LA PRIMA VOLTA CON COPPIA STORIA VERA
Rieccomi, in questi giorni in cui non è possibile uscire di casa eccomi a ritrovarmi qui su questo sito dove ogni tanto trovo qualche amica o coppia con cui ci raccontiamo le nostre esperienze, le nostre prime volte, le nostre sensazioni, i nostri dubbi, le nostre perplessità. Spesso dette e raccontate senza ipocrisia, falsi moralismi, usando anche quel linguaggio che non puoi usare con tutti. Questo mi fa sentire meno sporca e per quello che ho fatto o faccio che per quello che a volte ho sentito nel mio animo, insomma è vero ciò che mi diceva il mio ex che certe cose TUTTI, se non l’ho hanno fatto, lo hanno desiderato e se non c’è stato il passo e solo perché o è mancata l’occasione o il coraggio di tirare fuori quello che si ha dentro.
Nel mio primo racconto, ASSOLUTAMENTE VERO, ho raccontato la mia prima esperienza.
Dopo quell’episodio e dopo momenti di sconforto e perplessità, spesso mi ritrovavo da sola nel letto a pensare a quell’uomo a quelle mani che mi toccavano le tette, per chi è di Napoli è successo agli Astroni, in quel parco che spesso andavamo. A quel cazzo che stringevo tra le mani e lo menavo, al mio ragazzo che mi guardava e mi toccava la figa, o come si dice a Napoli e come mi diceva lui “la pucchiacca pelosa”.
La cosa che mi sorprendeva è che questi pensieri mi eccitavano al punto che spesso, a quei pensieri, mi dovevo masturbare.
Lui spesso mi parlava di quel momento e, come leggendomi nella mente, mi diceva che la cosa mi era piaciuta e che mi eccitava il pensiero di quel momento.
Con il passare del tempo, in macchina mentre giravamo per la città, o in discoteca, o in pizzeria, spesso nel mentre mi accarezzava come due dolci fidanzati mi scopriva le cosce, o mi metteva le mani nel reggiseno, ma era per far vedere agli altri il mio corpo.
Mi porto a vestire, sempre, con gonna corte o che facilmente si aprivano, reggicalze o autoreggenti, e quando non vestivo così, SEMPRE, metteva il muso. Avevo 15 anni e da allora ho sempre utilizzato quell’abbigliamento. Non so vestire con pantaloni e con i collant tutt’ora non mi trovo a mio agio.
Ci sono stati altri incontri con guardoni e la cosa iniziava anche a piacermi, essere guardata mentre scopavo, mi iniziava ad eccitare quando facevo vedere come lo prendevo in bocca o come me lo metteva in culo, mi piaceva guardare negli occhi quei sconosciuti che mi vedevano a pecora che lo prendevo in culo e godevo, mi piaceva vedere come se lo facevano in mano davanti a me.
A 18 anni ci siamo sposati ed in viaggio di nozze, a Parigi, mi portò in un teatro erotico, porno, dove gli attori facevano sesso in pubblico, tra i tavolini degli spettatori, e la cosa strana, era il 1988 che il pubblico era di COPPIE, tante donne. Era vero quello che m i diceva “NON SIAMO ALIENI” sono tanti che lo fanno o lo desiderano, solo che Napoli era una realtà diversa.
Erano 5 mesi sposati che mi iniziò a parlare di fare una esperienza con una coppia. Allora non c’era internet ma c’erano delle riviste. Ricordo “FERMOPOSTA” una rivista di annunci di scambio coppia e lì vidi che era veroi anche in Italia ed a Napoli questi giochi erano molto praticati. Una sera portò a casa delle lettere con foto; aveva messo un annuncio su un settimanale “FIERACITTA’” ed aveva ritirato tante lettere sia di singoli che di coppie, tutte con foto allegate. Le leggemmo assieme ed optammo per scegliere qualche coppia, ma questo per paura dei singoli. Giacando con coppie mi sentivo più tranquilla: c’era reciprocità, avevamo tutti da mettere in gioco le stesse cose. Dopo qualche giorno mi disse che ta le lettere che avevamo scelto aveva incontrato delle persone e c’era una coppia di Portici che poteva fare al nostro caso così decidemmo di incontrarli a casa nostra un sabato sera.
