Succhia cosi
Era un periodo nero tutto mi andava storto, non avevo neanche un centesimo in tasca, e per di più
avevo una voglia di scopare e farmi scopare. Una di quelle voglie strane che balenano in mente, di
provare sperimentare nuove cose, nuove porcate. La mia voglia era quella di andare con un uomo, ma
non con uno qualsiasi, volevo un toro muscoloso con un cazzo granitico. Forse piu che il cazzo la
mia perversione era quella di comportarmi da donna, non con tutti solo con il mio uomo, volevo
essere capace di dare piacere e vedere soprattutto fino a che punto ero capace di arrivare.
Per far avverare questo desiderio andai in una palestra a chiedere lavoro, il proprietario mi squadrò
dalla testa ai piedi e mi disse che l unica cosa che mi poteva offrire era di fare le pulizie di sera
alla fine dei turni.Guardando i pettorali che quasi esplodevano dalla sua maglietta, come in ipnosi
accettai subito, anzi mi proposi di iniziare immediatamente.
La sera mi presentai li alle 11 quando ormai tutti erano andati via, e il proprietario era li che pompava
i suoi muscoli, tra un peso e l altro mi indicò dove era lo sgabuzzino e i detersivi.
Entra dentro lo sgabuzzino e io resto sulla porta osservandolo con attenzione anche perche era praticamente nudo, aveva addoso
solo un perizomino rosso, si piegò in avanti sugli scaffali ponzando il culo e non potei far altro che ammirare il suo culo
marmoreo e il suo buco parzialmente nascosto dal filo del perizoma.
<> gli chiesi.
<> mi rispose
accarezzandosi i pettorali.
<> mi chiese sorridendo.
<> gli risposi.
<? perche il sudore mi fa venire l allergia qui>> indicandosi in mezzo a i glutei<< ed è importante che il mio corpo sia perfetto
per il contest tra 15giorni>> parlva in modo simpatico, gli dissi che non c erano problemi e dentro di me stavo impazzendo
avrei voluto saltargli addosso e leccargli quei muscoli ma non lo feci, non volevo rovinare tutto cosi.
Lui tornò alla sua panca in fondo lo stanzone, presi una pezza e il detersivo spray e mi misi a pulire lo speccho in maniera
tale da osservarlo. Lo Guardavo dallo specchio e non gli toglievo gli occhi di dosso, si tolse lentamente il perizomino gettandolo
per terra, e mise in mostra un pene veramente notevole, anche se era moscio era grosso,le sue palle erano enormi e gonfie che davano
l idea che non scopasse da un po di tempo. Era completamente depilato e la pelle del suo scroto era cosi liscia e lucida che quasi
rifletteva la luce dei neon, correva lentamente sul tapirulan e il suo movimento faceva sobbalzare e roteare quel meraviglioso
esemplare di cazzo, non potevo non guardare ero come bloccatto ed avevo il cazzo duro.
Lui si accorse dei miei sguardi ma fece finta di niente, anzi sembrava che la cosa lo eccitasse, perche il suo cazzo crebbe
di dimensioni ma non divenne duro. Durante la corsa sobbalzando da una coscia all' altra, la pelle del suo cazzo piano piano si tiro giu
liberando una cappella molto rossa, lucente e cattiva. Erano gia bei centrimetri e non era nemmeno a un quarto dell erezione.
Scese dal tapirulan osservandomi e mi disse<< Ma non ti sembra di averlo pulito troppo quello specchio?>>
<> gli risposi arrossendo.
<> mi rispose piazzando i pugni sui fianchi assumendo una postura impostata<< tu invece hai un fisico cosi longilineo,
è strano sai quando sei venuto a chiedermi ti ho visto di spalle e mi sembravi una donna>> disse ridendo<< ti servirebbe un po di palestra se vuoi ti insegno
qualche esercizio>>.
<> mi avvicinai e mi misi seduto sulla panca.
<> mi disse e si mise davanti a me con il suo cazzo a 10 cm dalla mia faccia.
Rimasi sbalordito da quanto era grosso da vicino, gli porgevo i manubri ed aspettavo che finisse la serie e porgerli quelli
piu pesanti, e nel frattempo lo guardavo fisso negli occhi come una troia vogliosa. Lui dallo sforzo faceva delle facce come se stesse venendo
pompando i muscoli delle braccia, mi guardava fisso negli occhi. All' improvviso qualcosa accadde, il suo cazzo improvvisamente divenne duro urtandomi
con la cappella sulla guancia, ed io non ne vidi piu.. lentamente con la lingua risali dalle palle lungo l asta lo persi nelle mani e lo scoppolai con violenza.
