Fantasies
Era da un po’ che Karl non riceveva una messaggio da Mary.
La richiesta era quantomeno irrituale :
C’erano 6 pali di ferro da sverniciare e Mary chiedeva in prestito uno smeriglio.
Cosa intendesse fare dei pali di ferro non era cosa nota. L’ultima volta che Mary aveva avuto bisogno di qualcosa, poi saltó fuori che aveva ben altre intenzioni, e a Karl, fidanzato, toccó (pur a fatica), svicolare per evitare problemi.
Era passato non poco tempo, e prestare una mola ad una ex, contando anche che ora non c’erano più fidanzate o fidanzati, non rappresentava certo un problema.
Arrivato alla casa di Mary, suonó il campanello.
La risposta arrivó ben dopo 2 minuti, e Mary si affacció alla porta, con un fresco “Vieni pure dentro!”
Karl, che non amava le attese, salí la scala.
“Ti mostro come si accende, ho portato anche una prolunga..”
Ma quando entró, Mary non era in salotto.
“Scusa, vieni pure di qua”
La voce di Mary arrivava dall’altra sala, quella aldilá del corridoio.
Vedendo quella stanza, Karl non poté non ricordare i numeri da circo che animarono anche quella stanza, oltre a praticamente tutte le altre della casa.
In quella stanza faceva insolitamente caldo.
Imboccato il corridoio, ad attenderlo nell’altra sala c’era qualcosa di decisamente inaspettato.
Mary era seduta su un divanetto, e di fronte a lei c’erano 3 uomini seminudi. C’erano altri 2 uomini appena dietro, come in attesa.
Mary stava succhiando il membro di uno dei tre, mentre gli altri due, ai lati, osservavano la scena. Inoltre lei non faceva spreco delle sue mani, usandole per i pugnare saldamente gli altri due arnesi.
Karl ebbe un mezzo colpo al cuore, vedendo una scena a cui capitó di assistere solo nelle sue navigazioni serali nel web.
Solo dopo qualche attimo notó Claudia, seduta su un altro divanetto a poca distanza dalla scena. Se ne stava seduta con il volto tra le mani, in un misto di imbarazzo ed eccitazione.
Stranamente gli altri due la ignoravano, aspettando il loro turno con Mary.
A quel punto quest’ultima si voltó, sorridendo a Karl ancora con il cazzo in bocca.
“ siediti pure, hai portato il palo? Cioé, intendevo, lo smeriglio?”
Karl scosse la testa, inteso ad andarsene, quando incroció uno sguardo semi implorante di Claudia.
Allora andó a sedersi vicino a lei.
“Che ci fai qui? Mormoró lui”
“Ho perso una scommessa... e ora devo stare qui a guardare finché lei ha finito”
“Bella roba. Aspetto con te, poi che ne andiamo a mangiare un panino”
Intanto, Mary passava da un uccello all’altro con una leggiadría degna delle migliori baldracche. 4 dei presenti le simsono avvicinati fino a strofinare i loro cazzi sulla sua faccia, in un turbine di carne. Lei, naturalmente, ansimava chiedendo di procedere oltre.
“Ne mettiamo dentro qualcuno?”
Prese allora posizione sul grosso divano, e picchietando con una mano suò cuscino, invitó uno dei presenti, un ragazzotto magro ma ben dotato, a prendere posizione.
Questo si sdraió a pancia in giu, aspettando il da farsi.
Lei lo cavalcó immediatamente, infilando l’arnese nel suo pertugio. Non aveva perso tempo a farsi accarezzare, la vista di 5 cazzi era decisamente sufficiente a eccitarla.
Il ragazzo prese a palparle le natiche strizzandole, mentre gli altri non si facevano attendere. Uno le soppesava i seni, mentre altri due le sventolavano il cazzo in faccia.
Ovviamente non si fece attendere, prendendoli in bocca a turno. Quando ne succhiava uno, con le mani ne segava un altro, cercando non di accontentare loro, ma di appagare il suo desiderio di sentirsi troia.
A questa scena, Claudia assistette con crescente imbarazzo e con un colorito sempre più rossastro. Dovette anche cambiare leggermente postura, in quanto aveva la figa fradicia. Adorava fantasticare su orge in cui avrebbe potuto succhiare diversi cazzi... questa era davvero da sogno. Fosse stata lei, li avrebbe succhiati tutti uno a uno, prima di anche solo pensare di infilarsene uno in...
“Oddio!”Esclamo Mary.
Uno dei presenti, dopo averle leccato bene il culo, l’aveva penetrata analmente.
Ora Mary aveva un cazzo in ogni buco, e con le mani, segava gli altri 2.Praticamente una regina.
Il tizio che l’aveva penetrata dietro peró sembrava stanco, forse aveva combinato qualcosa prima di venire li.
“Non ce la fa mica” sussurró Karl. Abituatosi a quella assurda scena, si era lasciato andare, liberando il suo lato più scafato.
