dalla poltrona, si tolse vestito e
ciabatte rimanendo in biancheria intima. Si stava avvicinando al letto ma si allontanò
subito visibilmente pensierosa; fece alcuni passi lungo la stanza e si fermò davanti la
finestra. Avevo tanta voglia di lei che mi alzai e mi tolsi l'accappatoio. Mi avvicinai alle
sue spalle e l'abbracciai baciandole la nuca. Eccitatissima premetti la figa contro il suo
culo coperto dall'elegante slip e oltre ad accarezzarle istintivamente le tette protette dal
reggiseno le accarezzai anche le cosce. Dopo qualche attimo disse :
“Erika per favore non continuare; ho scopato con molte donne, ma tutte con
esperienza. Alcune mature parecchio esigenti ma anche ragazze giovani già molto inclini
al sadismo, infatti alcune volevano essere picchiate ma altre picchiavano me. Il problema
é che non ho mai scopato con una ragazza tanto giovane come te e per giunta ai primi
approcci saffici. Non posso permettermi di sbagliare con te in quanto conoscendomi,
dubito molto riuscire a contenermi e controllarmi.”
“Demi non posso fermarmi, siamo troppo eccitate. Dal momento in cui dici che non
puoi permetterti di sbagliare nei miei confronti suppongo che a causa delle tue esperienze
anche tu sei diventata sadica. Mi sbaglio ? E' questo il tuo timore ?”
“Sì Erika, é proprio questo il mio timore. Involontariamente sono diventata sadica e
quanto ho rapporti con i sadici, sia uomini che donne, godo picchiandoli e dopo chiedo di
essere picchiata anch'io. Quando passa molto tempo senza avere rapporti sadici, mi
rivolgo ad Evelyn affinché sia lei a picchiarmi. Erika cerca di capire che non voglio essere
proprio io ad introdurti nella sfera del sadismo.”
“Demi non m'importa affatto che sei sadica. Vorrei imparare parecchio anche da te.
Hai goduto molto picchiando le ragazze ?”
“Sì Erika, ci siamo picchiate a vicenda ma non erano tanto giovani come te.”
“Demi le mie dita avvertono che i tuoi capezzoli son già abbastanza duri. Non mi sono
ancora abbandonata al mio abituale ditalino quindi se ti rifiuti e esci da questa stanza sarò
costretta a farmelo pensando a te. Per favore distendiamoci sul letto e abbandoniamoci al
piacere che molto meglio di farmi un ditalino da sola.”
“Erika anch'io avverto i tuoi capezzoli già turgidi che mi strisciano la schiena.”
Si girò lentamente verso di me e mi condusse verso il comodino, mi porse la cornetta
del telefono e disse :
“Erika per favore telefona ad Evelyn ed eventualmente passamela in quanto ho
bisogno dei suoi suggerimenti.”
Telefonai ad Evelyn e dopo averla messa al corrente di tutto porsi la cornetta a Demi.
Conclusa la loro conversazione, Demi riagganciò e con gli occhi luccicanti di lussuria, mi
disse :
“Va bene Erika, scoperemo ma prima di coricarci devo andare in salotto in quanto ho
bisogno di un sorso di Grand Marnier.”
“Demi provi un'emozione tanto forte che prima di accogliermi fra le tue braccia hai
bisogno di un po' di liquore ?”
“Sì Erika, é proprio così.”
“Va bene Demi, allora ti accompagno in quanto anch'io ne sento il bisogno. Vorrei
essere io a servirti questo squisito liquore. Sappi che Evelyn mi ha detto di affidarmi
completamente a te.”
“Sì Erika lo so e mi ha suggerito di trattarti a mio piacimento. Avviamoci in salotto e
brindiamo al nostro incontro.”
“Con molto piacere Demi e poi facciamone un altro per brindare a questa nostra prima
scopata, a questa prima di tante. Demi sono veramente fiera di averti conosciuta.”
