Olga, sua ex fidanzata, ora sua padrona
Questo racconto NON è farina del mio sacco: io l’ho solo riveduto, cercando di eliminarne gli errori grafici e linguistici.
IIIlQ
Olga, sua ex fidanzata, ora sua padrona
Giuliano aveva 22 anni ed era appena uscito da una relazione molto insoddisfacente dal punto di vista sessuale con una ragazza di nome Olga, figlia di amici di famiglia: il padre italiano, la madre svedese. Lei 21 anni, bella, viso dolce con dei lineamenti stupendi, capelli lunghi, biondi, alta 1.72, seno perfetto, sodo ed abbastanza notevole; ma è guardando il suo magnifico sedere che si rimane storditi, i suoi glutei sono da estasi, il suo culo è una cosa spettacolare, tondo e sodo; quindi ha delle chiappette perfette come del resto perfette sono le sue gambe ben tornite.
Giuliano e Olga erano stati insieme un paio di anni, esattamente da quando lui ne aveva 19 e lei 18. All’inizio andava tutto bene, ma con il passare del tempo la loro relazione era entrata in crisi, a causa soprattutto di Giuliano, che a letto non era un vero e proprio stallone, anzi tutt’altro, era un minidotato che quasi mai riusciva a far godere la splendida Olga. Lei, bellissima, era affamata e vogliosa di cazzo duro ed aveva perciò deciso di mollarlo ed una sera dopo aver parlato con Giuliano per più di un ora gli comunicò che lo avrebbe lasciato per provare nuove esperienze, sperando che sarebbero state più soddisfacenti.
Giuliano, lasciato da Olga, entrò nell’azienda del padre per seguire i suoi affari per poi prenderne il posto, tempo dopo. Olga dopo aver lasciato Giuliano non aveva avuto problemi a trovarsi altri ragazzi con cui scopare, e pochi mesi dopo aver lasciato Giuliano si fidanzò nuovamente con un bel ragazzo di colore, con cui andò a vivere insieme. Il ragazzo di colore aveva muscoli d’acciaio, ed a letto era un vero e proprio stallone che faceva godere Olga come una vera porca instancabile di cazzo. Il ragazzo di colore conquistò la bella bionda per il suo enorme cazzo che tanto Olga amava e desiderava.
Giuliano dopo essere entrato nell’azienda del padre, cominciò a desiderare di venir sottomesso dalle ragazze con cui andava, visto che il suo cazzetto quelle povere ragazze nemmeno lo sentivano quando lui lo infilava nella loro fichetta. Giuliano aveva una voglia matta di essere sottomesso, e si segava pensando di leccare i piedi della madre. La madre, una bella donna quarantenne, divorziata dal marito, aveva un fascino straordinario, bionda, bella alta. un sedere in carne e soprattutto due tette enormi che sembravano scoppiare nel suo reggiseno.
Giuliano si segava pensando alla madre. Nonostante Olga e Giuliano si fossero lasciati, le rispettive famiglie erano rimaste in ottimi rapporti. Così un giorno Olga decise di andare a trovare Giuliano per vedere cosa faceva e come stava da quando non stavano più insieme. Quando Olga suonò il campanello della porta, Giuliano era solo in casa. Entrata in casa, Giuliano fece accomodare Olga nel salotto e poi andarono nella sua cameretta. Entrambi si sedettero sul lettino e Giuliano disse: “Ma con chi sei fidanzata adesso?“ Lei rispsoe: ”convivo con un ragazzo di colore, che mi fa godere veramente con il suo cazzo enorme, altro che te“. A quelle parole Giuliano rivolgendo lo sguardo verso Olga le disse: ”Sei una dea Olga e meriti di avere qualcuno che si sottometta a te per ogni tuo piacere: io mi sento uno schiavo, mi sego anche pensando di essere sottomesso da mia madre, mi piacerebbe servirti ... se vuoi…………………”.Olga con viso sorridente rispose: ”sarebbe bellissimo, da sempre mi eccitava l’idea di trattarti come schiavo ed usarti come leccapiedi, questa è la tua natura non c’e più bisogno di spiegazioni, ecco perché nonostante la mia bellezza non sei mai riuscito a farmi godere, perché sei un sottomesso e non vedo l’ora di usarti come meglio riterrò opportuno, naturalmente anche davanti al mio amante”.
Giuliano replicò semplicemente e banalmente: ”Ok!”.
Olga: ”Quindi siamo d’accordo: oltre che essere mio schiavo, dovrai obbedire anche ai suoi ordini, pensaci bene e se accetti vieni a casa da me oggi stesso, nel pomeriggio".
Olga si alzò e prima di andarsene si alzò la gonna, si girò, si piegò e strofinò il culo sul viso di Giuliano che stava ancora seduto sul letto. Alle 5 del pomeriggio Giuliano suonò alla porta di casa di Olga, lei apri e gli disse subito: ”Vai a metterti in ginocchio di fronte alla poltrona". Olga lo seguì e gli disse: ”Vieni, metti la tua testa sul cuscino della poltrona, così, bravo”. Olga da vera dea si tolse la gonna e mostrò il suo grandioso culo che veniva messo in risalto dal perizoma nero, che divideva in due le sue chiappe autorevoli. Si sfilò anche il perizoma: ”spalanca la bocca Giuliano, spalancala, voglio sedermi sopra alla tua inutile faccia e infila la tua lingua nel mio buco del culo che mai hai saputo far godere”. Piano e lentamente Olga andò a sedersi sulla faccia di Giuliano, facendo combaciare il suo ano con la bocca di Giuliano. Olga seduta comodamente sulla faccia del suo ex diceva: "Sapessi quante volte ho sognato che tu potessi essere mio schiavo; è iniziata questa mia voglia quando non mi facevi godere durante le nostre scopate; uhm ahhhhhhh! Come mi veniva voglia di sedermi sulla tua faccia, di stare lì seduta per ore, farti soffocare sotto il mio culo sapendo che non potevi farmi godere, volevo usarti come cuscino per il mio stupendo culo!! Quante volte mi sono sditalinata pensando alla tua faccia sofferente sotto di me, ma adesso è tutto vero e voglio usarti come credo più opportuno“. Lei sapeva che lui soffriva in silenzio sotto il suo culo, ma questo le piaceva molto e in più aveva la sua lingua infilata nel suo meraviglioso buco. Il massimo! Rimase in quella posizione parecchio tempo, lo sentiva mormorare sotto di sé; "Zitto, scemo, e leccami, minidotato!".
Si spostò leggermente indietro dopo più di mezz‘ora che lui le aveva iniziato leccare il buco del culo:"
"Leccami la fica adesso, Giuliano,vediamo se almeno con la lingua sai farmi godere"!
