ANTOLOGIA di testi altrui interessanti

PRIMO TESTO

di GOODHUSBAND, pubblicato su CUCKOLDPLACE, da me tradotto e rimanipolato.
https://www.cuckoldplace.com/2_56000_1.html


Era poco dopo le 16.30 quando sono entrato nel vialetto a ferro di cavallo davanti alla casa di Guglielmo Roberti.
C'erano almeno dieci altre auto parcheggiate lì. Ho notato che una di esse era la BMW di mia moglie Linda.
Ho messo la mia Ford Escape nel parcheggio e mi sono guardato intorno. Ero stato qui qualche mese fa per una festa dell’ufficio, ma avevo dimenticato quanto fosse lussuosa la casa di Guglielmo. Era ovviamente un avvocato di grande successo.
Mia moglie Linda era la segretaria di Guglielmo Roberti.
Guglielmo era un buon datore di lavoro. Pagava a Linda uno stipendio molto generoso ed in ufficio c’era una bella atmosfera. Lei mi diceva spesso che amava il suo lavoro e lo dimostrava trascorrendo molte lunghe ore al lavoro.
Guglielmo aveva solo due soci, Riccardo Salvetti e Girolamo Gorlani.
Tutti e tre erano uomini affascinanti sulla quarantina. Erano anche tutti divorziati. Ho appreso da Linda che i loro matrimoni sono andati a ramengo perché avevano cattivi rapporti con il concetto di fedeltà coniugale. Linda non sarebbe venuta a dirmelo, ma da alcuni dei commenti che ha fatto ho capito che tutti e tre erano playboy molto abili.
Roberti, Salvetti e Gorlani erano un piccolo studio legale, ma di grande successo.
Margherita Villani era la segretaria capo dell'ufficio. Secondo Linda esercitava altrettanto potere dei tre avvocati. Margherita era divorziata e sulla trentina. L'ho incontrata alla festa dell'ufficio. Era una bionda di mezza età molto attraente e molto elegante. Aveva anche un'aria di autorità che mi ha imbarazzato ogni volta che ero in sua presenza.
Ogni avvocato aveva una segretaria. Erano tutti alla festa.
Telda Gilberti lavorava per Riccardo. Telda era una giovane bruna. Aveva il tipo di figura che molti uomini avrebbero descritto come un "corpo burroso". Sospettavo che invecchiando sarebbe diventato un problema per Telda, ma all'epoca aveva vent'anni ed i suoi grandi seni, la vita stretta ed il suo culo rotondo le davano una figura che poteva essere descritta solo come molto sensuale.
Gianna Carrosi lavorava per Girolamo. Linda e Gianna avrebbero potuto quasi essere sorelle. Erano entrambe piccole giovani bionde dal petto asciutto, con figure atletiche. Linda aveva ventitré anni e credo che Gianna avesse più o meno la stessa eta'.
Telda era single e Gianna era sposata. Ho incontrato il marito di Gianna, Tony, alla festa in ufficio. In realtà ho passato buona parte della serata a parlare con lui. Non appena abbiamo iniziato a chiacchierare, abbiamo scoperto che avevamo un interesse comune, entrambi adoravano giocare a ping pong. Tony ed io abbiamo trascorso la maggior parte della serata in cucina a parlare di ping pong, mentre le nostre mogli ed il resto degli ospiti ballavano e festeggiavano nella sala ricreativa sotterranea di Guglielmo.
Circa un'ora dopo aver iniziato a parlare in cucina, io e Tony abbiamo deciso che avremmo dovuto unirci alle nostre mogli nel seminterrato. Non appena abbiamo iniziato a scendere le scale abbiamo scoperto che non ci sarebbe stato permesso di unirci al resto della festa nella sala ricreativa. Margherita ci ha intercettato prima di raggiungere il fondo delle scale. "Avete bisogno di qualcosa?"
Le sorrisi e le dissi: "No, vogliamo solo unirci alle nostre mogli."
Margherita scosse la testa ed educatamente mi rispose: "Per favore torna di sopra. Sarò felice di portarti tutto ciò che potresti desiderare da mangiare e da bere, ma quaggiù stiamo lavorando per ultimare un contratto per un cliente importante e non possiamo davvero essere disturbati.
La musica ad alto volume, le risate rauche e l'evidente illuminazione fioca proveniente dalla sala non ci hanno dato l'impressione che si trattasse di un incontro di lavoro importante, ma né Tony né io volevamo creare problemi, quindi siamo tornati obbedientemente al piano di sopra.
Circa quindici minuti dopo Linda e Gianna sono entrambe arrivate di sopra.
Linda si avvicinò a me e disse: "Tesoro, Guglielmo vuole che tu vada a casa. I lavori di sotto stanno raggiungendo un punto critico e non vuole rischiare che voi due vi intromettiate nel bel mezzo della discussione e creiate un problema".
Gianna baciò suo marito e disse: "Capisci vero, non sei un bambino?"
Mentre ci accompagnavano alla porta Linda disse: "Tesoro, non aspettarmi alzato. Probabilmente passeranno diverse ore prima che torni a casa."
Sia Gianna che Linda erano andate direttamente alla festa dal lavoro, quindi tutti e quattro avevamo le proprie auto. Questo ha reso molto facile per Tony e me tornare a casa senza le nostre mogli.
Quella notte mia moglie non è tornare a casa sino alle 3 del mattino.

Adesso stavo per scendere dalla macchina quando il ricordo di quella festa mi ha fatto trasalire.
La sera precedente Linda mi aveva informato che Guglielmo aveva invitato tutti coloro che lavoravano in ufficio a venire a casa sua per un cocktail dopo il lavoro del giorno successivo. L'ha fatto una o due volte a settimana, quindi non sono rimasto sorpreso. Tuttavia, ero ancora deluso dal fatto che mia moglie avrebbe trascorso un'altra serata fuori.
