UN CLASSICO FRANCESE

UN CLASSICO CAPOLAVORO FRANCESE : “FIEVRES NOCTURNES”

Questo sito mi ha permesso di visionare parecchi film francesi e americani degli anni 70 e 80 e ho notato che in quei periodi, tanto i registi come i produttori, si avvalevano di ottime sceneggiature e si sforzavano per portare sul grande schermo un prodotto a dir poco impeccabile; in essi ho gradito molto gli eccitanti dialoghi nonché la bellezza delle attrici che non avevo mai viste. In coda a questo scritto allego un interessante e spettacolare film francese intitolato FIEVRES NOCTURNES poiché mi ha ispirato parecchi ditalini e ad essere sincera mi sarebbe piaciuto scopare ognuna delle attrici che vi hanno preso parte e in special modo le stupende Brigitte la Haye e Ursula White che considero affascinanti e buonissime. Il film è senz'altro avvincente sin dalla prima scena poiché nonostante Pierre si trovi a letto con la sua splendida moglie Jeannine, immagina di raggiungere Marianne nel suo appartamento. Marianne si presenta con un elegante abito bianco e lo accoglie con piacere facendolo accomodare immediatamente nel suo comodissimo ed elegante salotto. Pierre, da perfetto cavaliere, la ossequia subito baciandole amorevolmente la mano, poi la invita a togliersi l'abito e infine le suggerisce di mettersi alla pecorina in modo da incularla per il sublime piacere di entrambi. Al minuto 00:05:45 Pierre le sborra dentro e le chiede se farebbe tutto ciò che lui vuole.
“Tu ordina e io obbedisco; farò qualsiasi cosa per il tuo piacere.” lei risponde.
La terza scena inizia proprio quando si sente suonare il campanello e Pierre induce Marianne ad aprire la porta nuda. Marianne apre appena la porta e si mostra subito reticente a lasciare entrare quello sconosciuto che risulta essere il capocantiere di Pierre. A quel punto il capocantiere di Pierre cerca di irrompere bruscamente nel suo appartamento e quando ci riesce Marianne che intuisce subito le sue perfide intenzioni, corre via impaurita per non farsi prendere; purtroppo i suoi sforzi sono inutili poiché il baffuto capocantiere riesce a prenderla e scoparla brutalmente. Marianne riesce a liberarsi dal baffuto ma non appena entra correndo nella sua stanza da letto, il baffuto la raggiunge nuovamente e continua a scoparla. Marianne riesce a liberarsi ancora una volta ma quando si imbatte in una stanza completamente vuota implora l'aiuto di Pierre che entra nella stanza con un oggetto e colpisce il viso del baffuto che barcolla indietro e infine precipita dalla finestra. A quel punto Pierre si sveglia; Jeannine si avvicina preoccupatissima a Pierre e lo induce a rilassarsi poiché ha intuito che aveva avuto un incubo. Al minuto 00:11:53 Jeannine incontra la sua bellissima amante e le confida il dispiacere che la assilla poiché nonostante sia molto innamorata di Pierre, ha notato che lui sogna ripetutamente di tradirla con un'altra donna. La sua bella amante la consola e dopo attende che Jeannine la raggiunga nella sua faraonica stanza da bagno per abbandonarsi ai loro sublimi piaceri saffici. Al minuto 00:17:36 Pierre si trova nel suo ufficio e viene raggiunto dal suo baffuto capocantiere che gli racconta il sogno che ha avuto e nel quale Pierre voleva ucciderlo lasciandolo scivolare da una finestra. Pierre rimane piuttosto perplesso poiché si accorge che entrambi hanno avuto lo stesso sogno e comunque il capocantiere conclude la loro conversazione chiedendo a Pierre che in futuro lo tenga lontano dai suoi sogni ma specialmente dai suoi incubi. Al minuto 00:19:00 Pierre entra in una libreria e dato che si imbatte casualmente con Marianne, immagina subito di accostarsi a Marianne per condurla nell'appartamento della stessa Marianne dove se la scopa come al solito; quando la sua allucinazione volge al termine, lui la segue e scopre che Marianne abita in un palazzo ubicato proprio di fronte al suo. Appena Pierre rientra a casa Jeannine gli chiede il motivo che lo ha fatto tardare a rincasare e Pierre risponde che si è soffermato in ufficio per concludere un lavoro. Jeannine sa che è una bugia poiché da dietro la finestra si era accorta che Pierre aveva seguito una donna fin quando è entrata nel suo palazzo ma nonostante ciò, fa finta di nulla; Jeannine gli prepara un bicchiere di scotch e lo informa di avergli fissato un appuntamento con una psicologa in modo che Pierre le manifesti i suoi continui sogni. Pierre accetta volentieri di farsi visitare ma non appena Jeannine lo lascia solo