Il diario di Alejack95, troia di Villagrande - II

Non avevo ancora vent'anni quando mi iscrissi su Xhamster. Davvero questa fase della mia vita potrebbe essere chiamata "gli anni di Xhamster". Non cercavo nessuno di preciso: in realtà volevo solo esplorare un nuovo lato delle mie fantasie che si era fatto avanti nell'ultimo anno... era una voglia prepotente di subire un terribile sputtanamento, qualcosa che lasciasse sbigottite le persone che mi conoscevano e che le spingesse a chiedersi "ma perché l'ha fatto? e perché in quel modo così volgare?".

Non era possibile spiegare una pulsione del genere a qualcuno che mi conosceva, certe cose non si possono capire fino a che non si provano, non si sentono dentro. Come spiegare il desiderio sconvolgente di essere usata per il piacere di un uomo e di mostrarlo in giro? Un desiderio che poi sentivo ancora più intenso se immaginavo l'uomo non come un figo da copertina ma uno avanti con gli anni, magari peloso e non in forma. E poi magari non soltanto un uomo ma due, o tre.

No... nessuno dei miei conoscenti avrebbe potuto comprendere questa voglia di rotolarmi nel fango, di sporcarmi e di godere del sentirmi sporca. E quindi non mi rimaneva altra scelta che spiegarlo a perfetti estranei.

Sul sito feci un profilo appositamente neutro; non volevo essere io a sputtanarmi, quindi postai delle foto in chiaro sì, ma foto normali, col viso bene in mostra ma sempre vestita, il genere di foto che chiunque può trovare in giro per la rete, insomma: ero perfettamente riconoscibile senza possibilità di errore, ma comunque potevo avere sempre l'alibi di dire "non sono stata io a fare quel profilo".

Su questa parte non mi voglio dilungare troppo, perché il copione era più o meno lo stesso; chattavo con sconosciuti locali, davo sfogo a tutte le mie fantasie più perverse e poi cancellavo il profilo quando i miei contatti cominciavano a rompere per scambiare foto, chattare su altri siti o incontrarsi. Ho ovviamente un profilo su Facebook e altri social, ma non mi piace mescolare le cose e mi infastidiva che questi tipi pensassero di potere entrare così facilmente nella mia vita solo perché gli confidavo tutte le porcherie che avevo in testa.

Una volta cancellato il profilo, rimanevo lontana da Xhamster per qualche mese. Questo break era salutare perché agli studi universitari non faceva bene lasciarmi assorbire troppo dalle mie fantasticherie, comunque, alla fine, sentivo il bisogno di riattivare il profilo e così tutto quanto ricominciava da capo. E' proprio su Xhamster che conobbi i due uomini che per la prima volta appagarono dal vivo le mie voglie da troia. Ma andiamo in ordine.

Entrai in contatto con Alessandro quasi subito, qualche mese dopo l'iscrizione. So molte cose di lui ma non voglio dire nulla che serva a identificarlo perché è una persona conosciuta nell'ambiente cagliaritano. Basti dire che è un professionista maturo, attorno ai cinquanta, "insospettabile", si dice così no? "Insospettabile", così come lo sono io.

Massimo invece mi contattò nel 2016. Di lui so poco o niente, e lo stesso nome me lo ha rivelato appena qualche mese fa. Mi sapeva stuzzicare come Ale ma aveva un atteggiamento scostante e scriveva cose troppo cerebrali, mentre io cercavo chat leggere, senza troppe seghe mentali.

Entrambi davano molta corda alle mie fantasie, ipotizzando scenari di sputtanamento che mi facevano bagnare e che regolarmente finivano per farmi sditalinare. Massimo arrivò a inviarmi due mini video in cui attaccava un foglio pieno di porcate e con le mie foto alla porta di un bagno dell'aeroporto e uno addirittura nei cessi della stazione dei treni. Rammento chiaramente che vidi il primo video durante la pausa fra due lezioni e per tutta l'ora successiva non riuscii a concentrarmi. Finito l'entusiasmo iniziale dubitai che avesse veramente lasciato appesi i fogli, perché mi aspettavo di essere sommersa dalle mail di porci di passaggio, ma nessuno o quasi mi contattò.

Quello fu il culmine delle nostre chat a tre. Dico "chat a tre" perché nel frattempo Massimo e Alessandro, entrambi sulla mia lista di amici, si erano conosciuti. Anche se non so esattamente cosa si scrivessero è quasi certo che ognuno di loro riportasse all'altro il contenuto delle chat che aveva con me. Anche loro, come tutti gli altri, spingevano in direzione di un incontro, cercavano di avere il mio numero di telefono o avere un riconoscimento esplicito tramite facebook che l'Alessandra Gia**u di lì fosse Alejack95 di Xhamster. Come ho già detto, volevo tenere le cose perfettamente distinte e questo tipo di pressioni mi infastidivano.