Claudia lo guardó, completamente rossa in volto.
“Potresti aiutarlo, non vedi che é in difficoltá?” Proseguí lui.
Allora lei allunó una mano verso il suo inguine, posandola sulle palle che stavano sventolando. Immediatamente il membro divenne più duro e vigoroso, e il tizio prese ad ansimare vigorosamente.
Anche Mary si accorse del miglioramento, ignara peró che Claudia stava contravvenendo alla scommessa.
Il ragazzo peró si eccitó troppo e perse il controllo. Tolse il cazzo da Mary e si voltó verso Claudia, schizzando in maniera disordinata il suo seme. Sporcó Claudia sulla canottiera e sul viso, vicino alla bocca. Finí di ansimare, che Claudia non aveva ancora tolto la mano dalle sue palle. Accortasi del disastro, non disse niente e dissimuló l’accaduto.
“Ehi, dove sei venuto?dovevi schizzarmi in bocca!” Esclamó Mary, ignara del misfatto.
Fu peró distratta da un altro dei ragazzi, che infiló la sua nerchia nella figa, insieme a quell’altro.
Mary prese a mugolare, ignara del fatto che il ragazzo dietro di lei era ancora in piedi davanti a Claudia... che non resistendo piú, prese a succhiare il cazzo che aveva davanti.
Claudia era una pompinara eccezionale.
Avesse avuto lei a disposizione 5 cazzi, li avrebbe fatti venire tutti con la bocca... 2 volte.
Peró preferiva vederla, la sborra... sulle sue generose tette sode.
Il cazzo che aveva in bocca era molto piú duro di quando stava nel culo di Mary.
Leccava bene sotto il glande, e il ragazzo che aveva davanti aveva giá un espressione di stordimento. Vedendo la tecnica, uno dei ragazzi impegnato con Maria sembró molto piu interessato a Claudia.
“Vado un attimo in bagno” disse, fissando Claudia negli occhi e avvicinandosi con il cazzo teso.
Ora Claudia me aveva due, uno per mano... dio, quanto aveva sognato quel momento.
Aveva due cappelle meravigliose da leccare, una ad una... e poi insieme. Passando la sua lingua su entrambe, inumidendole di saliva.
In tutto questo, Karl se ne stava seduto, con un vistoso rigonfiamento nei pantaloni.
A quel punto... perché no?
Si caló le braghe, decidendo il da farsi.
Peró Mary era troppo occupata... si, forse avrebbe aspettato il suo turno per la bocca di quella succhiacazzi di Claudia.
La richiesta era quantomeno irrituale :
C’erano 6 pali di ferro da sverniciare e Mary chiedeva in prestito uno smeriglio.
Cosa intendesse fare dei pali di ferro non era cosa nota. L’ultima volta che Mary aveva avuto bisogno di qualcosa, poi saltó fuori che aveva ben altre intenzioni, e a Karl, fidanzato, toccó (pur a fatica), svicolare per evitare problemi.
Era passato non poco tempo, e prestare una mola ad una ex, contando anche che ora non c’erano più fidanzate o fidanzati, non rappresentava certo un problema.
Arrivato alla casa di Mary, suonó il campanello.
La risposta arrivó ben dopo 2 minuti, e Mary si affacció alla porta, con un fresco “Vieni pure dentro!”
Karl, che non amava le attese, salí la scala.
“Ti mostro come si accende, ho portato anche una prolunga..”
Ma quando entró, Mary non era in salotto.
“Scusa, vieni pure di qua”
La voce di Mary arrivava dall’altra sala, quella aldilá del corridoio.
Vedendo quella stanza, Karl non poté non ricordare i numeri da circo che animarono anche quella stanza, oltre a praticamente tutte le altre della casa.
In quella stanza faceva insolitamente caldo.
Imboccato il corridoio, ad attenderlo nell’altra sala c’era qualcosa di decisamente inaspettato.
Mary era seduta su un divanetto, e di fronte a lei c’erano 3 uomini seminudi. C’erano altri 2 uomini appena dietro, come in attesa.
Mary stava succhiando il membro di uno dei tre, mentre gli altri due, ai lati, osservavano la scena. Inoltre lei non faceva spreco delle sue mani, usandole per i pugnare saldamente gli altri due arnesi.
Karl ebbe un mezzo colpo al cuore, vedendo una scena a cui capitó di assistere solo nelle sue navigazioni serali nel web.
Solo dopo qualche attimo notó Claudia, seduta su un altro divanetto a poca distanza dalla scena. Se ne stava seduta con il volto tra le mani, in un misto di imbarazzo ed eccitazione.
Stranamente gli altri due la ignoravano, aspettando il loro turno con Mary.
A quel punto quest’ultima si voltó, sorridendo a Karl ancora con il cazzo in bocca.
“ siediti pure, hai portato il palo? Cioé, intendevo, lo smeriglio?”
Karl scosse la testa, inteso ad andarsene, quando incroció uno sguardo semi implorante di Claudia.