per andare a dormire, Pierre è nuovamente preso da un'altra allucinazione e infatti al minuto 00:24:20 immagina di telefonare a Marianne e oltre a dirle di raggiungerlo nel suo appartamento ubicato nel palazzo di fronte al suo, vuole che indossi soltanto un impermeabile e un paio di stivali neri. Marianne obbedisce e non appena entra nel suo appartamento Pierre la bacia appassionatamente e le toglie l'impermeabile; di seguito le lecca a dovere le tette e la figa e la conduce subito nella sua stanza da letto per farle conoscere Jeannine che dorme profondamente. Marianne ha un'ottima impressione di Jeannine e per tal motivo si introduce subito sotto le lenzuola. Appena Jeannine si sveglia si sente talmente attratta da Marianne che non può evitare di lasciarsi baciare con morbosa passione; entrambe si abbandonano ai piaceri saffici e Jeannine si mette subito alla pecorina in modo che anche Pierre partecipi inculandola. Al minuto 00:31:19 mentre Jeannine accompagna Pierre dalla una psicologa, gli fa notare che la scorsa notte Pierre l'ha scopata e per dimostrargli che era veramente accaduto, Jeannine gli mostra le traccie del morso che lei stessa si era fatta sul braccio. Quando la psicologa lo riceve lo invita a distendersi sul divano e a rilassarsi in modo da addormentarsi e quindi sognare. Dato che la bellezza della psicologa e della sua serva tutto fare non lo lasciano affatto indifferente, già dalla prima seduta il suo subcosciente le coinvolge istintivamente nel sogno; quando Pierre si sveglia si scusa immediatamente con la psicologa poiché si accorge che le sta accarezzando involontariamente la figa. La psicologa lo scusa e lo rassicura dicendogli che era normale farlo poiché gli era stato dettato dal suo subcosciente e comunque gli suggerisce di ritornare nuovamente presso il suo studio il giorno successivo per proseguire la terapia. La psicologa svolge la sua professione con una terapia talmente efficiente che già alla seconda seduta lo mette ancor più a suo agio e per tal motivo lo riceve con una camicia bianca trasparente a maniche corte che le mette in evidenza le tette e le areole poiché non indossa il reggiseno. Nel corso delle successive sedute tanto la psicologa che la sua serva tutto fare vengono coinvolte sempre più attivamente nei sogni di Pierre.
Dietro suggerimento di Jeannine, la psicologa decide di contattare Marianne e quando al minuto 01:05:57 entra nell'appartamento di Marianne, si stupisce poiché lo trova proprio come Pierre lo aveva descritto; la psicologa le mostra subito una foto di Pierre ma dato che Marianne afferma di non averlo mai visto, le consegna parecchi nastri magnetici in cui ha registrato minuziosamente i sogni che Pierre le ha raccontato nel corso di due mesi di sedute te****utiche e le suggerisce di ascoltarli attentamente giacché Pierre ha dimostrato di essere a conoscenza di molti dettagli riguardanti la vita di Marianne. La psicologa infine invita Marianne a recarsi presso il suo studio per incontrare Pierre e concludere il ciclo te****utico. Al minuto 01:07:35 mentre la psicologa e Pierre attendono l'arrivo di Marianne, Pierre è talmente emozionato dal suo imminente incontro con Marianne, che non può evitare di sognarla ad occhi aperti. Dato che la psicologa è al corrente che sia lei che la sua serva tutto fare sono ormai costantemente presenti nelle sue allucinazioni svolgendo ruoli alquanto predominanti, durante tale attesa si lascia accarezzare lussuriosamente le tette e la figa. E' indubbio che Marianne ha ascoltato le registrazioni e per dimostrare l'interesse che ha di conoscere Pierre, si presenta nello studio della psicologa indossando l'abito bianco e gli stivali neri con cui Pierre è solito sognarla. Marianne si mostra molto disponibile ad ascoltare Pierre e per tal motivo, oltre ad accettare di accomodarsi sul divano affianco a lui, che da buon cavaliere le bacia subito la mano, si lascia sfiorare la guancia e persino la sua generosa scollatura per convincerlo che non sta affatto sognando. A quel punto la psicologa li lascia soli e raggiunge Jeannine che li osserva attentamente dallo spiraglio della porta nella stanza adiacente. Jeannine è talmente preoccupata che si pente di aver suggerito alla psicologa di organizzare l'incontro di Pierre con Marianne. La psicologa afferma che invece è stata un'ottima idea poiché è proprio quello il miglior modo per concludere la terapia. Dato che Jeannine teme che Pierre la abbandoni, la psicologa la rassicura.