Ogni volta che interrogavo Linda su tutta la socializzazione nel suo ufficio diceva sempre che faceva parte del suo lavoro.
Spiegava che Guglielmo credeva nel team building. Il suo motto era un team felice è un team efficiente e un team efficiente è un team produttivo.
Ora, mentre ero seduto in macchina, ho iniziato a preoccuparmi che non sarei stato il benvenuto a questo incontro. Dopotutto, era un'altra festa di team building e davvero non facevo parte della squadra.
Le mie paure si sono rafforzate quando mi sono ricordato di Guglielmo. A Linda piaceva vantarsi del fatto che il suo capo andava in palestra ogni giorno. Ha spesso sottolineato che le braccia di Guglielmo erano più grosse e muscolose delle mie gambe.
Mentre pensavo alla stazza fisica di Guglielmo, mi sono anche ricordato del suo atteggiamento alla festa d'ufficio.
Guglielmo era un uomo arrogante che trattava sia Tony che me dall’alto in basso.
Stavo per rimettere le chiavi nell'accensione e andarmene quando ho scosso la testa. Ero stupido: mia moglie era in quella casa ed io ero nel quartiere. Non c'era assolutamente niente di sbagliato nel mio fermarmi a farle visita. Se le situazioni fossero state invertite, sia io che i miei datori di lavoro saremmo più che felici di vedere Linda.
Ho fatto un respiro profondo, sono sceso dalla macchina ed ho attraversato il marciapiede.
Ho sentito la musica quando ero circa a metà strada dalla porta. Era l'inizio di maggio e la temperatura era ai tiepida Le tende del soggiorno alle finestre anteriori della casa di Guglielmo erano tutte tirate, ma le finestre stesse erano spalancata. La festicciola si stava ovviamente svolgendo immediatamente dall'altra parte di quelle tende.
Ho riconosciuto subito il brano musicale.
Era "Love Will Never Do" di Janet Jackmister. Linda amava ballare e questo era uno dei suoi brani preferiti per ballare.
Questa era ovviamente solo una festa divertente. Linda sarebbe stata molto felice di vedermi. Mi avvicinai alla porta d'ingresso. Proprio mentre suonavo il campanello, sentii dalla finestra una voce maschile gridare, "Oh sì Linda, tesoro, scuoti quelle piccole tette carine per noi."
Nello stesso momento un'altra voce gridò: "Forza tesoro, smettila di prenderci in giro. Tira giù le mutandine e mostraci quella figa nuda che tutti amiamo così tanto!”
Improvvisamente un'altra voce gridò. "Che cazzo, qualcuno si appoggia al campanello."
Ho guardato dall'altro lato: ero così distratto da quello che stavo sentendo che mi ero dimenticato che stavo ancora premendo il pulsante. Ho rapidamente tirato via il dito, ma era troppo tardi. Sapevano che c'era qualcuno alla porta e non sembravano contenti.
Non sapevo cosa pensare o fare. Una parte di me voleva correr via e fingere che non fosse mai successo. Un'altra parte di me ha detto che dovrei essere indignato e entraare in casa come un marito geloso.
Mentre ero lì in piedi incapace di muovermi ho sentito una voce dire, "Ehi Margherita , vai a scoprire chi c'è alla fottuta porta d'ingresso."
Allo stesso tempo, qualcuno ha spento la musica. I gradini anteriori e la casa erano improvvisamente molto silenziosi.
Ho sentito qualcuno alzarsi e iniziare a camminare attraverso la stanza. La stessa voce che disse a Margherita di rispondere alla porta disse: "Margherita tesoro, non puoi rispondere alla porta in quel modo, potrebbe essere un vigile.
Tutti cominciarono a ridere. Qualcun altro disse: "Sarebbe tutto a posto, potrebbe semplicemente entrare e guardare Linda fare la sua esibizione."
Un'altra voce esclamò: "Ti andrebbe bene Linda?
Vuoi spogliarti per l’uomo della lettura gas?"
"Faresti meglio a crederci Girolamo. Più grande è il pubblico, più sono felice!"
La mia mascella è caduta sotto shock. Quella era la voce di mia moglie.
L'uomo che disse a Margherita di rispondere alla porta ruggì di risate e protestò: "Questa sì è la mia ragazza!"

Improvvisamente la porta d'ingresso si aprì per circa un quarto e Margherita guardò fuori. Indossava una camicia bianca da uomo. Era ovvio che non indossava niente sotto di questa.
Mi guardò per un momento e poi si voltò di nuovo verso l’interno "Penso che sia il marito di Linda, Pierino."
Ci fu un attimo di silenzio e poi la voce che ora presumevo appartenesse a Guglielmo disse: "Chiedi a quel pirla cosa vuole."
Potevo sentire grasse risate sullo sfondo mentre Margherita tornava da me e mi diceva, "Cosa vuoi?" La domanda mi ha colto completamente alla sprovvista. Francamente, gli eventi degli ultimi minuti mi avevano completamente confuso.
Fissai i miei piedi per un momento e poi arrossì: "Ero nel quartiere e ho solo pensato di fermarmi a salutare mia moglie."
Mi resi subito conto che considerando le circostanze era una cosa ridicolmente stupida da dire, ma l'avevo detto e non riuscivo a dire altro-
Margherita riferì verso l’interno.
Guglielmo cominciò a ridere forte ed esclamò: "Di' al tipo di entrare."
Sullo sfondo ho sentito mia moglie dire, "No Guglielmo, per favore non farlo, non farlo entrare adesso..."
Margherita mi sorrise e aprì bene la porta. "Dai vieni, pirla."
Udii Guglielmo che disse a Linda: "Non ti preoccupare bambina, non farà niente di male. Inoltre, è tempo che lui impari a stare al mondo!”
Ho seguito nervosamente Margherita.