Con la punta della lingua leccavo con dolcezza le sue pieghe aumentando di intensita assecondando i suoi grugniti, era bellissimo fare questo.
Presi in bocca la cappella succhiandola fino a farla diventare viola, succhiavo e la liberavo facendo lo schiocco con le labbra, e con una mano gli stringeno le palle e con l altra lo
masturbavo lentamente. Ero al massimo della eccitazione lo avrei spompinato a vita, era buono il suo sapore e gustoso era il suo liquido pre-seminale, ma al culmine mio ed anche suo si scansò all indietro
<> disse sconsolato.
<>gli dissi con dolcezza.
<>
continuò prendendo fiato << ma è proprio il fatto che tu sei un uomo che non va bene, capisci cosa intendo?>>.
<>
gli parlo supplicandolo.
<>. Mi dice annuendo e sbuffando come un cavallo eccitato.
<> gli dissi contento.
<> mi chiese dolce.
<>.gli dico andandomene con il cazzo ancora gonfio dentro le mutande e sculettando come una troia.
Usci dalla palestra e andai diretto a un sexy shop aperto 24 ore su 24, e comprai un paio di seni finti in silicone da mettere come un regiseno. Poi andai a casa ancora febbricitante
per la situazione eccitante, l avevo sognata ogni notte ed ora accadeva davvero.
L' indomani tornai alla palestra e lui era li nudo e lucido che mi aspettava col cazzo gia in tiro.
<> mi disse strizzando l 'occhio.
Entrai e vidi tutto, presi lo smatto rosso e mi tinsi le unghie delle mani e dei piedi, con un rossetto rosso schiacciai le labbra in modo da estendere il colore, indossai le tette finte e applicai sulo mio corpo una crema
profumata. Presi dalla busta un paio di calze di nylon nero velato con una fascia alta di pizzo rosa e il tallone e le punte dei piedi anche loro rosa, le misi e mi stavano perfettamente,
il contatto del nylon sulla pelle mi face rizzare il pisello, quel senso di vellutato mi faceva sentire molto donna. Indossai un paio di scarpette rosse con un tacco altissimo, e poi misi un corpetto in retina color nero, e per finire
misi un vestitino attillatissimo e molto corto. Mi alzai in piedi e guardandomi allo specchio vidi che i tacchi alti davano un altra visone delle mie gambe, i polpacci erano tiratissimi e velati dalla calze, sembravo veramente una donna.
Usci dal camerino ancheggiando sensualmente sui tacchi, e lui mi guardava senza dir niente ma squadrandomi dalla testa ai piedi.
Mi sedetti sulla panca di fronte a lui accavallando lentamente le gambe in modo tale che lui potesse godersi lo spettacolo, a quel gesto il suo cazzo ebbe un impennata e ne fui molto contento.
Si inginocchio davanti le mie gambe e incominciop a leccarmi le scarpine, risalendo via via sulle gambe, sentivo la pressione delle sue mani che lentamente mi alzavano il veestitino per toglierlo del tutto.
Rimasi in autoreggenti e corpetto, mi allargò le gambe e prendendomi dalle caviglie le alzò in aria, io per assecondarlo le tenevo alzate e ben divaricate.
Mi leccava il buco del culo come un assatanato infilando la lingua dentro e alternandosi con le sue dita, infilando prima una e poi due e poi tre. Quando il buco fu abbastanza largo ci infilò
la lingua leccandomi le pareti sfiorando la prostata, dandomi sensazioni inaspettate.
Tirai giu le gambe e con un colpo di reni mi alzai e in cominciai a leccargli gli addominali ben scolpiti, scendendo fino al pene gia eretto come un totem. Raccolsi tutta la saliva possibbile nella mia bocca ed accolsi dentro la sua cappella
che bruciava come un tizzone ardente, lo succhiavo come uno ossesso e il suo sesso cresceva a dismisura dentro la mia bocca.
<> mi ripeteva di continuo.
Ed il gli ricambiavo con lo sguardo facendo giochi di saliva, strizzandogli le palle, lasciai la coppola e mi dedicai al suo scroto mordendolo e succhiando le palle ad una ad una, erano cosi
grosse e piene che non vedevo l ora di farle svuotare.
<> gli dicevo sbattendomi l asta in faccia.
Lui mi accontentò subito divaricò le gambe e mi punto il buco, puntellandolo con la cappela ben inumidita
fino ad affondarla in sol colpo, un fuoco e un dolore indescrvibili, sentivo le sue venature i suoi solchi strofinarmi la prostata e questo mi faaceva godere.
