INCONTRO ALLA SPIAGGIA (SEGUITO)

INCONTRO ALLA SPIAGGIA (SEGUITO )

Riprendo questo post in quanto alcune mie amiche mi hanno richiesto in privato
ulteriori approfondimenti riguardo i miei due incontri con Cleta ed Aixer. Ho quindi deciso di aggiungere questa seconda parte onde evitare di scrivere gli stessi fatti a ciascuna di esse. Ritengo opportuno confessare che in seguito mi pentii di non essermi spinta ben oltre con Aixer quando al secondo giorno mi intrattenni morbosamente in acqua con lui a prudente distanza dalla visuale di Cleta. Lui mi veniva addosso con frequenza e mi accarezzava dappertutto. Nonostante la mia timidezza non mi opposi affatto alle sue insistenti incursioni, anzi, mi spinsi spudoratamente contro di lui e quando ci inoltrammo in acque più profonde per sfuggire agli sguardi indiscreti dei pochi bagnanti,
mi presi la libertà di premergli delicatamente il cazzo, dapprima con la coscia e poi con la figa; a quel punto lui si abbassò il costume da bagno e lasciò scivolare il suo cazzo, ormai libero, lungo le mie cosce e sui glutei. Quando Aixer mi abbassò sfacciatamente il top del bikyni per liberarmi le tette, gli afferrai istintivamente il cazzo con la mano e in breve tempo raggiunse l'erezione. Purtroppo a quel punto mi fermai e gli chiesi di interrompere e di raggiungere Cleta per non destarle alcun sospetto. Come ho già scritto mi sono pentita di non avergli fatto introdurre quanto meno la cappella del suo cazzo nella mia figa poiché era riuscito ad eccitarmi come mio marito ormai non lo faceva più e ad onor del vero ne sentivo un forte bisogno. Anche se quel cazzo apparteneva di diritto a Cleta, era pur vero che essendo stata io ad eccitarlo, la sua erezione in quel momento apparteneva esclusivamente a me ed era giusto che entrambi ne approfittassimo per godere intensamente anche per brevissimo tempo. E' da puntualizzare che anche il giorno prima c'era un po' di vento ma poco dopo esserci sdraiati a prendere il sole sullo scoglio, Cleta ne approfittò per liberarsi dalla pressione del top del suo bikyni staccandone il gancetto posteriore ma lasciandoselo addosso; a quel punto anch'io feci lo stesso col mio top poiché per un istante supposi che Cleta mi stesse provocando. La nostra conversazione riguardava i nostri figli e le località che avevamo visitato durante la loro vacanza in Italia. Nel mio tentativo di accettare la sua provocazione la volli sfidare ulteriormente e mentre parlavamo, mi alzai per prelevare una bottiglietta d'acqua dalla mia borsa-frigo; mi lasciai scivolare il top del bikyni e sorseggiai lentamente l'acqua spudoratamente a torso nudo. Nonostante entrambi mi avessero osservata bene, quando mi sdraiai nuovamente sullo scoglio, tornai a coprirmi subito le tette col top dando loro ad intendere che ignoravo che mi era scivolato. A quel punto Cleta si tolse il top da sopra le tette e interrompendo ciò che stava dicendo, si volse verso me :
“Edda, se desideri togliti il top e mettiti a tuo completo agio senza farti tanti scrupoli con noi. Non me lo ero tolto prima perché pensavo che avresti potuto pensare male di me; dato che ti è scivolato senza accorgertene e che abbiamo già visto le tue belle tette mentre bevevi tranquillamente l'acqua pensando di indossarlo, voglio dirti sinceramente che il contrasto fra la tua carnagione bianca e l'abbronzatura ti dona molto. Nei due scorsi giorni in cui siamo venuti in questa spiaggia, ho indossato il top del bikyni solo per entrare in acqua poiché puoi constatare che questo scoglio è alquanto isolato e riparato da altri scogli che tra l'altro attenuano del tutto il vento. In Spagna si usa molto il monokyni per abbronzarsi quasi integralmente.”
A quel punto mi tolsi il top senza farmelo ripetere due volte e le dissi :
“E' vero Cleta, anche a me piacerebbe abbronzarmi le tette come te in quanto è piacevole notare il contrasto fra le tue areole e le tette abbronzate.”
Quel primo giorno le sue parole mi lasciarono alquanto perplessa; non sapevo cosa pensare poiché al mattino, stando in acqua, non aveva risposto alle mie provocazioni e ignoravo se adesso si era rivolta a me da donna o da lesbica. Dato che quando ci immergemmo nuovamente in acqua non notai alcuna sua reazione alle mie provocazioni, dedussi che Cleta potesse essere fin troppo riservata o per nulla lesbica. Fu Aixer, che mio malgrado, il giorno seguente mi confermò che Cleta non era affatto lesbica. Nonostante la mia delusione nei confronti di Cleta, confesso che mi sentii a molto agio in loro compagnia anche se il mio forte desiderio di scoparla non si avverò.
Published by eddaedda
1 year ago
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ellpope
ellpope 1 year ago
Hai trovato due belle persone, e la tua mente maliziosa se le sarebbe scopate tutte e due.
La prossima volta non ti fermare Edda. :wink:
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