Desiderio avverato.

QUESTO EPISODIO MI E'STATO RACCONTATO DA UN'AMICA, ED IO L'HO RIPORTATO CON PAROLE MIE.
Solo i nomi sono inventati.
**** p.s. vendetta.... ;)

Era Natale. Tutti a casa della cognata di Erica. Amici e parenti. Lei era lì che si divertiva quando fu presentata a Luca.
Si conoscevano già, il paese piccolo e le facce son quelle ma non erano amici.
Una parola, due ed Erica cominciò a trovare quell'uomo affascinante. Peccato solo che entrambi erano sposati.
Senza accorgersene si ritrovò a parlarene alle amiche il giorno dopo.
Fantasticava su di lui e a nulla valsero le loro rispose negative: voleva quell'uomo.
Non ci mise molto ad allacciare un rapporto d'amicizia con la sua famiglia, in fondo già Luca conosceva la sua.
Nel giro di pochi giorni riuscì ad avere il suo numero e lo chiamò.
Dapprima reticente, alla fine lui cedette alle lusinghe e la invitò, con falsa casualità, a fargli compagnia nel prelevare un attrezzo di lavoro a casa di un suo amico.
Erica attedeva qual momento da un pò, magari poteva approfittarne e chiedergli una uscita "ufficiale".
Inaspettatamente, alle tre del pomeriggio, la casa dell'amico di Luca era vuota e lui aveva le chiavi.
Entrarono ed in men che non si dica Erica si ritrovò con la lampo del vestito abbassata. Il seno prosperoso che non aveva bisogno di reggiseno. Lui cominciò a baciarla e a toccarla dappertutto.
La desiderava e nulla gli avrebbe impedito di averla li, in quel momento.
La bocca di lui passo da quella di lei e scese lungo un seno: piccole aureole corredate da un capezzolo nitido e duro, una delizia.
Erica gemeva al tocco della lingua che le dava brividi.. bagava alla perfezione il suo seno. Era impaziente ed armeggiava con la lampo dei jeans di lui. Lo tirò fuori e rimase estasiata da quella vista: un pene lungo e ben proporzionato. Doveva assaggiare quella cappella.
Scosto il viso dal suo seno e prese ad inginocchiarsi. Un pompino non era mai stato così desiderato come in quel momento.
Era già duro e pronto per essere assaggiato. Con la mano cominciò a toccarlo salendo e scendendo. Lo sentiva attendere e lo guardò: poteva vedere il dediderio che gli pulsava nelle vene.
Anche lei era famelica e decise di non attendere oltre. Si avventò su quel cazzo come un'affamata su un pasto dopo un lungo periodo. E più scendeva più lo sentiva in gola. Era enorme nella sua lunghezza. La saliva cominciava a colarle dalla bocca.... e quando lo faceva uscire brillava di lucentezza.
Luca restò così per un pò poi la fece alzare e stendere sul divano che si ereggeva al centro della stanza. Non c'era tempo per scovare la camera da letto.
Le abbassò del tutto il vestito scoprendo quel corpo, seppur non perfetto, ma tanto desiderato.
La fece sedere al bordo e la incitò a stendersi.
I pantaloni di lui già non c'erano più e si abbassò sul suo ventre aprendole le gambe.
Erica capì quallo che lui stava per fare, e seppur vogliosa di farsi assaggiare, un pò per la troppa attesa, un pò per la paura che qualcuno potesse bussare alla porta, lo fermò e gli chiese di prenderla li, così.
Non ci furno bisogno di parole. Con un rapido gesto lui la penetrò, facendo entrare il suo membro del tutto dentro e vi resto qualche secondo.
Erica era così talmente bagnata che quasi non lo sentì, ma non appena lui comincò a muoversi dovette frenare l'impulso di gridare dal piacere.
Era come lo aveva immaginato: forte e violento, capace di sbattere in modo da far echeggiare un rumore sordo.
La posizione non era delle migliori ma restarono a scopare così per diversi munuti.
Avrebbero resistito poco, entrambi erano talemente eccitati che non avrebbero retto a lungo.
Lei decise di cambiare posizione e lo scosto. Si alzò e gli diede le spalle abbassandosi con le mani sul divano.
Lesse stupore nei suoi occhi, ma dato che c'era doveva cercare di far tutto quel che desiderava. E desiderava quella posizione.
Non c'era imbarazzo, ma solo voglia di scopare.
Luca accettò volentieri quella offerta e in pochi secondi cominciò a starle dietro spingendo con vigore mentre con le mani le manteneva i seni. Era bella, era spinta, era una scopata lampo pazzesca.
Bastarono pochi colpi perchè lei raggiungesse un orgasmo pazzesco, si era trattenuta troppo e non era riuscita ad attendere oltre. Peccato solo non poter gridare.
Quando finalmente la sentì calmarsi e rilassarsi sotto ai suoi colpi da dietro, anche lui decise di lasciarsi andare, ma non sapendo cosa avesse preferito fare lei, decise di scostarsi per poter godere.
Erica capì le sue intenzioni ma non era d'accordo nel dover sprecare un'occasione così.
Si girò appena in tempo per mettersi in ginocchio ed accogliere tutto il suo seme in bocca, fino all'ultima goccia.
"Non potevo non ingoiare" gli disse poi nel rivestirsi.
Eh si, una scopata lampo pazzesca. Lei era disinibita e totalmente porca. Sarebbe stata un'amante perfetta.
Published by Tourus78
11 years ago
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Mirco1
Mirco1 11 years ago
Uno scritto dove le parole perdono la sonorità abituale per apparire nella loro solo nudità e bellezza naturale.
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Tourus78
Tourus78 Publisher 11 years ago
Grazie! :smile:
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macotmac 11 years ago
complimenti :wink:
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delfinosol
delfinosol 11 years ago
Splendido racconto...
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Tourus78
Tourus78 Publisher 11 years ago
si, forse perchè adoro unire il racconto all'erotico e non al porno... :wink:
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GrandeC 11 years ago
Simpatica storia .. ben narrata .. nulla di impegnativo ma coinvolgente .. ma forse forse il botta-e-risposta fra voi due è anche più interessante .. bei complimenti che vi scambiate .. aspetto impaziente la replica di GioGiona (di cui posso vantare l'amicizia) un baci a entrambe
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bullinculatore 11 years ago
Ciao!
Ho letto, interessante.
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Tourus78
Tourus78 Publisher 11 years ago
Stronza al cubo!
Si decido quasi sempre io cosa e come scrivere.
Le storie, a quanto pare, non fanno per me e sta ben!
Fuck dalla suora!
:kissing_heart::kissing_heart::kissing_heart:
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Tourus78
Tourus78 Publisher 11 years ago
Tesò mi sn trattenuta ma preferisco scrivere racconti sobri. Però non nego che è bello scrivere le storie altrui... :smile:
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