”Pierre non ti lascerà, anzi, ti è molto riconoscente poiché sa bene che sei stata tu a volere quest'incontro.”
E' evidente che Pierre e Marianne hanno avuto i medesimi sogni poiché Marianne gli confessa di aver sognato molte volte di scopare in diversi luoghi con un uomo senza mai riuscire a distinguerne chiaramente il volto nonostante ne udisse chiaramente la voce e provasse molto piacere mentre lui l'accarezzava. Quando la psicologa li raggiunge nuovamente si mostra abbastanza soddisfatta.
“Ammetto che è stato un bene farvi venire qui. Mi sono assentata poiché Jeannine è preoccupata.”
“Chi è Jeannine ?” chiede Marianne incuriosita.
Pierre le risponde che Jeannine è sua moglie. La psicologa si volge a Marianne e le riferisce che è stata proprio Jeannine a proporle di organizzare quell'incontro in modo che entrambi si conoscessero. Quando Pierre informa la psicologa che anche Marianne ha fatto molti sogni identici ai suoi, la psicologa afferma che in ogni caso entrambi si sarebbero incontrati poiché sono già innamorati.”
Marianne pensa che non si tratti proprio di amore ma di sogni stranamente coincidenti; il fatto che Pierre si sia introdotto inconsciamente nella sua immaginazione e che abbiano persino scopato, non è da considerarsi amore e infatti lei non è assolutamente innamorata di Pierre. A quel punto la psicologa le chiede se potrà dimenticare Pierre pur non amandolo. Marianne si ferma a riflettere e dopo qualche attimo di titubanza esce correndo dallo studio cercando la porta di uscita ma entra casualmente in una stanza le cui pareti e porte interne hanno la medesima decorazione. Dato che Marianne si accorge di essere stata inseguita dalla psicologa, le chiede dove si trovi poiché crede di impazzire.
“Calmati; questa è la mia stanza da letto.”
Marianne cerca di abbandonare quell'appartamento ma non appena spalanca l'altra porta della stanza, si accorge che la facciata esterna è interamente verniciata in colore rosso.
“Allora spiegami il motivo per cui conosco questa stanza in ogni suo dettaglio. So che ho scopato proprio qui con un uomo il cui volto non ho mai visto chiaramente.”
In quel momento Marianne ha un'improvvisa allucinazione mediante la quale scorge Pierre sulla soglia della porta e afferma immediatamente con assoluta certezza :
“Oh, era lui !”