Olga sempre seduta sulla faccia di Giuliano si faceva leccare beatamente la fica e poco dopo venne copiosamente nella bocca del suo nuovo schiavetto. Una volta venuta nella sua bocca, rimase ancora seduta sulla faccia del suo schiavo. Il ragazzo di Olga era sempre in giro per lavoro e quindi nella casa dove convivevano si trovava spesso sola, ma ora non più, a farle compagnia adesso c’era Giuliano che lei usava come liberamente voleva.
Ormai si vedevano a casa di lei tutti i giorni e Giuliano era un vero sottomesso realizzato. Olga si faceva baciare e leccare i suoi splendidi piedi, lo umiliava facendosi leccare la fica dopo aver pisciato e, come sempre, si faceva leccare tutta, partendo naturalmente dai piedi. Infine Olga si metteva con le ginocchia appoggiate sul letto, mantenendo alte le sue favolose chiappe e poggiando i gomiti sul letto, faceva finta di leggere un giornale e con tono beffardo e con una risata da porca umiliava Giuliano dicendogli: ”visto che il tuo cazzetto non mi serve a niente e non riuscirebbe mai a farmi godere perchè è troppo piccolo e non sai farci nulla, infila la tua faccia tra le mie chiappe e leccami il buco del mio culo, così mi rilasso un pochino”. Olga godeva nell’umiliare Giuliano, ma anche a lui piaceva. In altri momenti Olga, mentre nel pomeriggio guardava la tv, si sditalinava e dopo essere venuta, indicava la fica a Giuliano e mentre lei si era messa a gambe larghe gli diceva: ”Vieni schiavetto e pulisci per bene la mia fica dalla mia goduria”: Giuliano iniziava a leccare la sua meravigliosa fica e Olga prendeva il suo viso e lo appiccicava alla sua fichetta strofinandogliela sul viso e venendogli in bocca, poi gli diceva: “Giuliano assapora la mia dolce goduria, visto che quando eravamo insieme mai sei riuscito ad assaporarla”. Lui ripuliva tutto.
Un giorno come tanti altri Giuliano arrivò a casa di Olga per la solita sottomissione e la sorpresa fu che ad aprirgli la porta insieme a Olga trovò un muscolosissimo ragazzo di colore. Appena fu entrato Olga presentò Giuliano al ragazzo di colore dicendogli: “Caro questo è Giuliano il mio ex di cui ti hi parlato: è un minidotato ed ora è anche il mio schiavo e perciò, Kevin, anche il tuo“. Olga era smagliante e non vedeva l’ora di sottomettere lo schiavo davanti al suo stallone. Lei indossava in quel momento soltanto un perizomino, dei tacchi a spillo ed un reggiseno a balconcino. Olga si sedette sul divano. Il nero disse a Giuliano: "Vai a rendere omaggio ai piedi della Padrona, schiavo!" Giuliano si mise in ginocchio e baciò le scarpe della dea.
"Togli le mie scarpe e lecca i mie piedi", disse Olga. Giuliano prese a baciare e leccare i piedi di lei. Mentre lei si faceva leccare i piedi da Giuliano, toccava la patta dei pantaloni al suo amante che eccitatissimo dalla situazione le accarezzava il magnifico seno. Giuliano leccava i piedi di Olga e lei infilava le dita dei suoi piedi nella bocca dello schiavo. Olga vogliosa di cazzo iniziò a baciare il suo uomo e mentre lo baciava aveva un piede nella bocca ed uno sulla nuca di Giuliano schiacciandogli la testa verso terra. Olga: ”Adesso Giuliano leccami le caviglie e lentamente salimi su”. Mentre Giuliano le leccava le caviglie, lei tirò fuori l’enorme cazzone del ragazzo di colore ed iniziò a massaggiarlo mentre svettava imponente verso l‘alto. Giuliano arrivò a leccare la fica di Olga, così lei mentre accarezzava il cazzo del suo ragazzo, prese per i capelli Giuliano e l’attirò verso di sè, mettendo la sua faccia a contatto con il suo minuscolo perizoma. Nel frattempo si baciava appassionatamente con il nero. Olga si tolse il tanga e fece affondare la faccia di Giuliano a contatto diretto della sua fica: "Sì, lecca leccamiiiiiii". Mentre si faceva leccare la fica dal sottomesso, Olga cominciò a menare lentamente il cazzo del suo cavallone. La lingua dello schiavo la stava facendo venire: "Sì, continua Giuliano vaiii! Uhmm, siiiiiiii siiiiiiii siiiiii! Sì, vengo, vengooo, apri la bocca, aprilaaa!!" Olga venne alla grande nella bocca del sottomesso. Poi con una pedata leggera sulle palle gli ordinò: "Giuliano vai a metterti tra le gambe del Padrone e imbocca il suo cazzo, così impari a conoscere un cazzo vero". Giuliano andò ad imboccare il cazzone enorme e durissimo di lui, sempre rimanendo in ginocchio, mentre il nero stava seduto sul divano. La sua lingua lavorava sulla cappella gigante, poi lo imboccava e lo succhiava. Giuliano spompinava il suo cazzo e loro limonavano alla grande, tanto che lei si stava eccitando di nuovo. Poi Olga disse: ”Ora mi siedo sulle tue spalle, mentre tu continui a succhiare il cazzo del mio uomo”, cosi si mise a cavalcioni sulle spalle di Giuliano, mettendo la fica poggiata sul suo collo; intanto Giuliano continuava a pompare il pisellone del nero, nonostante Olga fosse sulle sue spalle: lui pompava ed i due si baciavano. Lei di tanto in tanto spingeva la nuca dello schiavo con la mano più a fondo e più forte, tanto che il cazzo gli toccava il fondo della gola e questo faceva eccitare di più Olga che stava facendo soffocare Giuliano con il cazzone dritto del suo amante.
L’amante voleva scopare. Olga prese per le spalle lo schiavo facendogli perdere l’equilibrio, mentre stava cadendo all’indietro gli diede un calcio, immediatamente si piazzò a cavalcioni sul cazzo durissimo dell'amante: "Forza Giuliano!!! Alzati e leccami il culo mentre lui mi sfonda la fica, ahhhhhhhhhhhhhhh hahhhhh, già gooooooodooooooo fottomiiiiiiii!!",.
Giuliano si piazzò dietro di lei cercando con difficoltà di seguire i movimenti di lei, con lingua attaccata al suo culo:
"Uhmm!!siiiiiiiiii siiiiiiiiiiiiiiii daiiiiiiiiii ahhhhhhhhhhhhhhhh ahhhhhhhhhh che bellloooooo avere la tua lingua Giuliano nel mio buco del culoooooo mentre scopo ahhhhhhhhhhhhhh, te la strappo la lingua, se non l’allunghi abbastanza". Kevin venne nuovamente, così Olga fece piegare la testa a Giuliano all’indietro e vi ci si piazzò sopra facendo colare lo sperma dentro di essa. La padrona prese poi il cazzone del suo amante, che si alzò e tenendoglielo in mano lo portò davanti alla bocca dello schiavo e glielo fece ripulire per bene, come merita un cazzo del genere.
