E dopo ... 7
Avevo deciso di non sembrare troppo formale e chiusa, e per questo mi spogliavo, e nel farlo buttavo un'occhio sul corpo che, al di là del letto, cominciavo a vedere: Donatella non era certo Venere, ma di sicuro non era una cozza. La bellezza sarà soggettiva, ma la classe e il saper intrigare e interessare il prossimo, sono doti che si possono anche apprendere, Si impara a vestirsi, scegliendo il tipo di abito, così come occorre ,per noi donne almeno, sapersi truccare: ma soprattutto sapere come ottenere sia il successo che quello che vogliamo avere e vivere. Considerazioni a parte, vedevo un po' di ciccia, ma di quella che non disturba e che anzi ,ai più piace toccare. Sembravo imbambolata, quando lei mi richiamò all'ordine: "Che cosa fa? Viene o non viene? " E mi precedette nel bagno che, come per miracolo, era già stato preparato. Infatti , notando il mio stupore, mi disse " Ho avvertito che volevo il bagno pronto per quando sarei arrivata in albergo: gli ho dato un'orario, e loro l'hanno rispettato". C'erano delle candele profumate, una bottiglia di spumante e di bicchieri. Lei prese la bottiglia e la stappò : "Mi pare che il prosecco piaccia anche a lei, Monica, esatto?" Io annuii con la testa ,e presi il bicchiere che mi veniva offerto. Lei " Al nostro incontro, Monica: sperando che sia proficuo per entrambe. Cin cin" . Un rumore, leggero, di bicchieri che si scontrano, suggellò il nostro brindisi. Non sono un'intenditrice, mi piace bere, e questo Mionetto era buono .Bevemmo lei un sorso, io tutto il bicchiere, e poi la raggiunsi nella vasca: e fu mentre vi entrava che notai che un braccialetto non se l'era tolto. Una volta in vasca , lei si rivolse a me dicendomi: " Vedo che continua a osservarmi, a studiarmi: beh, siamo qui proprio per conoscerci meglio. Avanti, se deve chiedere qualcosa, chieda, lo faccia!" Mi era apparsa un po' infastidita, ma raccolsi il suo invito e le domandai il perché di quel braccialetto. " Lei , Monica, va subito al sodo, ed è per questo che mi piacciono i tipi come lei. Non è una storia lunga, ma per ricevere una spiegazione le devo raccontare qualcosa di importante ma di riservato, e non ne deve fare parola con nessuno, Alex compreso. Siamo d'accordo? Intanto mi passi il bicchiere, per favore? " Presi il suo bicchiere e glielo porsi. E lei proseguì il racconto. "Vede Monica, io faccio parte di un'associazione di sole donne: di donne che vogliono emergere nel proprio lavoro e nella vita in generale. In questa associazione non si entra andando in segreteria e associandosi , ma si viene contattate e di solito se chi dirige l'associazione ritiene che si è una persona valida , attiva e interessante. Noi riteniamo di non essere il sesso debole, di dover elemosinare i soldi dai nostri partner o mariti, ma che se siamo capaci dobbiamo pretendere il posto che ci compete. Aggiungo che ci diamo una mano l'un l'altra per raggiungere i nostri traguardi, i nostri obbiettivi. Intanto non ti dispiace lavarmi la schiena, vero Monica? " Io presi una spugna, la insaponai con un bel bagno schiuma, e la passai delicatamente sulla schiena di Donatella. Lei : " Brava , così, mettici pure un po' più di forza, non avere paura. Quindi l'associazione di cui faccio parte si applica affinché ogni associata riesca a farsi strada come merita. Il braccialetto indica il livello gerarchico della persona. Ecco se tu ne facessi parte, riceveresti un braccialetto scuro, che indica che sei una novizia. Dopo ,col tempo , ne riceveresti uno un po' più chiaro e dopo un bel po' di tempo uno come il mio. Ti anticipo : il primo braccialetto indica che fai parte dell'associazione, e che sei a disposizione delle altre adepte, noi le chiamiamo così: cioè ti devi dare da fare ,se ti viene richiesto, da chi è al di sopra di te come livello. Mi dirai? Che cosa mi verrà chiesto? Di solito sono informazioni su persone, aziende, cose simili; ma anche di presenziare a incontri, feste, presentazioni, e forse anche altro. In cambio di questo impegno, ricevi aiuto da tutte le altre adepte. Se hai domande , sono qui anche per questo." Ero un po' perplessa, diffidente, ma anche curiosa. Smisi di massaggiarle la schiena e mi servii un altro bicchiere