Allora andó a sedersi vicino a lei.
“Che ci fai qui? Mormoró lui”
“Ho perso una scommessa... e ora devo stare qui a guardare finché lei ha finito”
“Bella roba. Aspetto con te, poi che ne andiamo a mangiare un panino”
Intanto, Mary passava da un uccello all’altro con una leggiadría degna delle migliori baldracche. 4 dei presenti le simsono avvicinati fino a strofinare i loro cazzi sulla sua faccia, in un turbine di carne. Lei, naturalmente, ansimava chiedendo di procedere oltre.
“Ne mettiamo dentro qualcuno?”
Prese allora posizione sul grosso divano, e picchietando con una mano suò cuscino, invitó uno dei presenti, un ragazzotto magro ma ben dotato, a prendere posizione.
Questo si sdraió a pancia in giu, aspettando il da farsi.
Lei lo cavalcó immediatamente, infilando l’arnese nel suo pertugio. Non aveva perso tempo a farsi accarezzare, la vista di 5 cazzi era decisamente sufficiente a eccitarla.
Il ragazzo prese a palparle le natiche strizzandole, mentre gli altri non si facevano attendere. Uno le soppesava i seni, mentre altri due le sventolavano il cazzo in faccia.
Ovviamente non si fece attendere, prendendoli in bocca a turno. Quando ne succhiava uno, con le mani ne segava un altro, cercando non di accontentare loro, ma di appagare il suo desiderio di sentirsi troia.
A questa scena, Claudia assistette con crescente imbarazzo e con un colorito sempre più rossastro. Dovette anche cambiare leggermente postura, in quanto aveva la figa fradicia. Adorava fantasticare su orge in cui avrebbe potuto succhiare diversi cazzi... questa era davvero da sogno. Fosse stata lei, li avrebbe succhiati tutti uno a uno, prima di anche solo pensare di infilarsene uno in...
“Oddio!”Esclamo Mary.
Uno dei presenti, dopo averle leccato bene il culo, l’aveva penetrata analmente.
Ora Mary aveva un cazzo in ogni buco, e con le mani, segava gli altri 2.Praticamente una regina.
Il tizio che l’aveva penetrata dietro peró sembrava stanco, forse aveva combinato qualcosa prima di venire li.
“Non ce la fa mica” sussurró Karl. Abituatosi a quella assurda scena, si era lasciato andare, liberando il suo lato più scafato.
Claudia lo guardó, completamente rossa in volto.
“Potresti aiutarlo, non vedi che é in difficoltá?” Proseguí lui.
Allora lei allunó una mano verso il suo inguine, posandola sulle palle che stavano sventolando. Immediatamente il membro divenne più duro e vigoroso, e il tizio prese ad ansimare vigorosamente.
Anche Mary si accorse del miglioramento, ignara peró che Claudia stava contravvenendo alla scommessa.
Il ragazzo peró si eccitó troppo e perse il controllo. Tolse il cazzo da Mary e si voltó verso Claudia, schizzando in maniera disordinata il suo seme. Sporcó Claudia sulla canottiera e sul viso, vicino alla bocca. Finí di ansimare, che Claudia non aveva ancora tolto la mano dalle sue palle. Accortasi del disastro, non disse niente e dissimuló l’accaduto.
“Ehi, dove sei venuto?dovevi schizzarmi in bocca!” Esclamó Mary, ignara del misfatto.
Fu peró distratta da un altro dei ragazzi, che infiló la sua nerchia nella figa, insieme a quell’altro.
Mary prese a mugolare, ignara del fatto che il ragazzo dietro di lei era ancora in piedi davanti a Claudia... che non resistendo piú, prese a succhiare il cazzo che aveva davanti.
Claudia era una pompinara eccezionale.
Avesse avuto lei a disposizione 5 cazzi, li avrebbe fatti venire tutti con la bocca... 2 volte.
Peró preferiva vederla, la sborra... sulle sue generose tette sode.
Il cazzo che aveva in bocca era molto piú duro di quando stava nel culo di Mary.
Leccava bene sotto il glande, e il ragazzo che aveva davanti aveva giá un espressione di stordimento. Vedendo la tecnica, uno dei ragazzi impegnato con Maria sembró molto piu interessato a Claudia.
“Vado un attimo in bagno” disse, fissando Claudia negli occhi e avvicinandosi con il cazzo teso.
Ora Claudia me aveva due, uno per mano... dio, quanto aveva sognato quel momento.
Aveva due cappelle meravigliose da leccare, una ad una... e poi insieme. Passando la sua lingua su entrambe, inumidendole di saliva.
In tutto questo, Karl se ne stava seduto, con un vistoso rigonfiamento nei pantaloni.
A quel punto... perché no?
Si caló le braghe, decidendo il da farsi.
Peró Mary era troppo occupata... si, forse avrebbe aspettato il suo turno per la bocca di quella succhiacazzi di Claudia.
4 years ago