“Erika sei proprio un amore.”
Giunte in salotto versai il liquore nei bicchierini e dopo aver brindato le dissi :
“Demi visto che sono completamente nuda e a tua disposizione, prima di recarci in
camera da letto vorrei toglierti reggiseno e mutandine in quanto ho troppa voglia di vedere
ciò che nascondono.”
“Spogliami quando vuoi ma le mie tette non sono sode come le tue che non
necessitano di reggiseno per mantenersi sù.” rispose.
“Sicuramente sono sode ma le tue sono state omaggiate da molti e sarò fiera di
scoprirle, leccarle e succhiarle.”
Le staccai il reggiseno e le tolsi le mutandine lasciando scivolare le mani lungo le sue
cosce e le gambe; appena sollevò i piedi per allontanare le mutandine non esitai a
baciarglieli teneramente. Stando inginocchiata davanti a lei mi diedi anche a slinguarle le
cosce soffermandomi sulle vene e sulla cellulite; dopo averle baciato l'ampio pube folto di
peli neri, mi alzai e premendo le mie tette contro le sue la baciai sul collo.
“Brava Erika lo hai fatto benissimo. Reputo come tuo massimo segno di rispetto
verso me, la tua delicatissima leccata ai miei piedi. Anch'io ho baciato i tuoi piedi mentre
dormivi.”
“Demi ho ritenuto doveroso baciarti i piedi e ti ringrazio aver baciato i miei anche se
dormivo. Non penso essere l'unica che rimane affascinata dalle vene e dalla cellulite di
una donna che ha scopato tanto come te.”
“Ho sempre notato che molti uomini e donne ma soprattutto le ragazze mi leccano con
passione le cosce anche da vestita.”
Mi diedi a succhiare senza sosta e tanto enfaticamente le sue tette fin quando a un certo
punto e con mia grande e piacevole sorpresa, gioì ancora di più sentendomi inumidire la
bocca con qualche goccia di secrezioni sprigionata dai suoi capezzoli.
“Erika mi hai eccitato troppo; non ce la faccio ad andare in camera e attendere oltre,
sdraiamoci sul pavimento e scopiamo immediatamente come quando mi trovavo a fare la
puttana in aperta campagna e mi distendevo sull'erba sotto un albero con i miei clienti.”
Senza esitare ci distendemmo sul pavimento e scopammo ardentemente per più di
un'ora leccandoci e succhiandoci dappertutto ed istintivamente mi diedi anche a picchiarla
chiedendole di essere contraccambiata. Fu questo il mio primo approccio al sadismo e col
tempo lo continuai a coltivare. Qualche settimana dopo Evelyn mi condusse nella sua
villa a Maynooth affinché partecipassi alla lunga orgia che aveva programmato per quel
mese. Quando tutti i partecipanti erano riuniti nella grande sala ambedue salimmo sul
gigantesco letto ed Evelyn mi presentò a tutti come sua amante. Subito dopo chiese a
Soren di avvicinarsi a noi e rivolgendosi a tutti i presenti disse :
“Cari amici vi comunico che a breve sarò felice di sposare Soren. Questa sera sono
emozionatissima di offrirgli in regalo la mia giovanissima amante Erika. Erika da questo
momento considera Soren anche tuo amante. Erika e Soren vorrei che ci dilettaste dando
inizio a questi giorni di orgie esibendovi davanti a tutti noi in una memorabile scopata.”
Detto ciò Soren ed Evelyn si baciarono appassionatamente mentre i partecipanti si
diedero ad un lungo e forte applauso. Evelyn uscì dal letto alquanto emozionata
lasciandomi tra le braccia di Soren. Ci spogliammo morbosamente a vicenda e ci
adagiammo sul letto concedendoci una veemente e lunga scopata sperimentando le più
svariate posizioni. Fu così che iniziò la prima orgia a cui partecipai e che si protrasse fino
alle prime luci dell'alba del lunedì seguente.
