Viaggi
Aveva scelto bene il lavoro, Riccardo era una guida turistica, portare in giro decine di turisti, e soprattutto turiste, era un fantastico pascolo per lui, da sempre appassionato di donne mature, anche molto.
Sulla quarantina, prestante, disinvolto, ad ogni comitiva ne schienava almeno una, non andava molto per il sottile, era come uno sport, una sfida, spessissimo condiviso con Mauro, autista di corriere con la medesima passione.
Le pantere grigie spesso avevano sorprendenti doti, determinate, spesso esperte, entrambi i compari, poi, avevano la stessa indole, cercavano pratiche spinte, il loro obbiettivo era sempre scoparsi una assieme, amavano la superiorità numerica, e tutte le cose che potevano derivarne.
Questa volta i turisti erano italiani, molte coppie ma molte donne sole, gruppi di amiche, che non raramente cercano da divertirsi, notarono subito almeno due o tre tipe, sole, abbordabili, due erano di taglia forte, modello vacca da monta, ideale da torchiare in due, la terza piu minuta, ben fatta, occhiali, il profilo leggermente cavallino te la faceva immaginare con un cazzo in bocca.
Erano tutte over sessanta, per Mauro e Riccardo voleva dire sborrata libera, potevano riempirle di sborro a piacimento, come avevano fatto molte volte, anche senza autorizzazione.
Mauro puntò immediatamente una delle due robuste, Anna, aspetto pacioso, simpatica, dava confidenza con facilità, pareva starci.
La sera stessa, in albergo, Mauro riuscì a portarsela in camera, era la stessa camera che divideva con Riccardo, che, notando i movimenti dell' amico li seguì, attese il momento giusto, sapeva che Mauro non avrebbe chiuso a chiave la porta, arrivò e li sorprese.
La bionda era alla pecorina, Mauro dietro di lei la teneva per i fianchi ben ferma, e la montava deciso, Anna non poteva divincolarsi, cercò di coprirsi il viso col cuscino, i due si scambiarono uno sguardo di intesa, dovevano fare in fretta prima che qualcuno notasse la loro assenza, la turista osservò rassegnata Riccardo spogliarsi.
La mattina dopo tutto normale, classica gita con sosta per il pranzo, Anna si comportava normalmente, non pareva turbata ne risentita per quello che era successo la sera prima, nonostante le occhiate e i sorrisi, a volte beffardi, che i due le rivolgevano.
Del resto non avevano esagerato, due semplici sveltina, lei sempre alla pecorina, dopo uno subito l'altro, senza riguardi e sborrandole entrambi sulla schiena, una cosa molto fugace, senza fronzoli.
Si erano divertiti con la maialona, soprattutto nel chiavarla a quel modo, entrambi avevano notato un cosa, il buco del culo di Anna era devastato, largo e dai contorni increspati, si sentirono di non averla incularla quella sera, ma la fretta li aveva fatti agire diversamente.
Enrica era una ex infermiera in pensione, era molto diretta nella comunicazione, fisico ben tenuto, durante un trasferimento in corriera Riccardo sentì una mano dalle presa sicura afferrare la sua attrezzatura, era Enrica che passandogli davanti nello stretto corridoio tra il sedili, aveva soppesato il tutto con calma.
Una visita ad un parco con orto botanico, si formano dei gruppi appuntamento per due ore dopo.
Enrica dice di non sentirsi bene, resterà un po in corriera, Riccardo non riesce a sganciarsi da un gruppetto di turisti, non può cogliere l'occasione.
Mauro deve restare nei pressi della corriera, è il regolamento, nota Enrica salire in corriera, lei lo guarda.
Lui sale Enrica è in coda alla corriera, una parte obreggiata, chiede alla donna se avesse bisogno di qualcosa, in tutta risposta lei spalanca le cosce, non indossa mutande, gambe affusolate, fica depilata, labbra pronunciate, ben visibili.
La tenne cosi, a gambe spalancate, il cazzone ben piantato a fondo, movimenti netti, cadenzati, fino alla fine e oltre rimestando ostentatamente nella fica schiumosa, tra le contorsioni di Enrica.
Riccardo intanto aveva avuto un idea, disse a quelli del suo gruppo che aveva scordato il cellulare, si sarebbero visti mezz'ora dopo al Bar del parco.
Fuori dalla corriera notò Mauro, stava fumando, salì sulla corriera, Enrica le cosce aperte si stava pulendo la figa dallo sperma, lo guardò senza parlare, Riccardo capì che Mauro lo aveva preceduto, la osservò finire di pulirsi, estrasse il cazzo, Enrica si ritrasse, ma capì subito che anche Riccardo avrebbe usato la sua fica.