Finita questa meravigliosa scopata, andarono a cena, dopo accesero la tv e si accomodarono seduti sul divano mentre il sottomesso faceva da degno poggiapiedi. Olga però si stava eccitando nuovamente, toccò il cazzo del suo ragazzo, si baciarono e disse: ”andiamo a letto tesoro! Giuliano seguici a quattro zampe!" Lei si sentiva già pronta senza tanti preliminari e chiese al suo partner di prenderla da dietro, con le gambe larghe in modo che il sedere fosse verso l’esterno. Lo stallone si mise dietro di lei, era già bagnatissima, la prese in quella posizione. La loro eccitazione era davvero notevole, Olga era come sempre una cagna in calore, per rifarsi del periodo con l’inutile Giuliano ed urlava dicendo: ” „Godoooooooooooooooooooo, siiiiii siiiiiiiii daiiiiiiii daiiiiiiiii più forte siiiiiiii siiiiiiiiiiiii” e mentre godeva si mordeva le labbra dal piacere che stava provando. Olga si faceva sfondare a pecora: “siiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiii vengooooooooooooooooo” ed ecco che Olga spostando il bacino all’indietro verso la faccia di Giuliano gli venne copiosamente sul viso. Ormai il viso di Giuliano era impiastricciato tutto dagli umori di Olga che guardò Giuliano e gli disse: "Andiamo in bagno adesso!". In bagno lo fecero mettere in ginocchio con la testa reclinata all’indietro e la bocca aperta. Olga si piazzò sopra la sua bocca e vi pisciò dentro con grande goduria; si fece ripulire e poi si spostò. Il ragazzo di colore si avvicinò a Giuliano, Olga gli prese l’enorme cazzo fra le dita e lo indirizzò verso la sua bocca: Olga: “Caro, pisciagli pure in bocca, tanto lui per noi è solo un cesso!”. Il ragazzo pisciò nella bocca del sottomesso e Olga: “Pulisci il cazzo del mio amante!” “Sì, stronzo, è quello il tuo compito” disse il ragazzo. Giuliano leccò il cazzo mentre loro si baciavano tranquillamente.
A letto lo schiavo fu fatto mettere ai piedi del letto per fare loro da poggiapiedi e si addormentarono.
Olga la mattina, con gli occhi ancora chiusi, strofinava i piedi sulla faccia dello schiavo, cercava la sua bocca per infilarvi le dita dentro, si sorrideva soddisfatta quando sentiva la lingua di Giuliano leccarle le dita dei piedi, mentre lei le muoveva dentro la sua bocca. Poi attirò verso di sé la testa dello schiavo e lo forzò verso il centro del letto, la faccia arrivò in mezzo alle sue gambe, si mise di lato offrendogli il culo da leccare mentre lei accarezzava il petto del suo amante. Finalmente anche lui si svegliò con quelle carezze languide, il cazzo duro, la fica già bagnata, erano entrambi super eccitati, tanto che Olga si piazzò sopra il cazzo di lui impalandovisi sopra. Era s**tenata ed eccitatissima ,mentre cavalcava il cazzone enorme delll’amante ed insultava Giuliano; e quando stava per arrivare all’orgasmo, affondò le unghie nella pelle del petto dello schiavo, gemendo dal piacere per la grande goduria che le procurava il cazzone; diceva: “Siiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiii, daiiiiiiiiiiiii goodoooooooooooooodoooooo, vaiiiiiii ancoraaaaaaaaaa ahhhhhh siiiiiiiiiii vaiiiiiiiiii che grannnn cazoooooooooo haiiii siiiiiiiiiii, ancora, dai continua che vengooooooooooooooo ahhhhhhhhhh!“ Dopo esser venuta si calmò e baciò l’amante: Era un vero stallone e vederli scopare era una gioia per tutti, anche per quella merda di Giuliano.
Continuarono a scopare per un altro po’ e Olga si fece sfondare il culo con i suoi soliti gridolini di goduria. Si calmarono solo quando lui sborrò nel culo della sua ragazza.
Olga dopo esser venuta si calmò e bacio l‘amante e poi disse: "Vieni schiavo, puliscimi dalla sborra del mio stallone” e facendogli segno con il dito gli indicava di pulirle il suo meraviglioso buco del culo. Giuliano leccava il culo di Olga che si allargava per bene le chiappe per far colare la sua goduria nella bocca dello schiavo. Olga: ”Sai mi eccito ancora di più quando scopo sapendo che tu puoi solo guardarmi godere” e sorrise soddisfatta, mentre lui continuava a pulirla. Poi andarono in bagno, Giuliano fu fatto sdraiare per terra ed ecco che la meravigliosa Olga aveva messo il suo buco del culo proprio sulla bocca dello schiavo: "Lecca Giuliano! Dai leccami forte il buco del culo!"
Lei si accarezzava il seno mentre lui leccava; intanto scureggiò nella bocca del sottomesso dicendo: ”Apri bene la bocca che sta per arrivare” ed ecco che all’improvviso uno stronzo enorme entrò nella bocca di Giuliano. Olga cacava con evidente soddisfazione nella bocca dello schiavo. Poi un altro pezzo di merda gli cadde sul volto e Olga mentre cacava era in estasi e rideva di gusto divertita. Finito di cacare, rimase seduta sulla faccia di Giuliano facendogli mettere la lingua nel suo buco del culo. Mentre si faceva leccare sorrideva al suo uomo che si faceva la doccia dicendogli: ”Sì che è una cazzo enorme il tuo”. Olga si alzò, l’amante andò vicino al viso di Giuliano e gli scureggiò in faccia mentre lui era sempre sdraiato per terra. Olga sorrise divertita dalla scena, poi prese la carta igienica, se la passò sul buco del culo sporchissimo, la guardò un attimo e poi: "Apri la bocca schiavo! Così bravo!" infilò la carta dentro la sua bocca "Mangiala ora!" Quando vide che aveva inghiottito, lei passò un’altra volta un altro pezzo di carta sul suo sedere, splendido ma ancora molto sporco e glielo rificcò in gola. Il suo ragazzo mentre si gustava la scena sorrise e disse a Giuliano di leccare il culo ancora sporco di Olga per toglierle lo sporco che restava. La bella bionda piazzando il culo sulla sua faccia se lo fece ripulire; così mentre lo schiavo le leccava il buco del culo, lei si baciava con l’amante. Si pulirono, si vestirono ed uscirono.
Qualche giorno dopo Giuliano era a casa di Olga e squillò il telefono: era la madre della ragazza, che le annunciava la propria visita imminente.
Andò ad aprire a sua madre che trovò Giuliano seduto a terra con la nuca appoggiata alla poltrona. Eva incuriosita si avvicinò immediatamente alla poltrona: "Giuliano!!!! ma che fai lì?"