Non appena siamo entrati nel soggiorno mi sono guardato intorno. Sette uomini erano seduti sparsi su tre divani e quattro poltroncine disposte a semicerchio. Indossavano tutti solamente i loro boxer. Quando ho sbirciato nella sala da pranzo, ho potuto vedere le loro giacche, pantaloni, camicie, cravatte, scarpe e calze tutti ben disposti sul tavolo della sala da pranzo.
Da quello che ho potuto vedere, tutti avevano erezioni in corso, più o meno pronunciate.
Molti dei peni degli uomini sporgevano oscenamente dalla patta nella parte anteriore della biancheria.
Ho immediatamente riconosciuto Guglielmo, Girolamo e Riccardo, ma non conoscevo gli altri quattro uomini. Due di quelli sembravano avere tra i trentacinque ed i quarant’anni. Erano entrambi in forma e di bell'aspetto. Gli altri due uomini erano entrambi in sovrappeso, calvi e molto oltre i cinquanta.
Telda era seduta sulle ginocchia di uno degli uomini più anziani. Gianna era seduta sulle ginocchia dell'altro. Sia Telda che Gianna erano completamente nude.
Quando ho guardato Linda, il mio cuore si è fermato.
Mia moglie era in piedi al centro della stanza. Era nuda dalla vita in su. I suoi bellissimi seni piccoli erano in mostra per tutti gli uomini nella stanza. Indossava solo una minigonna rosa che non avrebbe potuto essere più corta ed un paio di sandali con tacco alto neri, tempestati di strass. Un top rosa abbinato ed un reggiseno bianco giacevano in un mucchietto ai piedi di uno degli uomini più anziani. Era ovvio che mia moglie era davvero nel bel mezzo di uno spogliarello.
Mi trovavo perfettamente immobile sulla porta del soggiorno.
Sono stato sopraffatto dall'affanno. Non riuscivo a muovermi. Ho cercato di contattare congli occhi mia moglie, ma lei ha immediatamente distolto lo sguardo.
Guglielmo notò il mio evidente disagio e si infastidì.
"Ehi pirla, sei appena entrato mentre tua moglie si spogliava per un gruppo di uomini. Non hai niente che vuoi dire?
Ero così sopraffatto dalla situazione che non sapevo davvero come rispondere, quindi lentamente ho solo scosso la
testa.
Guglielmo rise ad alta voce. "Questo è quello che pensavo. Bene pirlotto se non ti dispiace penso che possiamo continuare quello che stavamo facendo quando ci hai interrotto così bruscamente."
Si rivolse a Margherita .
"Vai a riaccendere la musica."
Margherita si avvicinò allo stereo. Proprio mentre stava per far ripartire la musica, però si fermò e si rivolse a Guglielmo. "Davvero non credo che al piccolo pirla dovrebbe essere permesso di guardare!"
Guglielmo la fissò per un momento e poi ricominciò a ridere. "Margherita tesoro, tu sei malvagia!"
Dopo un attimo Guglielmo smise di ridere e cominciò a fissarmi. Era ovvio che stesse pensando qualcosa. Alla fine si alzò in piedi, si avvicinò a mia moglie, le mise un braccio intorno alla vita e cominciò a palpeggiarle il culo con il palmo della mano.
"Pirlotto, ogni uomo in questa stanza sta per guardare questa splendida giovane donna togliersi artisticamente il resto dei suoi vestiti." Si fermò per un attimo e poi si rivolse di nuovo a me. "Ma in realtà non fai parte del nostro gruppo, sei solo un pirla! Voglio dire, un vero uomo non starebbe qui come un nerd completo mentre guardiamo sua moglie spogliarsi per noi, vero?"
Mi vergogno ad ammettere di essere stato non solo sopraffatto, ma anche intimidito.
Distolsi lo sguardo e fissai il pavimento per un momento e poi raccolsi il mio coraggio e diedi un'altra occhiata a mia moglie. Guglielmo aveva ancora il braccio sinistro intorno alla vita di Linda; solo ora la teneva anche con il braccio destro. Mi fissò mentre tirava Linda tra le proprie braccia muscolose e palpeggiava sfacciatamente il suo seno sinistro nudo con le enormi dita della mano destra.
Mia moglie stava sfuggendomi con lo sguardo. Io l’ho guardata ancora. Dopo un attimo l'ho vista rubare uno sguardo a me. Non appena mi vide guardarla chiuse gli occhi e si voltò di nuovo.
"Vediamo, cosa possiamo fare a questo piccolo nerd mentre la sua splendida moglie ci intrattiene?"
"Fategli leccare il mio buco del culo."
Ci siamo tutti girati. Era Margherita.
Guglielmo la guardò e disse: "Cosa?"
Lei sorrise verso di lui. "Questa è una festa sessuale. Il piccolo pirla è qui, potremmo anche lasciarlo partecipare. Ha iniziato a ridere. "Come hai giustamente sottolineato tu, non è un vero uomo, quindi ovviamente non farà nulla col suo cazzo." Lei scosse la testa. "E ti garantisco che nessuna di noi succhierà la sua patetica minchietta, quindi leccare il mio buco del culo è tutto ciò che gli spetta fare."
"Pensi davvero che possiamo fargli fare questo?"
"Il mio ex, col cazzo sempre moscio, Beppe, adorava farlo a me. Scommetto che questo pirla lo adorerà altrettanto.
"Oh, lui lo adora! Mi sta leccando il culo da quando abbiamo iniziato a uscire insieme, prima di sposarci!" Ha gridato Linda, sputtanandomi davanti a tutti.
L'uomo anziano con Gianna in grembo chiese: "È davvero il marito di Linda?"
Gianna annuì con la testa e rispose: "Certo che lo è."
Quello scosse la testa. "Accidenti, è fottutamente incredibile. Pensi che davvero è uno che lecca il culo?
"Lei dice che lo fa, e non ho mai saputo che Linda menta a nessuno."