Sulla quarantina, prestante, disinvolto, ad ogni comitiva ne schienava almeno una, non andava molto per il sottile, era come uno sport, una sfida, spessissimo condiviso con Mauro, autista di corriere con la medesima passione.
Le pantere grigie spesso avevano sorprendenti doti, determinate, spesso esperte, entrambi i compari, poi, avevano la stessa indole, cercavano pratiche spinte, il loro obbiettivo era sempre scoparsi una assieme, amavano la superiorità numerica, e tutte le cose che potevano derivarne.
Questa volta i turisti erano italiani, molte coppie ma molte donne sole, gruppi di amiche, che non raramente cercano da divertirsi, notarono subito almeno due o tre tipe, sole, abbordabili, due erano di taglia forte, modello vacca da monta, ideale da torchiare in due, la terza piu minuta, ben fatta, occhiali, il profilo leggermente cavallino te la faceva immaginare con un cazzo in bocca.
Erano tutte over sessanta, per Mauro e Riccardo voleva dire sborrata libera, potevano riempirle di sborro a piacimento, come avevano fatto molte volte, anche senza autorizzazione.
Mauro puntò immediatamente una delle due robuste, Anna, aspetto pacioso, simpatica, dava confidenza con facilità, pareva starci.
La sera stessa, in albergo, Mauro riuscì a portarsela in camera, era la stessa camera che divideva con Riccardo, che, notando i movimenti dell' amico li seguì, attese il momento giusto, sapeva che Mauro non avrebbe chiuso a chiave la porta, arrivò e li sorprese.
La bionda era alla pecorina, Mauro dietro di lei la teneva per i fianchi ben ferma, e la montava deciso, Anna non poteva divincolarsi, cercò di coprirsi il viso col cuscino, i due si scambiarono uno sguardo di intesa, dovevano fare in fretta prima che qualcuno notasse la loro assenza, la turista osservò rassegnata Riccardo spogliarsi.
La mattina dopo tutto normale, classica gita con sosta per il pranzo, Anna si comportava normalmente, non pareva turbata ne risentita per quello che era successo la sera prima, nonostante le occhiate e i sorrisi, a volte beffardi, che i due le rivolgevano.
Del resto non avevano esagerato, due semplici sveltina, lei sempre alla pecorina, dopo uno subito l'altro, senza riguardi e sborrandole entrambi sulla schiena, una cosa molto fugace, senza fronzoli.
Si erano divertiti con la maialona, soprattutto nel chiavarla a quel modo, entrambi avevano notato un cosa, il buco del culo di Anna era devastato, largo e dai contorni increspati, si sentirono di non averla incularla quella sera, ma la fretta li aveva fatti agire diversamente.
Enrica era una ex infermiera in pensione, era molto diretta nella comunicazione, fisico ben tenuto, durante un trasferimento in corriera Riccardo sentì una mano dalle presa sicura afferrare la sua attrezzatura, era Enrica che passandogli davanti nello stretto corridoio tra il sedili, aveva soppesato il tutto con calma.
Una visita ad un parco con orto botanico, si formano dei gruppi appuntamento per due ore dopo.
Enrica dice di non sentirsi bene, resterà un po in corriera, Riccardo non riesce a sganciarsi da un gruppetto di turisti, non può cogliere l'occasione.
Mauro deve restare nei pressi della corriera, è il regolamento, nota Enrica salire in corriera, lei lo guarda.
Lui sale Enrica è in coda alla corriera, una parte obreggiata, chiede alla donna se avesse bisogno di qualcosa, in tutta risposta lei spalanca le cosce, non indossa mutande, gambe affusolate, fica depilata, labbra pronunciate, ben visibili.
La tenne cosi, a gambe spalancate, il cazzone ben piantato a fondo, movimenti netti, cadenzati, fino alla fine e oltre rimestando ostentatamente nella fica schiumosa, tra le contorsioni di Enrica.
Riccardo intanto aveva avuto un idea, disse a quelli del suo gruppo che aveva scordato il cellulare, si sarebbero visti mezz'ora dopo al Bar del parco.
Fuori dalla corriera notò Mauro, stava fumando, salì sulla corriera, Enrica le cosce aperte si stava pulendo la figa dallo sperma, lo guardò senza parlare, Riccardo capì che Mauro lo aveva preceduto, la osservò finire di pulirsi, estrasse il cazzo, Enrica si ritrasse, ma capì subito che anche Riccardo avrebbe usato la sua fica.
5 years ago