Incontro Casuale
Ero intento a masturbarmi mentre entrò lei, avevo appena iniziato, era tre giorni che non sborravo e non ne potevo più.
“Cosa stai facendo lì?” disse lei con tono sprezzante.
“Nulla nulla” risposi io, mentre mi alzavo di s**tto tirando su i pantaloni.
“Guarda che non sono nata ieri, so perfettamente cosa combini, va beh. Continua pure” disse lei chiudendo la porta.
Tant'è che quell'interruzione spense in me ogni volontà di continuare e decisi di avviarmi in sala a vedermi un po' di televisione, anche oggi nulla pensai.
Accesi la tv e mi stravaccai sul divano a guardare un programma qualsiasi. La mia testa era altrove, totalmente. Pensavo a quanto successo prima e a come mi scocciava essere stato beccato in flagrante. La mia coinquilina non era niente male, corpo sodo, una bella terza, un culo da far resuscitare un morto.
Molte volte mi ero segato pensando a lei ed al suo bel fondo schiena, ma questa volta mi imbarazzava sapere che mi aveva visto mentre mi divertivo da solo.
Va beh, ormai la frittata era fatta.
Che imbarazzo, come faccio ora a...
In quel momento preciso entrò lei, vestita con una tutina di latex nero che la faceva ancora più sexy.
“Ma come, sei qui? Non avevi voglia di giocare un po'?” disse mentre avvicinandosi a me mi mise una mano sui pantaloni, tastando la consistenza del mio cazzo.
“mmm si si che vuoi giocare, lo sento”
Il cazzo alla sua vista mi era diventato duro come il marmo, dimenticando tutto ciò che era accaduto prima, ed il suo tocco leggero e sensuale, mentre mi guardava dritto negli occhi, non faceva che aumentare l'eccitamento.
“Guarda qua” disse lei, prendendomi la teste e sbattendomela sulle sue tette.
“Ti piacciono vero? E' vero che vuoi farmi vedere come ti seghi? Dai, tira giù quei pantaloni e fammelo vedere” aggiunse mentre si accovacciava davanti a me, stringendo le braccia sui suoi seni e facendoli esplodere dalla sua tutina, che metteva in evidenza quel ben di Dio.
Come resistere ad una richiesta del genere, in quel momento, da una bomba sexy del genere.
“Ma come l'abbiamo grosso” disse, e proseguì “dai, muoviti, fammi vedere come ti sai segare”
Iniziai a masturbarmi lentamente davanti a lei
“Brava, così. Piano piano, non voglio che vieni” sussurò.
Mi prese il cazzo ed iniziò a sbatterlo sulle tette, sussurrando gemiti di piacere ad ogni colpo. “che bel cazzo duro!”
Mi prese facendomi alzare, così che io potessi toccarle il culo mentre prese a segarmi forte con la mano.
Era fantastico, avevo il suo culo in una mano e le sue tette nell'altra, mentre ci intrecciavamo le lingue, era troppo eccitante ed infatti non potevo resistere a lungo, e lei se ne accorse e smise subito.
Con un dito mi tocco le labbra mentre avvicinandosi alla mia faccia sussurrò “non ancora”
Poi iniziò ad aprire la zip che proteggeva la sua fica proseguendo “non senti che sensazione hai, senti come è bello. Stai per venire ma ti stai trattenendo, non è bella questa sensazione?”
Ero inebriato da tutta quella scena, il cazzo mi pulsava umido e duro, puntando verso lei che iniziava a toccarsi davanti a me e non potei dire altro che “oh si, mi piace”
“Bene” proseguì lei “Allora inginocchiati e leccami la fica ora, accarezzatelo ma non segarti, e soprattutto non venire”
Eseguii gli ordini e presi a leccarla.
La sua fica era fradicia, la scena la eccitava da morire, ed era favoloso sentire i suoi umori che mi bagnavano la bocca.