Arrivò quel sabato, io tutta emozionata, ma anche preoccupata, preparai la cena e mi vestii con una guepiere, camicetta bianca e gonna lunga a portafoglio, era abbottonata solo alla vita. Erano le otto lui scese per incontrare questa coppia. Ero agitata, non sapevo cosa fare, ero agitata emozionata ma anche eccitata; la coppia la conoscevo in foto e non erano male, lei un bel corpop e lui un bel cazzo grosso, forse non come quello di Carlo, il cazzo di Carlo era poderoso, 22 cm., ma non era male.
Dopo 10 minuti Carlo bussò il campanello, quindi c’erano anche loro altrimenti avrebbe aperto con le chiavi, apro e mi trovo avanti tutti e tre, erano meglio di persona che in foto. Cipresentammo salutandoci con un bacio ed andammo in sala dove già c’era la tavola apparecchiata. Ci siamo seduti noi di fronte a loro ed abbiamo fatto un aperitivo, abbiamo parlato un po’ del più e del meno e notavo che lui spesso guardava le mie gambe, ma anche Carlo faceva lo stesso. Ci sedemmo a tavola, tavola tonda, a mangiare. Andai in cucina per preparare il secondo piatto e lei, Laura, mi seguì per aiutarmi. Appena in cucina mi chiese se per me era la prima volta. Le dissi di si ma non le dissi delle esperienze che già avevo avuto, anche Lei mi disse che era la prima volta. Tornammo in sala ed appena entrammo loro, si capì, che cambiarono discorso. Quando poggiai il piatto davanti a Carlo lui mi tocco le cosce da dietro e fece salire la mano fino al culo facendo aprire la gonna. Poi fa “Anna ha delle gambe fantastiche” ed aprì la gonna mettendo fuori le gambe con reggicalze. Lui fa “è vero e Laura disse “Si davvero belle gambe”. Mi sentii in imabarazzo e quindi gli tolsi le mani.
Finimmo di cenare e ci risedemmo sui divani sempre uno di fronte all’altro.
Carlo chiede se beviamo qualcosa e mi invitò a prendere una bottiglia di Chivas; versai da bere per tutti e mi sedetti vicino a Carlo. Appena seduti con il bicchiere in mano Carlo fa a Gino, così si chiamava lui, allora che dici ti piace Anna, e lui subito dice di si, è molto bella ed ha un corpo fantastico, belle tette, Laura le ha più piccole; e Carlo “Si è vero Anna ha belle tette, perché non ce le fate vedere? E così dicendo mi sbottona la camicetta e mi tira fuori le tette. Gino invece dice “Laura dai fai vedere anche tu che belle zizze (tette) che hai. Laura si sfila la maglietta e si sbottona il reggiseno. A questo punto Carlo mi fa alzare e mi spoglia. Le luci erano soffuse io stavo in guepiere, calze e tette fuori. Mi toglie lo slip mentre stavo sempre in piedi di spalle ai nostri amici, si toglie pantaloni e slip, mi abbassa e me lo fas prendere in bocca. Inizio a fargli un bocchino, non vedevo loro quello che stavano facendo. Mentre faccio il bocchino a Carlo vedoche Laura si siede vicino a Carlo e Gino si mette dietro a me ed inizia a baciarmi sul collo ed ad accarezzarmi. Carlo Inizia a baciare Laura e la accarezza fra le cosce. Gino si alza sempre dietro di me, Carlo mi gira la testa e mi ritrovo con il cazzo di Gino davanti alla mia faccia. Ecco voleva che glielo prendessi in bocca. Per me prendere il cazzo in bocca prima di scopare è indispensabile. Non ho mai scopato se prima non l’ho preso in bocca. Inizio a fare un bocchino a Gino, IL PRIMO CAZZO DIVERSO DA CARLO CHE PRENDO IN BOCCA.
Così abbiamo iniziato. Non ricordo i particolari, ma ognuno ha scopato la moglie dell’altro. Quello che vedevo è che Carlo la leccava tanto, mentre Gino dopo il bocchino mio mise a pecora e dopo avermi chiavato nella fessa me lo mise in culo. Laura invece non se lo fece mettere in culo da Carlo.