Gianna ha iniziato a ridere. "Tranne che a suo marito. “Io non mento a mio marito!” Intervenne Linda “Solo non sento il bisogno di raccontargli tutta la mia vita, non ne ho proprio bisogno.”
Il mio viso divenne rosso barbabietola mentre tutti nella stanza cominciavano a ridere.
Guglielmo sorrise a Gianna. "Baby perché non te ne vai dalle ginocchia di Carlo e vai a trovare Dario.
Gianna baciò la guancia di Carlo e disse: "Bello il capo mi chiama, forse possiamo riunirci di nuovo un po' più tardi."
Carlo accarezzò il culo nudo di Gianna mentre lei si alzava in piedi. "Non vedo l'ora."
Abbiamo visto tutti mentre Gianna si avvicinava a uno dei due uomini più giovani, si sedeva in grembo e gli metteva le braccia intorno al collo. "Ciao tesoro, Guglielmo pensava che ti sarebbe piaciuta una piccola compagnia."
Non appena Gianna fu sistemata sulle ginocchia di Dario, Guglielmo tornò a Margherita.
"Margherita perché non ti inginocchi tra le gambe di Carlo. Sei una ragazza creativa, una volta che ci sei arrivata sono sicuro che sarai in grado di pensare a un modo per contribuire al suo divertimento mentre guarda Linda finire quello che stava facendo prima.
Margherita si tolse la camicia da uomo bianca che indossava e la gettò su un tavolino.
"Non credo che avrò bisogno di questa."
L'ho guardata mentre si inginocchiava tra le gambe di Carlo e tirava fuori il suo pene eretto dalla fessura nella parte anteriore dei suoi boxer.
Linda era una donna molto attraente, con una figura atletica ed un seno piccolo. Margherita era una grande donna con un corpo lussureggiante e voluttuoso. Non riuscivo a toglierle gli occhi di dosso.
"Ehi Pierino, smettila di fissare Margherita e mettiti in ginocchio. Vogliamo tutti vederti strisciare verso di lei e premere la tua faccia nella sua splendida parte posteriore. Hai un po' di baci da dare al suo buco del culo.
Margherita stava già leccando il cazzo di Carlo. Si fermò e guardò Guglielmo. "Non voglio che il pirla si limiti a baciare il mio culo, voglio che mi lecchi il buchetto e mi ficchi dentro la lingua. Voglio proprio sentirlo spingere la lingua più in profondità che può nel mio buco del culo!"
Guglielmo ha iniziato a ridere. "Margherita tesoro, sei una vera stronza."
Lei gli strizzò l'occhio. "Grazie capo, lo prendo come un complimento."
"E' stato inteso come tale."
Durante questo interscambio di battute, tutto quello che riuscivo a fare era stare perfettamente fermo e fissare il
pavimento.
Non appena ha finito di parlare con Margherita, Guglielmo mi guardò e sbraitò: "Pirla, pensavo di averti detto di inginocchiarti e strisciare a quattro zampe verso Margherita."
La sua voce ora aveva un tono minaccioso.
Non mi sono ancora mosso. Non potevo, ero terrorizzato.
E poi ho sentito la voce di Linda, tenera e rincuorante.
"Pierino. Non voglio vedere che ti faccia del male. Mettiti in ginocchio e va a quattro zampe verso Margherita."
Le parole gentili di mia moglie mi stavano calmando, ma non riuscivo ancora a muovermi.
"Pierino, mostra a tutti che sai come comportarti in pubblico! Sii un bravo ragazzo e fai esattamente quello che dice il grande uomo!” C'era un tono materno e morbido nella voce di Linda. Ha funzionato: lentamente sono caduto in ginocchio ed ho strisciato verso Margherita.
"Questo è un bravo ragazzo”.
Tutti mi fissavano mentre separavo timidamente le morbide natiche rotonde della lussureggiante parte posteriore di Margherita e guardavo il suo piccolo ano.
"Bravo Pierino, sei molto obbediente. Ora bacia l'ano della signora!vFallo Pierino, sappiamo tutti che lo vuoi!"
La stanza era silenziosa.
Non mi sono ancora mosso. Non riuscivo a muovermi.
Linda insistette "Pierinuccio, fai come ti viene detto. Sappiamo entrambi che non sei un vero uomo, sei un ragazzino. Mostra a tutti qui che capisci il tuo posto e accetti questo ruolo!"
Sono stato completamente umiliato.
Volevo sprofondare in un buco a nascondermi, ma sapevo anche che Linda aveva ragione. Non riuscivo a spiegare perché, ma nel profondo avevo il desiderio di umiliarmi davanti a mia moglie ed ai suoi amici.
Linda lo capiva molto bene. Questo è stato un ruolo che avevo avuto con mia moglie da quando ci siamo incontrati per la prima volta. In realtà penso che Linda abbia percepito la natura sottomessa della mia personalità nel momento in cui ci siamo incontrati. Ho sempre sospettato che fosse per questo che era attratta da me.
Mi sono preso un attimo per raccogliermi e poi ho messo le mie labbra contro l'ano stretto di Margherita.
Tutti nella stanza applaudirono quando mi videro spingere la mia lingua in lei. Questo mi ha fatto sentire bene. La parte masochista sottomessa di me era orgogliosa del fatto che ero in grado di compiacere Linda ed i suoi amici.
Ho sbirciato mia moglie fuori dall'angolo del mio occhio. Sono stato molto attento a tenere la lingua sepolta nel buco del culo di Margherita. Speravo in qualche segno di approvazione da parte di Linda. Invece quello che ho visto mi ha spezzato il cuore. Mia moglie e Guglielmo avevano nuovamente le braccia avvolte l'una intorno all'altro. Erano stretti in un abbraccio furioso. Sembrava che stessero celebrando la resa della mia virilità con un lungo bacio torrido.