"Mamma ti spiego tutto" disse Olga. E le raccontò che Giuliano aveva accettato di fare il suo schiavo e mentre raccontava il tutto si faceva leccare i piedi dallo schiavo. La madre rimase senza parole e disse: ”E‘ il tuo uomo?“ Olga: ”No, Giuliano lo umilio e lo sottometto quando mi va, lo tratto come water, gli cago e gli piscio in bocca. Sai è bellissimo, ma per scopare ho uno stallone di colore, mamma, con cui convivo da qualche settimana, ma ora voglio sposare Giuliano, così anche i suoi guadagni saranno i miei e del mio amante, pensaci: con lui posso fare ciò che voglio, di giorno andrà a lavorare da suo padre e di sera e di notte sarà qui a servirmi e per soddisfarmi avrò il mio stallone che ha un cazzone gigante”. Sotto il piede di Olga si sentì la voce di Giuliano: ”Io allora non decido un bel niente?”.
Olga: ”Certo, decidi tu, se ti va, intanto ci incontreremo con tua madre e le racconteremo come stanno le cose e sicuramente capirà, anzi…….ora le telefono.”
Prese il telefono in mano e chiamò la madre di Giuliano facendosi leccarenel frattempo le chiappe dal figlio. Olga: ”Ciao Laura, è tanto che voglio chiamarti, sono Olga”
"Ciao cara”,
Olga: ”Senti Laura ti devo parlare di Giuliano, ci dobbiamo vedere”.
”Va bene”. La biondona sentendo ciò si allargò le chiappe tonde con le mani, facendo affondare di più la faccia di Giuliano fra il suo culo da fata. Mentre diceva ciò, indicò col dito alla madre proprio le sue chiappe. Lei si trattenne dal ridere. Olga e la futura suocera si salutarono e la comunicazione s’interruppe.
"Mamma quanto mi intriga questa situazione!!! Ho visto sempre Giuliano come una merda, come uno schiavo ideale, sapessi quante volte mi sono trattenuta a fatica a casa sua dal calpestarlo, dal trattarlo male, dal dirgli di leccarmi il culo, ma ora…….me lo voglio godere a modo mio”.
"Si cara lo so, Giuliano è un tipo che ispira cattiverie e piacerebbe un po‘ anche a me sottometterlo".
"Sono contentissima mamma che anche tu apprezzi il piacere di…..cagare in bocca a questo miserabile". Laura: ”Ora comunque devo andare" .Olga le rispose: ”Quando Giuliano avrà deciso se sposarmi o no andremo da sua madre a parlarle”. Durante tutto il discorso, Giuliano aveva leccato il meraviglioso fondo schiena di Olga che disse: “Schiavo saluta mia madre come si deve, leccale il culo ed ogni volta che vedrai mia madre dovrai umilmente leccarglelo".
La madre si avvicinò a Giuliano che si era sdraiato per terra, si alzò la gonna del tailleur, tirò giù lo slip e fece combaciare il suo buco con la bocca di Giuliano che leccò subito.
"Sì questo mi piace, Olga, è davvero un saluto rispettoso" disse la madre ed alzandosi se ne andò.
Il giorno dopo Olga chiese una risposta a Giuliano: "Allora hai deciso?". Lui: ”Si Olga!, ci sposeremo e continuerò ad essere il tuo servo per sempre: usami come cesso, tanto solo per quello posso servirti; voglio venerarti, tu meriti tutto; trattami come una merda”. Olga gli rispose:”Sì, tu sei troppo schiavo, puoi solo servirmi come gabinetto e per altre mie voglie, ora chiamo mia madre e le dico di passarmi a prendere perché oggi andiamo a casa di tua madre per raccontarle tutto, ti dispiace?” Il sottomesso rispose: ”E‘ giusto che anche mia madre sappia della mia sottomissione nei tuoi confronti, oggi verrò volentieri con te”. Olga chiamò la madre per darle la bella notizia e nel contempo si faceva succhiare le dita dei piedi da Giuliano.
Alle 16 Giuliano accompagnò l’amante di Olga, lei stessa e sua madre Laura a casa della propria madre. Loro tre entrarono per primi seguiti da Giuliano. Laura: “Oh! Che bella sorpresa, madre e figlia con il ragazzone insieme con mio figlio, accomodatevi ragazze; è successo qualcosa? vero?"
Ad iniziare il discorso fu Eva: "No cara, siamo venute a parlarti di tuo figlio, Olga e il ragazzo…., no, cioè, no non preoccuparti, nulla di grave; solo che si vogliono sposare!"
Laura rimase stupita e Olga disse: ”Tuo figlio mi venera”.
Giuliano: ”Mamma sono innamorato di lei e …… voglio essere il suo…… schiavo per tutta la vita". Laura guardò perplessa suo figlio e disse: ”voglio la verità!“ Iniziò Olga a parlare: ”Tuo figlio è proprio uno schiavo sottomesso, ho usato Giuliano come cesso completo, lo ho umiliato, mi ha leccato i piedi e soprattutto il culo, aveva la faccia tra le mie chiappe anche quando ci siamo sentite per telefono e mi ha anche detto che si sega spesso pensando ai tuoi bellissimi piedi”.
Laura: ”è vero, sei proprio uno schiavo, una merda, ecco ora capisco perché vi siete lasciati, perché non la facevi godere e naturalmente una ragazza come Olga vogliosa…… Io adesso però che devo fare….?”.
Olga:”Non è finita Laura, tuo figlio l’ho trattato da schiavo anche davanti a lui che è il mio ragazzo: Giuliano ha succhiato il cazzo del mio uomo che gli ha pure scureggiato in faccia e voglio sposare tuo figlio perché è erede di un bel patrimonio”.
Laura: ”Ok, sposatevi e tu (rivolgendosi al ragazzo di colore), umilia pure mio figlio e fai godere Olga, perché da adesso entrerai nella mia azienda come mio vice, comanderai a mio figlio che tanto non sarà mai in grado di farsi ubbidire e stai bene con Olga; a Giuliano potrai far fare anche i lavori più umili al lavoro anche se è mio figlio: dovrà obbedirvi, visto che già lo avete sottomesso e tu Giuliano farai da cesso anche al ragazzo e adesso lecca i piedi a loro due; voglio davvero vederti!”. Giuliano si mise ai piedi di Olga e del suo uomo e leccava i loro piedi ed intanto Laura disse: ”Poi Giuliano dimmi come è la merda di questo stallone e tu Olga goditela, io comanderò in azienda e voi sarete i miei vice e sposatevi presto”. Giuliano si interruppe un attimo dal leccaggio per precisare che aveva mangiato la merda di lei, non di lui.
Olga però chiese a Laura: „Ed il padre di Giuliano? Cosa ne penserà?“ „A lui penso io! Sono io che decido.“ Rispose Laura, tagliando corto.
Brindarono ridendo mentre Giuliano leccava i piedi a tutti i presenti. Laura concluse dicendo: „Sposatevi al più presto voi due!“ e sorridendo si abbracciò a lungo con Eva, la madre di Olga.