Chiavammo tantissimo ma tra me e Carlo solo sguardi e carezze.
Carlo sborrò in bocca a Laura mentre Gino mi sborrò in culo
Se ne andarono ma io e Carlo litigammo. Ero troppo gelosa vederlo con un’altra donna.
Questa è stata la prima esperienza di cazzo. Con un’altra coppia. La prima volta che ho chiavato un altro uomo, ma non me la sono goduta perché la gelosia mi divorava in quei momenti
Nel mio primo racconto, ASSOLUTAMENTE VERO, ho raccontato la mia prima esperienza.
Dopo quell’episodio e dopo momenti di sconforto e perplessità, spesso mi ritrovavo da sola nel letto a pensare a quell’uomo a quelle mani che mi toccavano le tette, per chi è di Napoli è successo agli Astroni, in quel parco che spesso andavamo. A quel cazzo che stringevo tra le mani e lo menavo, al mio ragazzo che mi guardava e mi toccava la figa, o come si dice a Napoli e come mi diceva lui “la pucchiacca pelosa”.
La cosa che mi sorprendeva è che questi pensieri mi eccitavano al punto che spesso, a quei pensieri, mi dovevo masturbare.
Lui spesso mi parlava di quel momento e, come leggendomi nella mente, mi diceva che la cosa mi era piaciuta e che mi eccitava il pensiero di quel momento.
Con il passare del tempo, in macchina mentre giravamo per la città, o in discoteca, o in pizzeria, spesso nel mentre mi accarezzava come due dolci fidanzati mi scopriva le cosce, o mi metteva le mani nel reggiseno, ma era per far vedere agli altri il mio corpo.
Mi porto a vestire, sempre, con gonna corte o che facilmente si aprivano, reggicalze o autoreggenti, e quando non vestivo così, SEMPRE, metteva il muso. Avevo 15 anni e da allora ho sempre utilizzato quell’abbigliamento. Non so vestire con pantaloni e con i collant tutt’ora non mi trovo a mio agio.
Ci sono stati altri incontri con guardoni e la cosa iniziava anche a piacermi, essere guardata mentre scopavo, mi iniziava ad eccitare quando facevo vedere come lo prendevo in bocca o come me lo metteva in culo, mi piaceva guardare negli occhi quei sconosciuti che mi vedevano a pecora che lo prendevo in culo e godevo, mi piaceva vedere come se lo facevano in mano davanti a me.
A 18 anni ci siamo sposati ed in viaggio di nozze, a Parigi, mi portò in un teatro erotico, porno, dove gli attori facevano sesso in pubblico, tra i tavolini degli spettatori, e la cosa strana, era il 1988 che il pubblico era di COPPIE, tante donne. Era vero quello che m i diceva “NON SIAMO ALIENI” sono tanti che lo fanno o lo desiderano, solo che Napoli era una realtà diversa.
Erano 5 mesi sposati che mi iniziò a parlare di fare una esperienza con una coppia. Allora non c’era internet ma c’erano delle riviste. Ricordo “FERMOPOSTA” una rivista di annunci di scambio coppia e lì vidi che era veroi anche in Italia ed a Napoli questi giochi erano molto praticati. Una sera portò a casa delle lettere con foto; aveva messo un annuncio su un settimanale “FIERACITTA’” ed aveva ritirato tante lettere sia di singoli che di coppie, tutte con foto allegate. Le leggemmo assieme ed optammo per scegliere qualche coppia, ma questo per paura dei singoli. Giacando con coppie mi sentivo più tranquilla: c’era reciprocità, avevamo tutti da mettere in gioco le stesse cose. Dopo qualche giorno mi disse che ta le lettere che avevamo scelto aveva incontrato delle persone e c’era una coppia di Portici che poteva fare al nostro caso così decidemmo di incontrarli a casa nostra un sabato sera.
Arrivò quel sabato, io tutta emozionata, ma anche preoccupata, preparai la cena e mi vestii con una guepiere, camicetta bianca e gonna lunga a portafoglio, era abbottonata solo alla vita. Erano le otto lui scese per incontrare questa coppia. Ero agitata, non sapevo cosa fare, ero agitata emozionata ma anche eccitata; la coppia la conoscevo in foto e non erano male, lei un bel corpop e lui un bel cazzo grosso, forse non come quello di Carlo, il cazzo di Carlo era poderoso, 22 cm., ma non era male.