Ho fatto l'unica cosa che potevo fare: ho chiuso gli occhi, premuto la faccia contro il culo di Margherita e spinto la lingua più in profondità possibile nel suo ano. Mentre la leccavo, le lacrime cominciarono a scorrere lungo le mie guance. Per la prima volta nei dodici mesi da quando ci siamo sposati, temevo che Linda non mi amasse davvero più.
Ho sentito Telda attraversare la stanza. Una parte di me è stata sollevata dal fatto che avrebbero ricominciato con la musica. Mi sentivo come se tutti mi stessero guardando e gradivo tutto ciò che mi avrebbe allontanato dalla loro attenzione. Il mio stomaco però si contraeva quando mi ricordavo che il diversivo sarebbe stata la mia dolce moglie che faceva una spogliarello per loro.
Improvvisamente ho potuto sentire Janet Jackmister cantare di nuovo.
Un attimo dopo ho sentito Guglielmo esclamare, "Proprio così Linda scuoti quelle simpatiche tettine per noi. Carlo non è stupenda?”
"Lo è davvero Guglielmo. Dove l'hai mai trovata?”
“L'ho incontrata ad una festa subito dopo essersi laureata all’università. Era con un mio amico. Ha iniziato a ridere. "E 'stato circa due settimane dopo che si è sposata col Pierino laggiù. È pazza di sesso. Quella sera tre di noi l'hanno portata qui e hanno passato tutta la notte a turno a scoparsela. Le ho offerto un lavoro la mattina dopo.”
Io mi sono ricordato molto chiaramente quella notte. È stata la prima di molte serate quando Linda è rimasta fuori tutta la notte. Mi ha chiamato verso le 11 e mi ha detto che aveva bevuto troppo e non osava guidare per tornare a casa. Stava progettando di stare con la sua amica Emilia.
Non dimenticherò mai l'espressione sul suo viso quando tornò a casa la mattina successiva. Era così eccitata. Aveva incontrato un ricco avvocato ad una festa e lui le aveva offerto un lavoro nel suo studio legale. Quella sera uscimmo insieme per festeggiare la nostra fortuna. Ricorderò sempre quella notte. È stata una delle poche volte dopo che ci siamo sposati che Linda mi ha lasciato scopare con lei.
"Come ha detto Guglielmo, Linda ama il sesso. Carlo, ti piacerebbe scopartela?"
Era la voce di Margherita.
Carlo esitò per un momento e poi disse: "Sì, molto: dopotutto la dà a tanti, non vedo perché non a me!"
"Beh, sì possiamo farlo. Siamo estremamente felici che la tua società sia diventata nostra cliente Si potrebbe dire che Linda sarà un piccolo segno del nostro apprezzamento. Ma adesso guardiamo Linda ballare per qualche minuto.”
Per i momenti successivi tutto quello che ho sentito è stato Janet Jackmister.
Pensavo che tutti stessero guardando mia moglie ballare e poi ho sentito Guglielmo dire. "Baby tira giù le mutandine per noi. E 'il momento di mostrare il signor Carlo Dragoni la tua piccola figa carina!”
Tutti nella stanza tacevano di nuovo. Il brano di Jackmister stava ancora suonando, ma nessuno parlava. La tensione era travolgente. Non essere autorizzato a guardare quello che stava succedendo mi stava facendo impazzire. Improvvisamente ho sentito qualcuno dire: "Oh sì Linda! Proprio così, tirale giù fino in fondo! Oh piccola, ci stai divertendo! Quella tua piccola figa rasata carina è assolutamente stupenda."
La suspense mi stava facendo impazzire. Dovevo sapere cosa stava succedendo. Ho deciso di rischiare. Ho tirato fuori la lingua dal buco del culo di Margherita e ho dato una rapida occhiata. Linda teneva l'orlo della sua minigonna rosa intorno alla vita mentre ballava. Indossava ancora le mutandine, ma ora erano intorno alle ginocchia. Ogni occhio nella stanza era concentrato sulla fica nuda rasata di mia moglie.
"Guglielmo, il pirletto sta sbirciando!"
Ho subito premuto nuovamente la mia faccia nel buco del culo di Margherita, ma era troppo tardi. Ero stato beccato.
"Insegnagli a stare al mondo Gianna, dagli cinque nerbate!”
Gianna con una cintura da uomo presa dai vestiti in sala da pranzo mi si avvicinò e la sentii alle mie spalle. Improvvisamente ero molto spaventato.
CIAC
Ho fatto una smorfia dal dolore mentre la cintura mi colpiva duramente.
CIAC
CIAC
Altri due colpi sono stati ancora più forti.
Potevo sentire Gianna ridacchiare mentre mi colpiva.
La musica continuò a suonare. Mi chiedevo se mia moglie stesse ancora ballando.
CIAC
Ogni colpo faceva più male del precedente.
Mi sono morso il labbro inferiore. Non volevo iniziare a piangere. Ho avuto solo un altro colpo
CIAC
Ho quasi gridato, ma non l'ho fatto.
"Stop! basta Gianna!”
"Dai Guglielmo, è stato divertente; lascia che glene dia altri cinque.”
"No, non vogliamo davvero fargli del male. Hai sentito Pierino? Gianna si è divertita a sculacciarti. Penso che d'ora innanzi, potresti voler stare molto attento a non sbirciare. Gianna sembra avere un gran gusto ad infliggerti dolore.”
Ci fu una pausa per un momento e poi Guglielmo disse: "Va bene Linda vediamo che ti tiri fuori quelle mutandine."
Sospirai. E 'stato un sospiro di sollievo. Non ero sicuro di poter reggere un altro colpo. Ho chiuso gli occhi. Stavo molto attento ad evitare di dare a Gianna altri pretesti per colpirmi di nuovo.
"Accidenti però, voi ragazzi di sicuro sapete come fare una festa!" Ha esclamato Carlo ed ho sentito Margherita rispondergli. "Siamo contenti che tu ti stia divertendo. Ora che la tua società è divenuta nostra cliente, ti garantisco che sarai invitato a piccoli incontri come questo su base regolare.