IIIlQ
Olga, sua ex fidanzata, ora sua padrona
Giuliano aveva 22 anni ed era appena uscito da una relazione molto insoddisfacente dal punto di vista sessuale con una ragazza di nome Olga, figlia di amici di famiglia: il padre italiano, la madre svedese. Lei 21 anni, bella, viso dolce con dei lineamenti stupendi, capelli lunghi, biondi, alta 1.72, seno perfetto, sodo ed abbastanza notevole; ma è guardando il suo magnifico sedere che si rimane storditi, i suoi glutei sono da estasi, il suo culo è una cosa spettacolare, tondo e sodo; quindi ha delle chiappette perfette come del resto perfette sono le sue gambe ben tornite.
Giuliano e Olga erano stati insieme un paio di anni, esattamente da quando lui ne aveva 19 e lei 18. All’inizio andava tutto bene, ma con il passare del tempo la loro relazione era entrata in crisi, a causa soprattutto di Giuliano, che a letto non era un vero e proprio stallone, anzi tutt’altro, era un minidotato che quasi mai riusciva a far godere la splendida Olga. Lei, bellissima, era affamata e vogliosa di cazzo duro ed aveva perciò deciso di mollarlo ed una sera dopo aver parlato con Giuliano per più di un ora gli comunicò che lo avrebbe lasciato per provare nuove esperienze, sperando che sarebbero state più soddisfacenti.
Giuliano, lasciato da Olga, entrò nell’azienda del padre per seguire i suoi affari per poi prenderne il posto, tempo dopo. Olga dopo aver lasciato Giuliano non aveva avuto problemi a trovarsi altri ragazzi con cui scopare, e pochi mesi dopo aver lasciato Giuliano si fidanzò nuovamente con un bel ragazzo di colore, con cui andò a vivere insieme. Il ragazzo di colore aveva muscoli d’acciaio, ed a letto era un vero e proprio stallone che faceva godere Olga come una vera porca instancabile di cazzo. Il ragazzo di colore conquistò la bella bionda per il suo enorme cazzo che tanto Olga amava e desiderava.
Giuliano dopo essere entrato nell’azienda del padre, cominciò a desiderare di venir sottomesso dalle ragazze con cui andava, visto che il suo cazzetto quelle povere ragazze nemmeno lo sentivano quando lui lo infilava nella loro fichetta. Giuliano aveva una voglia matta di essere sottomesso, e si segava pensando di leccare i piedi della madre. La madre, una bella donna quarantenne, divorziata dal marito, aveva un fascino straordinario, bionda, bella alta. un sedere in carne e soprattutto due tette enormi che sembravano scoppiare nel suo reggiseno.
Giuliano si segava pensando alla madre. Nonostante Olga e Giuliano si fossero lasciati, le rispettive famiglie erano rimaste in ottimi rapporti. Così un giorno Olga decise di andare a trovare Giuliano per vedere cosa faceva e come stava da quando non stavano più insieme. Quando Olga suonò il campanello della porta, Giuliano era solo in casa. Entrata in casa, Giuliano fece accomodare Olga nel salotto e poi andarono nella sua cameretta. Entrambi si sedettero sul lettino e Giuliano disse: “Ma con chi sei fidanzata adesso?“ Lei rispsoe: ”convivo con un ragazzo di colore, che mi fa godere veramente con il suo cazzo enorme, altro che te“. A quelle parole Giuliano rivolgendo lo sguardo verso Olga le disse: ”Sei una dea Olga e meriti di avere qualcuno che si sottometta a te per ogni tuo piacere: io mi sento uno schiavo, mi sego anche pensando di essere sottomesso da mia madre, mi piacerebbe servirti ... se vuoi…………………”.Olga con viso sorridente rispose: ”sarebbe bellissimo, da sempre mi eccitava l’idea di trattarti come schiavo ed usarti come leccapiedi, questa è la tua natura non c’e più bisogno di spiegazioni, ecco perché nonostante la mia bellezza non sei mai riuscito a farmi godere, perché sei un sottomesso e non vedo l’ora di usarti come meglio riterrò opportuno, naturalmente anche davanti al mio amante”.
Giuliano replicò semplicemente e banalmente: ”Ok!”.
Olga: ”Quindi siamo d’accordo: oltre che essere mio schiavo, dovrai obbedire anche ai suoi ordini, pensaci bene e se accetti vieni a casa da me oggi stesso, nel pomeriggio".
Olga si alzò e prima di andarsene si alzò la gonna, si girò, si piegò e strofinò il culo sul viso di Giuliano che stava ancora seduto sul letto. Alle 5 del pomeriggio Giuliano suonò alla porta di casa di Olga, lei apri e gli disse subito: ”Vai a metterti in ginocchio di fronte alla poltrona". Olga lo seguì e gli disse: ”Vieni, metti la tua testa sul cuscino della poltrona, così, bravo”. Olga da vera dea si tolse la gonna e mostrò il suo grandioso culo che veniva messo in risalto dal perizoma nero, che divideva in due le sue chiappe autorevoli. Si sfilò anche il perizoma: ”spalanca la bocca Giuliano, spalancala, voglio sedermi sopra alla tua inutile faccia e infila la tua lingua nel mio buco del culo che mai hai saputo far godere”. Piano e lentamente Olga andò a sedersi sulla faccia di Giuliano, facendo combaciare il suo ano con la bocca di Giuliano. Olga seduta comodamente sulla faccia del suo ex diceva: "Sapessi quante volte ho sognato che tu potessi essere mio schiavo; è iniziata questa mia voglia quando non mi facevi godere durante le nostre scopate; uhm ahhhhhhh! Come mi veniva voglia di sedermi sulla tua faccia, di stare lì seduta per ore, farti soffocare sotto il mio culo sapendo che non potevi farmi godere, volevo usarti come cuscino per il mio stupendo culo!! Quante volte mi sono sditalinata pensando alla tua faccia sofferente sotto di me, ma adesso è tutto vero e voglio usarti come credo più opportuno“. Lei sapeva che lui soffriva in silenzio sotto il suo culo, ma questo le piaceva molto e in più aveva la sua lingua infilata nel suo meraviglioso buco. Il massimo! Rimase in quella posizione parecchio tempo, lo sentiva mormorare sotto di sé; "Zitto, scemo, e leccami, minidotato!".
Si spostò leggermente indietro dopo più di mezz‘ora che lui le aveva iniziato leccare il buco del culo:"
"Leccami la fica adesso, Giuliano,vediamo se almeno con la lingua sai farmi godere"!
Olga sempre seduta sulla faccia di Giuliano si faceva leccare beatamente la fica e poco dopo venne copiosamente nella bocca del suo nuovo schiavetto. Una volta venuta nella sua bocca, rimase ancora seduta sulla faccia del suo schiavo. Il ragazzo di Olga era sempre in giro per lavoro e quindi nella casa dove convivevano si trovava spesso sola, ma ora non più, a farle compagnia adesso c’era Giuliano che lei usava come liberamente voleva.