Dopo 10 minuti Carlo bussò il campanello, quindi c’erano anche loro altrimenti avrebbe aperto con le chiavi, apro e mi trovo avanti tutti e tre, erano meglio di persona che in foto. Cipresentammo salutandoci con un bacio ed andammo in sala dove già c’era la tavola apparecchiata. Ci siamo seduti noi di fronte a loro ed abbiamo fatto un aperitivo, abbiamo parlato un po’ del più e del meno e notavo che lui spesso guardava le mie gambe, ma anche Carlo faceva lo stesso. Ci sedemmo a tavola, tavola tonda, a mangiare. Andai in cucina per preparare il secondo piatto e lei, Laura, mi seguì per aiutarmi. Appena in cucina mi chiese se per me era la prima volta. Le dissi di si ma non le dissi delle esperienze che già avevo avuto, anche Lei mi disse che era la prima volta. Tornammo in sala ed appena entrammo loro, si capì, che cambiarono discorso. Quando poggiai il piatto davanti a Carlo lui mi tocco le cosce da dietro e fece salire la mano fino al culo facendo aprire la gonna. Poi fa “Anna ha delle gambe fantastiche” ed aprì la gonna mettendo fuori le gambe con reggicalze. Lui fa “è vero e Laura disse “Si davvero belle gambe”. Mi sentii in imabarazzo e quindi gli tolsi le mani.
Finimmo di cenare e ci risedemmo sui divani sempre uno di fronte all’altro.
Carlo chiede se beviamo qualcosa e mi invitò a prendere una bottiglia di Chivas; versai da bere per tutti e mi sedetti vicino a Carlo. Appena seduti con il bicchiere in mano Carlo fa a Gino, così si chiamava lui, allora che dici ti piace Anna, e lui subito dice di si, è molto bella ed ha un corpo fantastico, belle tette, Laura le ha più piccole; e Carlo “Si è vero Anna ha belle tette, perché non ce le fate vedere? E così dicendo mi sbottona la camicetta e mi tira fuori le tette. Gino invece dice “Laura dai fai vedere anche tu che belle zizze (tette) che hai. Laura si sfila la maglietta e si sbottona il reggiseno. A questo punto Carlo mi fa alzare e mi spoglia. Le luci erano soffuse io stavo in guepiere, calze e tette fuori. Mi toglie lo slip mentre stavo sempre in piedi di spalle ai nostri amici, si toglie pantaloni e slip, mi abbassa e me lo fas prendere in bocca. Inizio a fargli un bocchino, non vedevo loro quello che stavano facendo. Mentre faccio il bocchino a Carlo vedoche Laura si siede vicino a Carlo e Gino si mette dietro a me ed inizia a baciarmi sul collo ed ad accarezzarmi. Carlo Inizia a baciare Laura e la accarezza fra le cosce. Gino si alza sempre dietro di me, Carlo mi gira la testa e mi ritrovo con il cazzo di Gino davanti alla mia faccia. Ecco voleva che glielo prendessi in bocca. Per me prendere il cazzo in bocca prima di scopare è indispensabile. Non ho mai scopato se prima non l’ho preso in bocca. Inizio a fare un bocchino a Gino, IL PRIMO CAZZO DIVERSO DA CARLO CHE PRENDO IN BOCCA.
Così abbiamo iniziato. Non ricordo i particolari, ma ognuno ha scopato la moglie dell’altro. Quello che vedevo è che Carlo la leccava tanto, mentre Gino dopo il bocchino mio mise a pecora e dopo avermi chiavato nella fessa me lo mise in culo. Laura invece non se lo fece mettere in culo da Carlo.
Chiavammo tantissimo ma tra me e Carlo solo sguardi e carezze.
Carlo sborrò in bocca a Laura mentre Gino mi sborrò in culo
Se ne andarono ma io e Carlo litigammo. Ero troppo gelosa vederlo con un’altra donna.
Questa è stata la prima esperienza di cazzo. Con un’altra coppia. La prima volta che ho chiavato un altro uomo, ma non me la sono goduta perché la gelosia mi divorava in quei momenti
5 years ago