Improvvisamente il brano di Janet Jackmister finì e tutti cominciarono ad applaudire.
A quanto pare Linda aveva finito il suo ballo.
Margherita mi guardò alle mie spalle. "Ti può alzare ora Pierino. Tua moglie ha finito di spogliarsi per noi.”
Mi sedetti e mi guardai intorno. Guglielmo aveva le braccia intorno a Linda. La stava baciando e di nuovo non era solo un bacetto amichevole sulla guancia. Gli occhi di mia moglie erano chiusi e lei ed il suo capo si limonavano con gran passione. Era il tipo di bacio tempestoso che in circostanze normali avrebbe fatto iniziare le persone intorno a loro a scherzare commentando: "Andate a prendere una camera!".
Gianna stava camminando verso Dario. Mentre gli si sedeva in grembo gli disse: "Ciao bello, vedi che sono tornata. Ti sono mancata?”
Dario mise le mani sul suo seno nudo e rispose: " Ti sei data da fare con la cintura. Sembrava che ti stessi divertendo.”
Gianna ha iniziato a strofinare il petto nudo di Dario.
"È stato sì divertente, ma a dire il vero preferisco giocare con un vero uomo."
Dario baciò il collo di Gianna ed affermò deciso: "Penso che tu abbia trovato il tuo uomo."
Gianna ridacchiò e gli rispose: "Speravo che lo dicessi."
Ho iniziato ad alzarmi in piedi per potermi tirare su i pantaloni, ma Margherita mi ha messo la mano sulla spalla e mi ha fermato. "No no Pierino, resta qui in ginocchio col culo in aria e lascia i pantaloni proprio lì dove sono. Ti diremo noi quando hai il nostro permesso di muoverti!”
"Carlo sei pronto per questa piccola signora?"
Mi sono girato. Era Guglielmo. Aveva smesso di baciare mia moglie ed ora la stava portando da Carlo,
Mentre si avvicinavano, Margherita si alzò e prese la mano di Linda dal suo capo. Si rivolse a Carlo e disse: "Tesoro, per favore accetta una serata con Linda come segno del nostro apprezzamento per essere diventato uno dei nostri clienti d'élite."
Margherita mise la mano di mia moglie completamente nuda nella mano di Carlo.
Ho guardato tra le mie ginocchia, mentre Linda si sedeva in grembo a quell’uomo calvo e panciuto e gli metteva affettuosamente le braccia intorno alle spalle.
Una parte di me voleva piangere quando lui l’ha baciata sul collo aspirandone un succhiotto e le ha detto, "Tesoro, tu ed io ci divertiremo molto stasera."
Ma per quanto strano possa sembrare, un'altra parte di me ha iniziato ad eccitarsi molto.
Ho sempre saputo che Linda festeggiava con altri uomini.
Quando ho incontrato Linda per la prima volta lei ha cercato di nasconderlo. Diverse sere a settimana mi diceva che non poteva vedermi perché aveva "obblighi sociali".
Una volta che abbiamo iniziato ad uscire insieme, ha lasciato cadere questa facciata. Mi ha fatto accettare la sua aperta infedeltà come condizione della nostra relazione. Sono d'accordo. La prima notte che è venuta nel mio alloggio studentesco, ha lasciato che il mio compagno di alloggio la scopasse nella sua camera, mentre io aspettavo passivamente nella mia camera da letto.
Ho imparato rapidamente che donne come Linda erano chiamate mogli calde o fidanzate calde e uomini come me erano conosciuti come cuckold.
Allo stesso tempo ho riconosciuto apertamente i miei desideri sottomessi. Linda divenne la mia dea dominante ed io diventai il suo fedele schiavo.
Dopo che ci siamo sposati, le cose sono cambiate.
Per qualche ragione Linda sentì il bisogno di tornare a fingere di essere fedele. Sapevo che non era vero. Quando tua moglie appena sposata esce con le sue amiche quattro o cinque notti a settimana e non torna a casa fino alle 2:00 o alle 3:00 del mattino, dovresti essere uno sciocco totale per credere davvero che lei stia "solo giocando a Scarabeo con le suoe amiche".
Ora, mentre guardavo mia moglie nuda seduta sulle ginocchia di un uomo abbastanza anziano da poter essere suo
padre, sono stato umiliato e ferito, ma sono stato anche molto eccitato. Una parte di me ha iniziato a sperare che stessimo tornando ad uno stile di vita che una volta trovavo estremamente eccitante.
Margherita prese la mano di Carlo, la mise sulla pancia piatta di mia moglie e gli sussurrò.
"Lei è solo ventitreenne, senti la sua morbida la pelle liscia!"
Carlo chiuse gli occhi e accarezzò lo stomaco morbido di mia moglie. A poco a poco la sua mano cominciò a muoversi sempre più in basso.
Margherita si sedette sul braccio della sedia di Carlo e gli mise il braccio intorno alla spalla. "Vai avanti, lei è tua per il resto della notte. Sì, può toccarla dove vuoi.” Carlo si rivolse a Margherita "Ma è bagnatissima qui!" e poi a Linda "Ti sei eccitata tanto a spogliarti?" "No, non per lo spogliarello, ma a vedere Gianna cinghiare il Pierino!"
Mentre Linda chiariva i propri gusti, Margherita mosse casualmente il piede e lo premette in faccia a me. Ero così eccitata che ho iniziato a baciarle le dita dei piedi.
Entrambi ci siamo resi conto di quello che stavo facendo nello stesso momento. Margherita mi fissò. La mia faccia divenne rosso barbabietola e guardai il pavimento per la vergogna. Dopo un attimo l'ho guardata di nuovo. Mi fissava ancora solo che ora sorrideva. Non so davvero dove ho trovato il coraggio, ma le ho sorriso anch’io ed ho ricominciato a baciarle i piedi.