Ormai si vedevano a casa di lei tutti i giorni e Giuliano era un vero sottomesso realizzato. Olga si faceva baciare e leccare i suoi splendidi piedi, lo umiliava facendosi leccare la fica dopo aver pisciato e, come sempre, si faceva leccare tutta, partendo naturalmente dai piedi. Infine Olga si metteva con le ginocchia appoggiate sul letto, mantenendo alte le sue favolose chiappe e poggiando i gomiti sul letto, faceva finta di leggere un giornale e con tono beffardo e con una risata da porca umiliava Giuliano dicendogli: ”visto che il tuo cazzetto non mi serve a niente e non riuscirebbe mai a farmi godere perchè è troppo piccolo e non sai farci nulla, infila la tua faccia tra le mie chiappe e leccami il buco del mio culo, così mi rilasso un pochino”. Olga godeva nell’umiliare Giuliano, ma anche a lui piaceva. In altri momenti Olga, mentre nel pomeriggio guardava la tv, si sditalinava e dopo essere venuta, indicava la fica a Giuliano e mentre lei si era messa a gambe larghe gli diceva: ”Vieni schiavetto e pulisci per bene la mia fica dalla mia goduria”: Giuliano iniziava a leccare la sua meravigliosa fica e Olga prendeva il suo viso e lo appiccicava alla sua fichetta strofinandogliela sul viso e venendogli in bocca, poi gli diceva: “Giuliano assapora la mia dolce goduria, visto che quando eravamo insieme mai sei riuscito ad assaporarla”. Lui ripuliva tutto.
Un giorno come tanti altri Giuliano arrivò a casa di Olga per la solita sottomissione e la sorpresa fu che ad aprirgli la porta insieme a Olga trovò un muscolosissimo ragazzo di colore. Appena fu entrato Olga presentò Giuliano al ragazzo di colore dicendogli: “Caro questo è Giuliano il mio ex di cui ti hi parlato: è un minidotato ed ora è anche il mio schiavo e perciò, Kevin, anche il tuo“. Olga era smagliante e non vedeva l’ora di sottomettere lo schiavo davanti al suo stallone. Lei indossava in quel momento soltanto un perizomino, dei tacchi a spillo ed un reggiseno a balconcino. Olga si sedette sul divano. Il nero disse a Giuliano: "Vai a rendere omaggio ai piedi della Padrona, schiavo!" Giuliano si mise in ginocchio e baciò le scarpe della dea.
"Togli le mie scarpe e lecca i mie piedi", disse Olga. Giuliano prese a baciare e leccare i piedi di lei. Mentre lei si faceva leccare i piedi da Giuliano, toccava la patta dei pantaloni al suo amante che eccitatissimo dalla situazione le accarezzava il magnifico seno. Giuliano leccava i piedi di Olga e lei infilava le dita dei suoi piedi nella bocca dello schiavo. Olga vogliosa di cazzo iniziò a baciare il suo uomo e mentre lo baciava aveva un piede nella bocca ed uno sulla nuca di Giuliano schiacciandogli la testa verso terra. Olga: ”Adesso Giuliano leccami le caviglie e lentamente salimi su”. Mentre Giuliano le leccava le caviglie, lei tirò fuori l’enorme cazzone del ragazzo di colore ed iniziò a massaggiarlo mentre svettava imponente verso l‘alto. Giuliano arrivò a leccare la fica di Olga, così lei mentre accarezzava il cazzo del suo ragazzo, prese per i capelli Giuliano e l’attirò verso di sè, mettendo la sua faccia a contatto con il suo minuscolo perizoma. Nel frattempo si baciava appassionatamente con il nero. Olga si tolse il tanga e fece affondare la faccia di Giuliano a contatto diretto della sua fica: "Sì, lecca leccamiiiiiii". Mentre si faceva leccare la fica dal sottomesso, Olga cominciò a menare lentamente il cazzo del suo cavallone. La lingua dello schiavo la stava facendo venire: "Sì, continua Giuliano vaiii! Uhmm, siiiiiiii siiiiiiii siiiiii! Sì, vengo, vengooo, apri la bocca, aprilaaa!!" Olga venne alla grande nella bocca del sottomesso. Poi con una pedata leggera sulle palle gli ordinò: "Giuliano vai a metterti tra le gambe del Padrone e imbocca il suo cazzo, così impari a conoscere un cazzo vero". Giuliano andò ad imboccare il cazzone enorme e durissimo di lui, sempre rimanendo in ginocchio, mentre il nero stava seduto sul divano. La sua lingua lavorava sulla cappella gigante, poi lo imboccava e lo succhiava. Giuliano spompinava il suo cazzo e loro limonavano alla grande, tanto che lei si stava eccitando di nuovo. Poi Olga disse: ”Ora mi siedo sulle tue spalle, mentre tu continui a succhiare il cazzo del mio uomo”, cosi si mise a cavalcioni sulle spalle di Giuliano, mettendo la fica poggiata sul suo collo; intanto Giuliano continuava a pompare il pisellone del nero, nonostante Olga fosse sulle sue spalle: lui pompava ed i due si baciavano. Lei di tanto in tanto spingeva la nuca dello schiavo con la mano più a fondo e più forte, tanto che il cazzo gli toccava il fondo della gola e questo faceva eccitare di più Olga che stava facendo soffocare Giuliano con il cazzone dritto del suo amante.
L’amante voleva scopare. Olga prese per le spalle lo schiavo facendogli perdere l’equilibrio, mentre stava cadendo all’indietro gli diede un calcio, immediatamente si piazzò a cavalcioni sul cazzo durissimo dell'amante: "Forza Giuliano!!! Alzati e leccami il culo mentre lui mi sfonda la fica, ahhhhhhhhhhhhhhh hahhhhh, già gooooooodooooooo fottomiiiiiiii!!",.
Giuliano si piazzò dietro di lei cercando con difficoltà di seguire i movimenti di lei, con lingua attaccata al suo culo:
"Uhmm!!siiiiiiiiii siiiiiiiiiiiiiiii daiiiiiiiiii ahhhhhhhhhhhhhhhh ahhhhhhhhhh che bellloooooo avere la tua lingua Giuliano nel mio buco del culoooooo mentre scopo ahhhhhhhhhhhhhh, te la strappo la lingua, se non l’allunghi abbastanza". Kevin venne nuovamente, così Olga fece piegare la testa a Giuliano all’indietro e vi ci si piazzò sopra facendo colare lo sperma dentro di essa. La padrona prese poi il cazzone del suo amante, che si alzò e tenendoglielo in mano lo portò davanti alla bocca dello schiavo e glielo fece ripulire per bene, come merita un cazzo del genere.