di prosecco. Io: " A che cosa serve portare il braccialetto? Ho visto che lei non l'ha tolto, ha tolto tutti i braccialetti tranne quello" Lei :" Sei proprio curiosa, non demordi, e allora stammi bene a sentire: primo, è un'associazione segreta, siamo tante ma non tantissime, anche perché ci sono diverse donne che non hanno interesse, a sentir loro, di associarsi: e i motivi te li fornirò un'altra volta. Per ora ti basti sapere che di adepte ce ne sono un po' in ogni ambito della società, ma ovviamente le riconosceresti solo se riesci a vedere il braccialetto. In base al colore sai con chi hai o potresti avere a che fare. Il mio è a un alto livello, non ti dico quale , ma puoi immaginarlo. Sostenerci a vicenda è il nostro scopo. Ora esco , tu puoi rimanere ancora un po' se vuoi. La cena è fra mezz'ora, e ce la porteranno qui , anzi andiamo nella terrazza, così ci godiamo il panorama. " E lei uscì dall'acqua ma io rimanevo con alcune domande. La raggiunsi mentre si stava ancora asciugando. Lei : " Visto che è qui, mi da una mano ad asciugarmi? " Mi avvicinai, ero imbarazzata ma la raggiunsi e cominciai, un po' goffamente, a passarle l'asciugamano sulla schiena e poi la toccai nel didietro, passandole la mano tra i grossi glutei. Lei mi prese una mano e la posizionò davanti, nella zona della passera e mi disse " Deve asciugare anche lì, poi le cosce e tutto il resto." Mi diedi da fare come potevo, e il risultato non tardò ad arrivare, e dopo una decina di minuti Donatella fu asciugata . Mi ringraziò e disse di sbrigarmi, visto che lei si stava per rivestire. Aveva un bel corpo, un seno pieno, ma rimuginavo su altro ,mentre il suo corpo appunto mi distraeva e mi attirava: aver passato le dita tra i suoi globi carnosi, aver toccato il suo ampio seno, per me era stato molto piacevole e mi chiedevo perché mai mi avesse chiesto di farlo. Solo che io avevo altre domande, e così mi sbrigai nell'asciugarmi e rivestirmi. Quando fui pronta la raggiunsi nella zona soggiorno, dove lei armeggiava sullo smartphone: sollevò lo sguardo e disse: " So che mi deve ancora chiedere qualcosa: però lo farà dopo cena, dato che io a tavola ci vado per mangiare e distendere un po' i nervi. E ora andiamo." La seguii , prendemmo l'ascensore e poco dopo ,arrivati al piano, fummo ricevuti dal cameriere che ci accompagnò al nostro tavolo, dove poco dopo ci fu servita la cena. Fu una cena tutta a base di pesce. Lei mi disse che si era informata, e aveva ordinato anche per me: e aveva indovinato i miei gusti, sapeva che preferivo la spigola all'orata, e che i preferisco i gamberi freschi a quelli argentini. Mi ero trovata bene, e ripensavo alle domande che di lì a poco avrei rivolto a Donatella. Quando fummo di nuovo in camera e ci stavamo spogliando, lei mi disse di cominciare pure a domandare, se per me non era un problema. E così cominciai a chiederle del lavoro in azienda , da Alex. Lei : " mi serve una persona che mi curi l'agenda degli appuntamenti, mi faccia un po' da segretaria, anche se da Alex la segretaria c'è già, ma non è quel tipo di segretaria che serve a me, che mi accompagna ad esempio agli appuntamenti, e che mi spalleggia con i clienti. Fare gli occhi dolci, mostrare una scollatura e se occorre andare oltre: ecco se se la sente, a me serve una persona così, che deve essere disponibile a fare ma deve anche avere fiuto, intuizione. Poi per il lavoro del recupero crediti, ebbene deve saper indagare, non farsi cazziare perché fa errori nell'individuare il debitore che , ricordi Monica, deve essere messo in condizioni di pagare sì, ma anche di vivere e di lavorare, sennò i soldi come se li procura se lei ,ad esempio, glieli porta via tutti? Poi anche lì ci saranno dei casi particolari, ma ogni cosa a suo tempo. Ho soddisfatto le sue curiosità? O c'è dell'altro?" Io. " In effetti c'è dell'altro, mi interessa anche la parte economica e gli orari." Lei " Il lavoro è a tempo pressoché pieno, almeno all'inizio, perché alcuni comparti li devo avviare per bene, mentre per l'aspetto economico lei avrà una ricaricabile , mentre il contratto sarà standard con in più dei bonus .Ma io voglio sapere se la cosa le interessa davvero oppure è solo curiosa. Allora cosa mi