Costa Alentejana
Eravamo in una spiaggia della costa Alentejana del Portogallo, in quel tempo stavo con una ragazza portoghese.
Lei conosceva un po’ la zona e mi aveva portato in questa insenatura dove per raggiungere la spiaggia bisognava scendere da una parete rocciosa aggrappandosi ad una corda.
Arrivvammo a questa spiaggia che, essendo difficile da raggiungere, era pressoché deserta e le poche persone che c’erano erano sparpagliate nelle diverse insenature di scogli.
Il mare era freddo ma il fatto di essere così a contatto con la natura ci fece venir voglia, verso il tramonto, di metterci nudi e di fare l’ultimo bagno così.
Infatti le altre persone che vedevamo da lontano erano tutti naturisti e quindi non ci sembrava bello rimanere in costume.
Sarà stata la giornata di sole, il caldo e il posto semi deserto che ci venne voglia di fare l’amore.
Uscimmo dall’acqua e ci mettemmo sugli asciugamani e ci cominciammo a sfiorare.
A lei erano diventati i capezzoli turgidi e iniziai a leccarglieli, sapevano di mare e dai capezzoli scesi verso l’ombelico.
Il mio cazzo, che avevo appena rasato prima di partire, era già diventato bello duro e lei cominciò a masturbarmi, allora incominciai a leccarle il clitoride e lei si inarcò sulla schiena dal piacere.
Ansimava, le scappavano dei gemiti ogni volta che le infilavo le due dita nella fighetta umida, ma tanto ormai era deserta la spiaggia e nessuno ci avrebbe disturbato.
Poi mi girai e le passai il mio cazzo da fuori per massaggiarle la fighetta, ce l’aveva stretta e dovevo sempre stare attento a non esagerare con la foga.
Piano piano le infilai il mio cazzo gonfio e sentii le sue pareti della vagina avvolgermi la cappella e poi l’asta, che bello scopare nella natura con il suono delle onde sulla battigia che mi dava il ritmo degli affondi.
Per sentirmi ancora più "nature" la feci girare e la misi a pecorina e tenendola per i capelli comincia a scoparla sempre più forte.
A lei piaceva toccarsi mentre la scopavo e raggiungeva dei fantastici orgasmi che le facevano tremare le gambe.
Poi non ce la feci più a trattenermi e le scaricai tutta la mia sborra, mi piaceva venirle dentro e anche a lei piaceva sentire quella calda sensazione.
Poi una volta riprese le forze ci tuffammo per pulirci e per un bacio appassionato tra le onde.
Lei conosceva un po’ la zona e mi aveva portato in questa insenatura dove per raggiungere la spiaggia bisognava scendere da una parete rocciosa aggrappandosi ad una corda.
Arrivvammo a questa spiaggia che, essendo difficile da raggiungere, era pressoché deserta e le poche persone che c’erano erano sparpagliate nelle diverse insenature di scogli.
Il mare era freddo ma il fatto di essere così a contatto con la natura ci fece venir voglia, verso il tramonto, di metterci nudi e di fare l’ultimo bagno così.
Infatti le altre persone che vedevamo da lontano erano tutti naturisti e quindi non ci sembrava bello rimanere in costume.
Sarà stata la giornata di sole, il caldo e il posto semi deserto che ci venne voglia di fare l’amore.
Uscimmo dall’acqua e ci mettemmo sugli asciugamani e ci cominciammo a sfiorare.
A lei erano diventati i capezzoli turgidi e iniziai a leccarglieli, sapevano di mare e dai capezzoli scesi verso l’ombelico.
Il mio cazzo, che avevo appena rasato prima di partire, era già diventato bello duro e lei cominciò a masturbarmi, allora incominciai a leccarle il clitoride e lei si inarcò sulla schiena dal piacere.
Ansimava, le scappavano dei gemiti ogni volta che le infilavo le due dita nella fighetta umida, ma tanto ormai era deserta la spiaggia e nessuno ci avrebbe disturbato.
Poi mi girai e le passai il mio cazzo da fuori per massaggiarle la fighetta, ce l’aveva stretta e dovevo sempre stare attento a non esagerare con la foga.
Piano piano le infilai il mio cazzo gonfio e sentii le sue pareti della vagina avvolgermi la cappella e poi l’asta, che bello scopare nella natura con il suono delle onde sulla battigia che mi dava il ritmo degli affondi.
Per sentirmi ancora più "nature" la feci girare e la misi a pecorina e tenendola per i capelli comincia a scoparla sempre più forte.
A lei piaceva toccarsi mentre la scopavo e raggiungeva dei fantastici orgasmi che le facevano tremare le gambe.
Poi non ce la feci più a trattenermi e le scaricai tutta la mia sborra, mi piaceva venirle dentro e anche a lei piaceva sentire quella calda sensazione.
Poi una volta riprese le forze ci tuffammo per pulirci e per un bacio appassionato tra le onde.
10 years ago