Finita questa meravigliosa scopata, andarono a cena, dopo accesero la tv e si accomodarono seduti sul divano mentre il sottomesso faceva da degno poggiapiedi. Olga però si stava eccitando nuovamente, toccò il cazzo del suo ragazzo, si baciarono e disse: ”andiamo a letto tesoro! Giuliano seguici a quattro zampe!" Lei si sentiva già pronta senza tanti preliminari e chiese al suo partner di prenderla da dietro, con le gambe larghe in modo che il sedere fosse verso l’esterno. Lo stallone si mise dietro di lei, era già bagnatissima, la prese in quella posizione. La loro eccitazione era davvero notevole, Olga era come sempre una cagna in calore, per rifarsi del periodo con l’inutile Giuliano ed urlava dicendo: ” „Godoooooooooooooooooooo, siiiiii siiiiiiiii daiiiiiiii daiiiiiiiii più forte siiiiiiii siiiiiiiiiiiii” e mentre godeva si mordeva le labbra dal piacere che stava provando. Olga si faceva sfondare a pecora: “siiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiii vengooooooooooooooooo” ed ecco che Olga spostando il bacino all’indietro verso la faccia di Giuliano gli venne copiosamente sul viso. Ormai il viso di Giuliano era impiastricciato tutto dagli umori di Olga che guardò Giuliano e gli disse: "Andiamo in bagno adesso!". In bagno lo fecero mettere in ginocchio con la testa reclinata all’indietro e la bocca aperta. Olga si piazzò sopra la sua bocca e vi pisciò dentro con grande goduria; si fece ripulire e poi si spostò. Il ragazzo di colore si avvicinò a Giuliano, Olga gli prese l’enorme cazzo fra le dita e lo indirizzò verso la sua bocca: Olga: “Caro, pisciagli pure in bocca, tanto lui per noi è solo un cesso!”. Il ragazzo pisciò nella bocca del sottomesso e Olga: “Pulisci il cazzo del mio amante!” “Sì, stronzo, è quello il tuo compito” disse il ragazzo. Giuliano leccò il cazzo mentre loro si baciavano tranquillamente.
A letto lo schiavo fu fatto mettere ai piedi del letto per fare loro da poggiapiedi e si addormentarono.
Olga la mattina, con gli occhi ancora chiusi, strofinava i piedi sulla faccia dello schiavo, cercava la sua bocca per infilarvi le dita dentro, si sorrideva soddisfatta quando sentiva la lingua di Giuliano leccarle le dita dei piedi, mentre lei le muoveva dentro la sua bocca. Poi attirò verso di sé la testa dello schiavo e lo forzò verso il centro del letto, la faccia arrivò in mezzo alle sue gambe, si mise di lato offrendogli il culo da leccare mentre lei accarezzava il petto del suo amante. Finalmente anche lui si svegliò con quelle carezze languide, il cazzo duro, la fica già bagnata, erano entrambi super eccitati, tanto che Olga si piazzò sopra il cazzo di lui impalandovisi sopra. Era s**tenata ed eccitatissima ,mentre cavalcava il cazzone enorme delll’amante ed insultava Giuliano; e quando stava per arrivare all’orgasmo, affondò le unghie nella pelle del petto dello schiavo, gemendo dal piacere per la grande goduria che le procurava il cazzone; diceva: “Siiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiii, daiiiiiiiiiiiii goodoooooooooooooodoooooo, vaiiiiiii ancoraaaaaaaaaa ahhhhhh siiiiiiiiiii vaiiiiiiiiii che grannnn cazoooooooooo haiiii siiiiiiiiiii, ancora, dai continua che vengooooooooooooooo ahhhhhhhhhh!“ Dopo esser venuta si calmò e baciò l’amante: Era un vero stallone e vederli scopare era una gioia per tutti, anche per quella merda di Giuliano.
Continuarono a scopare per un altro po’ e Olga si fece sfondare il culo con i suoi soliti gridolini di goduria. Si calmarono solo quando lui sborrò nel culo della sua ragazza.
Olga dopo esser venuta si calmò e bacio l‘amante e poi disse: "Vieni schiavo, puliscimi dalla sborra del mio stallone” e facendogli segno con il dito gli indicava di pulirle il suo meraviglioso buco del culo. Giuliano leccava il culo di Olga che si allargava per bene le chiappe per far colare la sua goduria nella bocca dello schiavo. Olga: ”Sai mi eccito ancora di più quando scopo sapendo che tu puoi solo guardarmi godere” e sorrise soddisfatta, mentre lui continuava a pulirla. Poi andarono in bagno, Giuliano fu fatto sdraiare per terra ed ecco che la meravigliosa Olga aveva messo il suo buco del culo proprio sulla bocca dello schiavo: "Lecca Giuliano! Dai leccami forte il buco del culo!"
Lei si accarezzava il seno mentre lui leccava; intanto scureggiò nella bocca del sottomesso dicendo: ”Apri bene la bocca che sta per arrivare” ed ecco che all’improvviso uno stronzo enorme entrò nella bocca di Giuliano. Olga cacava con evidente soddisfazione nella bocca dello schiavo. Poi un altro pezzo di merda gli cadde sul volto e Olga mentre cacava era in estasi e rideva di gusto divertita. Finito di cacare, rimase seduta sulla faccia di Giuliano facendogli mettere la lingua nel suo buco del culo. Mentre si faceva leccare sorrideva al suo uomo che si faceva la doccia dicendogli: ”Sì che è una cazzo enorme il tuo”. Olga si alzò, l’amante andò vicino al viso di Giuliano e gli scureggiò in faccia mentre lui era sempre sdraiato per terra. Olga sorrise divertita dalla scena, poi prese la carta igienica, se la passò sul buco del culo sporchissimo, la guardò un attimo e poi: "Apri la bocca schiavo! Così bravo!" infilò la carta dentro la sua bocca "Mangiala ora!" Quando vide che aveva inghiottito, lei passò un’altra volta un altro pezzo di carta sul suo sedere, splendido ma ancora molto sporco e glielo rificcò in gola. Il suo ragazzo mentre si gustava la scena sorrise e disse a Giuliano di leccare il culo ancora sporco di Olga per toglierle lo sporco che restava. La bella bionda piazzando il culo sulla sua faccia se lo fece ripulire; così mentre lo schiavo le leccava il buco del culo, lei si baciava con l’amante. Si pulirono, si vestirono ed uscirono.
Qualche giorno dopo Giuliano era a casa di Olga e squillò il telefono: era la madre della ragazza, che le annunciava la propria visita imminente.
Andò ad aprire a sua madre che trovò Giuliano seduto a terra con la nuca appoggiata alla poltrona. Eva incuriosita si avvicinò immediatamente alla poltrona: "Giuliano!!!! ma che fai lì?"