Finito che ebbi questo racconto Lidia, visibilmente emozionata, si alzò dal letto e dopo
avermi allargato abbastanza le cosce mi baciò ardentemente i peli del pube, la figa e mi
succhiò delicatamente ancora una volta il clitoride. Dopo, intanto che mi alzai per entrare
in bagno, lei indossò gli slip e dimenticando la vestaglia sulla poltrona, mi augurò la
buona notte e uscì dalla mia stanza per recarsi nella sua camera da letto.
“Fu proprio questo il motivo per cui la scorsa notte la vidi attraverso lo specchio del
corridoio, dirigersi verso la sua stanza senza la vestaglia.” disse Dario.
“Sì Dario, è stato proprio questo il motivo. Lidia era talmente emozionata che non si
era accorta di aver dimenticato la vestaglia in questo piccolo appartamento.” disse Erika.
Dopo di che Erika si alzò dal letto e dopo aver preso due bicchieri e una bottiglia di thé
dal suo piccolo frigorifero si avvicinò a Dario.
“Dario bevi è un thé molto rinfrescante al gelsomino.”
“Grazie Erika, ne ho proprio bisogno. Non avrei mai immaginato che mia madre
avesse certe tendenze e che tu avessi avuto tali formidabili esperienze.”
“Sì Dario, Lidia è decisamente lesbica e per di più molto passionale. Mi ha detto che
quando chiuderà il negozio per le ferie pensa recarsi a Dublino per rivedere mia madre ma
siccome mi ha anche espresso il desiderio di conoscere Evelyn, le fornirò l'indirizzo della
sua boutique. Ho notato che nella zona dei camerini vi è una porta sempre chiusa a
chiave. E' l'accesso ad un'ampia stanza ben arredata con divano, letto, armadio,
frigorifero nonché un comodo bagno con doccia.”
“Io vi sono entrato solo due volte e vi ho trovato anche una piccola dispensa con
pasticcini secchi e biscottini. Lei mi aveva detto che se ne serviva per riposarsi ed evitare
di rientrare a casa all'ora di pranzo nel caso che si sentisse stanca.”
“Dario è un ambiente molto comodo e adatto a scopare nella massima riservatezza e
lavarsi comodamente. Conosci Serena, la sua nuova commessa?”
“No, non vado al negozio da parecchio tempo ma so che ha licenziato la commessa di
prima e assunto una genovese trentenne.”
“Sappi che oltre ad essere molto carina e fine è anche lesbica.”
“Pensi che abbiano già scopato ?”
“Certamente e chissà quante volte.”
“Ti piacerebbe portartela a letto ?”
“Dario, in realtà ci siamo piaciute e capite subito grazie anche alla complicità di Lidia
che ci ha fatto rompere il ghiaccio praticamente nello stesso momento in cui ci ha
presentate. La stessa sera mi sono addormentata con le dita sul clitoride in quanto
immaginavo leccarle le cosce e la figa. Due giorni dopo sono ritornata al negozio per
conoscerla meglio e già i nostri sguardi ed atteggiamenti erano decisamente più spinti di
prima. Quando Lidia se ne è accorta ha approfittato la chiusura del negozio all'ora di
pranzo per condurci in quella stanza a rinfrescarci un pò. Dopo esserci rilassate sul
divano-letto e assaporato alcuni pasticcini ci siamo date spudoratamente alle prime
morbose effusioni e poi abbiamo scopato. E' stato bellissimo farlo in tre.”
“Avete scopato a lungo?”
“Poco più di un'ora e infine abbiamo fatto la doccia assieme; eravamo tutte e tre troppo
bisognose di sesso e dovevamo placare le nostre voglie. Comunque Serena è molto
gentile e mi ha già invitato a casa sua per una cena intima tra una decina di giorni
approfittando l'assenza del suo compagno che si assenterà qualche giorno per motivi di
lavoro.”
