Roberta 62anni, mamma di Laura
Al quinto anno delle superiori arrivò in classe una ragazza che proveniva da Torino... non era bella, ma era simpatica e non era tanto brava nelle materie... un giorno mi chiese se le davo una mano in inglese e ragioneria e mi diede l'indirizzo di casa sua...
La zona piu bella della città, la collina che la domina con vista sul mare e sulla città intera, sul campanello non c'era il suo nome ma suonai ugualmente e mi rispose una signora che era su una sdraia a prender ultimo sole prima dell'inverno...
Le dissi che ero compagno di scuola di Laura e che dovevamo studiare assieme... pensavo fosse sua nonna... una signora che non riuscivo a darci un'età, capelli bianchi, jeans e canottiera, bel seno e anche un bel culo... si presentò dicendomi il suo nome, Roberta, e mi fece entrar in casa dicendo che la figlia sarebbe scesa subito...
Iniziammo a studiare ma avevo la testa altrove ma per non far brutte figure e giocarmi il posto per studiar insieme a lei mi applicai per bene nelle spiegazioni e tantaltro... La madre verso le 5 ci portò la merenda, si era cambiata d'abito e ora era stupenda... chiacchierò con noi, mi chiedeva della città che era poi la sua città ma si era trasferita a Torino da giovane e veniva poi solo per le vacanze... mi disse che il marito era morto l'inverno scorso e finita la scuola avevano deciso di tornar alla sua vecchia casa...
In un angolo del tavolo c'era una foto di loro tre, madre padre e Laura che teneva le mani sulle spalle di entrambi... il padre era morto di malattia e anche per l'età, aveva 78anni e che eran preparati da tempo, scherzò dicendo che lei era frutto di un amore folle tra un uomo quasi sessantenne e una donna che mai avrebbe pensato di aver una bambina a 43...
Si era fatto tardi, stringendo la mano della signora Roberta notai subito una presa forte e prolungata, mi sorrideva e ringraziava dicendomi che per entrambe era stato un pomeriggio diverso dal solito... me lo disse a chiare lettere che non aveva mai visto Laura studiare e applicarsi così tanto, mi ringraziò e mi disse che l'indomani mi avrebbero aspettato...
La sera a letto ripensavo prima a Laura, ma poi nella mente avevo solo la signora Roberta e facevo mille supposizioni e ad ognuna corrispondeva il lento movimento della mano su cazzo... ricercavo i dettagli del volto e delle mani, le tette e il culo... forse i capelli bianchi la rendevano anonima, ma il corpo decisamente no...
La zona piu bella della città, la collina che la domina con vista sul mare e sulla città intera, sul campanello non c'era il suo nome ma suonai ugualmente e mi rispose una signora che era su una sdraia a prender ultimo sole prima dell'inverno...
Le dissi che ero compagno di scuola di Laura e che dovevamo studiare assieme... pensavo fosse sua nonna... una signora che non riuscivo a darci un'età, capelli bianchi, jeans e canottiera, bel seno e anche un bel culo... si presentò dicendomi il suo nome, Roberta, e mi fece entrar in casa dicendo che la figlia sarebbe scesa subito...
Iniziammo a studiare ma avevo la testa altrove ma per non far brutte figure e giocarmi il posto per studiar insieme a lei mi applicai per bene nelle spiegazioni e tantaltro... La madre verso le 5 ci portò la merenda, si era cambiata d'abito e ora era stupenda... chiacchierò con noi, mi chiedeva della città che era poi la sua città ma si era trasferita a Torino da giovane e veniva poi solo per le vacanze... mi disse che il marito era morto l'inverno scorso e finita la scuola avevano deciso di tornar alla sua vecchia casa...
In un angolo del tavolo c'era una foto di loro tre, madre padre e Laura che teneva le mani sulle spalle di entrambi... il padre era morto di malattia e anche per l'età, aveva 78anni e che eran preparati da tempo, scherzò dicendo che lei era frutto di un amore folle tra un uomo quasi sessantenne e una donna che mai avrebbe pensato di aver una bambina a 43...
Si era fatto tardi, stringendo la mano della signora Roberta notai subito una presa forte e prolungata, mi sorrideva e ringraziava dicendomi che per entrambe era stato un pomeriggio diverso dal solito... me lo disse a chiare lettere che non aveva mai visto Laura studiare e applicarsi così tanto, mi ringraziò e mi disse che l'indomani mi avrebbero aspettato...
La sera a letto ripensavo prima a Laura, ma poi nella mente avevo solo la signora Roberta e facevo mille supposizioni e ad ognuna corrispondeva il lento movimento della mano su cazzo... ricercavo i dettagli del volto e delle mani, le tette e il culo... forse i capelli bianchi la rendevano anonima, ma il corpo decisamente no...
10 years ago