risponde?" Io ci pensai e quasi subito le risposi "Sì, il lavoro mi interessa ,ma vorrei sapere qualcosa di più sull'associazione, su queste adepte" Notavo il suo corpo , capivo come mai Marco e Alex ne fossero stati attratti: un bel seno turgido, una passera folta , un culone bello ampio, uno sguardo penetrante , e tutto appariva curato, dalle mani ai piedi, e ovviamente la pelle. Lei: " In associazione si entra perché una di noi indica una persona, una donna nel nostro caso, che può essere di aiuto alle altre: è un do ut des, se afferra il concetto. Ci sono delle prove da superare e dei riti di iniziazione che segnano e consacrano la persona che diventa quindi, a tutti gli effetti , adepta. Io fui scelta, contattata anni fa, molti anni fa, da una che ora è ai vertici dell'associazione, ma lo era anche prima: perché? Perché aveva visto in me delle potenzialità, e nell'azienda di Alex sapeva che c'erano dei comparti da sviluppare, e che potevo farlo io. Vede loro sanno un sacco di cose su di noi, e che noi forse neanche sappiamo: sanno quanti soldi abbiamo, conoscono il nostro passato e ci possono aiutare a realizzare un futuro come lo abbiamo immaginato. Vede Monica, lei potrebbe entrare in associazione, in questa confraternita tutta al femminile, ma deve superare alcune prove, dimostrare di essere all'altezza. Se è interessata deve solo dire di sì." Non ci pensai molto e le dissi : " Sì, la cosa mi interessa, e affronterò queste prove" . E lei, per tutta risposta : "Va bene, ora si è fatto tardi. Ma siccome voglio sapere se mi posso fidare di lei, ecco dovrebbe soddisfarmi sessualmente. Se la sente, oppure va a letto solo con i maschi come Alex?" Io, per tutta risposta , mi tuffai a leccare la sua passera, coperta di peli: affondai la lingua, che si faceva strada in quella foresta scura: cercavo l'ingresso per darle piacere e non deluderla, mentre con le mani sentivo quel bel corpo carnoso che avevo già palpeggiato, prima, dentro la vasca. Non so se ero diventata lesbica oppure no, ma quel corpo mi intrigava, toccarla mi piaceva, e ancor più sentirla reagire ai miei tocchi, ai colpi di lingua. Lei " Ci sa fare , ma deve farmi godere" E non so come ma mi porse un grosso fallo di quelli doppi e mi disse di prepararle la passera e il buchino, e poi di penetrarla fino in fondo. E mi diedi da fare come meglio potevo per infilarle quel grosso fallo.
fine 7 parte
So che qualcuno vorrebbe che la storia fosse come, almeno si diceva una volta quando si doveva ricevere un pagamento, e cioè "pochi, maledetti e subito": i miei racconti, le mie storie, purtroppo seguono un percorso, forse tortuoso , ma soltanto perché scrivere e arrivare subito al dunque, a me non piace tanto. Saprei come fare, pur non ritenendomi una scrittrice ,ma ripeto che alcuni passaggi li devo scrivere sennò la storia non è di mio gradimento, e non la propongo. Essendo poi un racconto a sfondo sessuale, magari anche crudo e duro, a volte, si sa come andrà a finire: non sono racconti di harmony o simili, qui a un certo punto ci saranno penetrazioni, anche doppie credo, sculacciate e talvolta situazioni brutte, umiliazioni e prevaricazioni. Ma la vita, e qui c'è del mio, con me non è stata e non è ancora tenera. Ora il dovere mi chiama. Alla prossima, che penso sia domani, Monica
fine 7 parte
So che qualcuno vorrebbe che la storia fosse come, almeno si diceva una volta quando si doveva ricevere un pagamento, e cioè "pochi, maledetti e subito": i miei racconti, le mie storie, purtroppo seguono un percorso, forse tortuoso , ma soltanto perché scrivere e arrivare subito al dunque, a me non piace tanto. Saprei come fare, pur non ritenendomi una scrittrice ,ma ripeto che alcuni passaggi li devo scrivere sennò la storia non è di mio gradimento, e non la propongo. Essendo poi un racconto a sfondo sessuale, magari anche crudo e duro, a volte, si sa come andrà a finire: non sono racconti di harmony o simili, qui a un certo punto ci saranno penetrazioni, anche doppie credo, sculacciate e talvolta situazioni brutte, umiliazioni e prevaricazioni. Ma la vita, e qui c'è del mio, con me non è stata e non è ancora tenera. Ora il dovere mi chiama. Alla prossima, che penso sia domani, Monica
2 years ago