Di lì a poco Massimo sparì. Mi aveva più o meno velatamente accusato di essere un'ipocrita che giocava a fare la provocatoria che sapeva benissimo di non avere alcuna intenzione di passare dalle fantasie alla realtà. Credo se la fosse anche presa perché non avevo creduto ai suoi video. Onestamente non me ne fregava granché di quello che pensava: una ragazza su internet, anche se non carina come me, ha solo l'imbarazzo della scelta. Ogni giorno ci sono nuove richieste di amicizia, nuovi complimenti spropositati e ridicoli, gente che cerca di aggrapparsi a qualsiasi cosa pur di suggerire che esista un legame tra me e lui per cui io gliela debba dare.

Comunque, avevo detto che non mi sarei dilungata e invece ho scritto un casino. Per farla breve, rimasi in contatto con Alessandro durante tutti quegli anni. Era una specie di appuntamento, sapevo che ritornando su Xhamster lui si sarebbe fatto vivo. Magari riderete, ma questo attaccamento un po' mi lusingava: era un po' paternalistico, e anche questo mi piaceva ma non lo davo a vedere. Sembrava essere l'unico a non avere fretta e ad essere sicuro che prima o poi, magari dopo tanti anni, ci saremmo incontrati.

Quando Massimo riapparve, a inizio 2019, si comportò come se non fosse mai andato via. Ricordava ancora le nostre chat di anni prima e le fantasie assurde tipo quella di sbattermi aggrappata alla ringhiera di un cavalcavia sulla SS131, oppure quella di noleggiare un furgoncino coi vetri oscurati e scoparmi insieme ad Ale parcheggiati sotto casa mia in paese. Mi bagnavo tantissimo a pensare che se solo avessi voluto fare una qualche porcata da record avrei potuto. Forse questo mi dava una parziale gratificazione, o forse sarà che gli studi si erano fatti molto impegnativi, fatto sta che ancora non me la sentivo di fare quel passo in più.

Per fortuna nella vita esiste una certa dose di casualità che scombussola i nostri piani o li accelera senza che noi abbiamo il tempo di ragionarci su e quindi di premere sul pedale del freno che in genere è sempre appannaggio del cosidetto "buonsenso".

Una volta terminata la sessione estiva di esami, accettai l'invito di stare a Cagliari una settimana a fine luglio, ospite di Giada, una mia amica di infanzia con cui avevo fatto insieme l'intero ciclo scolastico dalle elementari alle superiori ma che poi aveva scelto di fare l'università nel capoluogo. L'occasione era anche il concerto della Pausini ed Antonacci, ma più che altro avevo voglia di stare con Giada e farmi delle lunghe chiacchierate. Oltre ovviamente a incontrare qualcuno dei famosi "fighi da paura" di Giada! La mia amica aveva sempre avuto questa fissa di volere accoppiare tutte le sue amiche single, ma lungi dall'infastidirmi la trovavo molto divertente e carina, anche se in precedenza i suoi "fighi" non erano stati all'altezza della fama.

La prima sera fu tranquilla, andai in ristorante con Giada e i genitori che erano di passaggio in città. Tornate a casa, Giada tirò fuori dal frigo della sangria freschissima e ci piazzammo sul balcone a bere e chiacchierare fino alle tre di notte; era una serata calda e silenziosa, mi sentivo bene e l'effetto combinato dell'alcool fu che forse ci lasciammo andare un po' troppo con le confessioni sulla nostra vita erotica. Basti dire che Giada si spinse a mostrarmi il fallo vibrante a ventosa con cui allietava le sue docce e io le confessai di questo mio gusto a immaginare di essere presa da un uomo più grande e non in forma! Eravamo sempre state molto intime, adesso ovviamente l'età adulta ci rendeva più sicure dei nostri desideri.

Andai a letto molto eccitata. Avevo troppi fantasmi in testa così mi loggai su Xhamster e incredibilmente trovai Ale online. Ero tentata di dirgli che mi trovavo in città ma decisi di mantenere il segreto e fare solo delle allusioni generiche per stuzzicarlo e vedere le reazioni. Era un po' insonnolito ma mi disse quasi subito che il giorno dopo sarebbe uscito con Massimo. Gli chiesi se sapevano già dove sarebbero andati ma lui rimase sul vago, tipo "forse qui, oppure là, dipende da che serata farà". Allora mi guizzò l'estro e gli scrissi "perché non andate a un chiosco al Poetto? Chissà, magari se fossi in città potrei venire a curiosare". E lui subito "ma sei in città?" Lasciai passare un paio di minuti per farlo friggere dalla voglia e infatti riscrisse "dài, prometti che se sei in città me lo dici". Allora glielo promisi, incrociando le dita, e continuai "Ma.. se andate a un chiosco che chiosco sarebbe? E a che ora?". Lui forse a questo punto subodorò qualcosa perché rispose immediatamente e senza giri di parole. "Sicuramente al Twist alle 22" disse. "E perché sicuramente?" gli chiesi e la risposta mi fece rabbrividire dalla voglia: "perché è affianco a uno stabilimento con un muro perimetrale che rimane in ombra, così ci possiamo divertire con te". Lo stuzzicai ancora un po' chiedendomi di descrivere cosa mi avrebbero fatto e le risposte mi eccitarono tanto che quando misi via il telefono per dormire allargai le gambe e mi sditalinai fino a godere in silenzio ma come una porca, immaginando i loro due cazzi che esplodevano simultaneamente nella mia bocca.

(continua...)
Published by Gaikan
5 years ago
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