Si muoveva bene con il giusto ritmo sbattendomi le sue palle con ritmo sull culo, mi piaceva da impazzire che mi dicesse le porcate, cosi lo provocai
<>
Lui si s**teno tenendomi.
<>.
Usci fuori da me e con i piedi velati dalle calze incominciai a segarlo ben bene, sentivo che stava per venire per cui rallentai i tocchi di piede
finche il suo cazzo non divenne rosso e mi allagò i piedi schizzando sborra sul nylon.
Mi alzai e gli piazzai il mio cazzo in bocca e gliela scopai finche non schizzai la sborra su pettorali. Poi esausti ci buttamo sulla panca aspettando per ricominciare.
avevo una voglia di scopare e farmi scopare. Una di quelle voglie strane che balenano in mente, di
provare sperimentare nuove cose, nuove porcate. La mia voglia era quella di andare con un uomo, ma
non con uno qualsiasi, volevo un toro muscoloso con un cazzo granitico. Forse piu che il cazzo la
mia perversione era quella di comportarmi da donna, non con tutti solo con il mio uomo, volevo
essere capace di dare piacere e vedere soprattutto fino a che punto ero capace di arrivare.
Per far avverare questo desiderio andai in una palestra a chiedere lavoro, il proprietario mi squadrò
dalla testa ai piedi e mi disse che l unica cosa che mi poteva offrire era di fare le pulizie di sera
alla fine dei turni.Guardando i pettorali che quasi esplodevano dalla sua maglietta, come in ipnosi
accettai subito, anzi mi proposi di iniziare immediatamente.
La sera mi presentai li alle 11 quando ormai tutti erano andati via, e il proprietario era li che pompava
i suoi muscoli, tra un peso e l altro mi indicò dove era lo sgabuzzino e i detersivi.
Entra dentro lo sgabuzzino e io resto sulla porta osservandolo con attenzione anche perche era praticamente nudo, aveva addoso
solo un perizomino rosso, si piegò in avanti sugli scaffali ponzando il culo e non potei far altro che ammirare il suo culo
marmoreo e il suo buco parzialmente nascosto dal filo del perizoma.
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accarezzandosi i pettorali.
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per il contest tra 15giorni>> parlva in modo simpatico, gli dissi che non c erano problemi e dentro di me stavo impazzendo
avrei voluto saltargli addosso e leccargli quei muscoli ma non lo feci, non volevo rovinare tutto cosi.
Lui tornò alla sua panca in fondo lo stanzone, presi una pezza e il detersivo spray e mi misi a pulire lo speccho in maniera
tale da osservarlo. Lo Guardavo dallo specchio e non gli toglievo gli occhi di dosso, si tolse lentamente il perizomino gettandolo
per terra, e mise in mostra un pene veramente notevole, anche se era moscio era grosso,le sue palle erano enormi e gonfie che davano
l idea che non scopasse da un po di tempo. Era completamente depilato e la pelle del suo scroto era cosi liscia e lucida che quasi
rifletteva la luce dei neon, correva lentamente sul tapirulan e il suo movimento faceva sobbalzare e roteare quel meraviglioso
esemplare di cazzo, non potevo non guardare ero come bloccatto ed avevo il cazzo duro.
Lui si accorse dei miei sguardi ma fece finta di niente, anzi sembrava che la cosa lo eccitasse, perche il suo cazzo crebbe
di dimensioni ma non divenne duro. Durante la corsa sobbalzando da una coscia all' altra, la pelle del suo cazzo piano piano si tiro giu
liberando una cappella molto rossa, lucente e cattiva. Erano gia bei centrimetri e non era nemmeno a un quarto dell erezione.
Scese dal tapirulan osservandomi e mi disse<< Ma non ti sembra di averlo pulito troppo quello specchio?>>
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è strano sai quando sei venuto a chiedermi ti ho visto di spalle e mi sembravi una donna>> disse ridendo<< ti servirebbe un po di palestra se vuoi ti insegno
qualche esercizio>>.
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Rimasi sbalordito da quanto era grosso da vicino, gli porgevo i manubri ed aspettavo che finisse la serie e porgerli quelli
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pompando i muscoli delle braccia, mi guardava fisso negli occhi. All' improvviso qualcosa accadde, il suo cazzo improvvisamente divenne duro urtandomi
con la cappella sulla guancia, ed io non ne vidi piu.. lentamente con la lingua risali dalle palle lungo l asta lo persi nelle mani e lo scoppolai con violenza.