“oh si, che bravo” sussurrava mentre ansimava e si toccava le tette
“Che bravo che sei, ancora, fammi godere”
Ero eccitatissimo, i suoi umori, la sua fica, il suo odore, il mio cazzo che pulsava mentre lo accarezzavo, i tre giorni passati a non sborrare, stavo godendo tantissimo, volevo sborrare, ne avvertivo la necessità, ma lei non me lo aveva ancora permesso.
Poi ad un tratto “oh sì, dai che godo, oooooh”
Godette sulla mia faccia, gli umori aumentarono fino a bagnarmi il viso leggermente, aveva goduto su di me.
Ti prego, fammi godere ora, pensai
Quando si riprese dal suo orgasmo prese le mi mani e le legò dietro alla schiena, mi disse solamente “vieni qui” in tono gentile, fermo. Impossibile non obbedire.
Prese a segarmi mentre continuava a dirmi
“Hai sentito che bella sensazione prima? Avevi voglia ma ti ho fatto aspettare, ti è piaciuta?”
“Diavolo si, è stato bellissimo, però segami ora dai”
“vuoi venire vero?” domandò lei.
“assolutamente” risposi.
E fu allora che si fermò.
Non mi ero accorto di nulla, aveva preso un lucchetto mentre la leccavo, e senza che potessi dire nulla me lo mise al cazzo e chiuse a chiave.
“no, che cazzo fai” protestai
“Hai detto tu che ti piaceva quella bella sensazione di non venire, giusto?” replico con tono suadente. “Allora assapora questa sensazione ora, voglio che percepisci la necessità fisica di venire, ma ti fermi lì per il momento”
Totalmente frastornato, preso alla sprovvista, continuai a protestare, ma lei mi mise un dito sulla bocca.
“ssssh, non ho detto che non ti faccio venire, solo non ora. Senti questo momento”.
E detto questo mi diede ancora una carezza sui testicoli.
“ora, va in camera ed aspettami, quando vorrò arriverò, tanto non hai impegni questa sera vero?”
Mi diede un buffetto ed andò via.
Totalmente incapace di reagire, non mi restò altro che andare in camera ed attendere che si degnasse di venire ad aprirmi, domandandomi il perchè di tutto questo. Era una punizione od un gioco erotico?
“Cosa stai facendo lì?” disse lei con tono sprezzante.
“Nulla nulla” risposi io, mentre mi alzavo di s**tto tirando su i pantaloni.
“Guarda che non sono nata ieri, so perfettamente cosa combini, va beh. Continua pure” disse lei chiudendo la porta.
Tant'è che quell'interruzione spense in me ogni volontà di continuare e decisi di avviarmi in sala a vedermi un po' di televisione, anche oggi nulla pensai.
Accesi la tv e mi stravaccai sul divano a guardare un programma qualsiasi. La mia testa era altrove, totalmente. Pensavo a quanto successo prima e a come mi scocciava essere stato beccato in flagrante. La mia coinquilina non era niente male, corpo sodo, una bella terza, un culo da far resuscitare un morto.
Molte volte mi ero segato pensando a lei ed al suo bel fondo schiena, ma questa volta mi imbarazzava sapere che mi aveva visto mentre mi divertivo da solo.
Va beh, ormai la frittata era fatta.
Che imbarazzo, come faccio ora a...
In quel momento preciso entrò lei, vestita con una tutina di latex nero che la faceva ancora più sexy.
“Ma come, sei qui? Non avevi voglia di giocare un po'?” disse mentre avvicinandosi a me mi mise una mano sui pantaloni, tastando la consistenza del mio cazzo.
“mmm si si che vuoi giocare, lo sento”
Il cazzo alla sua vista mi era diventato duro come il marmo, dimenticando tutto ciò che era accaduto prima, ed il suo tocco leggero e sensuale, mentre mi guardava dritto negli occhi, non faceva che aumentare l'eccitamento.
“Guarda qua” disse lei, prendendomi la teste e sbattendomela sulle sue tette.
“Ti piacciono vero? E' vero che vuoi farmi vedere come ti seghi? Dai, tira giù quei pantaloni e fammelo vedere” aggiunse mentre si accovacciava davanti a me, stringendo le braccia sui suoi seni e facendoli esplodere dalla sua tutina, che metteva in evidenza quel ben di Dio.