"Mamma ti spiego tutto" disse Olga. E le raccontò che Giuliano aveva accettato di fare il suo schiavo e mentre raccontava il tutto si faceva leccare i piedi dallo schiavo. La madre rimase senza parole e disse: ”E‘ il tuo uomo?“ Olga: ”No, Giuliano lo umilio e lo sottometto quando mi va, lo tratto come water, gli cago e gli piscio in bocca. Sai è bellissimo, ma per scopare ho uno stallone di colore, mamma, con cui convivo da qualche settimana, ma ora voglio sposare Giuliano, così anche i suoi guadagni saranno i miei e del mio amante, pensaci: con lui posso fare ciò che voglio, di giorno andrà a lavorare da suo padre e di sera e di notte sarà qui a servirmi e per soddisfarmi avrò il mio stallone che ha un cazzone gigante”. Sotto il piede di Olga si sentì la voce di Giuliano: ”Io allora non decido un bel niente?”.
Olga: ”Certo, decidi tu, se ti va, intanto ci incontreremo con tua madre e le racconteremo come stanno le cose e sicuramente capirà, anzi…….ora le telefono.”
Prese il telefono in mano e chiamò la madre di Giuliano facendosi leccarenel frattempo le chiappe dal figlio. Olga: ”Ciao Laura, è tanto che voglio chiamarti, sono Olga”
"Ciao cara”,
Olga: ”Senti Laura ti devo parlare di Giuliano, ci dobbiamo vedere”.
”Va bene”. La biondona sentendo ciò si allargò le chiappe tonde con le mani, facendo affondare di più la faccia di Giuliano fra il suo culo da fata. Mentre diceva ciò, indicò col dito alla madre proprio le sue chiappe. Lei si trattenne dal ridere. Olga e la futura suocera si salutarono e la comunicazione s’interruppe.
"Mamma quanto mi intriga questa situazione!!! Ho visto sempre Giuliano come una merda, come uno schiavo ideale, sapessi quante volte mi sono trattenuta a fatica a casa sua dal calpestarlo, dal trattarlo male, dal dirgli di leccarmi il culo, ma ora…….me lo voglio godere a modo mio”.
"Si cara lo so, Giuliano è un tipo che ispira cattiverie e piacerebbe un po‘ anche a me sottometterlo".
"Sono contentissima mamma che anche tu apprezzi il piacere di…..cagare in bocca a questo miserabile". Laura: ”Ora comunque devo andare" .Olga le rispose: ”Quando Giuliano avrà deciso se sposarmi o no andremo da sua madre a parlarle”. Durante tutto il discorso, Giuliano aveva leccato il meraviglioso fondo schiena di Olga che disse: “Schiavo saluta mia madre come si deve, leccale il culo ed ogni volta che vedrai mia madre dovrai umilmente leccarglelo".
La madre si avvicinò a Giuliano che si era sdraiato per terra, si alzò la gonna del tailleur, tirò giù lo slip e fece combaciare il suo buco con la bocca di Giuliano che leccò subito.
"Sì questo mi piace, Olga, è davvero un saluto rispettoso" disse la madre ed alzandosi se ne andò.
Il giorno dopo Olga chiese una risposta a Giuliano: "Allora hai deciso?". Lui: ”Si Olga!, ci sposeremo e continuerò ad essere il tuo servo per sempre: usami come cesso, tanto solo per quello posso servirti; voglio venerarti, tu meriti tutto; trattami come una merda”. Olga gli rispose:”Sì, tu sei troppo schiavo, puoi solo servirmi come gabinetto e per altre mie voglie, ora chiamo mia madre e le dico di passarmi a prendere perché oggi andiamo a casa di tua madre per raccontarle tutto, ti dispiace?” Il sottomesso rispose: ”E‘ giusto che anche mia madre sappia della mia sottomissione nei tuoi confronti, oggi verrò volentieri con te”. Olga chiamò la madre per darle la bella notizia e nel contempo si faceva succhiare le dita dei piedi da Giuliano.
Alle 16 Giuliano accompagnò l’amante di Olga, lei stessa e sua madre Laura a casa della propria madre. Loro tre entrarono per primi seguiti da Giuliano. Laura: “Oh! Che bella sorpresa, madre e figlia con il ragazzone insieme con mio figlio, accomodatevi ragazze; è successo qualcosa? vero?"
Ad iniziare il discorso fu Eva: "No cara, siamo venute a parlarti di tuo figlio, Olga e il ragazzo…., no, cioè, no non preoccuparti, nulla di grave; solo che si vogliono sposare!"
Laura rimase stupita e Olga disse: ”Tuo figlio mi venera”.
Giuliano: ”Mamma sono innamorato di lei e …… voglio essere il suo…… schiavo per tutta la vita". Laura guardò perplessa suo figlio e disse: ”voglio la verità!“ Iniziò Olga a parlare: ”Tuo figlio è proprio uno schiavo sottomesso, ho usato Giuliano come cesso completo, lo ho umiliato, mi ha leccato i piedi e soprattutto il culo, aveva la faccia tra le mie chiappe anche quando ci siamo sentite per telefono e mi ha anche detto che si sega spesso pensando ai tuoi bellissimi piedi”.
Laura: ”è vero, sei proprio uno schiavo, una merda, ecco ora capisco perché vi siete lasciati, perché non la facevi godere e naturalmente una ragazza come Olga vogliosa…… Io adesso però che devo fare….?”.
Olga:”Non è finita Laura, tuo figlio l’ho trattato da schiavo anche davanti a lui che è il mio ragazzo: Giuliano ha succhiato il cazzo del mio uomo che gli ha pure scureggiato in faccia e voglio sposare tuo figlio perché è erede di un bel patrimonio”.
Laura: ”Ok, sposatevi e tu (rivolgendosi al ragazzo di colore), umilia pure mio figlio e fai godere Olga, perché da adesso entrerai nella mia azienda come mio vice, comanderai a mio figlio che tanto non sarà mai in grado di farsi ubbidire e stai bene con Olga; a Giuliano potrai far fare anche i lavori più umili al lavoro anche se è mio figlio: dovrà obbedirvi, visto che già lo avete sottomesso e tu Giuliano farai da cesso anche al ragazzo e adesso lecca i piedi a loro due; voglio davvero vederti!”. Giuliano si mise ai piedi di Olga e del suo uomo e leccava i loro piedi ed intanto Laura disse: ”Poi Giuliano dimmi come è la merda di questo stallone e tu Olga goditela, io comanderò in azienda e voi sarete i miei vice e sposatevi presto”. Giuliano si interruppe un attimo dal leccaggio per precisare che aveva mangiato la merda di lei, non di lui.
Olga però chiese a Laura: „Ed il padre di Giuliano? Cosa ne penserà?“ „A lui penso io! Sono io che decido.“ Rispose Laura, tagliando corto.
Brindarono ridendo mentre Giuliano leccava i piedi a tutti i presenti. Laura concluse dicendo: „Sposatevi al più presto voi due!“ e sorridendo si abbracciò a lungo con Eva, la madre di Olga.
4 years ago