Con la punta della lingua leccavo con dolcezza le sue pieghe aumentando di intensita assecondando i suoi grugniti, era bellissimo fare questo.
Presi in bocca la cappella succhiandola fino a farla diventare viola, succhiavo e la liberavo facendo lo schiocco con le labbra, e con una mano gli stringeno le palle e con l altra lo
masturbavo lentamente. Ero al massimo della eccitazione lo avrei spompinato a vita, era buono il suo sapore e gustoso era il suo liquido pre-seminale, ma al culmine mio ed anche suo si scansò all indietro
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Usci dalla palestra e andai diretto a un sexy shop aperto 24 ore su 24, e comprai un paio di seni finti in silicone da mettere come un regiseno. Poi andai a casa ancora febbricitante
per la situazione eccitante, l avevo sognata ogni notte ed ora accadeva davvero.
L' indomani tornai alla palestra e lui era li nudo e lucido che mi aspettava col cazzo gia in tiro.
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Entrai e vidi tutto, presi lo smatto rosso e mi tinsi le unghie delle mani e dei piedi, con un rossetto rosso schiacciai le labbra in modo da estendere il colore, indossai le tette finte e applicai sulo mio corpo una crema
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il contatto del nylon sulla pelle mi face rizzare il pisello, quel senso di vellutato mi faceva sentire molto donna. Indossai un paio di scarpette rosse con un tacco altissimo, e poi misi un corpetto in retina color nero, e per finire
misi un vestitino attillatissimo e molto corto. Mi alzai in piedi e guardandomi allo specchio vidi che i tacchi alti davano un altra visone delle mie gambe, i polpacci erano tiratissimi e velati dalla calze, sembravo veramente una donna.
Usci dal camerino ancheggiando sensualmente sui tacchi, e lui mi guardava senza dir niente ma squadrandomi dalla testa ai piedi.
Mi sedetti sulla panca di fronte a lui accavallando lentamente le gambe in modo tale che lui potesse godersi lo spettacolo, a quel gesto il suo cazzo ebbe un impennata e ne fui molto contento.
Si inginocchio davanti le mie gambe e incominciop a leccarmi le scarpine, risalendo via via sulle gambe, sentivo la pressione delle sue mani che lentamente mi alzavano il veestitino per toglierlo del tutto.
Rimasi in autoreggenti e corpetto, mi allargò le gambe e prendendomi dalle caviglie le alzò in aria, io per assecondarlo le tenevo alzate e ben divaricate.
Mi leccava il buco del culo come un assatanato infilando la lingua dentro e alternandosi con le sue dita, infilando prima una e poi due e poi tre. Quando il buco fu abbastanza largo ci infilò
la lingua leccandomi le pareti sfiorando la prostata, dandomi sensazioni inaspettate.
Tirai giu le gambe e con un colpo di reni mi alzai e in cominciai a leccargli gli addominali ben scolpiti, scendendo fino al pene gia eretto come un totem. Raccolsi tutta la saliva possibbile nella mia bocca ed accolsi dentro la sua cappella
che bruciava come un tizzone ardente, lo succhiavo come uno ossesso e il suo sesso cresceva a dismisura dentro la mia bocca.
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Ed il gli ricambiavo con lo sguardo facendo giochi di saliva, strizzandogli le palle, lasciai la coppola e mi dedicai al suo scroto mordendolo e succhiando le palle ad una ad una, erano cosi
grosse e piene che non vedevo l ora di farle svuotare.
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Lui mi accontentò subito divaricò le gambe e mi punto il buco, puntellandolo con la cappela ben inumidita
fino ad affondarla in sol colpo, un fuoco e un dolore indescrvibili, sentivo le sue venature i suoi solchi strofinarmi la prostata e questo mi faaceva godere.
Si muoveva bene con il giusto ritmo sbattendomi le sue palle con ritmo sull culo, mi piaceva da impazzire che mi dicesse le porcate, cosi lo provocai
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Lui si s**teno tenendomi.
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Usci fuori da me e con i piedi velati dalle calze incominciai a segarlo ben bene, sentivo che stava per venire per cui rallentai i tocchi di piede
finche il suo cazzo non divenne rosso e mi allagò i piedi schizzando sborra sul nylon.
Mi alzai e gli piazzai il mio cazzo in bocca e gliela scopai finche non schizzai la sborra su pettorali. Poi esausti ci buttamo sulla panca aspettando per ricominciare.
13 years ago