Margherita chiuse gli occhi. Ovviamente le è piaciuto questo tipo di mia attenzione.
Mentre succhiavo l’alluce di Margherita, guardai Linda.
Le sue gambe erano spalancate e Carlo stava sditalinando la sua fica. Improvvisamente mi resi conto che lei mi stava guardando fisso. Sono stato immediatamente sopraffatto dal senso di colpa ed ho immediatamente tolto l’alluce dalla mia bocca.
Linda ha iniziato a ridacchiare.
Margherita aprì gli occhi e non appena capì ciò che stava accadendo iniziò anche lei a ridacchiare.
Ero imbarazzato perché mia moglie mi aveva appena beccato a baciare i piedi di un'altra donna. Non importava che un altro uomo accarezzasse la sua fica mentre era seduta in grembo. Nel mondo fantasioso di un cornuto sottomesso, il comportamento di Linda era perfettamente accettabile mentre il mio comportamento era un eclatante strappo alla sua fiducia.
Linda guardò Margherita e sorrise.
Margherita sorrise di nuovo a lei e lentamente annuì con a testa su e giù.
Mia moglie si rivolse a me e disse: "Va bene Pierino, Margherita è mia amica. Hai il mio permesso di baciare i suoi piedi.”
Improvvisamente ho sentito forti risate dall'altra parte della stanza. "Non è così bello! Linda scopa qualsiasi uomo voglia, ma il suo piccolo marito pirlotto deve ottenere il suo permesso prima che gli sia consentito di leccare le dita dei piedi di Margherita. CredimiPierino, scopare è molto più divertente che baciare le dita dei piedi!”
Mi sono girato. Era il socio di studio di Guglielmo Girolamo. Tutti nella stanza mi fissavano. Volevo scomparire sotto terra.
Linda ha iniziato a ridere. "Ma Girolamo tesoro, Pierino non è un uomo come te. È un pirlertto Beta: baciare le dita dei piedi di una donna è tutto ciò per cui è buono. Anzi no! può fare di più che baciare i piedi. Pochi minuti fa lo abbiamo visto tutti leccare il buco del culo di Margherita.”
L'intera stanza scoppiò in risate forti.
Ho guardato Linda.
Non riuscivo a capire come la donna che una volta mi disse che mi amava potesse essere così crudele. Non sapevo cosa fare. Ero ferito, confuso e ridicolizzato. Volevo scappare.
Margherita ha rcompreso la mia situazione. Scivolò giù sul pavimento accanto a me, mi cullò tra le braccia come se fossi un ragazzino e iniziò ad accarezzarmi delicatamente la guancia. "Povero bambino, questo deve essere molto difficile per te; ma è davvero per il tuo bene. È ora che tu impari la verità su tua moglie ed è anche tempo che accetti apertamente il tuo ruolo nella sua vita.
Mi tenne per un momento stretto e quindi mi baciò la fronte e disse: "Meglio saperlo, no?"
Annuii con la testa “Sì”
Margherita si alzò e tornò al bracciolo della sedia di Carlo. Non appena seduta allungò la gamba e mi premette il piede in faccia. "Sii un bravo ragazzo ora. Fai come la tua padrona ti ha detto e baciale le dita dei piedi!”
In quel momento avrei fatto qualsiasi cosa per Margherita.
Ho obbedientemente cullato il piede nelle mie mani e con riverenza mi ha messo l’alluce in bocca. Tutti nella stanza applaudirono mentre baciai e leccai i piedi di Margherita. Per qualche strana motivo sono stato orgoglioso dei loro applausi.
Dopo un attimo Guglielmo si si avvicinò.
"Bene, ora che il Pierino qui capisce il suo nuovo ruolo nella vita, è tempo per noi di tornare al lavoro. Linda cara, penso che sia il momento per te di mostrare a Carlo la camera da letto sul retro.
Mia moglie sorrise al suo capo e poi si rivolse a Carlo. "Pensi che il tuo cuore possa sopportare questo?"
Rise. "Se non può, sarà un modo magnifico di morire."
Linda ridacchiava mentre si alzava e tirava Carlo fuori dalla poltrona. "Dai ragazzone, è tempo di gioco per me e te."
Guardai tranquillamente, mentre mia moglie nuda si apprestava a trascinare questo vecchio grassone in una camera da letto in modo che potesse godersi il suo corpo snello e giovane in privato. Ma alzandosi Carlo si rese conto di essere in piena erezione; ed anche tutti i presenti se ne accorsero e risero. Così lui da uomo vero esclamò: “Non posso camminare così! Linda appoggiati qui con le ginocchia sul divano che me lo smorzo un po’!” Linda capì e fece come dettole “Non vi disturba vero?” Chiese retoricamente Carlo ai presenti “Noo!” gli risposero tutti insieme.
Poi si rivolse a me “E tu vieni qui!” Precisandomi subito “Senza alzarti i pantaloni!” Io arrancai alcuni passetti verso di lui, sempre con i pantaloni abbassati alle caviglie. Carlo si stava menando il cazzo, peraltro già ben duro. “Prendilo con la mano ed infilaglielo dentro!” mi ordinò. Linda era di spalle inginocchiata sul divano ed era molto difficile poterle raggiungere la figa col cazzo di Carlo. “Non hai capito niente, Pierino! Devi metterglielo in culo! Sai vero cos'è il buco del culo?” Lo appoggiai sul buchetto di mia moglie, intuendone la posizione tra le natiche asciutte del suo corpo snello, mentre scrutavo la sua reazione; io non avevo mai osato nemmeno chiederle di poterla inculare, ma vidi che lei non reagiva particolarmente: doveva esservi allenata ed io ne ero sorpreso. Carlo cominciò a spingere energicamente e Linda arcuò la schiena, poi tornò a sua volta a spingere il bacino all’indietro verso di lui e Carlo dopo un attimo riuscì a penetrarla, senza necessità alcuna di lubrificante, mentre mia moglie lanciava un forte gemito. Tutti applaudirono a lungo, mentre Carlo iniziava a stantuffare Linda nel culo che io fino ad un attimo prima avrei creduto sinceramente che fosse vergine. Margherita che mi era venuta vicino mi sussurrò: “Devi applaudire anche tu!” Mi unii subito agli applausi, che si fecero ritmati, per segnare il tempo dell’inculata. Margherita mi sorrise e poi aggiunse “Adesso puoi rialzarti i pantaloni.”