Marianne si rilassa improvvisamente e avvicinandosi lentamente a Pierre, gli prende la mano e lo fa sdraiare sul letto per farsi scopare. La psicologa, Jeannine e lo stesso Pierre osservano increduli il modo come Marianne in preda da una morbosa allucinazione, vive gli intimissimi momenti del suo lussurioso sogno erotico, fin quando Pierre, preso anche lui da un forte desiderio, si sdraia sul letto affianco a Marianne e inizia a scoparla realmente sotto l'attento sguardo della psicologa e quello triste di Jeannine. La scena seguente inizia al minuto 01:15:09 e in essa si vede Pierre che trattiene fra le braccia la bella Marianne ancora addormentata. Evidentemente la bella Jeannine ha permesso che Marianne dormisse nel suo letto matrimoniale e scopasse piacevolmente con Pierre. Nonostante Pierre sia sveglio ed abbia trascorso la notte con Marianne, le sue allucinazioni non gli danno alcuna tregua e immagina ancora una volta di recarsi presso l'appartamento di Marianne ma stavolta non è Marianne a riceverlo ma Jeannine che indossa l'abito bianco, gli stivali neri, gli slip e persino l'orologio di Marianne; Jeannine lo conduce subito in salotto e si fa scopare proprio come Pierre sogna ripetutamente di scopare la bella Marianne. Al minuto 01:18:30 Pierre è ancora tanto preso dalle sue allucinazioni che sogna di recarsi nuovamente presso l'appartamento di Marianne ma anche stavolta è la sua bella Jeannine che indossando un elegantissimo abito rosso lo accoglie sorridente e lo conduce nel salotto che stavolta è gremito di eleganti e distinti ospiti desiderosi di trascorrere una serata all'insegna del sesso. Jeannine si accomoda sul divano e dopo aver offerto a Pierre un bicchiere col suo scotch preferito, gli chiede se c'è qualcos'altro che possa fare per lui. Pierre le risponde semplicemente che desidera vederla far l'amore e a quel punto gli ospiti tacciono e lo guardano sbalorditi; alcuni gentiluomini addirittura si alzano mostrandosi disposti e pronti ad esaudire il suo peculiare desiderio ma Pierre punta subito il dito verso il suo elegantissimo capocantiere che prima di avvicinarsi a Jeannine sente il bisogno di un ulteriore sorso di scotch. Jeannine si toglie l'abito e si mette alla pecorina pronta ad offrire il culo al fortunato ospite che non esita a togliersi i pantaloni per inculare a dovere Jeannine sotto l'attento sguardo della psicologa che si trova comodante seduta proprio davanti a loro; dopo un po' Pierre tira fuori il suo cazzo e ordina a Jeannine di succhiarlo. Sotto gli occhi dei presenti Jeannine gode e fa godere entrambi i maschi contemporaneamente. In quella stessa scena anche la serva della psicologa sfoggia la sua abilità di calda e veterana femmina esperta nell'arte amatoria facendo godere simultaneamente ben quattro ospiti visibilmente eccitati. Comunque la scena che più mi ha eccitata e che mi ha ispirata parecchi ditalini, è proprio l'ultima e inizia al minuto 01:22:34, quando al mattino Jeannine entra sorridente nella stanza da letto e trova Pierre e Marianne nudi e teneramente abbracciati; Jeannine è sicurissima che nel corso della nottata trascorsa assieme, Pierre e Marianne si sono concessi sicuramente più di una scopata. L'abbagliante bellezza di Marianne fa sì che gli occhi di Jeannine luccichino di un morbosissimo desiderio di scoparla. La piena disponibilità ad abbandonarsi a un lussurioso triangolo amoroso con Pierre e Marianne è talmente palese che Jeannine indossa soltanto una lunga vestaglia trasparente leggermente aperta che risalta le sue belle tette, le areole e i suoi eccitanti peli pubici.
“Avete dormito bene ?” chiede loro amorevolmente mentre appoggia il vassoio con la colazione sulle gambe di Pierre.
Entrambi le rispondono di aver dormito benissimo e Pierre aggiunge :
“Non ci crederai ma stanotte ho sognato di entrare nell'appartamento di Marianne e siccome ho trovato te anziché Marianne, ti ho scopata per bene come faccio solitamente con lei.”
Jeannine se ne compiace parecchio e non esita a sdraiarsi sul letto sotto le lenzuola affianco a lui visibilmente emozionata e lusingata.
“Pierre, perché ti ostini a sognare ? Ormai disponi di entrambe; io e Marianne non siamo un sogno ma la tua realtà !”
Marianne toglie il vassoio che Pierre ha davanti per fare qualcosa di più serio e gli porge un fagottino.
“Accetta questo regalino che io e Jeannine abbiamo comprato per te.”
Pierre piuttosto incuriosito lo apre e quando si accorge che si tratta di un fallo, si mostra alquanto titubante; subito dopo Jeannine lo lega ai fianchi di Marianne in modo che Marianne glielo sprofondi nella figa intanto che viene inculata a dovere da Pierre. Questa scena è molto suggestiva poiché in essa si avvera il desiderio che ormai aveva anche l'adorabile Jeannine, cioè, poter scopare anche lei quella bella femmina di cui Pierre nel suo inconscio si era innamorato follemente e che scopava ardentemente nei suoi ricorrenti sogni.

Published by eddaedda
1 year ago
Comments
Please or to post comments