Come resistere ad una richiesta del genere, in quel momento, da una bomba sexy del genere.
“Ma come l'abbiamo grosso” disse, e proseguì “dai, muoviti, fammi vedere come ti sai segare”
Iniziai a masturbarmi lentamente davanti a lei
“Brava, così. Piano piano, non voglio che vieni” sussurò.
Mi prese il cazzo ed iniziò a sbatterlo sulle tette, sussurrando gemiti di piacere ad ogni colpo. “che bel cazzo duro!”
Mi prese facendomi alzare, così che io potessi toccarle il culo mentre prese a segarmi forte con la mano.
Era fantastico, avevo il suo culo in una mano e le sue tette nell'altra, mentre ci intrecciavamo le lingue, era troppo eccitante ed infatti non potevo resistere a lungo, e lei se ne accorse e smise subito.
Con un dito mi tocco le labbra mentre avvicinandosi alla mia faccia sussurrò “non ancora”
Poi iniziò ad aprire la zip che proteggeva la sua fica proseguendo “non senti che sensazione hai, senti come è bello. Stai per venire ma ti stai trattenendo, non è bella questa sensazione?”
Ero inebriato da tutta quella scena, il cazzo mi pulsava umido e duro, puntando verso lei che iniziava a toccarsi davanti a me e non potei dire altro che “oh si, mi piace”
“Bene” proseguì lei “Allora inginocchiati e leccami la fica ora, accarezzatelo ma non segarti, e soprattutto non venire”
Eseguii gli ordini e presi a leccarla.
La sua fica era fradicia, la scena la eccitava da morire, ed era favoloso sentire i suoi umori che mi bagnavano la bocca.
“oh si, che bravo” sussurrava mentre ansimava e si toccava le tette
“Che bravo che sei, ancora, fammi godere”
Ero eccitatissimo, i suoi umori, la sua fica, il suo odore, il mio cazzo che pulsava mentre lo accarezzavo, i tre giorni passati a non sborrare, stavo godendo tantissimo, volevo sborrare, ne avvertivo la necessità, ma lei non me lo aveva ancora permesso.
Poi ad un tratto “oh sì, dai che godo, oooooh”
Godette sulla mia faccia, gli umori aumentarono fino a bagnarmi il viso leggermente, aveva goduto su di me.
Ti prego, fammi godere ora, pensai
Quando si riprese dal suo orgasmo prese le mi mani e le legò dietro alla schiena, mi disse solamente “vieni qui” in tono gentile, fermo. Impossibile non obbedire.
Prese a segarmi mentre continuava a dirmi
“Hai sentito che bella sensazione prima? Avevi voglia ma ti ho fatto aspettare, ti è piaciuta?”
“Diavolo si, è stato bellissimo, però segami ora dai”
“vuoi venire vero?” domandò lei.
“assolutamente” risposi.
E fu allora che si fermò.
Non mi ero accorto di nulla, aveva preso un lucchetto mentre la leccavo, e senza che potessi dire nulla me lo mise al cazzo e chiuse a chiave.
“no, che cazzo fai” protestai
“Hai detto tu che ti piaceva quella bella sensazione di non venire, giusto?” replico con tono suadente. “Allora assapora questa sensazione ora, voglio che percepisci la necessità fisica di venire, ma ti fermi lì per il momento”
Totalmente frastornato, preso alla sprovvista, continuai a protestare, ma lei mi mise un dito sulla bocca.
“ssssh, non ho detto che non ti faccio venire, solo non ora. Senti questo momento”.
E detto questo mi diede ancora una carezza sui testicoli.
“ora, va in camera ed aspettami, quando vorrò arriverò, tanto non hai impegni questa sera vero?”
Mi diede un buffetto ed andò via.
Totalmente incapace di reagire, non mi restò altro che andare in camera ed attendere che si degnasse di venire ad aprirmi, domandandomi il perchè di tutto questo. Era una punizione od un gioco erotico?
4 years ago