Carlo stantuffò allegro per alcuni minuti, mentre noi tutti continuavamo a segnare il tempo battendo ritmicamente le mani, poi ebbe il suo primo orgasmo della serata nel culo di Linda ed il battere ritmico delle mani si ritrasformò in un nuovo applauso scrosciante.
Carlo si rimise l’uccello nei boxer e Linda scivolò giù dal divano, guardandomi fisso, ma io abbassai lo sguardo, non sapendo cosa dire. I due si presero per mano e fecero per allontanarsi, ma Carlo si girò verso di me “Pierino, va’ di là e prendi i miei vestiti e portaceli in camera!” “Ed anche i miei lì!” aggiunse Linda, sganciandomi un gran sorriso.
Raccolsi da terra i capi di Linda che giacevano ancora a terra dopo che aveva fatto lo spogliarello, poi andai in sala da pranzo e, aiutato da Margherita, individuai il vestiario di Carlo: raccolto il tutto, seguii il percorso alla camera, come spiegatomi da Margherita: alla porta bussai, non sentendo alcun rumore venire dall’interno e pensai che forse erano in bagno; la voce forte di Carlo disse “Avanti!”; entrai e vidi che Carlo era supino sul letto, mentre Linda in ginocchio al suo fianco era china sul suo cazzo ed impegnata a spompinarlo per farglielo rizzare di nuovo: lei non alzò lo sguardo verso di me. “Mettili lì, in ordine sulla poltroncina!” mi intimò Carlo. Mentre eseguivo, Linda soddisfatta del risultato del proprio impegno si sollevò, impalandosi sul cazzo di Carlo, a smorza candela; non volevo guardarli fisso e mi domandavo in cuor mio se se lo stava mettendo di nuovo in culo o se adesso mia moglie lo prendeva in figa. Mentre ancora era intenta ad infilarsi, Linda, senza girarsi a guardarmi, esclamò: “Metti lì anche i miei naturalmente ed attento che non si stropiccino!” Pensai in silenzio che i suoi erano rimasti abbandonati per terra mezz’ora buona di là nella saletta. L’avevo fatto e mi girai verso di loro: Linda era di spalle e saliva e scendeva flettendo le ginocchia ripiegate, mentre Carlo aveva gli occhi chiusi. Improvvisamente Carlo aprì gli occhi e vedendomi lì in piedi a guardarli mi apostrofò “Che fai lì in piedi?! Levati dai coglioni, Pierino!” “Sì signore.” Risposi arrossendo ed uscii precipitosamente, mentre Linda rideva forte, forse di me.
Sono tornato nella saletta e Guglielmo si è rivolto a me. "Tua moglie sarà occupata per un po '; quindi immagino che non ci sia davvero nessun motivo per te di startene in giro. È ora che tu vada a casa.
All'improvviso ero di nuovo molto triste.
Lui aggiunse "Margherita perché non mostri a Pierino dov'è la porta?"
Margherita mi ha afferrato per il braccio e mi ha detto, "Dai Pierino, è ora che tu vada a casa."
Mentre Margherita mi stava scortando fuori dal soggiorno, Guglielmo esclamò ancora alle mie spalle: "Pierino non osare mai più passare a casa mia senza un invito esplicito. Mi capisci?"
Mi sono fermato e mi sono girato e rivolto a Guglielmo. "Sì signore, lo prometto."
Margherita mi ha tirato per il braccio. "Pierino devi andartene."
Mi ha trascinato fuori dal soggiorno.
Non appena eravamo nella sala anteriore si è rilassata. Mi sorrise e poi mi mise le braccia intorno e mi baciò la guancia.
"Pierino, Non sono sicuro che Linda capisca appieno quanto sei meraviglioso, ma io sì: sei nato per essere schiavo. Se Linda decidesse di lasciarti, mi piacerebbe diventare la tua amante. Penso che potresti essere molto felice di passare il resto della tua vita a servirmi.
Mi ha baciato sulle labbra. Allo stesso tempo afferrò un mio capezzolo tra le dita, torcendolo forte.
Quando ho fatto una smorfia per il dolore Margherita ridacchiò e disse: "Ti è piaciuto, non è vero Pierino?"
Le guardai negli occhi e lentamente sussurrai: "Sì, molto."
"Lo sapevo! "
Aprì la porta d'ingresso.
"Ora devi andartene, ma puoi star certo che a Guglielmo verrà in mente ancora qualcosa per te e sarai invitato."
Sono salito in auto e sono andato a casa.
Prima di scendere dall'auto, ho guardato un SMS arrivato sul cellulare, era di Linda "Sei bravo anche tu a farmi venire: mi è bastato guardarti mentre le prendevi sul tuo culo davanti a tutti! Ci vediamo! La tua mogliettina Linda,"
Published by CucPierino
3 years ago
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CucPierino
CucPierino Publisher 3 years ago
Si tratta in realtà di un testo di 12 capitoli e questo è il primo, che tuttavia segue diacronicamente gli altri undici:  l'autore peraltro, scrivendo successivamente gli altri capitoli, ha creato una storia assolutamente incompatibile per atmosfere con questo capitolo: pertanto io suggerisco di godersi questo, come racconto a sè stante.
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CucPierino
CucPierino Publisher 3 years ago
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