Il Bull mi possiede interamente

Un brano di esempio del mio libro smart: Sono stato il Bull di Giovanna Esse. Trovate la storia completa, raccontata dal mio Bull, che mi ha sfidata a pubblicarla, nel link in fondo pagina. #GiovannaxVoi

La sua sessualità aveva un che di ingenuo e di sottomesso alla virilità, che faceva salire il sangue alla testa. ...Aspetta, ...disse – mettiamo questo... – e sorrise complice. Dal sedile anteriore prese una busta con un grosso telo spugna. Mi sollevai per permetterle di adagiarlo sul sedile, per igiene e per non sporcarlo con gli schizzi che di certo le avrei sparato in corpo. Mi tolsi calzoni e mutande, per iniziare il nostro amplesso. Tranquillo e seduto, lasciai fare, lei mi soppesò il membro con le mani, carezzò anche i coglioni, che erano gonfi e pieni, poi si chinò verso me, e iniziò un sapiente bocchino. Me lo lavorò di bocca con passione per vari minuti e, confesso, pur essendo tardivo, dovetti resistere per non venire prima del tempo.

...In macchina, come i ragazzini... oppure, a pensarci, dopotutto anche le prostitute lo fanno così, no? – disse con voce roca, tra una succhiata e l’altra. ...Mi piace pensare che mi fai da puttana... – replicai, ...soprattutto quando penso che qui ti ha spinta tuo marito. E tu? ...Tu cosa? ...Niente, ...sussurrai, – mi chiedevo se, da sola, intendo senza lui, saresti venuta con me. ...Chissà? Forse sì... ...Allora ti piaccio un poco? O sono solo una persona con un cazzo... uno che potrebbe essere chiunque... ...Fai troppe domande, ...disse lei, alzando la testa, ...insomma, mi pare proprio che ci sia tu, adesso, qui con me, esatto? ...Hai ragione e non ti voglio perdere... succhiami ancora il cazzo, mi piace come fai. Le parlai con una certa decisione, certo non con durezza, ma ebbi l’impressione che a lei piacesse sentirmi un po’ più autoritario.

“In macchina, come una troia” pensai, certo una situazione non troppo sdolcinata, anzi, più che altro una situazione da coppia arrapata, decisa a godersi il corpo dell’altra, soprattutto sessualmente. Non sarei stato lo stesso dell’altra volta, un po’ timido, quasi impacciato: l’effetto sorpresa era terminato, non ci vedevamo da tempo, ma ora avevo più confidenza e sapevo molto di più su di lei... soprattutto, mi sentivo più libero di sottometterla, come maschio. La guidai con le mani sui fianchi e lei non chiedeva di meglio; ero sicuro che mi avrebbe stoppato per farmi indossare un preservativo. Ok, ci stava, ma dovevamo fare in fretta, era il momento di fotterla...

Invece... Era già senza mutande, quindi le fu abbastanza facile inarcarsi, a cosce aperte, e dopo breve ricerca, trovare il mio glande e farselo scivolare tra le grandi labbra della fessa, già molto umide. Il contato diretto col suo orifizio liquido mi fece gemere di goduria. La tenni per le ascelle e poi la guidai, fino a scenderselo tutto in corpo.

Fermi così per qualche minuto, eravamo una cosa sola. Tra in nostri ventri, in mezzo al nostro pube non c’era più nemmeno un millimetro. L’avevo proprio di fronte, gli occhi socchiusi e l’espressione delle estasi. E poi... nemmeno iniziò a scopare: invece, si (...)

CONTINUA A LEGGERE...
https://giovannaesse.it/raccolta/sono-stato-il-bull-di-giovanna-esse
Published by giessestory
2 years ago
Comments
Please or to post comments