“Immagino che hai accettato il suo invito.”
“Sì, anche perché non ho mai rifiutato certi inviti. Siccome le ho parlato di Nadia
anche Serena ritene opportuno che Nadia sappia della nostra serata. Comunque Serena mi
ha fatto capire che sarebbe lieta di conoscere Nadia ed accoglierla nel suo letto.”
“Ne hai già parlato con Nadia ?”
“No ma lo farò quanto prima. Sono sicurissima che dopo averla conosciuta, Nadia
sentirà inevitabilmente anche il bisogno di coricarsi con lei. Comunque è bene che anche
tu conosca Serena e te la scopi in quanto è una donna abbastanza disponibile. Ti
suggerisco però di parlarne prima con Nadia. Sono certa che Nadia, conscia dei tuoi
bisogni, è propensa a lasciarti svagare da solo con altre donne per una semplice
passeggiata o per sfogare i tuoi naturali istinti sessuali. Nadia ti vuole per sé ma in realtà
sarebbe felice di partecipare sempre ai tuoi incontri, quindi è giusto non nasconderle nulla
e informarla sempre dei tuoi andazzi.”
“Erika, ammiro la tua sincerità e correttezza verso Nadia. Andrò al negozio per
conoscere Serena dopo aver esposto i miei sentimenti a Nadia.”
“Sì Dario, il tuo fidanzamento con Nadia è assolutamente prioritario e credimi che non
te ne pentirai. Con Nadia la tua vita cambierà in meglio e non avrai più bisogno di andare
nei bordelli e pagare una puttana per scopare.”
Poi Dario volse lo sguardo verso i piedi dell'armadio e chiese :
“Scusa Erika, parlando di Nadia, dove sono i suoi sandali che stamane erano sotto
l'armadio?”
Erika sorrise soddisfatta e allungando il braccio li prese.
“Eccoli, li ho lasciati sul pavimento di fianco al letto. Mentre eravamo al telefono mi
stavo facendo un ditalino odorando i suoi slip e i suoi sandali. Tieni, prendine uno ed
odoralo mentre io contemplo e odoro l'altro. Mi fa piacere che anche tu senta il bisogno
di odorarli e baciali morbosamente.”
Dopo averli odorati e baciati morbosamente, Erika si mise in ginocchio sul letto e
invitò Dario ad assumere la sua stessa postura proprio di fronte a lei; dopo essersi
abbracciati e baciati appassionatamente Erika prese un sandalo e gli introdusse il tacco in
bocca in modo che Dario lo leccasse ed assaporasse a dovere. Di seguito gli fece
scivolare lentamente il tallone del sandalo lungo il cazzo e le palle.
“Sento il tuo respiro alquanto affannoso e noto che il cazzo ti si sta raddrizzando di
nuovo. Ti piace tanto sentire il sandalo di Nadia sulle palle ?”
“Sì Erika, è proprio sublime.”
A quel punto Erika girò il sandalo e gli introdusse lentamente il lungo tacco nel culo.
Visto che Dario gemeva di dolore e di piacere, Erika decise di lasciarglielo dentro. Dopo
gli prese il cazzo e facendolo scivolare all'interno dell'altro sandalo cominciò a
segarglielo.
“Ti piace sentire come ti scivola il cazzo sulla fodera del sandalo dove Nadia ha
appoggiato il suo piede e sentirtelo segare ?”
“Erika è una sensazione bellissima e ne godo tanto. Sei molto brava a segarmi col suo
sandalo.”
“Anch'io godo nel vederti. Sei molto sensibile e so che a Nadia piacerà molto il tuo
cazzo. Forse stai diventando un porcellino come me e Nadia.”
“Sì Erika, anch'io sono contento e di diventare il vostro più devoto porcellino. Non
fermarti, continua a segarmi e non staccarmi il tacco dell'altro sandalo dal culo.”
“Sì porcellino mio, visto che ti piace tanto, te lo lascerò nel culo. Intanto fammi un
ditalino perché anch'io sono molto eccitata e voglio godere.”
Mentre erano intenti a godere manualmente il telefono iniziò a squillare ma non
risposero in quanto erano troppo presi dalla foga per raggiungere l'orgasmo. Erika
continuò a segarlo con un tale furore che il cazzo di Dario non tardò molto a scaricare la
sborra sulla fodera del sandalo e subito dopo anche lei raggiunse l'ambito orgasmo.
Nonostante fosse esausta, Erika pulì subito il sandalo con dei tovaglioli e si distese supina
sul letto affianco a Dario.
“Dario il tuo cazzo oltre ad essere bello e resistente ha risposto rapidamente ai miei
stimoli ed ha sborrato abbondantemente.”
In quel momento si udì nuovamente squillare il telefono portatile ed Erika rispose.
“Ciao Erika, sono Nadia. Volevo dirti qualcosa di importante di presenza ma poi ho
deciso di parlartene telefonicamente. Siccome poco fa non rispondevi al telefono, ho
ritelefonato adesso ma spero non averti disturbata.”
“Ciao amore mio, non disturbi affatto e questa telefonata è più che opportuna in quanto
avevo bisogno di ascoltarti. Scusami se poco fa non ho risposto al telefono. Mi trovo
ancora a letto per riprendermi un po' e ho tuoi sandali sul cuscino. Ho la figa bagnata con
ancora le dita sul clitoride; ho appena finito di dedicarti un ditalino e siccome non volevo
interromperlo non ho risposto al telefono. Inserirò il vivavoce per avere le mani libere ma
adesso che ti ascolto sento il bisogno di farmene un altro.”
“Quanto sei cara Erika. Grazie per tenerti affianco i miei sandali e avermi dedicato
questo ditalino; vorrei essere con te e succhiarti ardentemente il clitoride. Io mi sono
appena fatta la doccia e vorrei togliermi l'accappatoio, prendere i tuoi sandali, distendermi
sul letto e stimolarmi il clitoride in quanto è già da un po' che la figa mi prude.”
“Fai con calma Nadia; l'attesa mi ecciterà maggiormente. Vorrei essere io a toglierti
quell'accappatoio.”
“Lo so bene amore mio, lo so bene. Domani pomeriggio scopriremo chi fra noi è più
porcellina.”
Prima di inserire il viva voce Erika si rivolse sottovoce a Dario :
“Dario, fra me e Nadia non vi sono segreti e ritengo corretto anticiparle qualcosa
riguardo i tuoi sentimenti e le tue intenzioni. A volte è opportuno non svelare subito certe
cose ma domani le racconterò tutto riguardo questo pomeriggio, incluso che abbiamo
scopato e che adesso sei qui con me ad ascoltarla in silenzio. Sono ancora eccitata,
quindi cambia posizione e leccami la figa; proverò ancora più piacere se me la lecchi
mentre ascolto Nadia parlarmi al telefono.”
Quelle sincere parole pronunciate da Erika fecero sì che Dario, già per la terza volta,
tornasse a rimproverarsi per non aver avuto il coraggio di confessare ad Erika che quando
era rientrato a casa si era soffermato dietro la porta del suo miniappartamento ad ascoltare
la loro riservatissima telefonata. Nonostante volle giustificarsi con se stesso che la posta
in gioco era troppo alta e che lo aveva fatto solo per non perdere la stima e fiducia che
Erika nutriva verso di lui. Erika era stata sincera con lui ma non lui con Erika.
Nonostante il suo auto rimprovero, osò rivolgersi ad Erika affermando :
Erika, hai pienamente ragione : la sincerità e la fiducia sono elementi basilari per
un'intesa leale; vi ascolterò in silenzio e ti ringrazio per i piaceri che mi stai procurando.”
----------- F I N E P A R T E 2 ----------
Published by eddaedda
3 years ago
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